Disponibile su tutte le piattaforme digitali da venerdì 31 gennaio 2025 “Hasta la muerte”, il primo singolo di Toller. La canzone risale al 2022, un periodo in cui Emanuele era ancora agli inizi del suo percorso musicale e si dedicava con entusiasmo alla sperimentazione. Il brano è caratterizzato da influenze latine, ispirate dal viaggio in Costa Rica di un suo amico. Tornato dopo un anno di studi, l’amico gli ha fatto scoprire generi come il reggaeton e il dembow, spingendolo a esplorare nuove sonorità ritmiche e latine. Questo pezzo è una vera e propria critica sociale che riflette sul potere del giudizio e sul “nonnismo” presente nella società contemporanea, nato in un momento in cui fare musica in modo professionale sembrava per Toller un sogno ancora troppo lontano dalla realtà.
Il videoclip che accompagnerà “Hasta la muerte” è stato realizzato alternando due prospettive principali: una parte è girata attraverso l’obiettivo di diverse telecamere, creando una sensazione di costante monitoraggio e controllo. L’altra parte, invece, si svolge in una stanza buia, scelta per trasmettere l’intimità e la profondità emotiva del brano, mettendo in evidenza il legame personale dell’artista con la canzone.
BIO:
Toller, nome d’arte di Emanuele, 19 anni, vive a Padova ed è un appassionato di musica. Sin dall’età di 13 anni, ha mostrato una naturale inclinazione per la scrittura di testi musicali e non. Il suo percorso creativo è iniziato quasi per gioco, registrando con degli amici delle parodie di canzoni famose per puro divertimento. Tuttavia, la svolta è arrivata quando uno di loro gli propose di scrivere un testo serio, ispirato alla sua vita e alle sue esperienze. Da quel momento, Emanuele ha iniziato a comporre canzoni, scoprendo e coltivando quella che è diventata la sua grande passione: la musica. Tra i suoi lavori è in uscita il singolo d’esordio “Hasta la muerte”, brano di critica sociale sul potere del giudizio delle persone nella società moderna.
Fuori su tutte le piattaforme digitali da venerdì 31 gennaio 2025 per Plus Mgmt (distr. Believe) il nuovo singolo di Matteo Panzeri, in arte Penz. “Così” è un brano che parla della fine di una relazione, in particolare delle emozioni che si vivono e che si respirano quando la cosa è ancora fresca ed è finita da poco. Almeno tutti, o quasi tutti, ci sono passati almeno una volta nella vita e sanno cosa si prova. In questo brano, però, non c’è rabbia, si sente di più la mancanza, la curiosità di “Cosa starà facendo ora?” e “Con chi?”. Penz scrive questo brano una sera in compagnia di un paio di cari amici che, tra un bicchiere e due chiacchiere, si sfogano e si aprono con le loro storie, racchiudendo così queste sensazioni nella canzone.
Autore: Penz Compositore: Penz Prod: Davide Tagliapietra e Penz
BIO:
Cresciuto sui palchi sin dall’adolescenza, nelle sue canzoni parla di sé, del mondo che lo circonda e dà voce alle emozioni, quelle vere che più lo rappresentano. Dopo l’uscita di diversi singoli pubblica l’album “ZERO” nel dicembre 2021. Nel 2022 pubblica il singolo “Fragile”, che supera i 30mila stream sulle piattaforme, e inizia un tour proseguito fino all’estate 2023. Torna con “Nuvole”, un nuovo singolo uscito il 22 novembre, prodotto con Davide Tagliapietra. Ha all’attivo oltre 200 date e attualmente è in studio per lavorare al nuovo album.
“Gennaio è una prigione, Gennaio è una partenza. Ho eretto un monumento che colma la tua assenza. Lo venero ogni giorno, lo spaccherò a Febbraio ora stò pensando a te”.
Disponibile su tutte le piattaforme digitali da venerdì 31 gennaio 2025 il nuovo singolo dei Turbospettro. “Gennaio” è la storia di un amore che finisce. Chi lascia parte per una nuova vita lasciandosi tutto alle spalle. Il protagonista della canzone rimane in una casa che è stato il tempio di un amore e che ora è solo una fredda prigione dove i ricordi sono gelidi e tangibili, cristallizzati come fossero una statua di ghiaccio. I giorni sempre uguali, l’assenza di luce del sole, il silenzio gelido della casa, fanno sentire il protagonista come in una palude ghiacciata. Ma si dà un tempo per il suo dolore: – a Febbraio né uscirò, a Febbraio reagirò e riprenderò a vivere, ma ora no, ora è ancora Gennaio e sto pensando a te…-.
