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“Giovane Cagliostro” è il nuovo EP di Vinnie Marakas

Esce venerdì 25 febbraio 2022 “Giovane Cagliostro“, il primo EP di Vinnie Marakas sotto l’egida Dischi Sotterranei, per la produzione di Richard Floyd.  

Un genere poliedrico, ibrido, che potremmo chiamare ‘ITALIAN TOUCH” in cui più urgenze espressive chiedono il proprio spazio vitale, o almeno il proprio lessico per essere ascoltate. Vuoi la gravità, vuoi il tempo: ogni cosa cade e decade. E non è né un bene né un male, ma semplicemente un fatto, che può essere banale, spaventoso, emozionante, o spettacolare:, proprio come i sogni. “Giovane Cagliostro”, oltre che un omaggio al celebre alchimista imbroglione di cui porta il nome, è soprattutto un inno scapigliato e allucinato alla decadenza, in cui tra citazioni, reiterazioni e calembour viene sviluppata un’eccentrica dialettica  tra il “vero” e il “possibile verosimile”, che richiama in chiave retrofuturistica e pop-apocalittica, il “Dualismo” di Arrigo Boito e le “Penombre” di Emilio Praga.
 

SCOPRI IL DISCO SU SPOTIFY: https://spoti.fi/36E96yy

Il disco circolarmente si apre e si chiude con una caduta: dal mantra “ed io cado” della meditazione prog-rave “Aleppe”, all’incontrovertibile ermetismo polivoco di “cadono anche i fichi”  che chiude l’ultima traccia “Fantasia Obscura” (unico brano con featuring, con la strofa di Padre Bio che ha curato anche la grafica dell’artwork). Ma ogni caduta, a ben guardare (o forse a guardare dalla prospettiva degli astri), non è che lo specchio di un’ascensione, un volo tragicomico e prodigioso che unisce ciò che sta in alto a ciò che sta in basso, in un avvicendarsi ciclico che ricorda il susseguirsi di tramonti e albe, della distruzione e della creazione: “e cade, e cade, ma sempre risale”, come viene suggerito nella synth-ballad impressionista “Enrosadira”.

Come il rigenerarsi della fenice, così fluisce il fiume eracliteo che danzando lungo le sponde di una chimerica “Torino Tropical” porta a un mare visibile solo con l’immaginazione, così come lo sono l’illusorio fascino del “Disagio Mediterranée” e la magia dadaista di “Rrose Sélavy”, i due singoli estratti dall’EP, già pubblicati nei mesi scorsi e accompagnati dai suggestivi videoclip neosurrealisti diretti da Tommaso Ferrara. Un’opera simbolista, non solo musicale, che celebra il tramonto degli idoli e della cultura Occidentale come un after party crepuscolare e scanzonato. 

BIO:

Vinnie Marakas è profeta, imbroglione, sciamano, alchimista e impostore: il nome della sua opera è scritto sul manto delle tigri. Secondo alcuni esegeti è  un mago metropolitano che da sempre attraversa i secoli presentandosi con diversi nomi: Ermete, Cagliostro, Faust. Secondo altri un illusionista, un operatore del sottosuolo, un poeta.  Per altri ancora un baro, un giocatore di dadi.  Un imbroglione, un truffatore che si cela dietro a un linguaggio criptato, fatto di visioni, riferimenti, allegorie e calembour, facendo gioco di spleen sulle atmosfere nostalgicamente sognanti, intessute da Richard Floyd (fine producer e abile addestratore di testudinati d’acqua dolce, NdA).

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Foto di Lorenzo Ubertalli

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“Tremo” è il nuovo singolo di Leanò

Esce giovedì 3 marzo 2022 per Stazione Musica Records Tremo, il nuovo singolo di Leanò, un nuovo brano dalle atmosfere subacquee che parla di quei sentimenti così intensi da far quasi paura. Una canzone pop e non per questo leggero, che segue il precedente disco d’esordio “Tempio” e che racconta anche di quando si mette in stand-by la consapevolezza che una storia non può continuare: un incontro-scontro innanzitutto corporeo, di crescita, tra due persone che nonostante si conoscano bene, non riescono più a raccontarsi. A quel punto le parole si perdono nelle idee che uno ha dell’altro, “tu vomiti parole io vedo solo la tua lingua che si muove”: quello che l’altro dice non ha più  importanza perché tutto diventa incomprensibile.

