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“Gios3” è il nuovo singolo di Muriel

Esce mercoledì 20 ottobre 2021 (distr. Believe) Gios3, il nuovo singolo di Muriel, il primo e unico brano d’amore della cantautrice pop: una relazione a distanza, la pioggia e i tatuaggi di cui in fondo non ci pente mai abbastanza. Una voce fuori dal coro che porta oggi un brano che parla dell’amore più quotidiano e atipico, facendo a botte col sonno. 


Parlarti e non sentire il tuo profumo sai mi fa un po’ male”, si, perché iniziare una relazione a distanza è tutto fuorché facile e piacevole. Riconosci la sua voce, ricordi il neo che ha sul viso o le fotografie appese sulla parete della sua camera, lui sa perfino del rapporto tormentato che hai avuto con tuo padre, eppure fatichi ad aver presente le forme del suo corpo, la sua pelle al tatto ed il profumo che ha. Io così egoista ed emancipata avevo perfino posticipato la mia partenza per Londra per lui, in pratica ci dividevano solo cinque ore di macchina. Man a mano i suoi problemi diventavano i miei, o forse più viceversa, non avevo mai amato in maniera leale, pura, normale. Fabrizio mi ha fatta diventare donna. 

E poi una delle decisioni più difficili ma allo stesso tempo spontanee della mia vita, cambiare città per amore. La nostra casa, fatta ad immagine e somiglianza di due ragazzi con dieci anni di differenza e due vite apparentemente opposte. “Strappami il vestito come fosse carta da regali” dico, perché dopo tutto questo tempo la voglia di avermi non è mai cambiata. Lo stupore nel guardarmi è sempre lo stesso. Per me lui è B, è questo il suo nome e quando piove, mi piace pensare che il cielo si commuova guardando la storia d’amore che ci siamo creati. Ma io continuo ad essere marcia dentro, delle volte, e “faccio a botte col sonno, prendo a pugni l’orgoglio” per evitare di replicare gli errori commessi in passato. Parlo di giostre, di lunapark, perché una delle sue prime frasi fu una cosa come “non siamo tipi da un giro di giostra e via, noi il lunapark ce lo facciamo tutto, ancora, ancora e ancora”. Fu il primo tatuaggio che mi fece in una sera di un freddo novembre. Ci conoscevamo da qualche settimana ed avevo già il suo tratto, indelebile, sul mio polso. Aveva capito che saremmo finiti con l’amarci più di noi stessi, che non si sarebbe trattato di una semplice nottata passata tra i palazzi grigi di Milano. Vi presento la mia prima, spero ultima, canzone d’amore, il mio regalo alla mia persona preferita, all’uomo che la vita mi ha dato l’onore di incontrare. 

Devo sicuro aver fatto qualcosa di buono per meritarmi tutto questo.

 

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BIO:

Nata sotto il segno della bilancia eppure tutt’altro che equilibrata. 
Alla costellazione certo è che deve però la sua eleganza, la sua precisione paranoica e la sua severità auto persecutoria. Si è costruita un mondo tutto suo, unica via di fuga quando quello reale le sta troppo stretto. Il suo nome d’arte non poteva non essere quello che i suoi genitori le regalarono una ventina di anni fa. Muriel significa “mare lucente” ed è proprio la luce ciò che più la caratterizza.  Anche perché Mitzuko, quello attribuitegli da un maestro buddista poco dopo la sua nascita, corrisponde al concetto di “figlia luminosa”. Impossibili sono la rassegnazione e l’arresa, la sua malinconia e le crisi di ansia le esibisce senza vergogna, e dunque è forse per questo che arranca nel buio con tanta disinvoltura. Perché ci sta bene lì in mezzo. 

