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Satellite ha imparato a trovare riparo nei momenti tenebrosi

“Heim” è il nuovo singolo di Satellite, che ancora una volta colpisce per il carattere genuino e profondo del proprio songwriting. Dopo un paio di singoli così a fuoco, non vediamo l’ora di ascoltare l’EP d’esordio.

Foto: Marco Pellegatta

Queste le parole con le quali il musicista meneghino presenta la canzone:
«La tua casa è crollata. Si potrá ricostruire? Rimarrá qualche ricordo? È mai stata davvero una casa? Poco importa, ora sei perso, solo e un tutt’uno con la notte. Non potresti sentirti piú a casa di cosí. “Heim” parla di famiglie spezzate. Abbraccia la notte, in uno spazio dove forse potrai sentirti di appartenere.»

Puoi ascoltare il brano qui:

BIO

Giacomo Maria Colombo, in arte Satellite, è un cantautore nato a Milano nel 1998. Con il suo progetto solista intende parlare al lato intimo dell’animo umano, toccando le corde dell’emozione quando ci sentiamo vulnerabili. I suoi brani parlano a coloro che si sentono soli, abbandonati e che desiderano scappare. Satellite vuole offrire un rifugio emotivo attraverso la sincerità della sua musica.

Contatti

Spotify
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Fonte: Costello’s Agency

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“L’avventura” (cover di Domenico Modugno) è il nuovo singolo di Luca Gemma

Esce giovedì 16 giugno 2024 su tutte le piattaforme digitali (per Adesiva Discografica) un nuovo singolo di Luca Gemma, la sua versione dell’indimenticabile brano di Domenico Modugno, “L’avventura“. Il brano fu originariamente scritto nel 1965 per lo sceneggiato televisivo “Scaramouche” e in questa versione è un primo e nuovo capitolo di un disco in uscita a settembre 2024. L’occasione per fare un disco con le sue canzoni è arrivata a Luca alla fine del 2023, grazie a “Sacre Radici“, uno spettacolo della compagnia Koreoproject della coreografa e danzatrice Giorgia Maddamma, di cui Luca cura le musiche e le canzoni, suonandole in scena. Lo spettacolo, che sarà in giro per l’Italia per tutto il 2024, affonda le sue radici nel Salento ed è anche l’occasione per far conoscere al pubblico un repertorio di canzoni di Modugno scritte nei primi anni Cinquanta in dialetto salentino.

Perchè quindi ricordare Modugno oggi? 
Perché è il primo cantautore moderno, l’uomo che ha spinto la canzone italiana verso la canzone d’arte, che per primo ha scritto musica e parole e le ha cantate mettendoci dentro una verità che al tempo nella canzone italiana non c’era. Perché Domenico Modugno è stato un artista gigantesco capace di mischiare il sentimento popolare con la cultura, Sanremo con il Premio Tenco, il festival della canzone di Napoli con Edoardo De Filippo, Garinei e Giovannini con Strehler, tra Brecht e Pirandello, la televisione con Pasolini e Quasimodo.
 

È il 2024 e sono trent’anni che Domenico Modugno non c’è più. Così mi è sembrato il momento giusto per ricordarlo e cantarlo, come succedeva nei lunghi viaggi in macchina, quando ero bambino. In un tempo senza autoradio, cinture di sicurezza e seggiolini, quando le automobili erano lente e le sigarette ancora non facevano male, mio padre intonava canzoni e noi ci accodavamo. Nel blu, dipinto di blu era nella top cinque insieme a Vengo anch’io no tu no, Azzurro, Torpedo blu e Zum Zum Zum, che diceva “sarà capitato anche a voi di avere una musica in testa”. A me capita spesso e nella mia testa Modugno ha un posto speciale.

Mi piace la sua visione poetica, mi piace il modo in cui osserva e racconta il mondo, con quel canto confidenziale, senza troppi abbellimenti. Mi piace la sua prepotente capacità espressiva, mi piace il modo in cui si accompagna alla chitarra. Mi piace il modo in cui si accompagna alla malinconia.

Nel disco che uscirà per Adesivadiscografica a settembre 2024, così come nel percorso per sonorizzare lo spettacolo Sacre Radici, ho scelto quattro canzoni in dialetto e quattro in italiano: L’avventura, Cantu d’amuri, Ventu d’estati, Nel blu, dipinto di blu, Lu minaturi, Cosa sono le nuvole, Lu grillu e la luna eMeraviglioso. Alcune sono quasi sconosciute, altre famosissime e quindi più pericolose. C’è la tradizione popolare e c’è una grande modernità sia musicale che lessicale. Ci sono parole poetiche e schiette che, pur raccontando a volte storie tragiche, non cadono mai nell’enfasi melodrammaticaModugno parla di natura, d’amore, di lavoro, dell’amore per la vita anche quando accenna alla morte o al suicidio, di terra amara, la sua, di sole a picco sulla testa, del mare, di animali che usa per parlare delle cose umane. 

(Luca Gemma)

SCOPRI IL BRANO: https://orcd.co/d56ogrd


 

Suonata, arrangiata e prodotta da Luca Gemma con Paolo Iafelice
Mixata e masterizzata presso Adesivadiscografica Recording Studio da Paolo Iafelice ad aprile 2024
Testo e musica di Domenico Modugno
Edizioni Curci / Megaò


SACRE RADICI:
É lo spettacolo multidisciplinare della compagnia Koreoproject diretta da Giorgia Maddamma, con testi di Ilaria Melandri e immagini di Fabio Serino, è attualmente in tour nelle Case Circondariali pugliesi e approderà per l’estate nei festival estivi.