Infine, un forte momento di autodeterminazione, per ribadire che i problemi personali, le paure, i sensi di colpa, non devono ricadere sull’altro. A questo segue una consapevolezza: capita di sapere bene il motivo per cui qualcosa ci fa fremere, ma a volte si sceglie di ignorare questa sensazione, lasciando in dubbio un possibile distacco. Insieme il pensiero, un po’ irrazionale che niente si aggiusta, ma le cose importanti sono quelle che vanno avanti.


Un vecchio amico una volta mi ha detto: “Non posso decifrare te perché non so come tu decifri me”. Credo che questa frase sia un po’ il fulcro di questa sensazione: la confusione, l’incertezza, godersi il momento, dicendosi che è l’ultima volta anche se non si è certi che lo sarà per davvero.




BIO: 

Leanò colora città e campagna di suoni fatti di gioco e ricerca personale.
Un po’ milanese, un po’ cilentana, la sua scrittura esplora sonorità indie-pop e urban, unendo melodie di impronta tradizionale-popolare a una ricerca sonora più sperimentale. La sua musica si ispira al legame che ha con la natura e col corpo. Ciò che vive si traduce in un linguaggio semplice e onirico, che riflette una lettura curiosa e attenta sia del mondo che la circonda sia del proprio mondo interiore.

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“Luna Raccolta” è il nuovo singolo di Sarah Stride

Esce martedì 1 marzo 2022per Record Y Luna raccolta, il singolo che segna il ritorno di Sarah Stride (che si legge “stride”, come il verbo stridere). Un nuovo nuovo inizio che la cantautrice sembra dedicare a chi ha molte cicatrici e che ancora riesce a trovare la bellezza anche in un momento difficile. Dopo la pubblicazione dell’ultimo album Prima che gli assassini, e ormai a proprio agio tra parole taglienti, atmosfere subacquee e movenze elettroniche, Sarah Stride si riconferma uno dei nomi più interessanti della scena underground. 

La produzione del brano è affidata a Frank Martino, fondatore della stessa Record Y.
 

Bisogna guardare il mondo con gli occhi della meraviglia per raccontarne le storie, soprattutto quelle che nessuno vuole.  Vecchiaia, solitudine, povertà, tutto ciò che non si uniforma è da proteggere. Sempre. Questa “Luna raccolta” mi è venuta addosso così, camminando per la strada, fuori dal tempo e dal conosciuto, sgangherata e bellissima ad insegnarmi ancora una volta che l’unica cosa che conta è stare svegli, aperti all’altro e celebrarne la poesia, soprattutto quando è più difficile trovarla.

BIO: 

Sarah Stride è una cantautrice italiana attiva sulla scena indipendente con album, performance, live, video arte, happening e piece teatrali, ricerca, pubblicazioni e laboratori nel campo dell’arte-terapia in ambito psichiatrico, pubblicità e collaborazioni sia dal vivo sia in studio con artisti italiani e internazionali tra cui Ivano Fossati, Aldo Nove, Carlo Boccadoro, La Crus, Renato Garbo, Masbedo, Howie B, e altri ancora.  Sarah Stride è il primo album solista (Cramps-Edel), pubblicato nel 2012 e che ha attirato l’attenzione della stampa di settore per l’imponente personalità vocale. Nello stesso anno viene pubblicato Canta Ragazzina (FB22records) un album di celebri brani maschili anni ’60 riarrangiati in chiave alt-rock. L’intensa attività live, proposta in varie declinazioni (da quintetto a duo) ha portato la formazione ad aprire importanti concerti di artisti italiani e internazionali tra cui Eugenio Finardi, Rokia Traoré, Erlend Oye(King of Convenience), Television.

