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“Formicolio” è l’album di debutto dei Listrea

Esce oggi venerdì 28 gennaio 2022 “FORMICOLIO“, l’album di debutto dei LISTREA già anticipato dai singoli, “Il chiaro delle 5.30“, “Ustione” e “Un formicolio“. Durante quest’ultima estate, la band lombarda, inizia la scrittura di un nuovo nucleo di canzoni, registrate e prodotte completamente in home recording l’inverno stesso. “Formicolio” svela quindi un disturbante mondo che ci riporta nei locali sotterranei e nel cuore della scena musicale underground: un mondo nostalgico che mischia elementi di noise, psichedelia e progressive e che ora, dopo una pandemia globale, ci sembra fantascientifico e sconosciuto. Benvenuti.  

Formicolio è un disco di dodici canzoni scritte coralmente durante l’estate che faceva respirare, ma registrate quando l’inverno ci ha trovati ancora una volta improvvisamente distanti. Il titolo, quindi, vuole evocare quella sensazione avvertita agli arti quando devi adattarti ad una nuova posizione dopo averne tenuta una completamente diversa per tanto tempo. Una sensazione provata continuamente durante i mesi precedenti la registrazione, in senso figurato e non.  È di conseguenza un disco profondamente plasmato dal tempo in cui è stato registrato, a livello pratico ancora prima che intellettuale.” (Listrea)
 

TRACKLIST

Steso in Carmine
Smerigliare
Non ho più visto il senso nella mia vita
L’incubo sul parquet
Mix di umori
Un formicolio
Ti oscuri
Potevi dirmelo un anno fa
Il chiaro delle 5.30
Tutte le sofferenze
Ustione
(Non cado mai in piedi)

I Listrea sono Fabio Pietroboni, Andrea Manini, Edoardo Serena, Fabio Orticoni.
Scritto, suonato, registrato, prodotto da Listrea a Brescia, nelle nostre case tra Botticino e Villaggio Prealpino.
Parole di Fabio Pietroboni e Listrea.
Mixato e masterizzato da Matt Bordin all’Outside Inside Studio di Volpago del Montello.
Artwork, layout, graphics di Dalia Mauri.

Voce su “Non ho più visto il senso nella mia vita” e “Ustione” di Chiara Amalia. Flauto su “L’incubo sul parquet”, “Ti Oscuri” e “Il chiaro delle 5.30” di Alessandra Notte. “Steso in Carmine”, “Smerigliare”, “L’incubo sul parquet” e “Ti Oscuri” contengono campionamenti da “Goodfellas”. “Ustione” contiene campionamenti da “Schindler’s List”.

Grazie a Matt, Chiara, Alessandra, Dalia, Marco, Albi, Blodio, i nostri amici e famiglie.
 

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“Ortica” è il nuovo singolo di Florilegio

Esce venerdì 28 gennaio 2022 Ortica, il nuovo singolo di Florilegio, il progetto solista di Matteo Polonara. Questo nuovo capitolo, la terza carta, è dedicata a una pianta di fuoco, figlia di Marte, orticante, bruciante, come ognuno di noi, almeno una volta ha sperimentato sulla sua pelle. Difatti l’ortica, al centro del terzo tarocco, realizzato da Reg Mastice, per la copertina del singolo, svetta in tutta la sua imperiale compostezza botanica come una fiammata. Questa pianta ha già tutte le fattezze di un fuoco che infesta e emerge da questo muro sbrecciato o torre diroccata conducendoci in un abisso personale, all’essenza della carta e della canzone. 

Le virtù magiche e protettrici dell’Ortica sono conosciute da secoli, difatti la si trova spesso negli antichi ricettari delle streghe. Spesso viene utilizzata per filtri d’amore e si dice inoltre che i semi abbiano proprietà afrodisiache. Le ortiche sono anche usate per proteggersi, possono essere indossate come amuleti o appese sopra le porte per scacciare le negatività presenti in un ambiente e allontanare i nemici. Indossare un sacchetto talismanico contenente foglie e radici di Ortica “vitalizzate” può respingere un maleficio al suo mandante. È una classica erba che utilizzata come ingrediente magico in alcune ricette conferisce protezione contro le malattie e si dice che attiri buona fortuna per tutto l’anno. Anticamente veniva usata anche per allontanare l’invidia, proteggere dagli attacchi psichici, rimuovere la negatività, stimolare l’intraprendenza.