Ma parlando di musica, un ricordo ancestrale è sicuramente “Dummy” dei Portishead, che ancora oggi rappresenta un toccasana per i suoi tanto amati attacchi di panico. Tra gli altri artisti ereditati dal padre ci sono Radiohead, dEUS, Pogues, U2, AC-DC, Police, Beatles e chissà quanti altri, difatti deve parte della sua cultura musicale a chi l’ha cresciuta. A tre anni la prima “canzone”, documento casualmente e fortunatamente registrato e tuttora disponibile. Poi i palchi insieme al genitore chitarrista, lo slalom tra i pedalini disposti sul tappeto di casa. Ad undici la prima band. E dopo? Dopo arriva l’adolescenza, quel terribile buco nero capace di inghiottire ogni cosa, anche la propria essenza. Se ne va di casa per seguire un amore malato, la vita sregolata e la libertà malsana. Un paio d’anni dopo, non appena maggiorenne, con la speranza di ritrovare se stessa parte per l’estero dove si avvicina al mondo della moda e della notte. 

Studia, lavora, allestisce vetrine tra le strade di Londra durante l’inverno, mentre impara a mettere a tempo i dischi e si innamora del clubbing Ibizenco nei mesi estivi. È nel 2019 che la musica va a cercare Muriel, la trova e se la porta a casa con se. Ritornata in Italia con uno scopo ben preciso, quello di suonare, da vita al suo primo progetto. Si tratta di una parentesi ma breve ma fondamentale nella ricerca del suo orientamento artistico. Difatti solo scrivendo un disco elettronico in inglese si rende conto di quanto l’italiano sia fondamentale per arrivare a chi l’ascolta. Se dapprima trova difficile scrivere nella sua lingua madre, nel giro di qualche settimana questa finisce per essere il suo unico mezzo di espressione. La sua musica è la sua valvola di sfogo, la sua consigliera, la sua seduta psicologica gratuita. Si comprende riascoltando la sua voce, si perdona. Ed è ciò che spera di poter dare a chiunque là fuori, un rifugio, una spalla su cui piangere, un’amica con cui confidarsi. Per quanto la sua arte sia appena nata, dunque subirà un’evoluzione, mille influenze, cambiamenti, certo è che la personificazione dei suoi testi rimarrà sempre la stessa, perché è la sua natura quella di far vivere le parole.

https://www.instagram.com/itsmurielbassi/

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“Daddy Issues” è il nuovo singolo di Anna Soares

Esce giovedì 21 ottobre 2021 Daddy Issues, il nuovo singolo di Anna Soares (per Lost Generation Records in distribuzione Believe Digita). Daddy Issues è un compendio sul complesso di Elettra di matrice freudiana, rivisitato in una chiave intimista e sofferta. Legami ridisegnati, attrazione e repulsione, dolore e inevitabilità: esattamente come nel bondage, in cui la legatura è simbolo di appartenenza viscerale, ma anche qualcosa di estremamente difficile da affrontare sia fisicamente che psicologicamente. Una voce suadente, un basso pulsante ed un sound minimale sono gli elementi di un’elettronica che va oltre la forma canzone: è un’esperienza.
 

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BIO: 
Cantante, cantautrice e producer, studia canto lirico, jazz e sperimentale, piano jazz per passare successivamente ai synth. Dopo due anni di collaborazioni con artisti dislocati in varie parti del mondo, sperimentazioni di songwriting e di produzione, plasma un nuovo genere sonoro a sfondo BDSM, reinterpretando gli schemi canonici dell’elettronica. Le sonorità dark si miscelano con testi che evocano la sacralità dell’universo sessuale. Ha sviluppato una naturalezza e maturità nelle performance riconoscibile ed ipnotica grazie all’esperienza nei live dal 2014 tra club ed eventi. Il background stilistico attinge da artisti quali i Massive AttackPortishead e Burial, pur evocando nella voce reminiscenze di matrice jazz. L’estetica si rifà invece a quelli che sono gli elementi della comunità kinky e dalla cultura del boudoir.

https://www.instagram.com/annasoaresmusic/

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“Coltelli” è il nuovo singolo dei The Heron Temple

Esce mercoledì 20 ottobre 2021 Coltelli, il nuovo singolo dei The Heron Temple. Un nuovo capitolo che ci accompagna all’uscita del primo disco in uscita a fine anno, per il duo electro-pop siciliano che segue il precedente singolo estivo Sciogliersi un po’. Un brano che suona come una dichiarazione d’amore e d’intenti, in un contesto in cui il rapporto vive della dicotomia tra il bene ed il male. Affrontare il diverso essendone attratti, ma con la consapevolezza di essere già destinati a perdere. Nutrirsi del dolore per vivere una rinascita costante. 
 