Nel dicembre del 2016 esce Il Figlio di Giove, primo estratto dall’album previsto per l’autunno 2018 nato in collaborazione alla produzione di Kole Laca (Il Teatro degli Orrori, 2Pigeons) e Manuele Fusaroli (The Zen Circus, Nada, Andrea Mirò), lavoro che abbandona le consuetudini alternative rock dei precedenti per affidarsi all’elettronica più minimale e violenta dei nuovi produttori artistici. Nell’aprile 2017 in anteprima per Rockit esce Schianto il nuovo EP di 4 brani scritti insieme a Simona Angioni, lavoro che incuriosisce e interessa molto la stampa di settore, dove vengono messi in connessione mondi decisamente diversi, quello della melodia italiana ed il mondo dell’industrial rock.

Il singolo Megasentimento è stato presentato in anteprima su Rolling Stone.Nel giugno 2017 è vincitrice del primo premio giuria del concorso nazionale Musica da Bere e nel 2018 e tra i  finalisti di Musicultura, aprendo i concerti di importanti artisti nazionali ed internazionali (Morgan, Morcheeba, Joan As Police Woman). Il 23 novembre 2018 è uscito il suo ultimo album Prima che gli Assassini ed i primi due singoli, I Pensieri Assassini e L’Uomo d’Oro, sono stati presentati in anteprima rispettivamente da Billboard Italia e Rumore. Nell’aprile 2021 è stato pubblicato il suo ultimo lavoro Sarah Stride Remix con la partecipazione di Howie B., Davide Ferrario, Godratta, Holograph, Kornami e Coclea.

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“A boy needs to grow” è il nuovo singolo di Henry Beckett

Esce venerdì 25 febbraio 2022 “A boy needs to grow”, il nuovo singolo di Henry Beckett e primo capitolo in attesa di un album di debutto (che seguirà l’EP Heights del 2017). Con un immaginario a metà tra le influenze di Kerouac e le atmosfere à la Into The Wild, “A Boy Needs To Grow” racconta un momento della vita in cui si avverte la pressione del dover scegliere tra due strade radicalmente diverse. Da una parte la strada del sognatore che, pur di realizzare i propri desideri, rischia. Dall’altra, la strada di chi, nonostante l’amarezza, sarebbe disposto a rinunciarvi per abbracciare un pensiero più pragmatico e razionale. Fino a questo bivio i due percorsi parevano poter proseguire per sempre parallelamente.

Tuttavia, osservando con più attenzione, si intravede il punto in cui potrebbero definitivamente separarsi. A questo punto è facile rimanere bloccati. Mossi dall’apparente esigenza di una maggiore sicurezza, il percorso più concreto sembrerebbe essere il più corretto da intraprendere. C’è, però, chi avverte la necessità di concedersi maggior tempo per rimanere ancorato ai propri sogni, con la convinzione che potrebbero essere vissuti appieno e concretizzati grazie alla maturità acquisita negli anni. Forse, quindi, il tempo di sognare non è ancora terminato. Forse non lo sarà mai.
 

It’s dreaming time, so go on” 

La produzione di questo brano e di quelli che seguiranno è un sogno che mi sono regalato. A boy needs to grow racconta proprio questo, e non poteva esserci brano migliore con cui tornare a farmi ascoltare


SCOPRI IL BRANO SU SPOTIFY: https://spoti.fi/3sfPJ75




BIO: 
Henry Beckett è un cantautore italiano nato a Milano, ma di anima americana. È proprio il mondo dell’alternative rock, tinto da chitarre riverberate e atmosfere d’oltreoceano, ad averlo attirato verso la musica e ispirato a comporre i suoi pezzi. Nel 2017 autoproduce il suo EP di esordio “Heights”, che presenta nello stesso anno al MI AMI Festival di Milano. In questo primo lavoro emerge una sensibilità profonda, intima e romantica, contornata allo stesso tempo da sfumature più tenebrose proprie di una personalità irrequieta quanto riflessiva.

