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I Vintage Violence presentano a Milano il loro nuovo album

Vintage Violence, band di culto del rock underground italiano, hanno annunciato che il 19 novembre 2021 uscirà Mono, il tanto atteso quarto disco full electric del gruppo lecchese, prodotto da Maninalto! Records. Per celebrare la pubblicazione del disco, la band si esibirà sabato 27 novembre al Legend Club di Milano per un vero e proprio album release show, durante il quale sarà possibile ascoltare i nuovi brani dal vivo -ovvero nella dimensione che li esalta in tutta la loro esplosività- e anche assistere all’anteprima del video del nuovo singolo Astronauta.

Anticipato dai singoli Piccolo tramonto interiore e ZoloftMono ci regala dieci canzoni inedite della band di culto dell’underground rock italiano: in poco più di mezz’ora l’ormai familiare voce di Nico ci accompagna in un viaggio -senza ritorno- attraverso lo specchio delle apparenze sociali, alle radici di ciò che siamo, il monolite che trasforma la scimmia (mono in spagnolo, che significa anche “ossessione”) in Astronauta: dal Prato Fioritodell’infanzia ai fantasmi dell’età adulta (Dio è un batterista), dalle tematiche esistenziali (Have a Nietzsche Day) alle esplicite critiche socio-politiche (Paura dell’islam), il rapporto con la vita (Piccolo tramonto interiore) e quello con la morte (Zoloft) emergono, con eleganza e ironia, dall’estrema densità dei testi, scritti per essere letti e riletti.

Mono è una “fotografia dell’oggi” solo come pretesto per “abbozzare un affresco del domani”, per questo è pieno di suggerimenti nascosti su dove cercare La chiave (brano che chiude il disco, non a caso) della condizione umana, traccia dopo traccia, nelle pieghe di ogni verso: quello che i Vintage Violence sanno fare meglio da vent’anni a questa parte, aggiornato al 2021.

Tracklist di Mono:
1. Piccolo tramonto interiore
2. Have a Nietzsche Day
3. Dio è un batterista
4. Zoloft
5. Paura dell’islam
6. Prato fiorito
7. Capiscimi II
8. Astronauta
9. Dicono di noi
10. La chiave

Di seguito i dettagli dell’evento:

Vintage Violence + guest
Sabato 27 novembre 2021 @ Legend Club, Milano, via E. Fermi 98
Ingresso: 10€ + costi di prevendita // 10€ in cassa la sera dell’evento
Biglietti disponibili su Mailticket
Info ed evento Facebook

BIO
 I Vintage Violence sono una rock band italiana nata a Lecco nel 2001. Con il primo album in italiano Psicodramma la band vince le selezioni di Arezzo Wave e partecipa al festival nell’estate 2005. Il singolo Cristina viene pubblicato da Rocksound in 35.000 copie allegate alla rivista. Nel 2006 la band raggiunge le finali nazionali di Rock Targato Italia e Sanremo Rock e va in tour con il collettivo milanese Cadaveri a Passeggio. Nel 2007 pubblica l’EP Cinema (Goodfellas) e il DVD del videoclip Le cose cambiano, finalista del concorso nazionale Nickelclip per video indipendenti. Nel 2011 i Vintage Violence pubblicano per Popolar Records Piccoli intrattenimenti musicali: undici pezzi inediti, per un disco stampato anche in vinile e accompagnato da 11 videoclip autoprodotti a costo zero. Inizia un tour lungo tutto il territorio nazionale, che porterà la band a condividere il palco con gruppi quali Il Teatro Degli Orrori, Ministri, Vallanzaska e One Dimensional Man. Nel 2012 la band vince il primo premio assegnato dall’ANPI al brano Il processo di Benito Mussolini come migliore canzone sul tema della lotta di liberazione partigiana e il rilancio dei valori della resistenza. Nel 2014 esce Senza paura delle rovine, con la partecipazione di Enrico Gabrielli (Afterhours) e Karim Qqru (Zen Circus), disco acclamato dalla critica che ne parla come di “un disco da sangue al naso” (Rockit), e ancora “il primo ascolto stordisce, il secondo affascina” (Rockerilla), “non ha cedimenti” (Blowup) e “una delle migliori interpretazioni del rock moderno con cantato italiano” (Rock Garage). Nel 2018 i Vintage Violence registrano il primo album in acustico, Senza barrè, che rivisita i pezzi di Piccoli intrattenimenti musicali e Senza paura delle rovine. Con l’uscita dei singoli Piccolo tramonto interiore e Zoloft, la band annuncia per il 22 novembre 2021 l’uscita del tanto atteso nuovo album Mono, sempre in collaborazione con Maninalto! Records.