“Ti cerco in un riflesso, ma non vedo nessuno. Sbiadiscono le foto, dimentico il profumo. Vorrei averti accanto, Gennaio non ho scampo io sto pensando a te.”
Turbospettro è un progetto alternative-rock in italiano nato nel 2020. La band è composta da Giulio Oldrini (testi, voce e chitarra), Davide Montorio (basso), Lorenzo Mariani (batteria) e Ferdinando Fugazza (seconda chitarra e synth). Nel 2022 registrano un EP di 4 canzoni presso Blap Studio di Antonio Polidoro. Tra il 2022 e 2024 suonano in vari Club Milanesi e hinterland e nel luglio 2024 vengono selezionati per “Una voce per Amnesty” a Rovigo con il brano “2030”. Il loro sound si ispira a gruppi come Verdena, Zen Circus, Ministri e Afterhours.
Si intitola Leonardo il nuovo EP firmato dal musicista e cantautore Riccardo Bianchini. Primo capitolo di un’opera più ampia, Leonardo contiene quattro brani fra loro diversi e complementari: un monologo surreale e complottevole che inneggia alla poesia, un’invettiva anticonsumista, una preghiera e un viaggio ironico nelle disavventure dei palazzi di giustizia.
Il brano che dà il titolo all’EP nasce dal conflitto fra due forze: la quantità e la qualità. La capacità di contare, quantificare, sistematizzare il mondo in caselle, contro l’eversione anarchica della poesia. Ingegneri e poeti sono gli alfieri delle due forze. Leonardo, il grande Leonardo, la sintesi degli opposti.
Cattiva coscienza non risparmia nessuno di noi, nemmeno l’autore del brano, colpevole come tutti gli altri di scegliere i prodotti al supermercato guardando a quanto costano al suo portafoglio piuttosto che quanto costano alla sua anima sbadata e distratta dai rumori del mondo.
D esistere, scritto senza apostrofo, che è allo stesso tempo un arrendersi e anche un parlare dell’esistenza, insieme, è una preghiera panteista, un inno devozionale in forma di ballata in cui tutto l’accompagnamento è affidato alle chitarre di Giovanni Favuzza, coautore delle musiche.
Viaggio al Centro Direzionale chiude il lavoro con la trasposizione musicale dell’omonimo racconto tragicomico di Gianmaria Parrotta: le disavventure di un uomo qualunque chiamato a testimoniare in un processo penale raccontate da Riccardo Bianchini insieme allo stesso Gianmaria Parrotta e Vincenzo Colucci, che con la sua interpretazione arricchisce il brano.
La produzione artistica è di Salvatore Parrotta, che oltre a curare gli arrangiamenti e mixaggio dei brani è coautore delle musiche.
Spiega meglio Riccardo Bianchini:
“Il senso di questo lavoro sta nel ritornello del brano principale: Il mondo cerca sempre più ingegneri, eppure avrebbe sete di poesia”
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Riccardo Bianchini è nato a Firenze, cresciuto in Mugello e trasferito nella città di Prato, dove si trova molto bene.
Ha studiato a Firenze. Prima giurisprudenza, da ventenne come studente lavoratore mentre faceva consegne a domicilio, guidava autobus delle mense scolastiche e insegnava a nuotare. Poi filosofia, da quarantenne come lavoratore studioso.
Intanto scriveva, suonava e leggeva altalenando dai filosofi e mistici europei ai classici del pensiero indiano.
Oggi giurista di professione, musicista e scrittore: laureato in Giurisprudenza e Scienze Filosofiche, lavora come avvocato, consulente e formatore in materie giuridiche, dedicandosi comunque alle applicazioni pratiche della filosofia, alla musica e alla scrittura.
