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Comunicato stampa Pop

Tenete d’occhio Anna Nata

“Mattoni rossi” è il nuovo EP di Anna Nata, uscito venerdì 1 novembre 2024. Un debutto discografico ragguardevole, fotografia accurata e sincera del breakup, quel momento intenso che chiunque, prima o poi, si trova ad affrontare. La chitarra è la prima attrice del disco, essenziale mezzo espressivo della cantautrice.

Foto: Andrea Franchino

Queste le parole con le quali la cantautrice presenta il disco:
«Mattoni rossi è una storia d’amore. E sono due temi diversi: la storia, e l’amore. L’amore è ovviamente il tema principale: un sentimento intensissimo, capace di dare significato agli oggetti del mondo, e alla vita stessa. La storia è quella che è necessario ri-costruire per restituire un senso a tutte le cose quando l’amore finisce, e lascia il mondo frammentato come uno specchio rotto. Le voci del racconto sono due: quella dell’autrice, e quella della chitarra – o meglio delle chitarre: acustica, elettrica e classica, protagoniste indiscusse degli arrangiamenti.Ogni brano dell’EP racconta un episodio chiave della storia d’amore. Prima, come nasce, un po’ per caso, senza aspettative, come gli amori nascono; e come esplode, trasformandosi immediatamente in una specie di profezia. In Pisa di notte, la chitarra classica, i cori armonici, le percussioni accennate dei ritornelli raccontano la meraviglia di un incontro inatteso, che sembra aprire un nuovo mondo nella città dopo il temporale. In Voglio vederti, un brano più veloce ed energico, la trepidazione e poi l’euforia dell’amore che conflagra è rappresentata dai colpi dei tom nel pre-chorus, che esplodono nell’apertura dei ritornelli, e nel finale.Altri due brani, la title track Mattoni rossi e Le voci, raccontano l’amore dal volto nero, quello della separazione disperata e piena di rabbia. Mattoni rossi è la prima reazione, certamente triste, ma ancora energica, infuriata. La chitarra acustica detta un ritmo incalzante sin dall’inizio; alla fine del ritornello, il brano si apre con l’entrata della batteria; infine, il brano si chiude con un riff di chitarra elettrica ed una voce arrabbiata ed incredula. Le voci è l’altro volto della tristezza, quello malinconico e stanco. È il brano in cui l’artista si mostra più vulnerabile, descrivendo i suoi ricordi in modo lucido e crudo, accompagnata dall’arpeggio dolcissimo e sconsolato della chitarra acustica, dagli archi, e da una linea di pianoforte leggermente dissonante – e in perfetta armonia emotiva.Infine, Sette mesi, che è un po’ il cuore e la sintesi di tutto l’EP, rappresenta il ritorno e la presa di coscienza amara della natura labirintica dell’amore. Anche qui, l’arrangiamento lascia grande spazio alla voce e all’arpeggio di chitarra, che alternano in sintonia note di dolcezza euforica a momenti di consapevolezza amara e rassegnata.»

Puoi ascoltare l’EP qui:

BIO
Anna Nata è una cantautrice pugliese di stanza a Milano. Inizia a studia chitarra e canto da giovanissima e comincia a comporre poco dopo. Dal 2022 decide di trasformare la vocazione per la scrittura in un vero progetto artistico.
Il suo EP di debutto è Mattoni Rossi, coprodotto insieme al musicista Angelo Brillante.

Per Anna, scrivere è una necessità più che un desiderio. Raccontare restituisce senso agli eventi – dolorosi, o anche solo dolorosamente intensi – che colpiscono con la casualità del fulmine, lasciando dietro di sé un barbaglio di luce e un’eco di tuono.
Narrare è trasformare il rumore in musica: come tale, il ricordo può ancora recare meraviglia senza generare sgomento. La chitarra – acustica soprattutto, ma non solo – è la grande protagonista degli arrangiamenti. Lo strumento è attento interprete delle sottili traiettorie emotive dei brani: in sintonia perfetta con la voce calda dell’autrice, oscilla tra la delicatezza nostalgica dell’acqua che si ritira, e lo schiaffo dirompente dell’onda sullo scoglio.

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Fonte: Costello’s Agency

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Il Cile è tornato con il singolo “Il Cielo Verticale”

Il Cile è pronto a tornare sulla scena musicale con un nuovo singolo dal titolo “Il cielo verticale”, disponibile su tutte le piattaforme digitali a partire dal 18 ottobre 2024.