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“Entrambi” è il nuovo singolo de Il Corpo Docenti

Dopo averli ritrovati con il singolo Sottotitoli, da subito presenza costante nella playlist Rock Italia di Spotify, a quasi due anni dall’uscita del loro album d’esordio Povere bestie (gennaio 2020) i ragazzi de Il Corpo Docenti fanno doppietta con un nuovissimo brano intitolato Entrambi. Anch’esso prodotto da Divi de I Ministri, Entrambi vede la band perlustrare campi musicali fino ad ora per lei inesplorati, con gli arrangiamenti che calzano una forte componente new wave inedita per Il Corpo Docenti. Entrambi si configura così non solo come un seguito di Sottotitoli, ma ne rappresenta anche un’ideale evoluzione, in linea con la storia raccontata nel testo. Si tratta della prospettiva su due persone come lascia intuire il titolo, ma raccontata da un’angolazione individualistica, quasi solitaria: la solitudine di chi non riesce più a guardare in faccia quelli che lo circondano, di chi si isola, di chi se ne va o se ne vorrebbe andare ma non riesce, di chi non vuole omologarsi ma sente che anche chi predica l’essere sé stessi mente, omologandosi. Entrambiallora, che dal titolo evoca una qualsiasi coppia di persone, è quasi più un grido al sollievo di una sola, dell’arrivare alla fine in qualche modo a sentirsi bene.

“Entrambi nasce come un pezzo chitarra e voce con la sola voglia di raccontare qualcosa. Quasi dimenticato tra le bozze, lo abbiamo lavorato poco dopo Sottotitoli, e una volta arrangiato ci siamo resi conto che poteva esserne il perfetto seguito anche se sapevamo che questa era una storia più lineare, che suscitava emozioni diverse e ci faceva sentire quasi come se fossimo indifesi.”
La band sarà in tour nelle prossime settimane; ecco le date in calendario!

6 novembre 2021 @ Circolo Arcipelago, Cremona
19 novembre @ Ziggy Club, Torino
2 dicembre @ Mare Culturale Urbano, Milano

Ascolta Entrambi:
https://open.spotify.com/track/4Ckye6bT24dc6syqWiJzRH


BIO
 Il Corpo Docenti nasce a Milano nella primavera del 2017. Il trio, composto da Lorenzo “Benzo” Manenti, Federico Carpita e Luca Sernesi, inizia a lavorare ai primi brani che prenderanno vita in Scivoli, EP d’esordio della band, prodotto, registrato e mixato da Michele Marelli (Mahmood, Bugo e Paletti) al Monolith Studio di Brescia e uscito il 5 ottobre 2018 per Libellula Music/Tempura Dischi. Dopo il tour dell’EP, in cui la band condivide il palco con nomi come Punkreas, Giorgio Canali, Gomma, Cara Calma ed Endrigo, il gruppo entra a far parte della squadra di Tube Agency. Da gennaio 2019 i ragazzi iniziano a lavorare con Davide “Divi” Autelitano, cantante de I Ministri, al loro primo album ed entrano ufficialmente in studio a fine agosto ripetendo l’esperienza al Monolith. Terminate le registrazioni, il mastering del disco viene affidato da Andrea “Berni” De Bernardi dell’Elevenmastering. L’album, intitolato Povere bestie, è uscito il 24 gennaio 2020 per Manita Dischi ed è stato presentato all’Alcatraz di Milano in apertura ai Punkreas in occasione del trentennale della loro carriera. Nella seconda metà del 2021 pubblicano i nuovi singoli Sottotitoli ed Entrambi.

Ascolta anche il singolo Sottotitoli!