“Coltelli” nasce quasi di getto, senza troppi filtri e modifiche al testo. Quando abbiamo iniziato la stesura del brano, avevamo in mente già la melodia e volevamo che la canzone richiamasse un immaginario crudo, duro, forte. In “Coltelli” non vogliamo che la realtà venga in alcun modo addolcita: nutrirsi del dolore fa parte della crescita di ognuno di noi e dobbiamo affrontarlo con consapevolezza. 

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Valerio Panzavecchia – Voce, Chitarra
Vincent Hank – Voce, Synth
Roberto Cammarata: Basso
Dario Mangiaracina: Synth 

Registrata presso “BlackStar Recording Studio” (MI) e “I Candelai – Fat Sounds” (PA)
Mix: Marco Caldera
Mastering: Giovanni Versari
 

BIO:
Il progetto The Heron Temple nasce ufficialmente nel 2016 dall’incontro tra Valerio Panzavecchia e Vincent Hank e vanta sin dall’inizio idee chiare: l’intento di unire la passione per il soul, blues ed il rock del passato con la più moderna musica elettronica. Nel 2017 esce in anteprima su Rolling Stone Italia il primo singolo “Vulnerabile” che entra nella Viral 50 di Spotify e va on-air in alcune delle principali radio italiane tra cui Radio Italia, Rai Radio 1 e Radio Deejay.

Nei primi giorni del 2018 pubblicano “Milano ti divora” insieme ad un videoclip live completamente stripped. Iniziano a girare come opening act per alcuni dei migliori artisti italiani: La Rappresentante di Lista, Fabri Fibra, Fabrizio Moro, Willie Peyote, Edoardo Bennato. Nell’estate del 2019 portano in giro le loro canzoni in un tour acustico che attraverserà tutta Italia, lo stesso anno suonano al “The Boiler House” di Londra (Uk).

https://www.facebook.com/theherontemple
https://www.instagram.com/theherontemple_official/

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“E quindi voglio cadere” è il nuovo singolo di Marat

Esce mercoledì 20 ottobre 2021 E quindi voglio cadere, il nuovo singolo di Marat (il progetto solista della cantautrice romana Marta Lucchesini): un nuovo capitolo, un cambio di percorso che suona come una canzone d’odio, che suona come una canzone d’amore, con la presenza di un ukulele che guida la disillusione di un musicista in Italia nel 2021. 
 

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BIO:

Marta Lucchesini, cantautrice e polistrumentista, nasce a Monterotondo (Roma) nel 1995. Già a 14 anni inizia a suonare con una band prog e a 17 anni fonda il duo acustico-elettronico ShareHazard, aprendo anche il concerto di Riccardo Sinigallia. In seguito comincia a scrivere e comporre arrivando finalista al Premio De Andrè con il brano “Urgenza Particolare”. Dopo essersi diplomata a Officina Pasolini, laboratorio sulla canzone creato da Tosca, con la presenza di Piero Fabrizi, Pietro Cantarelli, Niccolò Fabi e tanti altri, nel febbraio 2017 debutta con l’EP “Le Facce” sotto il nome d’arte “Marat”, con la produzione artistica di Luca Bellanova, vincendo il premio Matteo Blasi (2018), il Duel – Cantautori A Confronto e arrivando in semifinale a Musicultura. Nel 2019 vince la Targa Tenco per il miglior Disco a Progetto con il collettivo Adoriza. Partecipa alle finali di Fiat Music di Red Ronnie e alla sua trasmissione il Barone Rosso. In seguito prende parte a numerosi festival tra cui Meeting del mare, il Mei e il Reset Festival. Nel 2020 si laurea al Conservatorio di Santa Cecilia a Roma in “Composizione per la musica applicata alle immagini”. Attualmente lavora nel campo della musica per le immagini. Al Festival del Cinema di Venezia 2021 debutta con il docufilm di Sabina Guzzanti “Spin time – Che fatica la democrazia!” firmando la colonna sonora originale insieme al compositore Giorgio Giampà.