Il brano, prodotto da Andrea “Boom.bo” Palumbo e masterizzato da Giacomo Lorèpresso il Glab Studio di Carrara, segna un ulteriore passo avanti nel percorso di collaborazione tra il cantautore toscano e l’etichetta Zonartista Records di Fabrizio Bartolomei. La distribuzione è curata da ADA Music.

“Il cielo verticale” consolida il legame artistico tra Il Cile e Zonartista Records, mentre cresce l’attesa per il nuovo disco di inediti. La canzone racconta un momento surreale della carriera del cantautore, ispirato a un’esperienza televisiva che lo vide immerso per mesi nell’atmosfera ovattata ed energica degli studi di una nota rete italiana.

Come spesso accade nei suoi lavori, Il Cile affronta i tormenti umani, sentimentali e mentali che caratterizzano quel vissuto, muovendosi tra ironia e malinconia. Con “Il cielo verticale” l’artista offre al suo pubblico un frammento del suo universo interiore, ricco di vortici emotivi, ricostruito attraverso parole e musica con la sua consueta autenticità.

“Questo brano rappresenta per me un viaggio tra le ombre e le luci di un periodo molto particolare della mia vita”, racconta Il Cile.

“Mi sono ritrovato a vivere per mesi in un mondo televisivo che era al tempo stesso affascinante e alienante. ‘Il cielo verticale’ è il tentativo di raccontare quella sensazione sospesa, di navigare tra la realtà e la sua rappresentazione, tra ciò che è vero e ciò che è artificio, sempre cercando di rimanere fedele a me stesso e alle mie emozioni.

ASCOLTA SU SPOTIFY: https://open.spotify.com/intl-it/album/260uWKn3YYO6oehzUxXeKK

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Biografia:

Il Cile, nome d’arte di Lorenzo Cilembrini, è un chitarrista, scrittore e compositore. Esordisce nel 2011 come coautore di alcuni testi per i Negrita, insieme a Pau, per l’album “Dannato vivere”, ma è nel 2012 che debutta come cantautore con “Cemento armato”.

Successivamente, il suo primo disco “Siamo morti a vent’anni” esordisce al quarto posto della classifica FIMI e lo porta in tour nei principali club italiani. Apre i concerti di Ben Harper e dei Cranberries, oltre ad essere l’unico artista Italiano presente all’ultima edizione dell’Heineken Jammin Festival. 

Nel 2013 partecipa a Sanremo nei giovani con: “Le parole non servono più,” conquistando i premi “Assomusica” e “Sergio Bardotti” come migliore testo tra tutte le canzoni in gara. Diventa opening act al primo tour di Jovanotti negli stadi. L’anno seguente apre i concerti a Roma e Milano di Ligabue. 

Nel 2015, scrive insieme a Pau, il testo della hit “Il gioco” (certificato oro) dei Negrita. Non solo scrive e canta il ritornello della hit “Maria salvador” per l’album “Il bello di esser brutti” di J-Ax, ottendendo 6 dischi di platino.

Un paio di anni dopo, nel 2017, pubblica il suo terzo disco “La fate facile”. L’anno seguente calca per la quarta volta il palco di San Siro cantando con J-Ax su “Maria Salvador”. Nel 2019 è autore, insieme ai Negrita, de: “I ragazzi stanno bene” (Festival di Sanremo) e partecipa con due brani di cui uno in featuring al disco di J-AX “ReAle”. Nel 2021 scrive per Loredana Berté “Persa nel supermercato”.

Dopo avere pubblicato alcuni inediti, torna nel 2024 in radio con il singolo “Nadir” prodotto da Pio Stefanini per Zonartista Records di Fabrizio Bartolomei. In concomitanza al nuovo singolo parte l’“anche questa è vita summer tour” che ha visto Lorenzo esibirsi in ventuno date per tutto lo stivale. Al suo fianco una band d’eccezione composta da Giacomo Loré alla batteria, Leo Caleo alla chitarra e Andrea Palumbo al basso.

Il 18 ottobre pubblica il suo nuovo singolo “Il cielo verticale”.

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I Five Sides cambiano abito: “Nei miei panni”, il nuovo singolo

Fuori dal 18 ottobre “Nei miei panni”, il nuovo singolo dei Five Sides. In questo brano la band esplora un sound diverso, legato al passato ma più maturo e definito grazie anche a Cesare Madrigali dei Cara Calma che ne ha curato la produzione.