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“Efelidi” è il nuovo video di Ubertone

Dopo l’anteprima su Sky TG24 è da oggi è disponibile al pubblico un bellissimo videoclip per Efelidi, singolo con cui Ubertone ha segnato il suo esordio ufficiale nel mondo della musica e che anticipa l’uscita del suo primo album. Il video, realizzato interamente con la tecnica dello stop motion, è stato firmato da Stefano Bertelli, già noto al pubblico per aver lavorato come regista alle opere di diversi grandi della scena italiana ed internazionale, tra cui Robbie Williams, Frank Sinatra e Caparezza.
 Ho scritto Efelidi in un momento di felicità rara, in cui la bellezza era quasi difficile da elaborare. È stata prodotta quando ormai quel momento era passato ma sono contento che, in questo pezzo, quei giorni e quella sensazione io abbia potuto cristallizzarli e conservarli vivi. Il regista del videoclip, Stefano Bertelli, lo conoscevo di fama da molti anni: da quando vidi su YouTube il video di Cinestetica dei Marta Sui Tubi e me ne innamorai. Da allora Stefano ha realizzato videoclip per dei giganti come Robbie Williams, The Game e Frank Sinatra. Sapevo che viveva nella mia città ma non lo conoscevo di persona. Un incontro fortuito ha fatto nascere questa collaborazione inaspettata. L’idea del soggetto gli è venuta mentre eravamo al telefono e io l’ho sposata immediatamente. Quando poi l’ho vista realizzata è stata una botta di emozione non da poco. Tutto ciò che vedete è fatto di carta e animato con la stop motion, anche ogni singolo fotogramma del mio playback.

(Ubertone)
 
L’arrangiamento del brano è di Graziano Beggio, pianista e arrangiatore di Rovigo. Il mix e il mastering sono stati affidati a Pablo Rabinovich, ingegnere del suono di Buenos Aires, che ha finalizzato 5 dischi vincitori del premio Gardel (il premio musicale più importante in Argentina). L’assolo di violino è suonato da Sofia Di Mambro, della Gaga Symphony Orchestra, che ha accompagnato Francesco De Gregori e Patty Pravo in molti concerti. Il regista del video è Stefano Bertelli, co-fondatore della SeenFilm. Nella sua videografia ci sono nomi come Robbie Williams, Frank Sinatra e AlterBridge, solo per citarne alcuni. Tra gli italiani: Caparezza, Marlene Kuntz e Arisa.

 

BIO:
Ubertone
 (al secolo Marcello Ubertone, nato a Rovigo nel 1982) non ha cominciato a suonare ora. Ha iniziato a scrivere canzoni nel lontano 1999, in Kentucky, dove stava svolgendo un anno di studio all’estero. Il percorso che lo ha condotto solo adesso a pubblicare il suo primo singolo ufficiale è stato lungo e avventuroso. Di mezzo c’è stato un incontro con Mogol che si è innamorato di un suo pezzo e lo ha portato al CET, la sua scuola in Umbria, c’è stata l’esperienza con la Gialappa’s Band per cui ha scritto come autore numerose canzoni comiche, ci sono state le aperture dei concerti di Brunori SAS e Pinguini Tattici Nucleari. E poi ancora esibizioni sui generis come gli house concert nei salotti e “Il concerto più piccolo del mondo” che ha tenuto l’anno scorso in occasione del festival letterario Rovigoracconta: in una piazza vuota, chiusa appositamente per lui, ha suonato una canzone per una o due persone alla volta. Il brano Efelidi, che preannuncia la pubblicazione a breve del suo primo album, segna il suo arrivo sui canali ufficiali della musica.Instagram
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“Paradiso Libre” è il nuovo singolo degli Altapressione

Dal 17 settembre sarà disponibile in rotazione radiofonica e sulle piattaforme di streaming “PARADISO LIBRE” (Golden Factory Records), il nuovo singolo della band ALTAPRESSIONE. “Paradiso Libre” è la meta di un percorso, tanto reale quanto virtuale. È il bisogno di restarsi accanto per non perdersi, ma senza mai fermarsi. Note e parole creano un dondolo mentale dal quale si fa fatica a scendere; il desiderio, infatti, è quello di continuare a salire.

Spiega la band a proposito del brano: «Avevamo voglia di un posto dove sentirci leggeri come angeli ma sporchi come diavoli. Ora lo abbiamo».