Il suo primo album è “Saldo mi pongo nell’esistenza”: musiche scritte per accompagnare la lettura dell’omonimo romanzo, pubblicato per Mimesis nel 2022. Nel 2023 ha portato in scena lo spettacolo “L’Uomo in bianco”, riduzione del romanzo biografico scritto da Johnny Cash, assieme ad Andrea Dei e Giulio Toccafondi. Nel 2024 è uscito il saggio Il caso Steiner per Piano B Edizioni.
Anticipato dai singoli Addy Gray e La danza della disobbedienza, Musa è l’EP d’esordio del progetto 3VANITY, in uscita venerdì 31 gennaio 2025 per l’etichetta MusicantieRecords con il contributo del Nuovo IMAIE. Prodotto da Alessandro Di Dio Masa, si tratta di un lavoro di sette tracce che guardano in prevalenza al grande rock nazionale e internazionale e che sembrano pronte per essere suonate in uno stadio o in un’arena davanti al grande pubblico. Partita inizialmente da sonorità più vicine alla musica dance, 3VANITY infonde in Musa anche qualche influenza mutuata dai propri esordi, e troviamo così anche pezzi più ritmati e ballabili (si vedano Autoerotismo) e suggestioni pop (come la già citata La danza della disobbedienza).
“Nonostante io sia sempre in fase di sperimentazione sento che con questo disco siamo riusciti ad avvicinarci al mondo musicale che in questo momento sento più mio”, racconta 3VANITY. “In Musa possiamo trovare atmosfere diverse perché forse, come tutti, nei miei vari viaggi ho scoperto e voluto provare diversi mondi per poi capire il mio“.
“La musica condiziona ogni aspetto della mia vita: ho scelto di chiamare l’album Musa proprio per la capacità che ha la musica d’ispirarmi e di cambiarmiportandomi con lei in stili di vita e di pensieri nuovi, e ciò mi accade anche grazie alle persone che incontro. Non vengo colpita spesso, però capita di conoscere una personalità che mi affascina, che mi scuote, oppure un evento particolare che trascina la mia mente in un flusso creativo da cui non esco finché non esprimo quella persona o quell’evento in musica”.
Il brano La danza della disobbedienza è stato anche scelto come colonna sonora delcortometraggio Passion Club, diretto da Michele Capuano e prodotto in collaborazione con Buongiorni Production. Il cortometraggio, attualmente in fase di post-produzione, sarà distribuito nei principali festival cinematografici italiani ed europei a partire dal 2025.
La tracklist di Musa: 1. Addy Gray 2. Lo so che lo sai 3. Amore o rumore 4. Autoerotismo 5. Musa 6. Amore karmico 7. La danza della disobbedienza
“BOOSTER” è il nuovo singolo di SUPERTELE, uscito venerdì 24 gennaio 2025. Il musicista lombardo sale sullo scooter come negli anni d’oro e tira fuori la sua anima più danzereccia, sfornando una hit electro dirompente.
Foto: Enrico Luoni Art direction: Nicolò Bruno
Queste le parole con le quali l’artista presenta la canzone: «La canzone è un inno malinconico e ironico sulla gioventù perduta e sui rimpianti di un amore che non ha trovato la sua strada. Attraverso immagini vivide e surreali, come viaggi improbabili in Giappone o Corea del Nord in motorino, l’autore intreccia ricordi dolci-amari con riflessioni sulla crescita e sull’inevitabile scorrere del tempo. I temi centrali sono il senso di disillusione e la nostalgia per un passato vibrante, rappresentato simbolicamente dal “booster” e dal “pusher” della gioventù, figure metaforiche che oggi sembrano spegnersi. La techno, con il suo ritmo ipnotico e liberatorio, diventa un rifugio e una cura temporanea per le ferite emotive, simboleggiando il desiderio di sentirsi ancora vivi e in connessione. Il brano cattura il contrasto tra l’energia del passato e l’alienazione del presente, portando alla luce il desiderio di riprendersi quel tempo perduto, anche solo per una notte di musica, sogni e vibrazioni condivise. La musica intreccia ritmi elettronici trascinanti con linee melodiche essenziali, evocando un senso di movimento e desiderio, creando un equilibrio tra energia danzereccia e introspezione. Le sonorità, a metà tra techno pulsante e accenti più malinconici, amplificano il senso di viaggio e sospensione, evocando l’incontro tra passato e presente, accompagnano il testo in un crescendo emotivo che alterna euforia e riflessione.»