LUCA GEMMA:

Luca Gemma è un cantautore e musicista di origini romane, nato per caso a Ivrea, che, dopo aver vissuto sei anni in Germania, si trasferisce a Milano per iscriversi all’università. Proprio a Scienze Politiche negli anni 90 fonda con Pacifico i Rosso Maltese, di cui è cantante e autore dei testi. Muovendosi nella nascente scena indipendente di quegli anni la band pubblica due album, Santantonio e Mosche Libere, fondendo rock, folk e canzone d’autore, suona oltre 350 concerti in Italia e Francia e collabora con Mauro Pagani, Tony Bowers (Simply Red), Vittorio Cosma e il Consorzio Produttori Indipendenti (Materiale Resistente, 1995). Con la fine dell’esperienza dei Rosso Maltese, Luca inizia a scrivere canzoni per altri, Fiorella Mannoia, Malika Ayane, Bobo Rondelli, Ottavo Padiglione, Patrizia Laquidara, Cesare Malfatti, per la tv, Fabio Volo per La7 e Mtv, Edmondo Berselli per Rai2, per la radio, Istituto Barlumen su Rai Radio 3 e Radio 24, per il cinema, Roberta Torre, Sud Side Stori, collaborando tra gli altri con Militant A degli Assalti Frontali, e per il teatro con la compagnia La Fionda.

Partecipa come autore e cantante a molti progetti di musica e parole in studio e dal vivo: l’album di canzoni per bambini, Felici e Cantanti di Istituto Barlumen, il progetto Expedition, una lunga collaborazione con Steve Piccolo dei newyorkesi Lounge Lizards e Gak Sato, che diventa un disco nel 2004Songs for drella di Aldo Nove e il M. Carlo Boccadoro, El Muniria di Emidio Clementi dei Massimo Volume, Il Libro degli Angelper la Musica dei Cieli con Patrizia Laquidara  e due album, Canzoni in batteria Vol.1e 2da La Fabbrica di Polli, varietà radiofonico di Istituto Barlumen in onda su Rai Radio 3 dal 2006 al 2009.

Da solista, insieme ai musicisti con cui suona e con la costante collaborazione di Paolo Iafelice(sound engineer e produttore già al lavoro con De André, Pfm, Silvestri, Casino Royale e molti altri), Luca insegue la sua idea di canzone, mischiando indie pop, soul, folk, rock sbilenco e canzone d’autore, ‘come Modugno suonato da Paul Weller al compleanno di David Byrne’ (cit.). Così facendo nel 2003 pubblica il suo singolo d’esordio Luca (CGD Warner) e poi gli album Saluti da Venus (2004), Tecniche di Illuminazione (2007) e Folkadelic (2010) con Ponderosa Music & Art e ancora Supernaturale (2012), Blue Songs (2015) e La Felicità di tutti (2017) con Adesivadiscografica, sempre ben accolti da pubblico e critica. Con quest’ultimo a Luca è stato assegnato il prestigioso Premio Giorgio Lo Cascio 2017 alla canzone d’autore da una giuria di 40 giornalisti, presieduta da Enrico Deregibus.  

Costante negli anni la sua attività live – con una line up composta da voce, chitarra, basso, batteria e fiati e con la codirezione artistica di Andrea Viti (bassista con Karma e Afterhours) – in Italia e Francia, qualche passaggio in Inghilterra e Lussemburgo, una lunga tournée in Australia nel 2016, la partecipazione a importanti festival (Tora Tora, Villa Arconati, Festival della Musica di MantovaLe corde dell’anima a CremonaRocksteria, Cinealma-L’âme de la Méditerranée a Carros, FranciaIn The City a ManchesterPanoplie a Lussemburgo), gli opening act per Blonde Redhead, Archive, Paolo Nutini, Donavon FrankenreiterMusica Nuda e Tinariwen (tour italiano 2023). Nell’anno pandemico 2020 sono uscite altre due canzoni sulle piattaforme digitali, Prima di parlare, con Edda e Volwo, e Elettro domestico, brano al quale hanno partecipato i suoi due figli, anche loro chiusi in casa dal lockdown.  

A ottobre 2022 è uscito sempre per Adesivadiscografica il suo settimo album, Fantastiche visioni, interamente scritto, suonato e arrangiato da Luca, a cui ha fatto seguito un tour tra Italia e Francia nel 2023 con una formazione composta da chitarra, basso, batteria e tastiere. 