Il videoclip di “Paradiso Libre” è una sorta di intreccio tra colori e luci naturali ed effetti che tendono a togliere il superficiale, lasciando scoperta solo l’essenza. In questo scenario, anche indossare un visore non ha l’effetto di distoglierci dalla nostra realtà ma, anzi, ce la mostra più cruda, rivelandoci le ombre al tramonto da cui traspare la serenità di essere giunti alla fatidica meta ed avere scoperto che non è “dove” ma “con chi”.

Guarda “Paradiso libre” su YouTube

Biografia

AltaPressione è un progetto musicale innovativo e indipendente che ha radici profonde, un’evoluzione musicale partita nel 2004 dopo anni di esperienza maturata come cover band. Gli esordi nella composizione richiamano inevitabilmente le sonorità da cui i componenti prendono ispirazione, ma sempre alla ricerca di un piglio distintivo e originale. L’esperienza, la passione e l’affiatamento che si respirano all’interno del progetto portano la band a conquistare in breve tempo numerose soddisfazioni. Nel 2011 l’identità degli AltaPressione viene rafforzata dall’inizio della collaborazione con Roberto Terzani (ex Litfiba), che ne diventa il produttore artistico, determinandone la svolta nella personalità musicale. Molti sono i traguardi che gli AltaPressione raggiungono negli anni, calcando palchi di prestigiosi festival nazionali nei quali ottengono importanti vittorie e riconoscimenti. Nel dicembre del 2012, il loro album d’esordio “AltaPressione” viene presentato in anteprima da Red Ronnie sul palco dello storico Roxy Bar. Da lì a poco si susseguono una serie di eventi che rafforzano il percorso musicale del gruppo: il primo singolo “Vieni Via” ottiene subito oltre 200.000 visualizzazioni su Youtube; il secondo, “Amami Ancora”, diventa Disco Supersonic ed entra nella programmazione di Radio105. A febbraio 2014 il brano “Il giorno che non c’è” viene scelto dal regista Giovanni Veronesi per far parte della colonna sonora del film Una donna per amica, con Fabio De Luigi e Laetitia Casta. I lavori di composizione e sperimentazione continuano e gli AltaPressione raggiungono la loro nuova identità musicale proponendo nei più importanti club nazionali una scaletta di cover deep house riarrangiate con un’impronta fresca e personale. Nuove sonorità e una profonda maturità musicale acquisita negli anni danno vita al disco che vanta la collaborazione come co-autore di Francesco Ciccotti. “Solo Stanotte”, il primo singolo di questa nuova avventura, esce a maggio 2018, vincendo il Premio Lunezia e conquistando la finalissima del Deejay on stage. 

Il loro ultimo singolo, “Paradiso Libre”, è disponibile in rotazione radiofonica dal 17 settembre 2021.

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“Never So Close, Never So Far”: il nuovo singolo dei Voice of Waves

“Never so close, never so far” è il primo singolo del duo Voice of Waves, in uscita il 20 ottobre su tutte le piattaforme digitali. Il brano descrive le difficoltà nel costruire rapporti umani (sia con sé stessi che con altre persone) facendo una metafora con la costruzione di un castello di sabbia, difficile da erigere e solidificare ma facile da far crollare, con il solo passaggio delle onde del mare. Questi rapporti così fragili sono racchiusi nel titolo della canzone, “never so close, never so far”, una circostanza dove non trovano un vero equilibrio. Il brano è composto da giochi di loop di chitarra elettrica, leggera elettronica e voce melodica. È stato registrato, mixato e masterizzato presso il Jungle Studio (PU) da Thomas Prioli. L’8 novembre uscirà il videoclip ufficiale, diretto e prodotto da Samuele Apperti. 

BIO:

Voice of Waves è un duo italiano nato nel 2017, composto da Carol Morosini (voce) e Marco Monari (chitarra). Dopo diversi anni di esperienze live in Italia e all’estero con un repertorio di cover a 360° (pop, jazz, rock), nel 2021 sentono l’esigenza di sviluppare un nuovo ramo del progetto, più personale, scrivendo musica propria. Diverse sono le influenze musicali del duo: da Olivia Lufkin a Billie Eilish, da Aurora a TK from Ling tosite sigure. Un mix di sonorità pop, elettroniche, influenze orientali, con la loro musica soft pop portano l’ascoltatore in una dimensione di fantasia e leggera malinconia. 