Puoi ascoltare il brano qui:
BIO SUPERTELE inizia a suonare a 10 anni. Da quando ne ha 13 scrive canzoni. Innamorato da adolescente del punk e del grunge suona in una serie di band in giro per la Brianza, Milano e il nord Italia. Con il passare degli anni, amplia il suo orizzonte musicale, sperimentando sonorità più psichedeliche e sperimentali, contaminandole con un approccio cantautorale nei testi. Durante la pandemia inizia a dedicarsi alla produzione musicale, gettando le basi per il suo progetto solista. In questa seconda vita artistica, mescola sample, suoni catturati dalla vita quotidiana e strumenti vintage, mantenendo lo spirito DIY che ha caratterizzato le sue origini. Il risultato è un sound ibrido che spazia tra alternative pop e lo-fi, con influenze elettroniche e momenti più ballabili. In questo progetto, SUPERTELE scrive, produce e canta la sua musica, occupandosi anche dell’intera componente visiva.
COME UNA DISCOTECA è il nuovo singolo di CAMISA, in uscita venerdì 24 gennaio. Questo brano è il terzo singolo del progetto di Alessandro Camisa, cantautore e musicista pugliese, dopo “La vita come vuoi“, che ha aperto le porte al nuovo progetto musicale, e “Marea” che anticipano il debut album sotto il nuovo moniker.
COME UNA DISCOTECA vede la collaborazione nella scrittura del cantautore CIMINI e la produzione di NON PIANGERE, producer e songwriter tra i più apprezzati della nuova scena. Il singolo è un delay emotivo, un eterno ritorno ai desideri non consumati e alle stagioni evitate, (“skippate”, dice Camisa), quelle che non mai vissute perché troppo impegnato a immaginarle. C’è un’ironia sottile che scorre nei versi, un balletto tra aspettative e realtà, tra le fantasie che proiettiamo sugli altri e quelle che restano lì, nostre e inconfessabili.
“Bologna, inverno. Un salotto trasformato in studio, una città che vibra ancora di nebbie, colline e birre tiepide. È qui che “Come una discoteca” prende forma, come fosse una playlist di mezzanotte pronta a svelare le contraddizioni della notte. Bologna ti abbraccia con il suo senso di sospensione. Il buio non è solo un’assenza di luce, è un palcoscenico per luci al neon e fumo, una discoteca immaginaria che esplode sotto una “pioggia accesa”. È il desiderio di ballare anche quando fuori non c’è nessuno, quando l’unica primavera possibile è quella dentro di te.“
COME UNA DISCOTECA non è solo una canzone: è un invito a portare le luci nei momenti più scuri, a trasformare l’inverno in una pista da ballo. Perché alla fine, anche nella nebbia bolognese, c’è sempre spazio per una discoteca, del movimento che appartiene a tutti, a noi.
BIO CAMISA è Alessandro Camisa, cantautore e imprenditore italiano. Cresciuto in provincia di Lecce, all’età di 9 anni inizia lo studio della chitarra classica presso il Conservatorio Tito Schipa. Nel 2021 avvia il suo primo progetto musicale “DIMORE” rilasciando l’album “Bilancia” che si sviluppa tra le città di Firenze e Bologna, centri culturali che influenzano significativamente la sua formazione artistica. Questo periodo di maturazione ha portato alla definizione di uno stile tutto personale, un sound in cui convergono diverse influenze, dal Rock degli anni ’80 al Cantautorato italiano, dalla New wave al Britpop. Nel 2024 inizia un nuovo percorso artistico, firmandosi semplicemente CAMISA.
“Superman” è il nuovo singolo di Adult Matters, uscito martedì 21 gennaio 2025 via Costello’s Records / Wires Records. Una ballata cruciale per definire la poetica del nuovo disco del musicista, in uscita il prossimo mese. Una traccia elegante ma ricca di pathos, con un finale travolgente.
