Dopo la pubblicazione dei singoli Stomachion e A fondo, la cantautrice bresciana (ma trapiantata a Milano) si svela in una nuova e intima live session, più disturbante e sincera che mai, e ci regala anche l’inedito Cosa è cambiato?. QuiCranìa (con lei sul palco Sidi e Vito Gatto), fragile come le lampadine che la sovrastano, ci porta direttamente nel più freddo degli inverni e si conferma essere una delle voci più interessanti della scena underground che seguono quest’estate atipica.
BIO: Cranìa nasce in Val Camonica, tra le montagne della provincia di Brescia, e si trasferisce nell’hinterland milanese, dopo la laurea in musicologia del 2017. In seguito all’esperienza ad “Attico Monina” a Sanremo, ad ottobre 2020 esce il primo singolo, Stomachion, apripista di un progetto cantautorale dark a tinte alternative, ambient ed elettroniche. È reduce delle audizioni live di Musicultura 2021, dove ha presentato altri inediti.
Esce venerdì 3 settembre 2021 per Dischi Sotterranei il nuovo secondo album di Pietro Berselli, cantautore bresciano adottato dalla scena padovana. Già anticipato dai singoli Nord Europa e Spettatore, Pietro Berselli ci fa finalmente entrare nel suo mondo di limiti e le contraddizioni di un timido cantautore rock.
Il nuovo disco è fatto di contrasti, ci sono canzoni con cui non ho mai fatto pace e altre invece con cui continua un amore sincero. La cosa che le accomuna è stata una ricerca sonora che andasse a ricomporre tutti i pezzi del puzzle degli ascolti musicali di una vita. Il titolo è volutamente ironico, un monito a starsene sempre con i piedi per terra, sennò fai brutta figura.
BIO: Spera di non essere stucchevole. Viene da Brescia ma ha un passato anche Padovano, insomma sta lì all’altezza della A4, nella nebbia. Pubblica un disco nel 2016, “Orfeo l’ha fatto apposta”, un concept album di canzoni un po’ depre e passivo aggressive che non nascondono un amore per la scena indipendente e non degli anni novanta. Nel 2021 esce un nuovo disco “Evidentemente no” un nome che spera di non essere un programma ma semplicemente un pensiero disilluso, sincero e quotidiano.
Esce oggi, venerdì 30 luglio, il nuovo singolo degli Elephants In The Room, “On The Dancefloor”. Uscito per l’etichetta MZK Lab, questo brano segue il florido periodo della band romana che ne racconta così la genesi: “L’idea di “On the Dancefloor” nasce da uno dei tanti momenti di improvvisazione che abbiamo avuto nella nostra “room”. Un sound un po’ retró che ci rappresenta e ci ispira ancor di più. Il testo del brano vuole essere un incitamento alla rinascita, a combattere un oppressione che bene o male abbiamo vissuto un po’ tutti nell’ultimo periodo. Possiamo liberarci da quest’ultima solamente cercando di essere noi stessi, portando avanti i nostri ideali con forza, nonostante le difficoltà, aiutandoci l’un l’altro e prendendoci le nostre piccole soddisfazioni quotidiane. Siamo arrivati fin qui combattendo e resistendo…l’unica cosa che rimarrà da fare sarà festeggiare e noi ce lo immaginiamo su una grande pista da ballo!”
La storia di questa giovane band italiana nasce agli inizi del 2019 dall’incontro fra Daniele Todini, Emanuele Stellato ed Eric Borrelli, musicisti della periferia Nord di Roma. A legare i membri degli Elephants In The Room c’è un’amicizia che risale ai tempi dell’adolescenza, il momento in cui i tre musicisti hanno iniziano a sperimentare le loro capacità. Prima di unirsi i tre ragazzi hanno preso parte a diversi progetti musicali ritrovandosi in varie formazioni, per poi unirsi e dare vita a gli Elephants In The Room.