I Five Sides hanno trovato la loro direzione. L’esperienza passata e la sperimentazione è giunta finalmente al risultato sperato: una melodia che li definisca e li faccia riconoscere a primo impatto.

“Nei miei panni”, rispetto ai precedenti, è ha un sound più alternative rock e con meno sbavature. Il primo passo di quello che i fan possono aspettarsi i prossimi mesi.

“Nei miei panni è il racconto di un distacco.Una frattura dovuta alla nostra natura che lascia cicatrici a cui siamo abituati. Allo stesso tempo è anche una richiesta di empatia a chi abbiamo ferito e a chi abbiamo lasciato andar via. 

E’ la necessità di esser compresi provando a cambiare punto di vista, mettendosi nei nostri panni. Questo abito sempre più stretto che ci siamo cuciti addosso ha preso ormai le sembianze di un muro nel quale siamo intrappolati. Adesso però, senza l’aiuto di qualcuno che ci stia vicino non riusciamo più ad uscire“, così la band descrive il proprio singolo.

 ASCOLTA SU SPOTIFY: https://open.spotify.com/intl-it/album/0XgEbKTYJbgs4ZDwAK8ut2

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Biografia:

Five Sides nascono nel 2018, tra Rimini e San Marino, dalla mente di Elia, Andrea, Luca e Stefano. Un inizio old style tra risate in sala prove, prime registrazioni e primi concerti. Una band, ma soprattutto un gruppo di amici uniti dalla forte passione per la musica.

Five Sides perché il quinto elemento della band è la musica.

Le sonorità che li caratterizzano spaziano molto tra alternative rock, emo e pop punk. Nel 2023 pubblicano i loro primi singoli che entrano a far parte di “V”, il loro primo EP ufficiale.

I tour estivi nel corso dell’ultimo anno li portano ad esibirsi tra Umbria, Marche ed Emilia-Romagna, sia in club che festival rilevanti (We Make Future – Bologna, Antifestival – Trevi, Vitignanostock – Meldola), aprendo anche ad artisti come Bugo, Frankie Hi-Nrg Mc e Etta.

Il 18 ottobre pubblicano “Nei miei panni”, il nuovo singolo prodotto da Cesare Madrigali (Cara Calma) al Glotoneria Studio (Montichiari) sotto etichetta Atomo World.

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“Canzoni francesi tristi” è il nuovo singolo di Eraldo Corti

Canzoni francesi tristi è il nuovo singolo di Eraldo Corti: dopo l’uscita, la scorsa primavera, del brano Catrame, il cantautore calabrese presenta il suo nuovo brano, già disponibile su tutte le piattaforme e store digitali.

A ispirare l’autore nella scrittura del brano è stata la particolare richiesta di una sua amica: “Sarebbe bello se scrivessi una di quelle… canzoni francesi tristi”. Da questa richiesta semplice nasce un brano emozionante e coinvolgente, ricco di quella malinconia che gli chansonnier d’Oltralpe hanno sempre saputo regalare.

Le immagini si susseguono in una canzone che avvolge e che si inserisce in una poetica fatta di suggestioni e di appunti di un viaggio dell’anima. Una canzone evocativa, malinconica, capace di proiettare l’ascoltatore in un’atmosfera rarefatta, delicata ma non poi così ‘triste’.

Suonato con la tecnica del ‘finger picking’, il brano è interamente scritto da Eraldo Corti con la produzione di Joe Santelli per l’etichetta Officine 33giri.

Joe è riuscito a interpretare, ancora una volta, le mie intenzioni – spiega il cantautore – dimostrando grande sensibilità nel valorizzare la canzone con un arrangiamento colorato, ricco di strumenti acustici e parti vocali”.

E aggiunge: “Sono molto emozionato per l’uscita di questa canzone – sottolinea – anche per il prezioso contributo di mia figlia Chiara, che ha prestato la sua voce per la parte corale, insieme alla partecipazione di Simona Gambaro, giornalista e grande appassionata di musica”.

Il brano anticipa l’uscita, nel 2025, di un EP che conterrà complessivamente cinque brani.