Dal 2016 al 2023 Luca ha ideato e curato la rassegna di concerti acustici e reading musicali We Love Live per il Rock’n’Roll Milano con artisti quali Emidio Clementi (Massimo Volume), Patrizia Laquidara, Cesare Malfatti (La Crus e Dining Rooms), Luca Morino (Mau Mau), Scaglia (Ritmo Tribale), Giulio Casale, Iacampo, Vintage Violence e gli scrittori Marco Drago e Gianni Biondillo tra gli altri.  A ottobre 2023 è uscita Pantheon_Roma a soundtrack experience, nuova audioguida del Pantheon di Roma con la colonna sonora composta da Antonio Fresa, suonata con l’Orchestra del Teatro La Fenice e prodotta da D’Uva. Luca ha contribuito scrivendo le parole e cantando il brano Turista pellegrino. Dal dicembre 2023 Luca collabora al progetto Sacre Radici, spettacolo multidisciplinare della compagnia di danza Koreoproject della coreografa e danzatrice Giorgia Maddamma, curando la parte musicale incentrata sulle canzoni di Domenico Modugno, in special modo quelle in dialetto salentino. Lo spettacolo ha debuttato a Barletta e Lecce e andrà avanti per tutto il 2024.

A quest’ultimo progetto si lega la produzione e la pubblicazione di un disco di Luca interamente dedicato alle canzoni di Domenico Modugno, a trent’anni esatti dalla sua scomparsa, con una prima canzone, L’avventura, in uscita ad aprile 2024.



 

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“Feel” è il nuovo singolo di Yashal

Esce giovedì 16 maggio 2024 su tutte le piattaforme digitali (per Believe Music Italy) il nuovo singolo di Yashal. Un nuovo capitolo che racconta una completa rinascita spirituale, quella del cantautore di Roma ma di stanza a Milano, che ha avuto origine durante il lockdown, quello che ci sembra lontanissimo ma che inevitabile ci ha segnato nei modi più diversi. Benvenuti quindi in questo mondo, quello ossimorico di Yashal, sfacciatamente pop, con le luci al neon e una melodia trascinante, ma che racconta di sensazioni viscerali e di una armonia più profondi. 


Feel è un pezzo di completa rinascita spirituale, nato in un pomeriggio di smart working durante la prima ondata di lockdown. Mentre tutto fuori “impazziva”, da solo all’interno della mia camera mi stavo conoscendo per quello che ero… ed ho provato una strana e del tutto nuova sensazione di beatitudine. Ero soddisfatto della mia vita. Contento del mio percorso anche senza aver realizzato tutti i sogni a cui ambivo. Ho sempre corso per prendermi quello che volevo ed avevo da poco fatto l’ennesimo trasferimento, stavolta a Milano, per la musica, eppure in quell’istante, qualcosa dentro mi ha detto: fermo! Rilassati.

Un quarto d’ora dopo Feel aveva un testo e una melodia. Un testo meditativo e riflessivo in contrasto con una melodia incalzante ed empowering.  Hai dovuto perdere tutto per trovarti e adesso il sole dentro splende anche quando l’esterno è in tempesta! Questo è il mio augurio per tutti, la gioia è un sentimento che va condiviso!


(Yashal)


SCOPRI IL BRANO: https://bfan.link/yashal-feel




Writer: Yashal
Producer: Dongo D
Registrato presso: Studio B Recording (MI)
Photographer: Ilaria Maggioni  (IG: photography_ilaria)


BIO:

Yashal (pseudonimo di Antonio Pennestri), nasce a Roma agli inizi degli anni ’90 nel quartiere periferico di Monti Tiburtini. Appassionato di musica da che ha memoria, ricorda i viaggi in auto con i genitori che lo hanno cresciuto a pane e Phil Collins, Donna Summer, Pino Daniele e Mango.Crescendo scopre l’amore per la musica black (Janet Jackson, Brandy, Mariah Carey, Whitney Houston) e per il pop/pop-rock (Elisa, Michael Jackson, Beatles, Natalie Imbruglia).

Tenta varie strade per intraprendere la via musicale, tra cui quella di fotomodello e nel frattempo si laurea alla facoltà di Infermieristica col massimo dei voti. Scelta che gli consentirà di potersi mantenere anche trasferendosi per un periodo all’estero in Germania, al quale unirà la partecipazione a piccoli servizi fotografici per alcuni brand famosi dello stato. Ma la vera svolta avviene quando decide di partire per Milano e in pochi giorni incontrerà il produttore Dongo D, capace di trasformare in musica le sue idee e i suoi testi “quasi interamente come suonano nella sua testa“.

La scelta di cantare in inglese non è una scelta, ma uno stile di vita. Ricorda ad 8 anni di aver letto un’intervista di Elisa, all’epoca esordiente, che spiegava come le venisse più semplice e naturale pensare e scrivere ai propri testi in inglese e nel tempo seguirà la stessa scia. Sua artista italiana preferita, la omaggia anche scegliendo per l’appunto Yashal come nome d’arte, in seguito alla forte emozione provata durante un suo concerto, in cui l’artista friulana si esibiva con il coro gospel Oscar Williams Jr sulle note dell’omonima canzone. Negli anni oltre alla musica ha coltivato altre passioni, tra cui la meditazione, lo yoga, la lettura (Stephen King e i saggi sulla legge d’attrazione e sull’Ho’oponopono) e segue la via del pensiero positivo e dell’ottimismo come metodo per affrontare ogni situazione.