Nel 2019 Henry avvia la produzione di un album di 9 brani inediti, intitolato “Riding Monsters”. In questo introspettivo nuovo viaggio, il suo sguardo rimane rivolto verso il panorama artistico del cantautorato americano (Bruce Springsteen, Ryan Adams, Jonathan Wilson). Henry accompagna dolcemente l’ascoltatore in un immaginario fatto di viaggi on the road, lungo sconfinate autostrade circondate dal deserto o bagnate dalle coste. Lo spirito sognatore del cantautore milanese riecheggia in ogni brano, ma è ora plasmato da una maggiore maturità e consapevolezza. I testi parlano di passati amori, di crescita e di ricerca, attraverso i quali l’artista si interroga sul proprio futuro e sulla direzione da dargli. Dopo un lungo periodo di silenzio a seguito della pandemia, Henry si prepara a pubblicare il suo primo album, anticipato dall’uscita di tre singoli. Il primo intitolato “A Boy Needs To Grow”.

https://www.instagram.com/_henrybeckett_/

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“Low Lights” è il primo singolo di Material Fields

LOW LIGHTS, in uscita venerdì 25 febbraio 2022,è il singolo di debutto di MATERIAL FIELDS, il nuovo progetto solista di Lorenzo Pasini che ci presenta la sua nuova creatura: il brano tratta il tema del rapporto con la spiritualità e lo sviluppo personale, della sensazione costante di essere immersi in qualcosa che non si percepisce che un suggerimento. La musica tradisce l’amore per il progressive moderno e song-oriented di Steven Wilson e dei Porcupine Tree, filtrato dalla malinconia del rock anni ’90 e tinto delle atmosfere pop-rock contemporanee. Disponibile dal 25 febbraio sulle principali piattaforme streaming e store online. Ogni percorso, commenta Lorenzo Pasini, necessita di un primo passo, di un’idea che per prima si accende e apre la strada alle successive.

BIO: 

Material Fields è il nuovo progetto musicale di Lorenzo Pasini. Classe 1994, Lorenzo è principalmente conosciuto per essere il chitarrista della band Pinguini Tattici Nucleari, della quale fa parte dal 2011. Col precedente progetto prog rock Marsyas ha pubblicato un album a gennaio 2020.

Material Fields non si inscrive in un genere musicale: parte dal progressive più moderno di Steven Wilson e Porcupine Tree per contaminarlo con i Nine Inch Nails, assorbendo poi ogni influenza dell’artista, dal pop contemporaneo al rock degli anni ’90, fino alla musica elettronica e al rap. Il primo album “Material Fields” è in uscita questa primavera sulle piattaforme di streaming e gli store online.

https://www.instagram.com/material_fields/

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“Frigo vuoto” è il nuovo singolo dei Moscova

Esce, venerdì 25 febbraio 2022 per Le Stanze DischiFrigo Vuoto, il singolo di debutto dei Moscova. Un brano nato quasi per caso dedicato a tutti i fuorisedi e indie-lovers che hanno il frigo vuoto e poche idee per la cena. Ciò che esprime però non è univoco, il brano può raccontare la vita, o uno, o più giorni di essa, in cui un turbinio di eventi inaspettati prende il sopravvento e le cose non vanno come ci si aspetta; a volte la voglia di agire manca o semplicemente si è troppo stanchi per combattere una battaglia in cui non si crede più. Altre volte invece si fa parte “dell’altro lato della luna” che ha la voglia di vivere necessaria per “partire all’improvviso per Miami”.

Il brano può raccontare una storia d’amore in cui i due amati sono troppo “distanti” tra di loro nonostante siano uniti, la voglia di rimettersi in gioco, giorno dopo giorno, ripartendo da un Lunedì qualsiasi per riprendersi in mano la propria vita, ferma ormai da troppo tempo in coda in tangenziale. Le chiavi di lettura son diverse, e perché no, quella ragazza può rappresentare la dualità della vita di ognuno di noi, che ci porta ad affrontare momenti di sconforto intervallati a momenti di felicità.