PAGINA INSTAGRAM ERALDO CORTI

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“Una vita troppo onesta” è il nuovo brano che il cantautore Pagano

Esce il 5 novembre “Una vita troppo onesta” il nuovo brano che il cantautore Pagano pubblica per raccontare le difficoltà legate a una vita in cui si è troppo occupati a seguire uno schema ben preciso, in cui si va avanti con il pilota automatico e si ha paura di rompere alcune regole – a volte esterne, a volte interne – che ci impediscono di vivere la vita per come vorremmo condurla davvero. Il brano anticipa l’EP omonimo, in uscita il prossimo 19 novembre. 

La vita troppo onesta è una vita squilibrata ma nel senso opposto rispetto alla vulgata tradizionale. Una vita in cui ci si concede davvero troppo poco e ci si ama troppo poco.

L’uscita del singolo sarà accompagnata da un videoclip scritto e diretto da Fabio Francesco Barletta e Arianna Pinto e girato presso “I MAKE – Il Macello della Kultura e delle Emozioni” di Putignano (BA). Il videoclip cerca di rappresentare la necessità di lasciarsi andare, di rompere gli schemi, di non seguire un programma predefinito. I registi dichiarano: 

“Quando si ricalca troppo a lungo la stessa traccia, può accadere poi che questa possa cedere – come quando ricalchiamo a lungo lo stesso cerchio su di un foglio. In “Una vita troppo onesta”, Pagano sembra chiedersi cosa succede quando ciò accade e si riesce ad andare lontano da sé: il cerchio si rompe e la vita entra. In questo videoclip musicale, Pagano viene travolto da una festa che lo trascina verso un orizzonte onirico in cui prende la guida di un corteo surreale”.

Questo anche grazie all’aiuto degli altri, della nostra comunità di riferimento, che è di vero supporto solo se ci sostiene in questa difficile operazione di accettazione dei nostri lati più diversi, delle nostre mille sfaccettature.

Una vita troppo onesta” sarà anche la title track di un EP che vede come filo conduttore l’introspezione, l’analisi di sé e l’accettazione delle proprie imperfezioni. L’EP, interamente autoprodotto, uscirà in maniera indipendente sia in formato digitale sulle principali piattaforme, sia in formato vinile.

Pagano (all’anagrafe Mario Pagano) nato il 13 agosto 1990 a Manduria (TA), vive a Bruxelles e dal 2017 ha un progetto cantautorale solista in cui riversa stati d’animo di vario tipo. Scrive principalmente canzoni per pianoforte e voce, ispirandosi molto ad artisti come Paolo Conte, Vinicio Capossela e Yann Tiersen. Nelle sue canzoni tende a mischiare il jazz e il blues con la tradizione cantautorale italiana, pur amando moltissimo anche il funk e il soul. 

Ama dire che scrive “musica per posti piccoli”, perché in luoghi così si sta più stretti ed è più facile parlarsi, conoscersi ed entrare in intimità. Per lui la musica è principalmente “consolazione”, un’arte che deve necessariamente esprimere, accogliere e raccontare allo stesso tempo le bellezze e le difficoltà del proprio vivere. Stare al mondo non è per nulla facile e se qualcuno o qualcosa può aiutarci a farlo in maniera più leggera, tanto meglio.

Finisce quindi per scrivere una musica molto intima e preferisce suonarla in acustico, al pianoforte, magari con una tromba al suo fianco. Un live in un piccolo locale infatti è il setting che predilige. Nelle sue canzoni cerca di raccontare la sua vita da expat, fra alti e bassi. Spesso finisce per scrivere sul rapporto con le sue origini ma anche di come lavoro e tecnologie stiano cambiando il nostro modo di stare al mondo e le nostre relazioni interpersonali, specie quelle d’amore.

Nel 2020 ha pubblicato i suoi primi due singoli. Il primo si chiama “Ryanair” e racconta le difficoltà legate agli amori a distanza. Il secondo invece si chiama “Cara Giulia” ed è una canzone dedicata a sua sorella e alla loro infanzia insieme in Puglia. Nel 2022 ha pubblicato un altro singolo dal titolo “Un piatto di coriandoli”, che racconta gli stati d’animo altalenanti che si vivono quando si chiude un’importante storia d’amore.

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STREA: “Gold and Mess” è il nuovo album

“Gold and Mess” è lo strepitoso esordio discografico della cantautrice Irene Ettori in arte STREA, disponibile su etichetta Vrec in versione CD e sui  digital store.  