Suonano di tutto insieme, dal Punk-Rock, al Prog, al Funk, per arrivare a delle sonorità nettamente sperimentali che, in seguito, diverranno il vero e proprio collante della band emergente. Fare musica pop, secondo gli Elephants in the Room, significa aprirsi a mille influenze, con la cocente necessità di non restare attanagliati ad una comfort zone ma piuttosto con il desiderio di uscire “fuori dalla stanza”. Nel 2020 iniziano la collaborazione con MZK Lab che li porta alla loro prima release ufficiale: “Done” proclamandosi Artisti del mese di novembre su MTV New Generation.
Seguono nuove uscite ufficiali ed alcune live sessions inedite, che portano gli Elephants In The Room al 2021 con la nuova “On the Dancefloor”.
Dal 16 luglio è disponibile in rotazione radiofonica “COME LA MAREA” (Jadda Music), nuovo brano di LAKIKI che vede il featuring di MAS MISTRO e che è già presente su tutte le piattaforme di streaming. “Come La Marea” è un singolo estivo ispirato da un’incontenibile passione per il reggaeton. Il beat contemporaneo e il mood vibrante fanno emergere la sensualità della voce di Lakiki che gioca ad alternarsi con quella di Mas Mistro come in una danza al tramonto. Il tutto risulta estremamente avvolgente e il ritornello sembra creato apposta per entrarti in testa senza lasciarti mai,.
Biografia Giovane ed energica cantante bolognese classe 96, Lakiki, all’anagrafe Cristina Luongo, inizia a lavorare in studio come turnista e corista. Il suo talento viene subito notato dal pool di produttori di Jadda Music e in pochissimo tempo pubblica “Fammi una faccia”, il suo singolo d’esordio dalle sonorità pop, poco dopo lo traduce anche in spagnolo. Il secondo singolo ” Valgo per tre ” conferma la voglia dell’artista di far ballare il suo pubblico. Il terzo nuovo singolo “Come La Marea” è già disponibile su tutte le piattaforme digitali ed è in rotazione radiofonica dal 16 luglio.
Sento le tue mancanze è il nuovo video del complesso emiliano-veneto Piunz, la perfetta colonna sonora dell’estate. L’autore, Mario Asti, esegue le parti vocali, di chitarra e di flauto traverso. Il resto degli strumenti, l’arrangiamento e la produzione sono realizzati in amicizia da Valerio Carboni, con la supervisione del prof. Matteo De Benedittis.
Il video, girato da Federico Landini, parla di Anna che vive per un attimo il sogno di ogni donna di avere un uomo bello, servizievole, che sa lavare i vetri, stirare, cucinare, mentre lei può darsi lo smalto, farsi l’idromassaggio e fare yoga…Purtroppo però il sogno è breve e Anna torna bruscamente alla realtà di cui sente tutte le mancanze…
BIO:
Piunz è un complesso emiliano con intruso veronese, attivo da alcuni anni sia in studio che dal vivo. La band ha all’attivo due album entrambi reperibili su spotify e tutte le principali piattaforme di
distribuzione digitale.
In esso hanno militato numerosi musicisti per periodi più o meno brevi, facendo somigliare l’esperienza, più a un collettivo che a una classica band. L’autore principale è Mario Asti che è anche voce e pluri-musicante. Oltre alla formazione classica vantano un intervento rap di Murubutu nel brano Piatto del loro primo Album. Hanno più volte condiviso il palco con Walter Carluccio, in arte Walzer (vedi Esce Ma Non Mi Rosica, Persia’s Got Talent e Tranvieri Che Si Salutano). Valerio Carboni (Warner etc etc) ha suonato con loro il basso e la batteria durante alcune gig. Il loro brano Stile di Vita è presente nella compilation di beneficienza Core Nostro insieme ad artisti quali: Lassociazione, Frankie Magellano, Murubutu, Mara Redeghieri, Rio, Graziano Romani, Fabrizio Tavernelli, Ustmamò, Massimo Zamboni. Con il loro brano M’Illumino Dimeno, arrivarono secondi al concorso dei M’IllumInni, indetto da Caterpillar di Radio Rai2. Il brano SISSI (all’acqua bene comune) fu ripreso da varie emittenti radio e tv come colonna sonora del movimento per l’acqua bene comune. La produzione del loro primo album è di Valerio Carboni (nel frattempo approdato nelle fila di Warner) che ha curato anche quella dell’ultimo singolo e di qualche brano del secondo album, in gran parte prodotto quasi live presso lo studio voxrecording studio di Andrea Fontanesi.