BIO: 

Moscova sono una di quelle band che nascono per caso (o forse grazie al caso).

La band deve la sua origine all’incontro tra Stefano Radice e Giuliano Cento nel Gennaio del 2020;  All’iniziale duo, poco dopo, si aggiunge il chitarrista Domenico Giordano. Ambiti musicali differenti portano la band al cantautorato indie, con sonorità rock miscelate a suoni elettronici e ad atmosfere syntheggianti, rhoodes ed altri strumenti musicali dell’epoca ’70s. 

Lo stile che ne deriva è quindi la somma di tre modi diversi di intendere la musica che, incontrandosi, danno vita ad un particolare sound che coesiste solo nell’unione degli stessi. Le storie raccontate dai Moscova nascono dalla semplice vita quotidiana nel suo incessante scorrere e, ripercorrendo a livello sonoro le proprie esperienze personali, suggeriscono all’ascoltatore una chiave di ascolto nostalgica ma positiva, dicotomia molto attuale nella odierna società. Durante il periodo di pandemia i tre, proprio per questo, non si sono fatti frenare dagli eventi ed hanno scritto oltre 10 brani inediti, tra i quali il singolo “Frigo Vuoto”. 

Prossimamente in uscita con l’etichetta indipendente Le Stanze Dischi.

https://www.instagram.com/mosc0va_/

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“Vita mia” è il nuovo singolo dei Not a Sad Story

Dopo Waterloo e Rimane l’odore pubblicati nel corso del 2021, Vita mia è il terzo singolo dei Not a Sad Story nato dalla collaborazione con il produttore Roberto Cammarata (La Rappresentante di Lista, Omosumo, Cordepazze etc.), in uscita il 21 febbraio 2022. Si tratta di un brano che prosegue l’esplorazione delle sonorità fra indie e trip-hop già intrapresa con i precedenti due singoli, e rappresenta gli stati d’animo a cui ciascuno di noi può andare incontro: la frustrazione di non sentirsi amati, la rassegnazione di non vivere come si vorrebbe o il rimpianto di non riuscire a esprimere chiaramente i propri sentimenti“Vita mia nasce dall’esigenza di essere il più sincero possibile con me stesso. Accettare la mia storia liberandomi da ogni peso. Dalle nostre parti “vita mia” è un soprannome che attribuisci a un affetto che non vorresti mai perdere; viene detto spesso in modo passionale, intimo, complice. Mi piaceva tanto l’idea di restituire una “confessione liberatoria”: la volontà, con tutte le mie forze, di esprimere che nonostante il sogno della libertà abbiamo sempre fame e fatichiamo a trovare da mangiare, spiega il cantante e chitarrista del gruppo Daniele Stagno a proposito del brano.
Ascolta Vita mia:
https://open.spotify.com/track/6xbtibO8RIUCTaMTemdjzE

CODICE ISRC: QZFZ32243785
si autorizza utilizzo per trasmissione radiofonica

Prodotto da Roberto Cammarata presso FatSounds Studio
Mix: Marco Caldera presso Vulcano Produzioni
Master: Hannes Jaeckl
Foto e progetto grafico: Giulia Mastellone
BIO
 I Not a Sad Story sono un duo siciliano composto da Daniele Stagno e Filippo Cimino. Il 2 gennaio 2017 esce il singolo Surprise, che annuncia l’uscita di Olga, disco d’esordio prodotto da Toten Schwan Records, Not a Sad Story e Fabrizio Fortunato; realizzato presso il Ruderec Studio di Solanto (PA) e pubblicato il successivo 4 febbraio. Il disco raccoglie da subito i consensi di magazine e webzine del settore e l’approvazione del pubblico presente ai concerti organizzati per il tour promozionale dell’album. Nell’agosto 2017 Zanne Festival seleziona il duo per realizzare la cover di Playground Love degli AIR, brano presente nella compilation La Femme Noir, a tribute compilation to Zanne 2017. Nel 2018 il duo collabora con l’associazione Düsseldorf/Palermo, musicando la mostra Gold, contenente le opere di Petra Fröning, Frank Hinrichs, Ildefons Höyng e altri, tenutasi all’Haus der Kunst presso i Cantieri Culturali delle Zisa, Palermo. Il 2019 segna l’incontro con Roberto Cammarata, chitarrista compositore e produttore palermitano (Waines, Omosumo, La Rappresentante di Lista, Cordepazze, etc.), e dà il via a un nuovo capitolo nella storia della band. Le nuove canzoni prodotte da Cammarata dentro gli studi di FatSounds sono infatti diverse dal resto del repertorio: il duo sceglie di comunicare in italiano attraverso sonorità dalle sfumature indie/trip-hop. Il 26 marzo 2021 esce Waterloo, il primo dei tre lavori che vedranno la luce nei successivi 365 giorni: oltre a Waterloo, escono infatti Rimane l’odore il 18 giugno 2021 e Vita mia il 21 febbraio 2022. A ottobre 2021 i Not a Sad Story aprono il concerto di Paolo Benvegnù nel closing gala di Mercurio Festival.