Il mio terzo singolo o terza carta è l’Ortica così sinuosamente fiammeggiante, luminescente nella notte, forte e infestante. Pianta che brucia come il fuoco e che arde come la passione, esattamente come quello che sentivo dentro mentre stavo scrivendo il brano. Ho cercato di annegare la mia solitudine, il mio mal essere preparando e mangiando un risotto all’ortica, pianta che amo e dalle note proprietà magiche ed esoteriche. Senza preoccuparmi della letalità al suo tocco incandescente che in quel momento veniva dopo, tutto quello che bruciava dentro di me.

DATE LIVE: 
18/02 @ Circolo Kessel (Cavriago, Reggio Emilia)
25/02 @ Gallery16 (Bologna)

SCOPRI IL BRANO SU SPOTIFY: https://spoti.fi/3r8QMp6

Testo e Musica di Matteo Polonara
Produzione di Pierpaolo Ovarini
Voce e Chitarra: Matteo Polonara
Chitarre: Davide Ballanti
Batteria: Alessandro Della Lunga
Rec, Mix e Master: Stefano Luciani – Nufabric Basement (Fermo)
Edizioni Kobayashi
Grafiche: Reg Mastice


BIO:

Florilegio è la creatura musicale di Matteo Polonara
Inizia il suo progetto cantautoriale nel 2015 a suo nome ricevendo in poco tempo riconoscimenti nazionali. Si stabilizza a Bologna, dove è immerso nella costante ricerca di sé e di una propria dimensione. Scrive per connettersi con il pianeta Terra, perché da sempre è timido e introverso.  Le sue storie sono autobiografie sentimentali, costruite con immagini dense e sguardi non convenzionali. A Marzo 2019 esce “Nella vasca o nel giardino di fianco?“, disco d’esordio autoprodotto uscito per Revubs Dischi, anticipato dai singoli “Sirene” e “La Partenza”. La canzone “Muto.”, tratta dal medesimo disco, viene scelta dai Modena City Ramblers, per comparire nel lato B di uno dei vinili della collana Sonda Club, indetta dal Centro Musica di Modena. Nel 2021 Matteo abbandona la sua identità per tramutarsi in Florilegio.  Ad aprile esce il suo primo singolo “Tende”, seguito da “Gonna”.

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“Quante notti” è il nuovo singolo di Leone Romani

A circa due anni di distanza dall’uscita del suo album d’esordio Magari poiLeone Romani ha in arrivo un nuovo lavoro discografico, un EP che vedrà la luce afebbraio e si intitolerà Dietro le quinte. L’ispirazione teatrale che si intuisce già nel titolo -e del resto Leone è stato per anni attore di musical a teatro- investe tutto il concept del disco, a partire dalla copertina del singolo di lancio Quante notti, in cui l’artista impersona un innamorato che vola in uno spazio idilliaco, nell’estasi dell’amore sopra un palcoscenico. La canzone, in uscita il 28 gennaio 2022, si presenta con sonorità cantautorali vintage, quasi una ballad romantica d’antan, trascinata dall’armonia di sintetizzatori Eighties e pianoforte su una grancassa che batte un po’ come il cuore di chi ama e chitarre elettriche che aprono spazi a un suono che Leone definisce “a cielo aperto”. Il brano è stato scritto nel 2020, con una chitarra in mano sul traghetto di ritorno da Ponza a Roma, sotto il sole cocente di luglio. Racconta la nostalgia nei pensieri notturni, quelli di un innamorato che non riesce a chiudere occhio mentre sfoglia gli ultimi selfie della persona che detiene il suo cuore, consapevole di aver provato a dare il meglio di sé nonostante voci contrarie e un oroscopo -come metafora del fato- che si diverte a giocare con i destini.