Attualmente iscritto alla facoltà di Scienze della Nutrizione Umana.
Nel 2023 il primo singolo “Fool Like Me” gli permette di ricevere una buona fetta di ascolti grazie a più di 300 radio locali italiane e tante interviste con le stesse.

https://www.instagram.com/doctoryashal/

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Fuori da lunedì 13 maggio 2024 la colonna sonora del videogioco “Wibzel”, a cura del compositore classe 1996 Alvise Carraro

Esce lunedì 13 maggio 2024 su tutte le piattaforme digitali la colonna sonora del videogioco Wibzel, a cura del compositore classe 1996 Alvise Carraro. Questo è il suo tentativo di unire la musica d’ambiente con le suite Inglesi e Francesi di Johann Sebastian Bach. Da un paio d’anni balenava nel suo cervello l’idea di fondere questi due (molto) distanti generi musicali, e l’arrivo di questo tipo di commissione è stato il terreno fertile per la realizzazione di quest’idea.

Wibzel” è un semplicissimo gioco per mobile, un rompicapo nel quale il giocatore deve riuscire a costruire la via corretta per poterla percorrere mediante un terreno fatto a mo’ di scacchiera (o a tasselli) i quali possono essere ruotati, distrutti, ricomposti e spostati. Sono quei giochi rilassanti all’interno dei quali possiamo ascoltare appunto per la maggior parte di essi, musica ambient, o lo-fi o appunto che evoca una mood rilassante. E come si può dedurre dai titoli dei brani, ogni singolo pezzo è dedicato a una delle danze che Bach ha scritto per le sue suites inglese e francesi.

La missione di Alvise è stata di riadattare melodicamente e armonicamente il dinamismo tipico di queste opere, in un contesto ambient totalmente galleggiante e disteso nel tempo. 

SCOPRI IL DISCO: 
https://distrokid.com/hyperfollow/alvisecarraro/wibzel-original-videogame-soundtrack

A parte il primo brano (Prelude) che è l’unico di totale invenzione di Alvise, gli altri, invece prendono in prestito o frammenti melodici di precise melodie delle suites o intere melodie (Musette) per poi aggravarle (tecnica contrappuntistica di aumento della durata di ogni nota) nel tempo. L’armonia è stata completamente riformulata, allontanandosi dalla tonalità bacchiana e facendo riferimento all’uso esclusivo della modalità, la quale aiuta a mantenere quel senso digaleggiamento e irrisolutezza tipico della musica ambient. Ogni brano mantiene la tipica struttura di quel tipo di danza (quindi prevalentemente una forma binaria) inserendo poi, nella seconda parte del pezzo, uno o più strumenti che eseguono una tecnica cara al compositore, il cosiddetto delay acustico, ovvero un delay non digitale scritto con le note in partitura ed eseguito interamente dagli strumentisti senza aggiunta di effetti particolari in post-produzione. È una tecnica non nuova nel mondo della musica, viene usata spesso nella musica per immagini e richiama molto il concetto antico di stretti fugati.


La colonna sonora di Wibzel non ha lo scopo di essere solo un omaggio alla grande figura di Bach, o di strizzare, come spesso accade in questi casi, l’occhio al passato. Non è il primo e non sarà neanche l’ultimo esempio di composizione del nostro presente che si rifà alle grandi regole o citazioni della musica “antica”. Wibzel è in realtà il personale tentativo di rendere artistico anche una semplice colonna sonora per un videogame da telefono, è la grande e reale convinzione che sia possibile costruire qualcosa con un valore estetico-artistico anche in un mondo così apparentemente “maleducato” musicalmente, dove al più sembra di ascoltare musica racchiusa in determinati standard, o che fa difficoltà a uscirne. 

Credo che il mondo del videogame abbia un potenziale musicale gigantesco. Non può seguire la diegesi del mondo del cinema, poichè non si può giustamente controllare il modo di giocare di un video-giocatore, e quindi la possibilità di produrre musica che non segue dei ritmi di scena precisi ma che sia anche solamente pura rende questo mondo magico ed magneticamente interessante per la produzione musicale.

(Alvise Carraro)


BIO:

Classe 1996, Alvise Carraro è un compositore specializzato nella composizione e produzione di musica e colonne sonore per film, cortometraggi, documentari e videogame. Amante fin da piccolo dei miscugli, ha cercato di interagire con il mondo sempre cercando di collegare ciò che cattura il suo interesse. Iniziato a suonare la batteria con il Maestro Pietro Bertelli e continuato nella sua prima giovinezza con lo studio delle percussioni classiche, Alvise ha sempre tenuto vivo l’interesse per la progettazione e composizione musicale grazie a un pianoforte elettrico presente in casa ereditato dalla madre e grazie ai suoi amati mattoncini Lego.

Le due principali passioni musicali provengono dal mondo del rock progressivo, tramandato dalla madre, e il mondo classico, tramandato dal nonno. Due passioni che lo hanno portato a suonare in diversi complessi di musica classica/contemporanea e a suonare la batteria per 8 anni in una band Progressive Metal, un genere il cui aggressivo e gutturale sound ha sempre magnetizzato il suo interesse. Tutte le sue composizioni non sono nient’altro che il frutto di una ricerca e uso delle forme e tecniche compositive del mondo classico riadattate in un timbro elettro-acustico, rubando quindi sempre più mattoncini dall’uno e l’altro mondo e combinandoli insieme nel suo personale puzzle.

Dopo aver maturato un po’ di esperienza come concertista nel mondo delle percussioni, decide di lasciare il mondo delle bacchette per dedicarsi completamente allo studio della composizione entrando al Conservatorio “Agostino Steffani” e diplomandosi in Composizione Classica sotto la guida del Maestro Paolo Troncon (allievo, a sua volta, di Nicola Castiglioni) con il massimo dei voti. 