Ascolta anche i singoli Waterloo e Rimane l’odore!

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“Spunta blu” è il nuovo singolo de Il Conte Biagio

Esce giovedì 24 febbraio 2022 nelle Radio e su tutti i Digital Stores “Spunta Blu“,  il nuovo singolo de Il Conte Biagio che porta la firma dell’etichetta Dischi Milano. Il brano, anticipato dal Videoclip di Stefano Poletti è un nuovo capitolo che anticipa l’album  de Il Conte Biagio in uscita in primavera!  Spunta blu è una canzone sfacciatamente Pop con un testo pieno  di figure retoriche e metafore. Nel sound si sente l’indie degli ultimi anni, Calcutta, Giorgio Poi,  Fulminacci e quella ripresa  di un certo mondo ’80 ridisegnato. La sezione ritmica fa invece pensare agli oltreoceano MGMT e ai Metronomy.

Un brano ricercato e allo stesso tempo colorato che vede, non a caso, per l’artwork  la collaborazione di Tarsila Shubert street artist che vive tra California, Bahia e Dubai e che da anni espone le sue opere in tutto il mondo.

Il Conte Biagio: Voce
Fabrizio Cannamela: Basso e Chitarra elettrica
Alessandro Salerno: Batteria
Giacomo Zorzi: Tastiere
Violoncello: Andrea Cavalazzi
Violino: Alessio Cavalazzi
Violino: Elisa Cavalazzi

Prodotto da Il Conte Biagio & Antonio Polidoro
Registrato, Mixato e Masterizzato da Antonio Polidoro al Blap Studio di Milano.

Foto di Davide Aichino

Il Conte Biagio è un cantautore classe 1989 originario di Palomonte: una timida anima delle feste milanesi  con gli occhiali tondi, un moderno Lucio Battisti con la giacca a vento. Nel 2017 pubblica “Occhiali a specchio“,  singolo accompagnato da un video dove lo stesso Conte Biagio spacca i telefoni passanti,  finendo persino sul noto Daily Mirror che ha ripreso il video ed intervistato il cantautore. Segue la pubblicazione dei singoli “Università“, “Sigaretta” e “Le Stelle“. Nel 2021, reduce dalla pandemia, il Conte Biagio realizza il suo personalissimo Secret Tour esibendosi in diversi locali di Milano,  annunciando di giorno in giorno la venue sul proprio profilo di Instagram e la location del live solo a pochi spettatori  il giorno stesso dell’evento. Nel corso della sua carriera ha tenuto piu’ di 200 concerti in tutta Italia e partecipato a importanti rassegne e Festival tra cui  Villa Ada Roma, Primo Maggio università di Cosenza, Meeting del Mare Camerota, Wow al Magnolia di Milano. Del 2019 la partecipazione su Sky1 alla prima puntata di Xfactor. 