Ascolta Quante notti:
https://open.spotify.com/track/0aqQFYvYEm9KV3wDtVtytl


BIO
 Ventisettenne appassionato di musica cantautorale, Leone Romani ha studiato pianoforte per dieci anni, mentre è autodidatta in chitarra e batteria. Ha partecipato come concorrente ad Amici nel 2012 e ai provini di XFactor nel 2018. Nel 2017 realizza il proprio sogno di autoprodursi organizzandosi con un PC, una tastiera e una chitarra. Si evolve nell’arrangiamento dei propri brani, che prendono sempre più una loro identità. Ad oggi ha all’attivo due EP, due singoli e un album, intitolato Magari poi e uscito nel 2020. Alle spalle ha un passato da attore di musical con la compagnia teatrale de “Il Quadriportico” di Via Margutta, dove per dieci anni ha recitato in diversi spettacoli. Per questo è un grande amante delle performance live, dove ama trasmettere il significato dei suoi brani coinvolgendo il pubblico nel suo mondo e nel suo entusiasmo. Si è esibito in diversi locali a Roma come il Monk, Largo Venue, Il Marmo, Hard Rock Cafè e a Milano come il Teatro Apollo e l’Ostello Bello. Nel 2020 fonda la propria etichetta discografica, Savana Records, con cui inizia a produrre brani e videoclip.

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“0+0” è il nuovo singolo di Sesto

Esce, venerdì 28 gennaio 2021 per Le Siepi Dischi e in distribuzione Believe Digital,il nuovo singolo di Sesto. Un nuovo capitolo che ci avvicina alla pubblicazione dell’album d’esordio solista di Alessandro Giorgiutti, che segue i precedenti singoli Sbalzi (che l’ha portato tra i finalisti dell’ultima edizione di Musicultura), Galleggianti e Neve (Anna)

Sesto ci ricorda che sommare cose che non hanno valore da sempre lo stesso risultato: niente, zero. Questo è il primo brano del disco in cui l’autore critica la società in cui viviamo, ricordandoci di quanta disattenzione e insensibilità ci sia nel “giocare con il fuoco degli altri”, e di quanto invece sia diventato normale dare troppa attenzione a cose che non hanno valore. 

BIO:
Sesto è lʼalias di Alessandro Giorgiutti, già conosciuto produttore e autore di Trieste. Sesto sceglie questo pseudonimo perché, in questa corsa disperata a chi arriva primo, lui preferisce camminare, senza guardare a classifiche, a graduatorie, senza voler neanche salire su un podio. Nel basket, il sesto uomo è lʼoutsider, pur ricoprendo un ruolo importantissimo per la squadra senza esserne la stella. Sesto è anche quel senso in più, che non tutti hanno, lʼintuito, lʼistinto.

Attivo come produttore e sound engineer, sfrutta le esperienze in studio e dal vivo, che lo hanno portato negli Stati Uniti, Sudamerica e quasi tutta Europa, per assorbire nuove sonorità e farsi contaminare il più possibile. In 4 anni scrive senza sosta ma a dare linfa vitale al nuovo lavoro è lʼincontro con Paolo Baldini, bassista, produttore e dub master di fama internazionale che ha portato Sesto a riscrivere, riarrangiare e poi riscrivere ancora gran parte dei brani. Da questo lavoro escono i brani che faranno parte dellʼalbum dʼesordio, “Pianosequenza”, in uscita a inizio 2022 per Le Siepi Dischi. Dodici brani che vanno a toccare stili diversi, da Lucio Dalla a Bon Iver, passando per i The National, ma che mantengono un unico filo conduttore: la sua voce. Lʼalbum è una raccolta di storie di personaggi quasi cinematografici che non appartengono alla categoria dei vincenti, un album quasi neorealista che porta allʼattenzione dellʼascoltatore la realtà che ci circonda. Dunque, “Pianosequenza” rappresenta appieno la filosofia di fondo del progetto Sesto, per cui non è importante essere i vincenti: la vecchina, i migranti, i tassisti, i senzatetto sono i suoi veri e soli eroi.

https://www.instagram.com/sestomusica/

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“Failures” è il nuovo album dei Giudah!