Nel corso del 2021 e 2022 ha ricevuto diversi premi, menzioni speciali e riconoscimenti da diversi contest internazionali di musica per film in tutto il mondo e nel 2020 fa uscire il suo primo EP Welcome to Marsche segna definitivamente l’inizio del suo percorso alla ricerca del suo personale stile “fusion”. Sempre nel 2021 gli viene inoltre commissionata la colonna sonora  Infinity, dedicata all’omonimo show di prestigiazione di Andrea Lorenzon che avviene all’interno di Costa Crociere. 

Nel 2023 produce anche diverse colonne sonore per Videogames.
Uno di questi videogame, Imperium, ha riscosso un discreto successo ed è disponibile online su Spotify e nelle maggiori piattaforme streaming. L’estetica musicale di Imperium è l’esempio perfetto della logica compositiva di Alvise: ogni pianeta di ogni livello rispetta regole grammaticali musicali (un po’ come ogni pianeta del sistema solare ha la sua specifica forza di gravità) che si fondano su scelte fatte a priori mantenendo, allo stesso tempo, il gusto per un timbro tutto elettroacustico, all’interno del quale il suono cameristico degli strumenti acustici viene trasformato e processato tramite l’uso dell’elettronica in un ambiente synthetico tipico dei retro-games. Nel 2024 gli viene commissionato la musica per il thriller Ghostface diretto dal regista di Los Angeles Thomas Sahagun, compone e produce la musica e il sound design per il mobile-game Wibzel ed attualmente sta lavorando per un lungometraggio ed altri progetti multimediali che verranno rilasciati tra la fine del 2024 e l’inizio del 2025.

Attualmente frequenta la biennale in Musica Applicata alle Immagini presso il Conservatorio Venezze di Rovigo, sotto la guida del Maestro Marco Biscarini (allievo di Ennio Morricone), con il quale ha avuto l’opportunità di collaborare come co-compositore e orchestratore nel lungometraggio Snot & Splash (2023), diretto dal premiato regista Teemu Nikki (The Blind Man Who Did Not Want To See Titanic, 2021).

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“rOSA” è il nuovo EP di INARTENODO

Sulla scia dell’ultimo singolo “CALEIDOSCOPpIO” e attarversando una piccola pausa dalla musica per scoprire un’ispirazione nuova nel mondo della pittura, del collage e della fotografia, ecco che INARTENODO (alter-ego artistico del cantautore toscano Edoardo Bombardelli) torna venerdì 17 maggio 2024 con il suo secondo EP dal titolo “rOSA”, già anticipato dai brani “ITACA” e “NOIA” e ora completato da due ulteriori canzoni: “rOSA” e “SUSHI”.
 

A distanza di 1 anno dall’uscita di “ITACA” e “NOIA” la mia scrittura ha avuto molti alti e bassi e solo smettendo di scrivere ho capito che non mi sarei privato di qualcosa ma avrei presto scoperto che intorno a me avevo amici capaci di conoscermi a tal punto di scrivere per me. “CALEIDOSCOPpIO” è stato solo il primo tassello di un mosaico più grande. Da cantautore emergente non avrei mai pensato di diventare interprete di canzoni nate da altre penne che paradossalmente mi ritrovo cucite addosso più di quanto le mie creazioni abbiano fatto finora. “rOSA” e “SUSHI” sono  appunto le figlie di questa nuova fase artistica. Se vi domandate ancora perchè torno a suonare dell’amore ideale, perché l’imperativo “AMATI!” ora  diventi “OSA!”, perché spesso mi pento di non essermi perdonato con una carezza prima di aiutare gli altri a salvare se stessi dai loro guai… beh, la risposta è in questi pezzi.
            Mentre da una parte “SUSHI” è la fuga dai preconcetti dell’amore, “rOSA” è una sorta di mix della lontana “AMATI” e della recente “CALEIDOSCOPpIO”, diventando un inno all’amore che per durare nel tempo, ha bisogno di impegno, cura e continua auto-analisi. Il colore Rosa è una rappresentazione di ciò che lega ognuno di noi esseri umani alla ”carne” che ci accomuna, ossia a tutti gli impulsi che l’anima in preda all’amore riesce a sperimentare. Diversamente dalla strumentalizzazione del colore al servizio delle pari opportunità, il Rosa per me non è solo un simbolo in mano alle tendenze attiviste sull’amore universale. La grafica minimalista dell’EP sottolinea infatti qualcosa di ben più grande e fa sì che il rosa si ponga in mezzo all’eterno equilibrio fra gli opposti (luce e ombra, bene e male, vita e morte, etc.). Dal punto di vista del genere musicale il pop si conferma l’habitat ideale delle mie produzioni. Ora come ora per me è casa, ma non escludo eventuali traslochi…


Scopri il disco su SPOTIFY


 

CREDITS “rOSA” → Autore: Alice Cannizzaro (AL!S)-
Prod./Rec-Mix&Master: Marco Carnesecchi-Marco Matrone
CREDITS “SUSHI” → Autore: Edoardo Bombardelli (INARTENODO)-
Prod./Rec-Mix&Master: Marco Carnesecchi-Marco Matrone
CREDITS “ITACA” → Autore: Edoardo Bombardelli (INARTENODO)-
Prod./Rec-Mix&Master: Marco Carnesecchi-Marco Matrone
CREDITS “NOIA” → Autore: Edoardo Bombardelli (INARTENODO)-
Prod./Rec-Mix&Master: Marco Carnesecchi-Marco Matrone
 