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“Magma” è il nuovo singolo di Matteo Maione

Dall’8 ottobre è disponibile in rotazione radiofonica “MAGMA”, nuovo singolo di MATTEO MAIONE pubblicato su tutte le piattaforme di streaming il 1° ottobre.

Cantare l’amore come qualcosa di primordiale che sta all’origine del tutto, disegnarlo come un flusso senza fine che ci avvolge dall’inizio del tempo: questo l’obiettivo di MATTEO MAIONE con il suo terzo singolo, “MAGMA”, un brano nato per raccontare l’amore, mistero assoluto della nostra vita, usando gli elementi della natura – l’acqua e il fuoco, le rocce e la terra, la lava e il vulcano – a simboleggiare in modo sensoriale, visivo e uditivo, l’eruzione di questo sentimento, la fuoriuscita di quell’ardente magma che altro non è che la nostra stessa esistenza.

«Ho deciso di pubblicare questo brano come terzo singolo perché credo che mai come in questo momento l’amore possa aiutarci a combattere le difficoltà e i cambiamenti sociali e umani che si sono verificati nell’ultimo anno e mezzo – spiega l’artista – E allora “risalire dal fondo” significa ergersi finalmente al di sopra del dolore e della perdita, “eruttando in un mondo” per far esplodere fuori tutto ciò che abbiamo accumulato dentro; e finalmente affrontare il vulcano “tenendoci per mano”, vivere insomma fino in fondo la passione, addirittura fino al punto di farla incenerire, per poi rinascere nuovamente».

Il videoclip ufficiale di “Magma” include una sequenza di immagini incentrata sul conflitto tra il ghiaccio e il fuoco, forze opposte eternamente a confronto. In questa lotta impari, appare una donna che, come in una favola senza tempo, si sveglia in un luogo forse a lei (s)conosciuto e inizia a correre sulla neve alla ricerca di qualcosa.

Biografia

Matteo Maione nasce a Roma il 28/10/1971, e dopo aver vissuto tutta l’infanzia e l’adolescenza a Frosinone, torna nella sua città natale. La passione per la musica è cominciata fin da bambino attraverso lo studio del pianoforte; in seguito, Matteo capisce che quello strumento poteva dargli la possibilità di esprimere sensazioni ed emozioni profonde e sconosciute; da qui le prime improvvisazioni, composizioni, poi l’amore per il cinema e la ricerca di sonorità che potessero essere un connubio armonioso con le immagini. Infine, negli ultimi anni emerge la necessità di raccontare le esperienze di una vita, trasformando l’esistenza stessa in una grande colonna sonora, in cui la musica fosse il cuore e le parole fossero il racconto lucido ma anche immaginario della memoria e di un presente senza tempo.
Preceduto dai brani “Ad un metro di distanza” e “Che peccato”, il terzo brano di Matteo Maione, dal titolo “Magma”, è disponibile in digitale dal 1° ottobre e in radio dall’8 ottobre.

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“La mia città” è il nuovo singolo di Giacomo Luridiana

Da venerdì 15 ottobre sarà disponibile in rotazione radiofonica “LA MIA CITTÀ”, il nuovo singolo di GIACOMO LURIDIANA, già disponibile sulle piattaforme di streaming dal 10 ottobre. “La mia città” è una profonda riflessione in musica su quando si confonde l’odio con l’amore e il dolore col piacere.

Spiega l’artista a proposito della nuova release: «La città è il posto dove tanti si sentono frustrati, sfruttati, ma al sicuro in qualche modo». Il videoclip di “La mia città” è girato a Liverpool dal videomaker Davide Silis.

Guarda “La mia città” su YouTube

Biografia

Giacomo Luridiana è un cantautore di Milano innamorato di Springsteen, Linkin Park e Joji. Ha iniziato a scrivere poesie da piccolo, ha imparato a suonare la chitarra classica e da quel momento ha scritto canzoni per cercare di esprimere qualcosa di sfuggente. Primo classificato alla quarta edizione del concorso Divagazioni d’Arte. A ottobre 2021 esce il suo nuovo singolo “La mia città”, disponibile in rotazione radiofonica dal 15 ottobre 2021.