L’ambientazione ideale di questo progetto è il palco. La musica suonata, l’intesa, i discorsi al microfono, sono le base su cui si fonda la personalità musicale di Marat. Le canzoni, grazie al palco e al pubblico, acquistano comunicabilità e forza. I testi sono surreali, scherzosi, quasi teatrali e grazie a queste caratteristiche interpretabili in moltissimi modi diversi. Toccano i temi più disparati però sempre e comunque con la massima libertà di esprimere concetti pazzi o pesanti con naturalezza. Il punto di vista di Marat è di non cedere all’idea che esistano dei confini, ma di dare forza a quella secondo la quale c’è fluidità tra la nostra quotidianità e la poesia che essa genera.

IG: MARAT_LUCCHESINI
FB: /MARATUFFICIALE

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“Liquid” è il nuovo singolo di The 24 Project

Esce mercoledì 19 ottobre 2021 Liquid, il nuovo singolo di The 24 Project

Dopo la pubblicazione di At Home, ecco un nuovo capitolo che ci avvicina al mondo del musicista Rodolfo Liverani: brani come un flusso di coscienza dove melodie e influenze chill e ambient che si mescolano tra loro.  “Liquid“, dice Rodolfo, è un brano nel quale ho cercato di rappresentare attraverso la scelta dei suoni qualche cosa di liquido e avvolgente, come ad esempio un flusso creativo che scorre.
 

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BIO: 

Rodolfo Liverani è The 24 Project. Inizia a suonare il pianoforte fin da bambino ma successivamente si avvicina alla musica elettronica, sviluppando una passione per i sintetizzatori e i campionatori. Si laurea in Pop Keyboards (tastiere elettroniche) al Conservatorio A. Boito di Parma e nel frattempo inizia a suonare come tastierista in numerosi progetti musicali. Le sue influenze musicali vanno dall’hip-hop al soul ma ritrova se stesso nei suoni elettronici.

https://www.instagram.com/the24project_music/

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Indiepanchine presenta: MATUCHENESAIDEISOGNI vol2

GIOVEDÌ 21 OTTOBRE 2021 in collaborazione con RADIO KAOS ITALY – SEI TUTTO L’INDIE DI CUI HO BISOGNO – SBROCCOGIOCATTOLI

Ci manca il 2016, ci mancano i live al circolo degli artisti e le serate poco sobrie a Via Libetta.

Dopo anni di allenamento sugli altopiani tibetani, abbiamo tirato fuori una serata dal gusto deciso, ideale per tutte le occasioni.

L’aspetto di un concertone, il sapore di una sana notte di clubbing romano. Si può assaporare liscia, fredda, con ghiaccio o con una scorza di arancia.

La musica è sempre più fluida e noi la mescoliamo per bene.

PRETTY SOLERO – EUROPEAN VAMPIRE – MANDARK DJ SET CLOSE LISTEN

LARGO VENUE
Via Biordo Michelotti, 2, 00176 Roma (RM) Apertura porte ore 20:00
Concerti dalle 21:00
••••••
Ticket 10€ in prevendita o alla porta (evento a posti limitati) link.dice.fm/my3zvY2oikb

Evento in piedi.

Per accedere all’evento è obbligatorio esibire il Green Pass, corredato da valido documento di identità,

o essere risultati negativi ad un tampone rapido/molecolare nelle 48 ore precedenti.