Dopo cinque anni dall’uscita dell’omonimo “Giudah!” (2016), il progetto elettronico trevigiano torna con un nuovo disco: “Failures”. Un disco che ha una storia travagliata fatta di rivoluzioni interne nella formazione e del passaggio obbligato attraverso la pandemia ed i lockdown. Il risultato è un disco eterogeneo, fatto di brani molto diversi tra loro, sia per stile compositivo, sia per arrangiamenti e master. Più che un disco, il risultato è una sorta di playlist che raccoglie i lavori collezionati in questi cinque anni fatti di cambiamenti, restrizioni, desideri e ovviamente, fallimenti. Parte dei brani è stata composta, suonata, arrangiata e registrata in collaborazione con Maurizio DeSalvo e Alessio Ruggeri, mentre le restanti sono state tutte prodotte unicamente da Federico Rosada.

I brani di Failures passano dall’ambient al rock, dall’elettronica del disco precedente fino alle distorsioni di chitarra. Questo disco è quindi un viaggio dentro ad un periodo che va dal 2016 al 2021, dove lo stile di

Giudah! si evolve, muta, si trasforma, senza mai perdere le caratteristiche che lo contraddistinguono.

LA BAND

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Giudah! è un progetto della zona di Treviso con passati post-rock, metal ed hardcore. Giudah! è l’approccio all’elettronica, senza preconcetti o cliché. Giudah! è lasciare tutto alle spalle, tradire i propri passati, tradire le proprie conoscenze compositive, formali ed estetiche, tradire il proprio strumento, tradire sè stessi e provare qualcosa mai fatto prima.

FAILURES sarà disponibile presso tutti i maggiori retailers online. Verrà anche distribuito in una preziosa edizione numerata di 25 audiocassette.

LINK: Giudah | Facebook

Spotify – Wendy Arnold / You Can’t Stop Me Now

Spotify – Giudah

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“Mellow” è il nuovo singolo di The 24 Project

Esce mercoledì 26 gennaio 2022 Mellow, il nuovo singolo di The 24 Project. 

Dopo la pubblicazione della serie di singoli composta da “At home“, “Liquid” e “Retroactive“, torna Rodolfo Liverani con il suo progetto solista che intende i brani come un flusso di coscienza dove melodie e influenze chill e ambient che si mescolano tra loro. “Mellow“, dice Rodolfo, è un brano etereo con sonorità che rimandano alla musica elettronica degli anni ottanta. Ideale per perdersi in viaggi interiori ed esteriori.
 

SCOPRI IL BRANO SU SPOTIFY: https://spoti.fi/3AwdyKx

BIO: 

Rodolfo Liverani è The 24 Project. Inizia a suonare il pianoforte fin da bambino ma successivamente si avvicina alla musica elettronica, sviluppando una passione per i sintetizzatori e i campionatori. Si laurea in Pop Keyboards (tastiere elettroniche) al Conservatorio A. Boito di Parma e nel frattempo inizia a suonare come tastierista in numerosi progetti musicali. Le sue influenze musicali vanno dall’hip-hop al soul ma ritrova se stesso nei suoni elettronici.
 

https://www.instagram.com/the24project_music/

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“Tutto scompare” è il nuovo singolo degli Icona Cluster

Esce venerdì 21 gennaio il nuovo singolo degli Icona Cluster dal titolo Tutto scompare. La band bolognese, dismessi i panni da Fake Jam, continua a tracciare la sua nuova identità di band indie e torna con un pezzo che parla di dolore ma anche di rinascita, di catarsi, di crescita e del potere salvifico dell’arte. Il brano è stato pubblicato per l’etichetta italo-tedesca Rubik ed è stato registrato con Natty Dub.
 

Tutto scompare parla di un momento di dolore in seguito ad un amore finito che sarebbe potuto crescere se non fosse per tutte le distrazioni e possibilità fittizie che il mondo ci offre. La metafora dell’amore fra partner strizza l’occhio all’amore verso la propria passione artistica (qualunque essa sia) che ti invita a lasciarti alle spalle tutte le brutte storie che ci spara in faccia la nostra società a liberarci da un peso, per farci focalizzare sulla crescita personale e l’amor proprio.

(Icona Cluster)


Scopri il brano su Spotify: https://spoti.fi/3qJXjGy

BIO:
Dopo 3 anni di concerti in giro tra Italia ed Europa, i Fake Jam cambiano veste, diventano Icona Cluster, si tuffano nei mille colori della lingua italiana e nei molteplici colori dei generi musicali che hanno respirato nella propria storia musicale. Ed è così che dalla crisalide dei Fake Jam nascono gli Icona Cluster. Solidi di un progetto che ha chiari gli obiettivi sia musicali che poetici.