GRAFICA a cura di : Luigi Rizzo Fotografo/Maria Chiara Boni Fotography
 

BIO:

La passione per la musica è seconda solo a quella del teatro dove Edoardo Bombardelli, artista sancascianese, muove i suoi primi passi a livello amatoriale sotto l’ala protettrice del teatro vernacolare di paese. Qui viene iniziato ai primi spettacoli, catapultato su un palco “da cui non è più sceso”. Di pari passo agli studi superiori frequenta anche alcuni corsi e si distingue anche in laboratori di scrittura creativa. Decide poi di cimentarsi in generi diversi quali il cabaret/varietà che gli apre una nuova stagione sia teatrale che compositiva. Sceglie poi di cercare occasioni professionalizzanti e trova un valido banco di prova in veste di animatore presso villaggi turistici, anche all’estero. Da queste esperienze il percorso di Edoardo si biforca infine in due filoni: performance e scrittura che trovano in ambo le direzioni il proprio corrispettivo; musical e pubblicazione di opere di prosa/poesia dall’altra. Ed è proprio a questo punto che i due interessi instaurano un legame nuovo e tutto produttivo. Da qui l’artista fiorentino dirotta la scrittura verso la musica e così nascono le prime canzoni e il suo primo progetto musicale inedito dove debutta con il nome d’arte “INARTENODO” e spiega: “‘nodo’ è quel nodo alla gola che ti prende prima di andare in scena. Sintomo di ansia, Sintomo di arte”.
 
A gennaio 2022 ha inizio il suo primo progetto musicale (“CINQUE”) che si rifa’ ai 5 sensi; nasce così un concept artistico che trova espressione sia nella musica che nella fotografia. Con il 2023/2024 INARTENODO torna con un nuovo progetto, stavolta più autobiografico e slegato da un concept comune fra i singoli. 

https://www.instagram.com/inartenodo/

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“HIROSHI NAGAI” è il primo singolo di technobaby

“HIROSHI NAGAI”, titolo che si rifà all’illustratore e grafico giapponese, è il “prologo” del progetto technobaby, in uscita venerdì 17 maggio 2024. Hip hop, radici rap, rnb e pop contaminato si uniscono e influenzano a vicenda per un atto primo di un flusso di coscienza dove la giovane technobaby affronta tutta la sua vita, le sue ansie, e i suoi amori tossici. Non è tutto oro quel che luccica, e questo technobaby lo sa, ed è per questo che in un cielo blu, riflesso in un mare calmo, lascia tutte le sue riflessioni, rappresentandole con la copertina che è un poster vaporwave.

 

Scopri il brano: https://bfan.link/hiroshi-nagai



Fuori per talentoliquido
Testo – Michelle Lufo
Musica – Michelle Lufo, Bongi
Prod – Bongi
Mix e Master – Francesco Dask Amadei
Shooting – Samuele Mulas
Copertina – Simone Pardi
in distribuzione Believe

BIO:

Michelle Lufo, in arte technobaby, nasce a Riccione e vive la musica e la poesia a 360 gradi. Per lei la musica diventa uno scoglio dove aggrapparsi in ogni momento ed è nel suo progetto che il rap, sia più old style che più melodico, si affacciano alle atmosfere club tipiche della sua regione. “HIROSHI NAGAI” è il primo singolo di questo cammino, prodotta dall’amico e produttore Bongi, fuori per talentoliquido.

https://www.instagram.com/sonotechnobaby/

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“Una vita diversa” è il nuovo singolo di Ramo

“Una vita diversa”, in uscita venerdì 17 maggio 2024, è il capitolo 8 del progetto solista Ramo. Il numero è corretto, in quanto, i capitoli si dividono in tre blocchi: 1, 2, 3 (“Ricomincio da qui”, “Ortoressia” ed “Il futuro non è scritto”), 7, 8, 9 (“…E non c’è niente da”, “Una vita diversa”, “TBA”), 4, 5, 6 (TBA). Perchè questa sequenza? Perchè la storia raccontata dall’autore potrà essere ascoltata in due modi, o con l’ordine d’uscita, oppure con l’ordine cronologico, ed il racconto risulterà differente.

Il brano prodotto da Antonio “Naba” Martini (sodalizio solido iniziato proprio col capitolo Zero “Quella fotografia”) è un brano pop-punk, molto leggero, che parla di libertà e della voglia di migliorare la propria vita (non a caso il ritornello del brano è nato proprio sul posto di lavoro). Un brano perfetto per l’estate che mette voglia d’esser ballato e, perchè no? Un bel pogo non lo toglie nessuno a questo giro! La copertina è stata disegnata dalla bravissima disegnatrice Paia_art, la parte “mosaica” è stata fatta da Ramo Studios.
 