MANDARK – Mandark, classe 2002, è un giovane artista emergente del panorama Romano. Con 4 singoli e 2 video pubblicati da indipendente, si lancia su soundcloud cavalcando brezze e inesorabili confini. Il suo ibridare vari generi musicali come: Emo/Trap/indie lo rende un personaggio molto particolare, il suo essere androgeno ed i suoi capelli biondi lo hanno portato più volte ad essere scambiato per Billie Elish. Ha recentemente collaborato con Close Listen, noto producer Romano, con la traccia “Bomba”, per L’EP “Angeli”. Nell’ottobre del 2021 Valerio Lundini ha voluto una foto con lui al concerto dei Tiger Fregna.

EUROPEAN VAMPIRE – European Vampire è un progetto intimo e romantico e insieme paradigmatico e spietato, nato nel 2018 dall’amicizia tra Lorenzo Sutto e il producer Mark Ceiling. Si tratta di un percorso musicale sperimentale che il cantante aveva in mente da anni e che aveva sempre immaginato come un mondo ai limiti del cinematografico più che un prodotto musicale ben incasellato. European Vampire è un collage di realtà contemporanee ed è tutto tranne che lineare. Le tracce di EV seguono lo sviluppo di una personalità, quella di un romantico antagonista che assomiglia a qualcuno che abbiamo incontrato a una festa.

PRETTY SOLERO nome d’arte di Sean Loria (20 marzo 1993), è un rapper italiano, originario di Roma. È membro della crew 126, nonché Il Creatore del “movimento” Love Gang. Oltre a suo nome attuale, nato ispirandosi all’omonimo ghiacciolo Algida, negli

anni ha anche usato gli alias SeanyDelRey (omaggio a Lana Del Rey), Seany126 e Sean126. Oltre a diverse collaborazione con Ketama e con tutti i rapper della crew 126, Pretty Solero ha pubblicato come Piange, Solero Algida e Buste. il suo stile è decisamente particolare ed è subito riconoscibile grazie ad un timbro e ad un modo di cantare veramente personale. Dalle poche tracce finora rilasciate si intravede un gusto pop molto interessante non così comune all’interno della nuova scena rap/trap romana.Nel giugno del 2018 esce il suo primo disco “Romanzo rosa” nel quale possiamo trovare molte collaborazioni con artisti molto importanti della panorama romano e nazionale infatti nella tracklist infatti spuntano i nomi di Carl Brave, Ketama 126, Generic Animal, Franco 126, Populos e Ugo Borghetti. Nel 2019 esce la traccia Brooklyn per Universal Music, nel 2020 rilascia il suo secondo disco “Carabinieri” dove viene riconfermata la collaborazione con il produttore G Ferrari affiancato da Zafa.

CLOSE LISTEN, nome d’arte di Michele Lamonica, è un produttore italiano nato nel 1992 a Siena e cresciuto a Roma. Inizia a produrre a 18 anni, con un percorso di studi alla Saint Louis College of Music.Negli anni del liceo conosce Franco126, Ketama126, Tutti Fenomeni e nel 2017 inizia un lungo sodalizio coi Tauro Boys: Close Listen produce nei primi due mixtape del collettivo “TauroTape1” (2017), “TauroTape2” (2018) e il primo disco ufficiale “Alpha Centauri” (2019). Il 2021 è l’anno dell’esordio ufficiale di Close Listen, che a fine gennaio pubblica ANGELI (2021) edito da Sugar Music Publishing.

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“Circolo vizioso” è il nuovo singolo di Inghy

Fuori da oggi venerdì 15 ottobre per Visory Indie (distr. Believe) l’ultimo singolo di Inghy, cantautrice romana classe 1996. Circolo vizioso è un pezzo dalle sonorità delicate ed avvolgenti con cui l’artista ci racconta la sua esperienza con un amore tossico e distruttivo, un brano per incoraggiare i suoi ascoltatori a rimettere insieme i cocci della propria vita e andare avanti a testa alta. La produzione del brano è stata realizzata con la collaborazione di rebtheprod e Sala.