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“Zoloft” è il nuovo singolo dei Vintage Violence

Con Piccolo tramonto interiore abbiamo celebrato il ritorno dei Vintage Violencea sette anni di distanza dall’ultimo album Senza paura delle rovine (2014). Ora la band di culto del rock underground italiano è pronta a sganciare la notizia-bomba: il 19 novembre 2021 uscirà Mono, il tanto atteso quarto disco full electric del gruppo lecchese, prodotto da Maninalto! Records. Ad accompagnare l’annuncio, ecco il nuovissimo singolo Zoloft, uno dei pezzi probabilmente più profondi dell’album, che riflette sul nostro rapporto con la morte e con la vita ma anche con i nostri dubbi e le nostre paure esistenziali, spesso in maniera più che provocatoria come ai Vintage Violence da sempre piace fare. Zoloft è un “canto che alla noia preferisce la paura”, e l’inquietudine da cui muove la si percepisce per intero nell’intenso finale dove il brano scatta “come la scintilla che precede lo schianto”, con le chitarre tirate accompagnate dagli archi di Nicola Manzan (Il Teatro Degli Orrori, Bologna Violenta) per un momento di rara catarsi rock.

Di seguito la tracklist di Mono:
1. Piccolo tramonto interiore
2. Have a Nietzsche Day
3. Dio è un batterista
4. Zoloft
5. Paura dell’islam
6. Prato fiorito
7. Capiscimi II
8. Astronauta
9. Dicono di noi
10. La chiave
Ascolta Zoloft:
https://open.spotify.com/track/5s6meoQYxtQkTQJaWrcRUd

DATA DI USCITA: 22/10/2021 – ETICHETTA: MANINALTO! RECORDS – CODICE ISRC: ITZB52110029

si autorizza utilizzo per trasmissione radiofonica

Musica e testi di Rocco Arienti, arrangiato da Vintage Violence
Produzione artistica di Rocco Arienti, registrato e mixato da Lorenzo Monti allo Yard Audio Studio
Masterizzato da Giulio Ragno Favero
BIO
 I Vintage Violence sono una rock band italiana nata a Lecco nel 2001. Con il primo album in italiano Psicodramma la band vince le selezioni di Arezzo Wave e partecipa al festival nell’estate 2005. Il singolo Cristina viene pubblicato da Rocksound in 35.000 copie allegate alla rivista. Nel 2006 la band raggiunge le finali nazionali di Rock Targato Italia e Sanremo Rock e va in tour con il collettivo milanese Cadaveri a Passeggio. Nel 2007 pubblica l’EP Cinema (Goodfellas) e il DVD del videoclip Le cose cambiano, finalista del concorso nazionale Nickelclip per video indipendenti. Nel 2011 i Vintage Violence pubblicano per Popolar Records Piccoli intrattenimenti musicali: undici pezzi inediti, per un disco stampato anche in vinile e accompagnato da 11 videoclip autoprodotti a costo zero. Inizia un tour lungo tutto il territorio nazionale, che porterà la band a condividere il palco con gruppi quali Il Teatro Degli Orrori, Ministri, Vallanzaska e One Dimensional Man. Nel 2012 la band vince il primo premio assegnato dall’ANPI al brano Il processo di Benito Mussolini come migliore canzone sul tema della lotta di liberazione partigiana e il rilancio dei valori della resistenza. Nel 2014 esce Senza paura delle rovine, con la partecipazione di Enrico Gabrielli (Afterhours) e Karim Qqru (Zen Circus), disco acclamato dalla critica che ne parla come di “un disco da sangue al naso” (Rockit), e ancora “il primo ascolto stordisce, il secondo affascina” (Rockerilla), “non ha cedimenti” (Blowup) e “una delle migliori interpretazioni del rock moderno con cantato italiano” (Rock Garage). Nel 2018 i Vintage Violence registrano il primo album in acustico, Senza barrè, che rivisita i pezzi di Piccoli intrattenimenti musicali e Senza paura delle rovine. Con l’uscita dei singoli Piccolo tramonto interiore e Zoloft, la band annuncia per il 22 novembre 2021 l’uscita del tanto atteso nuovo album Mono, sempre in collaborazione con Maninalto! Records.