La preistoria di questa formazione risale ormai al 16 ottobre del 2017, data ufficiale della nascita dei Fake Jam: una grande passione per la musica, tanta energia e tanta voglia di buttar fuori la propria creatività. Nati dal funk, i loro testi e il loro groove sono animati da un forte desiderio di dire la propria sulla società contemporanea, sul presente e sul futuro di una generazione che vuole riprendersi dalla vita e dall’anima una prospettiva più autentica e profonda. Da qui il gioco sulla parola Fake: in un mondo fasullo, superficiale e aggressivo, loro, i Fake Jam, scelgono la carta della profondità. E la profondità, pur nel cambio del sound e nel passaggio alla lingua italiana, è la scelta etica e musicale che rimane anche nei nuovi panni degli Icona Cluster: meno spesi sul palco del grotesque, ma sempre attenti alla verità al di là della finzione. Fra i concerti che gli Icona Cluster amano ricordare ci sono: il concerto al Tiergarten di Berlino, al CSD – Frankfurt a Francoforte, la partecipazione al Summer Jam Festival a Colonia, il concerto al Cross Club di Praga, allo Smiaf di San Marino e all’Estragon di Bologna.

Attualmente la formazione prevede: 

Mattia Elmi (lead vocals, guitar)
Gianluca Arcesilai (electric guitar) 
Luca Impellizzeri (percussion, sample) 
Daniele Cristani (electric bass)
Giovanni Tamburini (trumpet)
Antonio Rapa (drum)
Manuel Goretti (keyboards)

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“Cose che dicono” è il nuovo singolo di Cordio

Esce mercoledì 19 gennaio 2022 “Cose che si dicono“, il nuovo singolo di Cordio fuori su Etichetta Mescal. Una canzone che lo stesso autore definisce “sgangherata, goffa, disperata e ironica”.  È la storia di una telefonata a un’ex, cominciata male e finita malissimo, o forse mai cominciata davvero. La produzione – a cura di Lorenzo Vizzini – ha echi beatlesiani nei suoni e nell’incedere ritmico e segue la scia del precedente singolo “Mezza Mela”, mettendo al centro la musica suonata e immergendo il brano in un’atmosfera fuori dal tempo.  
 

È una canzone vulcanica, nel senso che è venuta fuori come un’eruzione, dopo giorni in cui cercavo le parole per dire come mi sentivo ma non le trovavo. È scritta con lo stomaco più che con la testa, e questa per me è una grande novità

SCOPRI IL BRANO SU SPOTIFY: https://spoti.fi/3A9wqPg



Certe volte ci sono cose che vorresti dire ma che non riesci a dire, o almeno non alla persona a cui vorresti dirle, per imbarazzo, per timore, o semplicemente perchè non è più il tempo. È anche per questo che esistono le canzoni.


BIO: 

Pierfrancesco Cordio, in arte Cordio, è un cantautore nato a Catania nel 1995. 

Scoperto da Ermal Meta, che ne cura la produzione artistica e lo porta in tour come opening act nei suoi concerti per oltre 50 date in tutta Italia, partecipa a Sanremo Giovani 2019 con il brano “La Nostra Vita”.  Ospite della IX edizione di “Meraviglioso Modugno” viene premiato dalla Federazione Autori per “l’intensità e la fluidità di scrittura con cui dipinge nella canzone uno stato d’animo”. 

Tra il 2019 e il 2020 apre alcuni concerti del tour “Abbi cura di me” di Simone Cristicchi e del tour “L’altra metà” di Francesco Renga. Pubblica per Mescal/Sony tre singoli e due EP digitali, poi confluiti in un unico disco in formato fisico dal titolo “Ritratti Post Diploma”, che ha presentato dal vivo a Roma, Milano e Catania. 

Il 19 Novembre è stato consegnato il nuovo singolo “Mezza Mela” (Mescal/ ADA) e seguito il 24 dal video. A due mesi esatti di distanza, arriva a tutti COSE CHE SI DICONO; una telefonata che si trasforma in canzone e che viene abbinata da immagini che saranno online – come il brano – il 19 Gennaio 2022. 