STREA viaggia con la sua musica tra art-rock, prog e folk amalgamando un suono originale ed etereo tra Tori Amos, Porcupine Tree e Alanis Morissette. Il  brano “Ophelia” vanta la partecipazione eccezionale dell’ex bassista dei Porcupine Tree Colin Edwin in una  progressione sonora delicata e sofisticata oltre ad un video online di rara bellezza. Il meraviglioso timbro  vocale di STREA (“strega” in dialetto bresciano) donano al progetto un’aura di classe ed internazionalità. Oltre  ai 7 inediti scritti da STREA insieme a Nicola Sanzogni (anche chitarrista del progetto) tra cui i singoli  “Hazel” e “July”, anche due cover d’eccezione: una dilatata versione di “Runnin Up That Hill” di Kate Bush e  una emozionante interpretazione di “The Lost Song Part 2” degli Anathema. L’album è stato registrato presso  il Sonic Temple Studio a Parma. Alle registrazioni hanno preso parte anche Nicola Panteghini (Chitarra),  Francesco Savazza (Pianoforte/Tastiere), Alessandro Pedretti (Batteria) ed Emanuele Agosti (Basso).  

STREA (nome d’arte di Irene Ettori) è bresciana, classe 1994. Ha studiato canto e pianoforte fin dalla  giovane età avvicinandosi da adolescente all’ambiente rock, al prog ed al folk rock della scena femminile di  fine anni novanta. Partecipa a vari contest, tra cui Area Sanremo, dove arriva finalista nel 2022. Lavora da  tempo al suo esordio discografico “Gold and Mess” previsto in uscita nel prossimo autunno anticipato da  diversi singoli. “Hazel” è il primo in uscita a Marzo 2024. 

Tracklist: 01. Gold And Mess 02. Hazel 03. Running up That Hill (Kate Bush cover) 04. Bright Side 05. Ophelia feat.  Colin Edwin (ex Porcupine Tree) 06. July 07. Rise 08. Stanze 09. The Lost Song Part II (Anathema cover)

IG: https:// bit.ly/IG_STREA FB: https://bit.ly/FB_STREA SP: https://spoti.fi/3IBBYHy TIK TOK: https://bit.ly/TIK_STREA 

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Comunicato stampa Indie Pop

L’ultima fermata della corsa dei LEGRU

“MILANOFIORI” è il nuovo singolo dei LEGRU, uscito martedì 29 ottobre 2024. Una traccia che è come l’ultima tappa di un viaggio introspettivo e allegorico, mentre ti lasci la metropoli alle spalle.

Foto: Gaia Moretti

Queste le parole con le quali il trio presenta la canzone:
«”MILANOFIORI” è un flusso di coscienza, un susseguirsi di immagini, metafore e nostalgia. La fermata della metro milanese MILANOFIORI diventa una destinazione simbolica in cui scendere, per abbandonare la corsa della vita e lasciarsi trasportare dalla notte e dai ricordi.»

Puoi ascoltare il brano qui:

BIO

LEGRU è un progetto nato nel 2022 a Como e formato da Nick, Teo e Alba.Il loro sound è un mix di sonorità elettroniche, tappeti ritmici ed effetti voce: anima pop, cuore punk, atmosfere urban.
Dopo una prima fase di scrittura e attività live, nel 2023 la band inizia la produzione e registrazione a Livorno del primo LP insieme al produttore Andrea Pachetti (Zen Circus, Emma Nolde, Brunori Sas, Dente).
Nel 2024 la band inizia a collaborare con Costello’s Agency, dopo aver rilasciato, durante l’estate dello stesso anno, i primi due singoli “Hanno Riaperto Le Discoteche” e “Come Le Modelle”.

Contatti
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Fonte: Costello’s Agency

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Comunicato stampa

“Live in Riviera” è il nuovo disco di Amado!

Esce venerdì 25 ottobre 2024 “Live in Riviera”, un EP di 4 brani riarrangiati e suonaiti dal vivo durante il tour di lancio del primo disco di Amado, “Riviera Airlines“. Sul palco con Amado, la sua band: Francesco Cardillo alle tastiere (co-compositore di alcuni dei brani), Loris Grattarola alla batteria, Lorenzo Herrnhut Girola alla chitarra solista, Andrea Senis al basso.