Foto: Simona Catalani
Queste le parole con le quali l’artista presenta la canzone: «“Superman” è la prima canzone che Luigi ha scritto per questo disco ed è quella che gli ha permesso di addentrarsi all’interno della stesura dell’album. “Ho scritto questa canzone nel 2021, l’ho iniziata a scrivere mentre ero in tour sulle note del mio iPhone e poi una volta tornato a casa l’ho finita di scrivere. La frase che apre il brano “le cose accadono perché devono accadere e allora perché non accadono mai a me?” l’ho scritta pensando ad una conversazione che pochi giorni prima avevo avuto con una persona. Queste parole, seppur semplici, hanno smosso in me un senso di sconforto notevole: avevo 28 anni, mi sentivo perso, stavano per arrivare i miei 30 e tutti i miei tentativi di avvicinarmi alla vita che sognavo finivano sempre per frantumarsi a causa della mia insoddisfazione ed ero io l’artefice del mio malessere e potevo salvarmi solo da solo. Mentre scrivevo “Superman” ho pensato a tutte le “situationship” che di base sono rimaste a quella forma lì, al perché non fossero andate. Anche in questo caso il mio interlocutore è un uomo a cui io non sono stato in grado di donare amore e nemmeno lui è stato in grado di donarlo a me. A volte bisogna accettare che “nothing is a line”, niente è come credi, come mi ripete spesso una mia cara amica, e le relazioni umane non sono una linea, non puoi controllarle solo perché nella tua testa sembrano perfette. Le persone cambiano, evolvono e con loro cambiano i sentimenti.” Il finale di “Superman” è pieno di emotività, un’esplosione emotiva non indifferente: ci sono le chitarre, la voce di Luigi, i fiati (Adele Altro al Sax, Beatrice Miniaci al flauto e Marcello Rotondella al clarinetto) che sostengono tutta la rabbia di Luigi.»
Puoi ascoltare il brano qui:
BIO Adult Matters è il progetto solista di Luigi Bussotti. Chitarre 90’s, testi onesti e brutali. La sua musica è il diario segreto di una persona queer non binaria. Luigi cresce con l’indie rock degli anni ’90, Elliott Smith e le cantautrici americane, influenze che segnano profondamente il suo percorso artistico e gli offrono la possibilità di comunicare le proprie emozioni senza filtri. Inizia a scrivere fin da piccolissimo per scappare dalla realtà di provincia, e successivamente si dedica allo studio della chitarra da autodidatta (“ho imparato a suonare la chitarra guardando i live delle mie band preferite su KEXP”). Nel 2016 registra il suo primo album “Endings” in un home studio. Questo disco, che porta in giro per l’Italia in power trio, gli permette di ritagliarsi un piccolo spazio nella scena bedroom-pop italiana. Nel 2021 esce “Flare Up”, il suo secondo disco, un lavoro di natura lo-fi che suona ininterrottamente in tour per 2 anni con oltre 50 date italiane. II 21 febbraio 2025 è in uscita il suo terzo disco, pubblicato da Wires Records e Costello’s Records, registrato e suonato al VDSS studio insieme ad un team di musicisti: Anton Sconosciuto, Cecilia Pellegrini, Konstantin Gukov Borisovich, Adele Altro, Beatrice Miniaci e Marcello Rotondella.
Fuori su tutte le piattaforme digitali da venerdì 24 gennaio il nuovo singolo di isygold. Un brano strumentale, polifonico, animato dagli inserti vocali della nonna dell’artista: Maria, una donna di 98 anni che, con la sua voce adamantina, ci racconta come dovrebbe essere il mondo: “Molto Delicatissimo”.
isygold (al secolo Alessandro Isidoro Re) è un compositore e polistrumentista che unisce le sonorità UK/USA di fine ‘900 e inizio secondo millennio. Dopo aver suonato in diversi complessi della scena musicale milanese, tra i quali Budavari, TóMM e KBB Orchestra, ha intrapreso il percorso solista dal dicembre 2023.
Giorgia D’Artizio pubblica “Stramba4”, nuovo video estratto da “Nomea”, il recente e affascinante album che ha cementato la proposta dell’artista genovese, con l’aiuto della Collettiva.
“Stramba4” è un brano scritto per trio, clarinetto, fisarmonica e tuba. Il tema iniziale richiama atmosfere popolari ed è ispirato dal timbro del clarinettista Tony Scott.
La caratteristica principale è che si tratta di un loop di cinque battute tre quarti, in cui il tema è ripetitivo ma si sviluppa in cicli di quattro battute. Quindi si ha questo accavallamento tra melodia e armonia che trasmette ambiguità, disordine, squadratura.