Nella primavera 2022 è prevista l’uscita del nuovo album per l’etichetta Dischi Milano.

https://www.instagram.com/ilcontebiagio/

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“Fenomeni paranormali” è il disco di debutto di IOSONORAMA

Esce venerdì 25 febbraio 2022 Fenomeni Paranormali, l’EP di debutto di iosonorama, fuori per Disordine Dischi e in distribuzione Believe. Finalmente si svela il mondo dell’artista partenopea: determinata, vulcanica e piena di grinta, dopo anni di gavetta ha deciso di rimettersi in gioco ripartendo da zero e di realizzare il suo nuovo progetto artistico con il produttore Paci Ciotola.

RAMA è l’acronimo di Raffaella Maria Anna, semplicemente iosonorama sui social network. RAMA è una giovane artista partenopea con l’arte che le scorre nelle vene in tutte le sue forme, dalla danza alla musica. Di base c’è una forte identità e voglia di sognare e far sognare attraverso la propria arte e Rama lo fa con la sua autenticità, nel bene e nel male, lasciando indietro giudizi e portando con sé solo la voglia di continuare a credere nelle sue passioni.


BIO: 

Iosonorama nasce nella verace Napoli il 27 dicembre 1994. 
Sin da piccola nutre una forte passione per la musica, iniziando a 6 anni praticando danza classica.  Nel 2021, anno decisivo, una nuova Rama, pubblica 3 inediti: HemingwayZero Volume e Pos/To/Me. Con quest’ultimo brano si aggiudica un posto al Deejay on stage di Riccione, cantando con i big della musica. Ad inizio anno, arriva semifinalista al premio Fabrizio De André ed è tra i partecipanti di Musicultura 2022. A febbraio 2022 esce il suo primo EP Fenomeni Paranormali.

https://www.instagram.com/iosonorama/

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“big boy” è il singolo d’esordio di dada sutra

Esce venerdì 25 febbraio 2022 in distribuzione Artist First “big boy“, il singolo di debutto del progetto dada sutra (ex Sandra Vesely). Un brano ossessivo e disturbante che suona come uno schiaffo in faccia, ispirandosi a personalità del calibro di Nick Cave e PJ Harvey. L’immagine della violenza sessuale in qualche forma è stata presente, da subito, anche nella parte strettamente musicale della canzone, che è nata da un’improvvisazione insieme al pianista e compositore Vincenzo Parisi: il titolo provvisorio quando ancora non aveva un testo era “Buonanotte, Miss Greenlee”, in riferimento a una famosa necrofila.
 

big boy” è la caricatura di uno stupratore, la caricatura di una vittima – un gioco su qualcosa di serissimo e, più che una condanna, una risposta. È la dualità di un male resa personaggio fittizio e grottesco, un essere mitologico: ma di una mitologia acida, urbana, sotterranea. Sono immagini legate a una violenza sessuale che però è insinuata, non dichiarata, possiamo averla subita oppure no – ma è comunque onnipresente nella cultura in cui viviamo, legata alle stesse idee che abbiamo di maschile e femminile. 
 

BIO:

dada sutra è un progetto con base a Milano e guidato dalla bassista e cantante Caterina Dolci. Il primo EP, che uscirà in primavera e di cui Dolci ha curato anche le grafiche, unisce sonorità post-punk ad atmosfere oniriche e coinvolge il pianista Vincenzo Parisi (Kafka on the Shore), il batterista e produttore Giacomo Carlone (Egokid) e il percussionista Lorenzo D’Erasmo. Una stratificazione di influenze disparate, da PJ Harvey alla musica mediorientale, dal Minimalismo americano all’industrial tedesca, e colorata di collage art e immaginario distopico, a cui il singolo big boy fa da apripista.

I live eclettici, che includono brani in inglese e in italiano, poesia nordafricana, merchandise DYI, prepared bass, canti sciamanici, hanno calcato palchi importanti di Milano come Mare Culturale Urbano, Ohibò, Cox18, attirando l’attenzione della critica («ipnotico», «un pugno nello stomaco», «uno dei progetti più interessanti dell’underground milanese»).

https://www.instagram.com/dadasutra/