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“Butterfly Radio” è il disco di debutto di Sebaa

Esce giovedì 21 ottobre 2021 per Waves Music Agency Butterfly Radio, l’EP di debutto di Sebaa. Un nuovo mondo stratificato e complesso di influenze, rigorosamente senza genere. Sebaa è dunque un rapper atipico: la musica diventa uno strumento per dire la propria, un esercizio di stile per migliorarsi. Solitamente in un programma radiofonico vengono trasmessi brani di artisti diversi dello stesso genere. In questo caso però, tutto si ribalta: l’artista è uno solo e i generi e le influenze cambiano di brano in brano. Ecco la Butterfly Radio di Sebaa! 
 

Butterfly Radio racconta di me nel periodo antecedente alla pandemia; profuma di normalità.  Ogni brano di questo EP è una dedica a un artista che mi ha formato e che è stato essenziale per la mia crescita personale e artistica. La produzione è stata curata da Luca Moreale e Alberto Chiavone che mi hanno supportato (e sopportato) e che sono stati in grado di trasformare i miei pensieri in musica, aiutandomi a crescere e a conoscermi meglio. È un disco rap influenzato da molti generi differenti, necessari ad esprimere me stesso in un quadro che sia il più completo possibile. Butterfly Radio è il mio biglietto da visita, senza pretese. Buon viaggio.

SCOPRI IL DISCO SU SPOTIFY: https://spoti.fi/3jkMSVR



BIO
Sebaa, all’anagrafe Durì Sebastiano, classe 2000.

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“E quindi voglio cadere” è il nuovo singolo di Marat

Esce mercoledì 20 ottobre 2021 E quindi voglio cadere, il nuovo singolo di Marat (il progetto solista della cantautrice romana Marta Lucchesini): un nuovo capitolo, un cambio di percorso che suona come una canzone d’odio, che suona come una canzone d’amore, con la presenza di un ukulele che guida la disillusione di un musicista in Italia nel 2021. 
 

SCOPRI IL BRANO SU SPOTIFY: https://spoti.fi/3vsjfGG

BIO:

Marta Lucchesini, cantautrice e polistrumentista, nasce a Monterotondo (Roma) nel 1995. Già a 14 anni inizia a suonare con una band prog e a 17 anni fonda il duo acustico-elettronico ShareHazard, aprendo anche il concerto di Riccardo Sinigallia. In seguito comincia a scrivere e comporre arrivando finalista al Premio De Andrè con il brano “Urgenza Particolare”. Dopo essersi diplomata a Officina Pasolini, laboratorio sulla canzone creato da Tosca, con la presenza di Piero Fabrizi, Pietro Cantarelli, Niccolò Fabi e tanti altri, nel febbraio 2017 debutta con l’EP “Le Facce” sotto il nome d’arte “Marat”, con la produzione artistica di Luca Bellanova, vincendo il premio Matteo Blasi (2018), il Duel – Cantautori A Confronto e arrivando in semifinale a Musicultura. Nel 2019 vince la Targa Tenco per il miglior Disco a Progetto con il collettivo Adoriza. Partecipa alle finali di Fiat Music di Red Ronnie e alla sua trasmissione il Barone Rosso. In seguito prende parte a numerosi festival tra cui Meeting del mare, il Mei e il Reset Festival. Nel 2020 si laurea al Conservatorio di Santa Cecilia a Roma in “Composizione per la musica applicata alle immagini”. Attualmente lavora nel campo della musica per le immagini. Al Festival del Cinema di Venezia 2021 debutta con il docufilm di Sabina Guzzanti “Spin time – Che fatica la democrazia!” firmando la colonna sonora originale insieme al compositore Giorgio Giampà.

L’ambientazione ideale di questo progetto è il palco. La musica suonata, l’intesa, i discorsi al microfono, sono le base su cui si fonda la personalità musicale di Marat. Le canzoni, grazie al palco e al pubblico, acquistano comunicabilità e forza. I testi sono surreali, scherzosi, quasi teatrali e grazie a queste caratteristiche interpretabili in moltissimi modi diversi. Toccano i temi più disparati però sempre e comunque con la massima libertà di esprimere concetti pazzi o pesanti con naturalezza. Il punto di vista di Marat è di non cedere all’idea che esistano dei confini, ma di dare forza a quella secondo la quale c’è fluidità tra la nostra quotidianità e la poesia che essa genera.

IG: MARAT_LUCCHESINI
FB: /MARATUFFICIALE