“Quando entrano le voci la tuba e la fisarmonica continuano questo giro mantrico sempre più agitato, mentre il clarinetto reagisce alle voci in una sorta di free-jazz”. Così viene descritta da Max Ravanello, compositore della musica.
Giorgia D’Artizio ci racconta che ognuna delle quattro cantanti rappresenta qui uno stato d’animo: rabbia, felicità, paura, tristezza. La parte vocale è totalmente improvvisata, ogni cantante con il suo copione è stata libera di interpretare a proprio piacimento, anche nella scelta delle frasi da usare dove Giorgia ha comunque dato una linea guida.
L’obbiettivo era quello di dare vita ad un brano che potesse trasmettere la sensazione del dialogo incompreso e spesso confusionario tra noi e il nostro inconscio, o meglio la nostra ombra come il grandioso Jung ha ampiamente argomentato nei suoi scritti e nel suo operato da psicoanalista.
Il video sarebbe il proseguo del primo uscito, ovvero “Insolita Allegria”. L’obbiettivo di Giorgia sarebbe quello di girare videoclip per ogni brano dell’album da poter collegare poi tra di loro, per dare luce a una specie di film autoprodotto a basso costo com’è nel suo stile.
Qui Giorgia dopo essersi esibita con il suo gruppo tornerà a casa dove qualcuno sembrerebbe aspettarla, qualcuno che lei non può vedere ma solo sentire, e mentre si preparerà al relax casalingo inizierà a sentire delle voci che la disturberanno. Caterina De Biaggio, in una performance pazzesca, interpreta l’ombra junghiana di Giorgia.
Caterina rappresenta la parte arrabbiata dell’inconscio di Giorgia e la molesterà verbalmente fino a farla crollare sul divano. Il finale del video è un chiaro invito ad accogliere la nostra ombra anche nella sua parte più scomoda, unica via da seguire per potersi conoscere meglio e per dare pace all’inconscio che vuole comunicare con noi qualcosa che evidentemente abbiamo represso o nascosto della nostra personalità.
Il video è stato girato insieme a Aina, Lola e Fantasmino, gatti della Lemene Yard, il quartiere dove vive Giorgia tra il Friuli e il Veneto Orientale. Le riprese, come per Insolita Allegria, sono state fatte da Alessandro Petrussa aka Prugna. Regia e montaggio di Giorgia D’Artizio.
“Il video del brano Stramba4 rappresenta l’incontro con la nostra ombra, oscura e preziosa amica da ascoltare e capire per conoscerci in profondità, presenza che, con la nostra negazione, rischia di diventare insidiosa e ingombrante al punto da sembrarci nemica”.
CREDITI
Brano estratto dall’album “Nomea” di Giorgia D’Artizio e La Collettiva
Etichetta Lilith Label
Musica di Max Ravanello
Caterina De Biaggio/ Daisy De Benedetti/ Giorgia D’Artizio/ Laura Giavon voci
Clarissa Durizzotto clarinetto.
Max Ravanello tuba
Mirko Cisillino fisarmonica
Cast: Caterina De Biaggio/ Giorgia D’Artizio/ Aina/ Lola/ Fantasmino
Riprese di Alessandro Petrussa aka Prugna
Regia e montaggio di Giorgia D’Artizio
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Giorgia D’Artizio è una cantastorie nata a Genova e cresciuta a Busalla, paese dell’entroterra ligure. Esordisce nel 2017 con l’EP autoprodotto “Sintomi”, sei canzoni di protesta dalle sonorità rock, testi acidi interpretati con dolcezza dalla delicata voce di Giorgia. Nel 2018 si trasferisce nel Veneto Orientale e con Freddy Frenzy, cantante della North East Ska Jazz Orchestra, si esibisce in duetto, trio o formazione di sei elementi, portando in giro repertori di ska originale giamaicani e brani propri tra il levare e il cantautorato.
Nel 2021 esce il suo secondo EP autoprodotto Ultima Notifica, con arrangiamenti musicali di Max Ravanello, compositore e musicista della North East Ska Jazz Orchestra. Raccoglie canzoni sue e di Freddy Frenzy, qui anche autore del disegno per la copertina dell’EP.