“Latte e Menta”, attesissimo quarto singolo del cantautore romano Pgreco, ricorda quello stato d’animo ‘up’ che spesso accompagna il momento topico di una relazione sentimentale, in antitesi con un testo sferzante e malinconico che tratta la paralisi di fronte ai problemi di coppia. <<Ti ho visto andare via, ma non ho fatto niente>> esprime a pieno il blocco emotivo che l’autore prova nel vedere la propria amata uscire dalla sua vita, e lo tormenta portandolo a definirsi un <<idiota perso in un labirinto>>. Questo senso di disagio non si risolve se non in una maggiore perdita dell’orientamento e delle certezze dell’autore stesso. La contrapposizione tra l’amarezza del testo e l’arrangiamento energico della canzone – magistralmente prodotta da Zafa per GRM Management – arriva all’ascoltatore in un secondo momento, quasi a suggerire una maggiore attenzione a ciò che può esserci dietro a qualcosa che sembra leggero.
Pgreco – nome d’arte di Lorenzo Lisi, classe ’97 – comincia ad avvicinarsi alla musica fin da piccolissimo. Figlio d’arte, ha sempre vissuto tra mille stimoli creativi grazie a sua madre Angela Caporale della band Baraonna (Premio della Critica Sanremo ’94). Il suo stile è influenzato dall’ascolto di artisti della scena indie quali Franco126, Frah Quintale e Giorgio Poi, ma anche dall’ascolto di quasi tutto il rock 60-90. I testi di Pgreco si ispirano interamente al quotidiano, alle sensazioni umane fondamentali per la crescita personale e artistica, ai turbamenti e alle piccole cose che rendono il mondo un posto da esplorare e vivere anche attraverso la musica.
Esce venerdì 23 luglio 2021 il brano Zero, il nuovo singolo del duo Xtrasensory. Un nuovo capitolo dove convivono due anime che lottano tra di loro fino a fondersi in un mondo che affonda le sue radici dentro influenze stratificate e complesse, tra progressive e alt-rock. Gli Xtrasensory ci portano esattamente ad un bivio, e la scelta sulla strada da prendere sta solo all’ascoltatore.
Zero parla di un pesante conflitto tra due estremi della propria interiorità, uno rassegnato e l’altro desideroso di rivincita. Si tratta di un dialogo tra due vere e proprie entità all’interno della stessa persona, la quale si ritrova di fronte ad un bivio: accettare una terribile realtà come condanna definitiva e rimanere in trappola nella propria zona di comfort per il resto della vita, oppure reagire andando contro corrente. In questo caso il confronto si evolve positivamente perché la voglia di rivincita ci ha spinti ad una ribellione forte abbastanza da innescare, nelle nostre vite, un processo rivoluzionario che sta generando una crescente consapevolezza di noi stessi e del mondo che ci circonda. Ci auguriamo che il messaggio all’interno di questa canzone possa raggiungere qualcuno che ha davvero bisogno di prendere in mano la propria vita e di trovare, dentro di se, una forza tale da vincere le proprie battaglie interiori.