 

Circolo vizioso è nata qualche anno fa. Come quasi tutte le mie canzoni, è nata come uno sfogo. Il brano è facilmente comprensibile, parla di un amore tossico e a senso unico. Questo tipo di amore, difficilmente ci rende lucidi, ci porta a fare cose che vanno contro noi stessi, a calpestare tutta la nostra dignità. È difficile arrendersi, perchè ogni piccolo gesto ci fa sperare e pensare che forse non siamo così tanto stupidi, invece sono menzogne. Io ho raccontato la mia storia, ho raccontato di come insistevo per qualcosa che non potevo avere con la stessa testardaggine che mi caratterizzava da bambina. Quando poi tocchiamo il fondo, se ci vogliamo bene, dobbiamo fare qualcosa per risalire. Si guarisce sempre dagli amori tossici. Io ho scritto questa canzone nello stesso momento in cui ho deciso di risalire, di “guarire”.  L’ho scritta nel momento in cui ho levato i veli dagli occhi ed ho capito che la mia serenità non poteva essere compromessa da una persona. Però quest’amore tossico mi ha insegnato tante cose, e la prima promessa che mi sono fatta è  stata: “mai più mi lascerò trascinare in basso”. Voglio dire a tutte le persone che non si sentono abbastanza, che hanno fatto di un amore la propria debolezza in maniera negativa, che stanno ostacolando la propria serenità che sta tutto nelle vostre mani. Ci vuole tempo, bisogna sbatterci la testa , ma tornare a respirare dopo un’esperienza come questa, posso assicurare che è bellissimo! 

(Inghy)

BIO:
Inghy, nome d’arte di Claudia Inghingoli, è una cantautrice romana, classe 96. Coltiva la sua passione per la musica fin da piccolissima, iniziando a studiare canto a 11 anni. A 19 continua la sua formazione presso il Saint Louis College of Music, dove attualmente frequenta il corso di songwriting. Fa parte della scuola d’arte Matemù, con la quale ha avuto la possibilità di esibirsi live in varie occasioni e partecipare allo spettacolo Bestiaccia, in scena all’Angelo Mai nel 2019.
Partecipa al progetto di Matemù, con la Matemusik band and crew, partecipando al loro primo singolo Come te, uscito nell’estate del 2021. Ha partecipato a vari contest musicali, come quello dell’ Honiro Label rientrando tra i primi 16 partecipanti su 400. A maggio 2021 è stata selezionata per partecipare al Fortuna Music Award. Porta il suo repertorio di brani inediti in giro nei vari locali della Capitale fino a pubblicare il suo primo singolo Con me nel dicembre 2020. Ad inizio 2021 firma per la sezione Indie di Visory Records e pubblica il suo secondo singolo Tra mente e cuore a Giugno 2021. Attualmente continua a lavorare ai suoi brani. Circolo vizioso è il suo ultimo singolo.

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“Malbene” è il nuovo singolo di Angelo Iannelli

Dopo l’excursus nel pop ironico e giocoso effettuato con l’ultimo singolo Poema vocale, il cantautore romano Angelo Iannelli riabbraccia melodie e atmosfere indie pop più notturne e malinconiche sul nuovo brano Malbene, in uscita il 14 ottobre 2021. Il pezzo è stato prodotto dai fratelli Alessandro e Francesco Cosentino(noti per il loro lavoro con Ariete e Franco126 fra gli altri), ed è stato per così dire fortemente influenzato dalla professione di Iannelli, che quando non indossa i panni del cantautore fa il professore di lettere in un liceo. Il titolo del brano è infatti un arcaismo da tempo scomparso dal vocabolario italiano: “malbene” vuole indicare, secondo l’accezione che ne dà l’artista, uno stato d’animo che non sia superficialmente catalogabile in termini positivi o negativi, per quelle notti in cui c’è bisogno che qualcuno ti stringa la mano nonostante tutto.