Scopri il brano su SPOTIFY



BIO:

Nato in una domenica di Derby del ’94, si appassiona alla musica fin da piccolo. Fin dai tempi delle elementari, più che giocare a pallone con i sui coetanei, preferiva stare a casa ad ascoltare musica e azzardare a comporre i primi brani (per fortuna non verranno mai alla luce). Con il passare del tempo si fa sentire sempre di più l’esigenza di avere una band. Ai tempi delle superiori arrivano i primi gruppi, il ruolo ricoperto ai tempi era soltanto nell’ambito strumentale e nei testi. Dopo lo stop dalla band con il quale ha calcato diversi palchi della scena Underground Milanese decide di continuare il percorso come solista cominciando a studiare in modo approfondito Canto Moderno e Chitarra Moderna presso l’MB Music di Mauro Bignardi di Sant’angelo Lodigiano. Dopo anni di miglioramenti nell’ambito musicale, il 29 settembre 2023 esce il primo singolo, “Quella fotografia”, che considera il capitolo zero del suo percorso musicale, seguito a ruota, in pochi mesi, da tutti gli altri “Ricomincio da qui”, “L’ultimo bicchiere” (tutti nel 2023), per proseguire nel 2024 con “Ortoressia”, “Il futuro non è scritto”, “… E non c’è niente da”. Il 17 maggio esce il nuovo singolo, il primo estivo con una ventata estiva, “Una vita diversa”

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I MAY GRAY, che hanno deciso di intitolare FRAGILI il loro nuovo, e molto energico, disco! 

Condizione estremamente comune, la fragilità non è più una debolezza da nascondere ma può rappresentare un punto di forza: l’importante è accettarla e saperci fare i conti. Lo sanno molto bene i MAY GRAY, che hanno deciso di intitolare FRAGILI il loro nuovo, e molto energico, disco. 

Un titolo che vuole riassumere l’instabilità del quotidiano. In contrapposizione al carattere deciso dei brani, quest’album pone l’accento sulla condizione di ognuno di noi: l’eterna fragilità della nostra vita.

Ci facciamo i conti attraverso la frustrazione, la rabbia e la distanza che ci separa. Affrontandola, tuttavia, ci avviciniamo e riscopriamo ciò che più ci accomuna e una forza che ci insegna “a dare luce ai nostri giorni spenti e fragili”.

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TRACKLIST

FRAGILI (INTRO)

RESPIRARE

POLVERE

(HO ROTTO LE) CATENE → 1 SINGOLO uscito il 15/12/2023

Irrequietezza e rabbia. Sono queste le emozioni generate dalla pandemia. Sono questi i motori di “Catene”. Un brano che vuole prendere qualcosa di terribilmente negativo e trasformarlo in un’occasione per tutti: quella di poter tornare finalmente sopra, e sotto, al palco.

Insieme ancora

QUI, RESTA QUI → 2 SINGOLO uscito il 19/04/2024

La fragilità e l’insicurezza che dominano i nostri giorni ci conducono alla costante ricerca di un appiglio. Un punto di riferimento che possa consolarci e, allo stesso modo, conciliare la nostra essenza con mancanze quotidiane.

CHIEDIMI 

ADESSO O MAI PIÙ

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FRAGILI” crediti:

Prodotto, registrato, mixato e masterizzato da Marco Bertoni presso il PS1 studio pubblico di registrazione Gianni Gitti ad Ozzano dell’Emilia (Bologna) tra Maggio/Giugno 2022 e Dicembre/Gennaio 2022/23.

Artwork ad opera di RM Produzioni.

Fotografie di Sara Zacchi.

Si ringrazia Class.115 per la gentile concessione degli oggetti di scena.

Hanno suonato:

Paolo Rossi – voce, basso, chitarre e tastiere

Sanny Tripoli – chitarre, cori 

Davide Greppi – batteria, cori

Sara Zacchi – cori

Scritto, composto e arrangiato da MAY GRAY eccetto “RESPIRARE”, “POLVERE”, “QUI, RESTA QUI” e “CHIEDIMI”, scritte da MAY GRAY e SARA ZACCHI.

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BIO

Un modo di dire californiano riferito a quel periodo dell’anno in cui il grigio prevale sul consueto sole accecante. Un po’ come dire che puoi sognare la West Coast, ma alla fine stare in Emilia non è che sia poi molto diverso. Certo, come no.

MAY GRAY sono un trio che propone un rock cantato in italiano, con una venerazione per i Foo Fighters e il rock anni ’90: pezzi immediati, ritornelli orecchiabili e melodie pop. 

Durante la collaborazione con il Progetto Sonda del Centro Musica di Modena, su consiglio del tutor Roberto Trinci (Sony/ATV Music Publishing) abbandonano la lingua inglese per confrontarsi con l’italiano e a maggio 2014 vengono inseriti nella compilation “Sonda Vol. 3” con il brano “TORMENTATA BABY”, occasione che vede nascere la collaborazione artistica con MARCO BERTONI (Confusional Quartet, Motel Connection, The Bloody Beetroots) con il quale entrano in studio per registrare l’album d’esordio “LONDRA”, uscito il 23/06/2015 per la bolognese IRMA RECORDS.

Vengono selezionati per il progetto “Mi Sento Indie” in collaborazione con Radio Coop, Irma Records e M.E.I., grazie al quale vengono trasmesse in tutta Italia alcune tracce di “LONDRA”, in tutti i supermercati Coop e distribuito nelle Librerie Coop un EP dedicato.