I brani sono scritti durante la pandemia, fotografie di un tempo che è passato lasciando un segno, raccolte come inizio di una direzione musicale che il trio D’Artizio, Frenzy, Ravanello porteranno avanti in vari progetti. Giorgia D’Artizio si diletta anche come regista e produttrice di video musicali a basso costo autoprodotti e partecipa ad alcune produzioni.
Per questo EP esce il video La Deriva, valzer classico dal sapore antico in 3/4 dove Giorgia canta e racconta con ironia le nostre debolezze di fronte a vizi, bugie e cumuli di rifiuti. Il video è stato girato in un campo agricolo tra il Veneto e il Friuli dove un’orchestra di spaventapasseri accompagna la cantastorie in un’esibizione senza pubblico, rappresentativa del momento storico, la pandemia da Covid.
Uscirà a seguire il video Animali Liberi, brano dalle sonorità hip hop elettroniche spezzate da un ritornello in stile habanera anni Cinquanta, girato nell’atelier del pittore Stefano Orsetti, in cui si partecipa alla realizzazione di un’opera su carta tirata con tematiche attinenti alla canzone, che parla degli animali selvatici liberi per le città svuotate durante il lockdown.
Infine, per questo EP produce il video We Don’t Want This World, brano reggae roots dal messaggio semplice e chiaro: non vogliamo il pianeta inquinato per colpa di un sistema che non se ne prende cura. Il video è stato realizzato con immagini scaricate da internet, un collage dalle tematiche ambientali e politiche.
Nel 2021 scrive i testi per la suite musicale di Max Ravanello Adriatico Statico, presentata al Teatro Nuovo Giovanni da Udine insieme ad altre suite musicali della Udine Jazz Ensemble. Si occupa di progettare e stampare il libretto con testi e poesie disegnato da Freddy Frenzy.
Nel 2023 produce il video del brano Petrolio della North East Ska Jazz Orchestra in collaborazione con Freddy Frenzy e Max Ravanello. Nel 2024 scrive i testi di Attento e Roma Tokyo Paris, canzoni dell’album Sulla Rotta Dei Venti della North East Ska Jazz Orchestra cantate da Freddy Frenzy.
Tramanda e condivide per via orale le sue storie con compositori e musicisti di primo ordine, conoscitori del linguaggio musicale. È un’ottima front-woman che sa regalare intense emozioni.
Nel 2024 è uscito per l’etichetta Lilith Label il suo ultimo album Nomea, una suite tra il jazz, folk e indie scritta a più mani che racconta il disagio del vivere in un pianeta ancora troppo lontano dalla nostra comprensione.
Importante la parte corale arrangiata e curata dalla bravissima Laura Giavon, che riesce qui con la polifonia a colorare e enfatizzare con forza e bellezza le parole di Giorgia insieme alla potente Caterina De Biaggio e l’eclettica Daisy De Benedetti; le musiche saranno nuovamente di Max Ravanello su testi e melodie di e cantate da Giorgia D’Artizio.
I sapienti arrangiamenti di Max Ravanello hanno lasciato molto spazio all’improvvisazione dei singoli musicisti, che sono stati lasciati liberi di veicolare interpretazioni ed emozioni. Copertina e libretto portano avanti anche questa volta il segno inconfondibile di Freddy Frenzy, qui anche alla chitarra ovviamente.
La ciurma con cui Nomea si presenterà live è composta da nove elementi che potranno variare numericamente a seconda della situazione.
Il 6 settembre, come anteprima del nuovo album Nomea, è uscito il video del brano Insolita Allegria sul canale YouTube della cantastorie. L’album è stato presentato il 12 settembre a Busalla grazie al sostegno del Comune di Busalla e dell’assessore alla cultura Fabrizio Fazzari nella storica Villa Borzino e il 13 settembre a Genova grazie a Sabrina Napoleone e Cristina Nico e alla loro etichetta Lilith Label, Teatro del Chiostro e diverse associazioni locali all’interno dell’evento M.U.R.A. nel bellissimo spazio del Chiostro di Sant’Andrea nel centro storico genovese.
L’album Nomea è disponibile in formato CD e digitale, acquistabile online sul sito Lilith Label e su tutte le piattaforme digitali.