Tutto ha avuto inizio con la stesura del testo, scritto da Luna tra febbraio e marzo 2020, periodo particolarmente difficile durante il quale abbiamo anche dato il via al progetto Xtrasensory. Successivamente ci siamo dedicati alla composizione delle parti musicali, e avendo passato molti mesi chiusi in casa a causa della pandemia, abbiamo avuto molto tempo per sviluppare e far evolvere la canzone fino ad arrivare alla quinta versione, ovvero quella definitiva. Considerando anche la fase di registrazione e post-produzione in studio, abbiamo lavorato su questo pezzo per circa un anno e tre mesi, portando a termine un prodotto davvero complesso ed impegnativo del quale siamo molto orgogliosi. (Xtrasensory)
Testo: Luna Fennec Armonia e arrangiamenti: Aiden Lionwolf Registrazioni, mix e mastering presso: Studio B Recording – Stefano Bedini (Milano) Cover: Simone Spatola
BIO: Gli Xtrasensory sono un gruppo progressive rock italiano formatosi nel 2020 a Milano e attualmente composto da Aiden Lionwolf (cantante e chitarrista) e Luna Fennec (cantante e bassista). Il loro sound, moderno e dinamico, raccoglie influenze da diversi generi musicali e alla base del loro stile c’è una concezione fortemente progressista. Hanno iniziato a fare musica subito dopo il diploma e ciò che li ha spinti ad intraprendere questo percorso è l’istinto irrefrenabile di esprimere artisticamente la loro profonda essenza. Con i loro testi, generalmente, trattano tematiche complesse, mettendo insieme introversione ed estroversione. Dediti alla costante ricerca di caratteristiche sonore non convenzionali, realizzano e sviluppano prodotti musicali, e contenuti di contorno, con l’obiettivo di far crescere costantemente il loro progetto. Nel 2020, Aiden e Luna, hanno dato via al progetto Xtrasensory e nell’ottobre dello stesso anno è stata pubblicata Prediction, la loro prima produzione.
Aiden Lionwolf, pseudonimo di Aldo Fraggetta (Ragusa, 17 maggio 1995), ha studiato musica per tre anni in un’accademia musicale di Catania e per un anno al CPM di Milano. Grazie all’influenza jazz di uno dei suoi primi insegnanti, ha sviluppato importanti e complessi metodi compositivi che ha poi applicato su un genere musicale molto diverso. Fin da bambino scriveva poesie e testi migliorando progressivamente la qualità delle sue esposizioni, e custodiva una grande passione per la musica, che ha poi deciso di applicare al termine del suo percorso scolastico.
Luna Fennec, pseudonimo di Anna Maria Russo (Catania, 10 giugno 1997), ha avuto diverse esperienze canore e teatrali che hanno contribuito, nel tempo, allo sviluppo del suo stile personale che mette insieme caratteristiche classiche e moderne. Quando era molto piccola mostrava già un notevole interesse per il canto che l’ha accompagnata attraverso tutta la sua crescita fino ad oggi. Negli ultimi anni ha intrapreso un percorso di studi ed approfondimenti ben mirato, in ambito teorico e strumentale.
Dal 16 luglio è disponibile in rotazione radiofonica “ASFALTO” (Cantieri Sonori), il primo singolo del cantautore romano BEN CAVENDISH, già presente su tutti i digital store dal 30 giugno. “Asfalto” parla di paura di sbagliare, voglia di partire e desiderio di cambiare. Essere giovani porta con sé tante consapevolezze, in continuo cambiamento ed evoluzione, e ognuna di esse è arricchita dalle nostre esperienze, dalle persone che incontriamo lungo la strada.
Spiega l’artista a proposito del brano: «”Asfalto” nasce come un flusso di pensieri che hanno accompagnato l’inizio del mio percorso. In principio erano solamente frasi accomunate tra loro dalla musicalità e da qualche rima. Quando ho prodotto anche la strumentale, tutto ha iniziato ad avere senso e si è incastrato senza alcuno sforzo. È come scrivere una lettera a qualcuno che non mi conosce, un’opportunità di raccontare chi sono e cosa ho passato per arrivare fino a qui.»