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“Camponogara” è il nuovo singolo dei Rumatera

Esce oggi venerdì 21 gennaio 2022 “Camponogara” dei Rumatera, su etichetta La Grande V. Il titolo è il nome di un comune italiano in provincia di Venezia, una città tranquilla che fa da sfondo a una ballad introspettiva, un quadro composto da immagini prese dalla vita vissuta in un paese di provincia. Dal 2007 i Rumatera cantano storie ambientate nella regione in cui sono nati e cresciuti, che descrivono con sguardo spesso ironico, altre volte più poetico, la vita, i vizi, le virtù, le tradizioni e le contraddizioni del Veneto. 

Camponogara” è il nuovo singolo che anticipa un album in arrivo nel 2022. 

BIO
Rumatera rappresentano un’eccezione più unica che rara nel panorama musicale italiano. I ragazzi, tutti provenienti dalla provincia di Venezia, sono stati in grado di unire le tradizioni della propria terra e l’uso del dialetto alla lezione punkrock della scuola californiana degli anni ’90. Scriverlo oggi, dopo dieci anni di tour, concerti e dischi è senza dubbio meno speciale, ma nel 2007, quando nasce ufficialmente la band, rappresentano un’eccezione più unica che rara nel panorama musicale italiano. I Rumatera sono da sempre la voce dei Tosi de Campagna e rappresentano la rivincita di quel mondo fatto di tradizioni di provincia e di ruspante genuinità contro il messaggio omologante dei talent e della città. 

Ad oggi dopo quasi dieci anni di vita, con più di 500 concerti alle spalle (tra cui Sziget Festival), sei dischi ed una serie televisiva da protagonisti girata a Los Angeles (The Italian Dream), i Rumatera non si fermano e si apprestano a dare alle stampe un nuovo album che uscirà nel 2022. 

I Rumatera sono: Bullo, Gosso, Sciukka, Rocky Giò

Discografia
Rumatera (2008)  // My Crew (2009) // 71 Gradi (2010) // La Grande V (2011) // Xente Molesta (2012) Awanti coi ammicci (2014) // Ricchissimi (2017) // Ciao Bella (2018)

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“Lampioni” è il nuovo singolo di International Washing Machines

Esce venerdì 21 gennaio 2022 il nuovo singolo di International Washing Machines dal titolo “Lampioni“. Un nuovo capitolo che segue la pubblicazione dei precedenti singoli “false ipotesi” e “LFS“, una descrizione di un viaggio nel mondo e nella società contemporanea, un viaggio senza colori, schietto: come una passeggiata tra il cemento dell’architettura dell’U.R.S.S., tra le macerie di un disastro nucleare. Nel brano ci sono tutte le conseguenze dei tempi post-moderni, delle luci artificiali e del falso contatto. Un ascolto attento, questo è quello che chiede “lampioni”, questo è l’unica medicina per la nostra società.

Allucinarsi per evadere, lasciarsi attraversare dai non sentimenti, rimanere inermi: qui si intrecciano gli oscillatori freddi dei sintetizzatori, le chitarre distorte e una batteria tra il dance e il tribale, il tutto cucito da un testo che pretende di non essere banale.

SCOPRI IL BRANO SU SPOTIFY: https://spoti.fi/35aY9nm

Produzione, mix e master Eugenio Bordacconi (presso il Ganapati Studio)

BIO: 

International Washing Machines è il progetto musicale solista di Matteo Scansani, che ha l’intento di far incontrare parole e temi con le movenze della musica elettronica. La ricerca del suono ha lo scopo di creare un prodotto originale, con influenze provenienti dalla musica elettronica tedesca, dall’alternative francese, dal pop inglese, dal cantautorato contemporaneo italiano, mescolando chitarre elettriche e sintetizzatori. I testi in questo progetto hanno un ruolo di primaria importanza e niente viene lasciato al caso, lasciando all’ascoltatore un insieme di parole pronte ad essere rimodellate da ogni personale interpretazione. 

IWM non è per i primi, per i migliori, per i più bravi. Arrivare secondi, non vincere mai, fregarsene del giudizio basato sulle convenzioni sociali, far rinascere la poesia, il bello: questa è la rivoluzione che si vuole attuare, che si deve attuare.