Una possibile derivazione della parola si può riscontrare già nel XIII secolo, nel sonetto La mia malinconia è tanta e tale di Cecco Angiolieri, dove è presente l’espressione “né mal né bene”. Sempre del XIII secolo potrebbe essere la prima attestazione della parola (scritta staccata), comparsa in una delle rime presenti nei Memoriali bolognesi (1279-1300), precisamente nella poesia anonima Io mi sono tutto dato a trager oro, trascritta nel Recto della seconda copertina del volume di atti n. 374 del 1300 dal notaio Isfacciato d’Antonio da Montecatini:


“Di ciò ch’un altro amante trarria pene, / spesse fïate mi fa ralegrare; / ch’i’ m’asotiglio di traer del mal bene / e de lo scuro lume.”
Di largo utilizzo letterario dal 1500 al 1700 (Stefano Guazzo, Tommaso Garzoni, Hilarion Monachus Genuensis e tanti altri autori), la parola, usata con vari significati, compare anche nelle Rime di Francesco Berni, esattamente nella Rima 53 (Capitolo secondo della peste), come dimostrano questi splendidi versi:


“In fin, questo amor proprio ha del bestiale / e l’ignoranza, che va sempre seco, / fa che ’l mal bene e ’l ben si chiama male.”
Con questa canzone la parola “malbene”, resa contemporanea dalla grafia unita, si fa strada per riprendere vita.


Ascolta Malbene: 

https://open.spotify.com/track/2V7a0OPTLq2M9Lsip8xE3a

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“I movimenti del cuore” è il nuovo singolo degli Ave Quàsar feat. Walter Somà

Walter Somà (co-autore di Edda in Semper Biot e Odio i vivi, ma anche di molti altri brani successivi) torna sulle scene dopo un periodo di assenza con un nuovo singolo in collaborazione con Ave Quasàr. Esce infatti venerdì 15 ottobre 2021 I movimenti del cuore (fuori per Ohimeme www.ohimeme.com e in distribuzione Artist First), il nuovo singolo degli Ave Quasàr feat. Walter Somà. Una accoppiata atipica che unisce le qualità per una canzone estemporanea, in bilico tra il concreto e il virtuale nella sua creazione. Un brano romantico, distruttivo, disturbante e bellissimo.

Da segnalare che nel 2020, Walter Somà si è fatto notare anche nel panorama mainstream quando Emis Killa e Jack La Furia hanno ripreso il ritornello di  “Io e te” di Edda co-scritta con Walter e lo hanno utilizzato nel brano “Amore Tossico“, a riconfermare che i grandi autori non hanno genere predefiniti. 

I movimenti del cuore, dice Luca degli Ave Quasàrè nato e cresciuto passo per passo grazie ad un dialogo senza confini e senza nessun preconcetto legato ad un genere musicale o a mete particolari da raggiungere. Walter è un autore capace di mantenerti saldo nella tua zona di comfort inviandoti però degli stimoli forti e carichi di energia. Con Walter l’arte è per l’arte, stop. Abbiamo molta stima per lui sia come musicista che come autore, mi fa impressione pensare che abbia lavorato con artisti come Edda e che adesso sia tornato sulle scene con noi. Non possiamo fare altro che ringraziarlo e speriamo che questa sia solo il primo di tanti progetti da fare insieme. 

I Movimenti del Cuore, racconta invece Walter Somàcredo parli di un filo che attraversa il corpo e definisce una forma di equilibrio. C’è il muscolo cardiaco che forse ha in carico il monitoraggio delle forme di passione quando siamo in vita, poi la mente, il vento che riesce a spostare i pensieri. Il falso sé, che è un tema che accompagna quasi sempre quando scrivo. Sono immagini che metto su un tavolo, come argomenti che credo siano importanti. Sono forme criptate, perchè sono parole di canzone e quindi non si esauriscono nel solo significato letterario, ma si completano nella melodia e nel ritmo, e nel sentire di chi ascolta ovviamente. 
 