Amado, che divide le sue origini tra le nostre terre e il Brasile, gioca con la sua tristezza sfacciatamente pop e ci regala uno dei momenti musicali più intensi della scena indipendente, dolce amaro e trascinante. Il disco di esordio di Amado, trova riferimenti musicali eterogenei attinti dall’ampio background del cantautore, mantenendo un filo conduttore e una freschezza assicurate dalla mano del giovane produttore Narduccey (Alfa, Big Mama).
 

SCOPRI IL DISCO: https://orcd.co/amado_liveinriviera




Mixato e masterizzato da Alessio Senis presso lo studio Rosenhouse di Sanremo 

BIO:

Amado è un cantautore della Riviera Ligure. Inizia a suonare la chitarra da piccolissimo. Fonda la sua prima band a 13 anni con gli stessi musicisti con cui ancora oggi condivide i palchi. Nel marzo 2024 è uscito “Riviera Airlines“, inizia poi un tour di 12 date nelle principali città del nord Italia. Nel luglio 2024 suona al prestigioso Rock in the Casbah. Amado è anche il direttore artistico del festival Indieponente.

https://www.instagram.com/iosonoamado/

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“Come Tyson” è il nuovo singolo di Stornavanti

COME TYSON” è il nuovo singolo di Stornavanti in uscita venerdì 25 ottobre 2024.

La Roma urbana, piena di dolori, litigi,  amarezza, paura: Tutto ciò è condensato in “COME TYSON“, che dietro la figura dell’iconico Mike Tyson, spesso definita come quella di un atleta e uomo ‘tormentato’, parla della difficile vita nei sottoboschi ‘romani’, intesa sia come lotta interiore, che tra gli uomini. “COME TYSON” parla anche della forza del rialzarsi, del tirarsi su anche nei momenti più difficili e burrascosi, il tutto viaggiando tra corrente punk, rock e industrial, attingendo anche al mondo della trap.

 

SCOPRI IL BRANO: http://ada.lnk.to/COMETYSON



fuori per Takabisha Dischi (parte di talentoliquido)
scritta da Pierfrancesco Ceccanei, Giada Sardu, Rebecca Palazzolo, Stefano Carinci, Maurizio Lollobrigida, Matteo Zito
prod: Maurizio Lollobrigidarebtheprod
mix e master: Maurizio Lollobrigida
Artwork: Simone Pardi
produttrice esecutiva: Deborah Ciccorelli
Photoshoot: Ottavio Natale
Distribuzione: ADA Music Italy

BIO:

Stornavanti nasce nella periferia Romana nel 2019 dall’unione della chitarra di Stefano Carinci e della penna e voce di Pierfrancesco Ceccanei. La metrica del rap si unisce alla melodia del Pop e al graffiato del grunge e del rock, il risultato è un gruppo in grado di mescolare più generi.

https://www.instagram.com/stornavantiofficial/

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“Vetro” è il nuovo singolo di Laison

Vetro“, in uscita venerdì 25 ottobre 2024, è un tassello fondamentale dell’alternative pop di LAISON, in questo brano immerso totalmente in ambiente alt-rock. 

LAISON si mette a nudo parlando della vulnerabilità e della fatica ad assorbire la velocità del mondo, che ci porta a restare fermi piegati nei nostri schemi e timori. Spesso vedere ciò che ci circonda ci rende solo più fragili e in qualche modo insofferenti nel restare fermi agli stessi punti, in confronto ad un mondo in continua ascesa. “Vetro” mostra tutto questo, facendoci accorgere di quanto sia difficile esistere senza vivere davvero.

SCOPRI IL BRANO:
https://links.altafonte.com/v5zv595

fuori per LGR – Lost Generation Records (parte di talentoliquido)
testo di Alice Silvestrini
musica di Alice Silvestrini e Fabio Fraschini
 
prod e mix: Fabio Fraschini
mastering: Fabrizio de Carolis (Reference Mastering)
art direction e styling: Marzia Cipolla
shooting e copertina: Clarissa Vivirito (presso Posab)
trucco: Margherita Silvestrini
management: Matteo Gagliardi
in distribuzione Altafonte

BIO: 
 
LAISON è Alice Silvestrini, cantante e cantautrice. Negli anni ha prestato la sua voce a numerosi progetti musicali. “Vetro” è il suo secondo singolo per LGR – Lost Generation Records.

https://www.instagram.com/alice_laison/