Biografia Ben Cavendish, pseudonimo di Eugenio Grilli, è un cantautore e producer romano, classe 1998. Musicista fin da piccolo, si è da subito appassionato al rock suonando la batteria e, successivamente, apprendendo vari strumenti che gli hanno permesso di iniziare a scrivere e cantare le sue canzoni. Si è esibito in numerosi locali di Roma con diversi gruppi musicali, raccogliendo esperienza con le esibizioni live. Con la band Maladives pubblica nel 2019 l’EP “Electrotapes”. Crescendo, anche le influenze e gli interessi sono cambiati in favore di una scia più improntata all’hip hop e alla musica urban, ha iniziato a produrre i suoi brani e a lavorare al suo primo EP di debutto. La musica di Ben Cavendish è caratterizzata da sonorità leggere e malinconiche, dimostrando però di sapersi aprire anche a esplosioni rock e sipari più radiofonici, mai perdendo di vista gli elementi caratteristici del suo stile. Nel marzo di questo anno conosce il produttore Marco Canigiula ed entra a far parte della famiglia di Cantieri Sonori. Il suo primo singolo, “Asfalto”, esce il 30 giugno ed è disponibile in rotazione radiofonica dal 16 luglio.
Fuori da venerdì 16 luglio su tutte le piattaforme digitali il nuovo singolo di Sheffer dal titoloCaldo & Freddo, un pezzo dal ritmo calzante, perfetto per l’estate appena cominciata, che evidenzia ancora una volta la voglia dell’autore di sperimentare e spaziare tra i generi:
Amo il funk anni ’80, il metal ma anche il pop, mi piace rappare e cantare. Caldo & Freddo è uno sfogo per chi, come me, stando un anno intero nella città, nello smog, nella confusione della vita urbana, ha bisogno di un posto sperduto, dove si é immersi nel verde, dove si possono abbandonare i pensieri. Il brano é caratterizzato da un ritmo calzante e un drop strumentale molto orecchiabile e riconoscibile, grazie alle chitarre funky. La mia musica non deve avere limiti di alcun tipo, voglio sentirmi libero di potermi esprimere come più mi piace. (Sheffer)
Come i precendenti pezzi, anche questo brano è stato prodotto con la collaborazione di Gabriel Bagini per Mirò BR Production di Rosa Bulfaro. Collaboro con Gabriel Bagini, ottimo musicista, in particolare chitarrista, ma soprattutto grande amico d’infanzia. Con lui porto a termine il lavoro, aggiungendo dettagli, arricchendo la produzione elettronica con strumenti acustici e non. Dopo aver avviato il lavoro e trovato a parer nostro la giusta dimensione, entra in gioco Rosa, la mia manager, che ascolta e valuta tutto, figura che organizza al meglio il mio lavoro, la mia testa e mi sprona a fare sempre di più. In lei ho trovato la mia stessa grinta e voglia di fare. Caso vuole che si chiami proprio “Rosa”, nonché simbolo portante del progetto: la rosa è un fiore che mi ha sempre affascinato, dal colore alla fattezza e rappresenta in tutto e per tutto il mio dualismo lirico con i suoi petali e le sue spine; un lato romantico e uno pungente. (Sheffer)
Autore: “Sheffer” Daniele Pecoraro / Gabriel Bagini Compositori: “Sheffer” Daniele Pecoraro / Gabriel Bagini Producer: “Sheffer” Daniele Pecoraro / Gabriel Bagini Mix e Mastering: Raffaele Stefani e Andrea Bernie De Bernardi Management: Mirò BR Productions di Rosa Bulfaro (rosa.bulfaro@gmail.com) Copyright: Mirò BR Productions Artwork: Francesco Mazza
BIO: Sheffer, alias Daniele, classe ’99, cantautore della provincia di Milano, cresce con un obiettivo ben chiaro in testa: diventare un musicista, anzi, polistrumentista. Inizia a studiare chitarra elettrica all’età di 9 anni per poi passare alla batteria acustica. Collabora a formazioni di band, suonando e divertendosi come un matto, ovunque ne avesse spazio e possibilità, fino a giungere alla scelta di intraprendere un percorso da solista. Da qualche anno si autoproduce. Caldo & Freddo è il terzo singolo che pubblica con lo pseudonimo di Sheffer e segue i brani Solitudine (2020) e Pendant (2021).