SCOPRI IL BRANO: https://lnk.to/Imovimentidelcuore

Con la partecipazione di Sabrina Perinati.
Grazie a “Associazione pugilistica Valenzana”.
Prodotto presso Flat Scenario (www.flatscenario.com)
Ohimeme (www.ohimeme.com)
BIO: Ave Quasàr è un progetto creato da Luca Grossi e Fausto Franchini.Affonda le radici nella migliore elettronica tedesca e inglese degli anni zero, nei coraggiosi dischi dei cantautori italiani anni sessanta e settanta e nelle più belle sperimentazioni e divagazioni della musica strumentale. Ave Quasàr rappresenta la naturale conseguenza delle precedenti esperienze musicali di Luca e Fausto. Insieme hanno fatto parte di Sintomi di gioia (l’ultimo disco è uscito nel 2012 ed è stato prodotto insieme ad Umberto Giardini, ex Moltheni) e hanno collaborato con Cristiano Lo Mele (Perturbazione) e con Tony Pagliuca (Le Orme).Prima dell’incontro con Fausto, Luca  (www.lucagrossi.me) ha partecipato alla registrazione di diversi provini in numerose formazioni e in diversi ruoli. Per esempio nelle formazioni embrionali diUfomammut (batteria) e dei Miura (voce) insieme a Diego Galeri (ex-Timoria, oggi Adam Carpet). Luca ha scritto la colonna di  “Gli alchimisti del muto”, il documentario del regista spagnolo Ramon Alos Sanchez, prodotto da Mood Film. Ha collaborato con l’artista visiva Daniela Ferretti ideando le musiche per l’opera “2nd hand love” presentata a Glow (Festival internazionale di video mapping tenutosi ad Ostuni nel 2015).

Insieme Luca e Fausto hanno creato Flat Scenario (www.flatscenario.com ), recording studio e audio lab, che li vede impegnati anche nella produzione, nella registrazione e nella creazione di prodotti analogici. Presso Flat Scenario, Luca ha prodotto e lavorato con diversi artisti tra i quali: Alessandro Cattelan (X-Factor, Radio Deejay, EPCC), Walter Somà (Edda), Giovanni SucciGiorgio Ciccarelli(ex Afterhours), Alessio Cavalazzi (Saytwine), Dado BargioniTorchio ecc…


www.avequasar.com
https://www.facebook.com/AveQuasar/
https://www.instagram.com/ave_quasar/
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“Come sto” è il nuovo singolo dei Low Polygon

Esce venerdì 15 ottobre 2021 COME STO (Costello’s Records | The Orchard), il nuovo singolo della band di Bergamo LOW POLYGON. “Come Sto”, che segue una manciata di singoli, di cui il più recente dal titolo “Demone” pubblicato prima dell’estate, è una domanda urlata in una stanza vuota, un nuovo tuffo in un mondo segreto che si contamina di elementi tra analogico e digitale, un’immersione profonda in un club sotterraneo dalle luci soffuse, con un ritmo ossessivo che non può che risuonare nella cassa toracica. 

Un brano che si cimenta nell’esplorare la ripetitività e la superficialità di una domanda disinteressata mentre si lascia trasportare dalle onde di tutto quello che ci sta dietro: tra vortici, valichi e te. (Low Polygon)

BIO: 

Con un nome che fa riferimento diretto alla grafica tridimensionale – in particolare ai poligoni – i Low Polygon si pongono l’obiettivo di tradurre in musica quello che sentiresti nel tenere in mano un cubo. Da un lato dinamiche nette e affilate. Dall’altro lato, loop sia nella musica che nei testi. Una tridimensionalità che viene trasportata live con strumenti acustici ed elettronici. Low Polygon è un progetto che nasce nel 2018 a Dalmine in provincia di Bergamo. Inizialmente concepito come un progetto di musica elettronica prende nel tempo la forma di un ibrido acustico/elettronico per poter essere portato sui palchi. Dietro Low Polygon ci sono Giorgio, Davide, Marco e Omar; un team a metà tra la musica e l’arte grafica con una concezione stilistica, sonora e artistica improntata sul concetto “low poly”.

mixed by FJD
mastered by FJD
produced by Giorgio Corna e Chris Beyerlein