Arrivano finalisti al contest Standing Ovation indetto dal Centro Musica di Modena per l’apertura del concerto di Vasco Rossi “Modena Park”, entrando a far parte di una compilation che uscirà per Radio Bruno.

Nel 2018 hanno pubblicato il secondo disco dal titolo “RITORNO AL SERENO” per MANITA DISCHI/PRIVATESTANZE e distribuito da AUDIOGLOBE. 

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Comunicato stampa

Le 5 cose preferite di Claudio Clementi

Fuori dal 2 maggio “Non E’ Oggi”, il nuovo singolo di Claudio Clementi. Un brano che sa mescolare elementi elettronici a chitarre ribelli. Claudio Clementi mette in musica in disagio di non sentirsi mai nel momento giusto, di sentirsi come se si vivesse in un’epoca sbagliata. Il bisogno di adattarsi senza perdere se stessi, la necessità di trovare il proprio spazio. 

Un testo profondo trasmesso con un sound spensierato influenzato da uno stile elettronico che rimanda al passato, ma che sa mantenere note fresche e attuali. Il risultato è un brano accattivante, coinvolgente e che fa venir voglia di spezzare le catene della monotonia.

Noi per conoscerlo meglio, gli abbiamo chiesto quali fossero le sue cinque cose preferite.

Camilla. Camilla é la mia chitarra acustica Martin. La prima chitarra che sono riuscito a comprare da solo dopo parecchi sacrifici, un piccolo sogno che sono riuscito a realizzare. É da sempre la compagna di tutte le mie ansie e dei miei sfoghi.  

Il mare. Il mare é qualcosa che mi da una grandissima sensazione di calma e tranquillitá. É il posto dove spesso me ne scappo a respirare e non a caso una delle mie canzoni preferite é “Io Dal Mare” di Claudio Baglioni. 

Casa. Vengo dai Castelli Romani, Velletri, precisamente. É il posto in cui sono cresciuto, da cui me ne sono andato per un po’ e il posto dove ora sono tornato e che ho reimparato ad apprezzare. É casa, affetti, natura.

    Disegnare. É l’altra mia più grande passione e quello che pensavo sarebbe stato il mio lavoro fin da bambino. Non c’era giorno non passato davanti ad un foglio bianco con una matita in mano. Ero anche piuttosto bravo. Adesso mi capita raramente m a lo faccio sempre con molto piacere. 

    La cioccolata.  Sono ghiotto di dolci e di cioccolata più di ogni altra cosa. Provo a dirle di no, con scarsissimi risultati e potrei mangiarla in qualsiasi momento della giornata. Soprattutto se fondente. cle

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    “Giardini Pubici” è il nuovo EP di Pepp1

    Già anticipato dal singolo “Se io fossi Magalli” feat. Papa Black FacePepp1 torna con un nuovo disco dal titolo “Giardini Pubici“, disponibile su tutte le piattaforme digitali per Hukapan Records da venerdì 10 maggio 2024. 

    Un’opera umida come un praticello estivo dopo l’irrigazione a schizzi regolari, un concentrato brevissimo – ma tutt’altro che precoce – di argomenti bollenti come il consenso, l’Abissinia del ’35 e Giancarlo Magalli. In “Giardini Pubici” convivono con rispetto reciproco le sonorità Britpop e le irresistibili vibes da “Osteria Numero Mille”, elementi essenziali per raccontare quanto di più turpe è depositato nello scarico intasato di un’anima perversa.
     

    SCOPRI IL DISCO: 
    https://open.spotify.com/intl-it/album/6iOcazlRWOlSk2p5PfhtZa?si=6E2bzZ5SS8SV7J_y8-ez2Q

    1. Martelletto
    2. La Mia Sposa Bambina
    3. Catcalling
    4. Se Io Fossi Magalli (feat. Papa Black Face) 5) My Little Baby Bride
    6. Risky Love
    7. Questa Storia dell’Amore

    BIO:

    Pepp1 (pron. Peppuàn) nasce nel 1996, anno ricordato un po’ da tutti per gli sviluppi cruciali della diatriba Oasis-Blur e per il telegatto alla serie “Il Maresciallo Rocca”. All’età di tre anni si appropria di una decina di 45 giri ed assimila spiritualmente il brano “Donna Felicità” de I Nuovi Angeli facendone un mantra personale. Nel 2016 si trasferisce a Milano, dove si diploma in Basso Elettrico Jazz presso il Conservatorio Verdi.

    Le sue canzoncine uniscono la passione per le sonorità del rock britannico all’affetto casto nei confronti della lingua italiana. Il risultato è puro Creepy Rock: gli argomenti trattati spaziano infatti da vicende di voyeurismo appassionato al desiderio di morire per indigestione di Big Mac, passando per love stories culminate su un binario ferroviario.

    Nel 2022 pubblica il suo disco d’esordio “È Polpa Mia” per l’etichetta Hukapan di Elio e le Storie Tese. Tale LP dal retrogusto seminale è stato registrato insieme al complesso de Le Api al Sugo negli studi della band milanese.

    A luglio 2023 apre Il Concertozzo di Elio e le Storie Tese a Carpi insieme a Le Api al Sugo.
    A maggio 2024 pubblica un nuovo EP dal titolo “Giardini Pubici” (Hukapan Records).

    https://www.instagram.com/pepp1_lagrutta/