Esce venerdì 16 luglio 2021 il nuovo album della Croce Atroce, anima del Toilet di Milano e drag fuori dagli schemi, dal titolo Anna Piaggio. Si tratta di un disco che è nato subito dopo il primo esperimento musicale che aveva portato alla pubblicazione di Alda Merinos, il disco di debutto. Con la bella stagione alle porte, gli autori non si sono voluti far sfuggire l’occasione di far uscire, in totale indipendenza, la loro colonna sonora per questa estate 2021.
L’album è composto da sei nuovi brani (“L’Amour Bonjour”, “Aldilà”, “Volo Via”, “Opposto & Xverso”, “XXL” e “Zona Rossa”), quattro reboot, ovvero quattro rivisitazioni, nei testi e nelle musiche, di canzoni già presenti in “Alda Merinos” (“imXfetta”, “MXM XXL”, “Brutty Routine” e “Fai Che Vuoi Quello di Me”) e da quattro remix di canzoni sempre presenti nel loro primo disco. Perché questa operazione? Come completamento del percorso fatto fino ad ora. Benché molto lungo e articolato, “Alda Merinos” non è stato concepito come “capitolo chiuso”. Croce Atroce, Erik Deep e LoZelmo (gli autori), non hanno infatti ai smesso di lavorare a nuova musica. Così come Marzo è sembrato il mese perfetto per rilasciare canzoni da godersi al chiuso e sotto le coperte, Luglio è il mese ideale per un sound più ritmato e suadente, lontano dalla nostalgia e proiettato verso un futuro esotico e trascinante.
Come Alda, anche Anna parla della vita degli autori, del mondo arcobaleno, di cultura rainbow, di diritti civili e rapporti umani. Il titolo “Anna Piaggio” è un divertissement che continua a rimandare al mondo drag ma questa volta cita Anna Piaggi, iconica giornalista, scrittrice e teorica del fashion internazionale che, per cultura ed estetica, rimane uno dei riferimenti fondamentali per la Croce Atroce.
Fotografia: Mattia Attorre – @piangoarcobaleni Gorgiera, foulard e cappello: Lorenzo Seghezzi – @lorenzoseghezzi Occhiali: Archivio Simone Bowery – @simon.bowery
Enrico Bernes (Erik Deep – IG: @erik_deep) DJ professionista da trent’anni, cavalca le consolle dei grandi locali di massa nei 90s, per poi abbandonarle a favore dei club underground di Milano, con l’arrivo dei 2000. Modellando il suo gusto dalla musica dance commerciale all’elettronica alternativa, trova il suo giusto mezzo con l’arrivo del Toilet Club. Da questo momento in poi, i suoi set sono modulati dal riscontro della pista e dal suo carattere imprevedibile capace di sorprenderla. In “Alda Merinos” si è occupato degli arrangiamenti.
Simone Facchinetti (La Croce – IG: @croceatroce) Da lunedì a venerdì è un grafico e si occupa di comunicazione ed editoria. Col suo amico e collega Andrea, fonda uno studio di graphic design a Bergamo più di quindici anni fa, tutt’oggi operativo. Nel weekend si occupa del Toilet e diventa la Croce, quella drag fuori dagli schemi non tanto per volontà, quando per il fatto che non è capace, per questione di abilità tecnica, di assecondarli. In “Alda Merinos” si è occupato della scrittura dei testi.
Stefano Selmo (LoZelmo – IG: @lozelmo) Nella vita vende pop corn in un cinema ed è DJ professionista: due lavori entrambi minati dal Covid (che culo vero?). Deus ex machina del rinnovamento del Toilet Club (che già esisteva prima dell’avvento di questi tre), inizia a lavorare dietro la consolle grazie all’amicizia con Erik Deep. Il suo genere è sempre stato il PuttanPop, raffinato però dalle proposte alternative e Indie che hanno popolato fortunatamente il genere nel corso del tempo. In “Alda Merinos” si è occupato della scrittura della musica.