É uscito venerdì 24 marzo 2023 “tuttoxme“, il nuovo singolo del progetto lanobile. Prodotto da rebtheprod, il brano è un disperato urlo di aiuto della protagonista che si trova coinvolta in una nuova relazione che sta per travolgere tutti i punti fermi della sua vita. La confusione è totale: si vorrebbe tutto o forse niente, l’importante è poter uscire da questo caos che sembra portare alla follia.
Musica e testi de lanobile Produzione creativa – Rebtheprod Batteria acustica – Andrea Mattia Mix & Mastering – Roberto Proietti Cignitti (Container Audio Room) Art Direction – Facciocosepunto Fotografie – Luca Stendardi Visual video – Luca Bencivenga Produzione esecutiva – Matteo Gagliardi per LGR – Lost Generation Records Distribuzione – Believe
BIO:
lanobile è una cantautrice romana classe 1997 che racconta la realtà che la circonda con una scrittura intima, sonorità dreamy ed un immaginario aesthetic. Ex chitarrista degli Sküll Jack, con cui aveva aperto per Paul Quinn (ex chitarrista dei Saxon), dopo lo scioglimento di questi intraprende una attività solista che la porta a suonare in vari locali e realtà romane.
Nel 2023 esce il primo brano per LGR – Lost Generation Records, “Ssh! (Dimentichi il tuo nome)“, che viene selezionato per due playlist editoriali di Apple Music: “Tendenze R&B” e “Swipe Pop”. Il nuovo singolo è “tuttoxme“.
É uscito venerdì 31 marzo 2023 in distribuzione Artist First il nuovo singolo firmato da Eleonora Elettra, alter ego della riminese doc Eleonora Zanotti. Un nuovo capitolo che segue “Non riesco”, e che nuovamente unisce un’anima pop ad atmosfere più tormentate, un mondo in cui si ritroveranno tutte quelle persone che si fanno troppe domande. Al contrario di ciò che si può pensare leggendo il titolo, non parla di una persona, ma di una sindrome. La sindrome di Rebecca è la gelosia retroattiva, qualcosa di molto comune ma che fa star male tante persone.
Mi sono immaginata di essere nella testa di una ragazza che mentre guarda la persona che ama, pensa a tutte le storie precedenti che questa persona ha avuto. Questa ragazza teme il confronto, ha paura di non essere unica, è alla continua ricerca di pretesti per farsi male da sola. Ma alla fine, anche se fidarsi troppo non è mai la cosa giusta, deve imparare a lasciarsi andare davanti alle emozioni e non mettersi i bastoni tra le ruote. A volte pensare troppo è un male e ci fa perdere per strada le emozioni più belle. “Domani, al resto pensiamo domani” sono le parole ripetute diverse volte nel ritornello, volutamente dal sound allegro e giocoso. Il ritornello smorza la pesantezza dei pensieri e ci invita a godere di ogni singolo momento con più leggerezza.
Eleonora Elettra, nome d’arte di Eleonora Zanotti, riminese doc, ha 25 anni ed è una studentessa universitaria di lingue orientali. Inizia a cantare per passione in cover band funk, rock, soul dall’età di 18 anni, fino a quando il suo amore per ogni forma di musica la spinge a voler iniziare a comporre. É stata finalista dei concorsi “Incanto” nel 2016 a Morciano e “Mimì Sarà” nel 2019 (concorso dedicato a Mia Martini) a Milano.
Sale sul podio come Seconda classificata al “Festival di Rimini” tenutosi al teatro Galli di Rimini nel 2019. Sempre nel 2019 è stata ospite alla Milano fashion week presso lo showroom di Alysi, brand di moda contemporaneo, eclettico e raffinato. Nello stesso anno ha presentato alcuni brani per lo stand di Gaudenzi Guitars alla Milano music week.
Ha all’attivo tre singoli: “Quanto di noi sono io” uscito il 22 settembre 2020 e “Ora che non ho” uscito il 2 aprile 2021. Prodotti entrambi da Gianluca Morelli Deck Lab (membro fondatore dei Landlord), per Luppolo Dischi. Il 6 ottobre 2022 esce il suo terzo singolo “Non riesco”.
Eleonora Elettra compie un viaggio all’interno del proprio essere, ricerca continuamente risposte, indaga sulle relazioni umane, cercando di portare nel suo viaggio anche l’ascoltatore. Tutto ciò è incorniciato da sonorità varie folk – indie che si muovono fino al soul, il genere che l’ha fatta innamorare della musica.
É uscito mercoledì 29 marzo 2023 in distribuzione Artist First “Un fine più grande“, il nuovo e definitivo capitolo di Kublai, in attesa del suo nuovo EP in uscita mercoledì 12 aprile 2023, dal titolo “Sogno vero“. Torna il progetto solista di Teo Manzo, che ci aveva tenuto in attesa dal suo esordio omonimo nel 2020, e che oggi ci offre un brano di vibrante oscurità che, incredibilmente, si può anche ballare. Kublai descrive così l’inizio musicale e ufficiale dell’estate e la soluzione finale alla malinconia: ci troviamo in un sogno, è estate, la spiaggia non può essere lontana. Quando arriviamo, il mare è una distesa di inchiostro: scrivere è l’unico modo per non annegare.
Raggiungere un fine più grande era solo un desiderio, un’astrazione. Ora è un istinto vitale, necessario, non più rimandabile.
Musica di Mamo e Teo Manzo Parole di Teo Manzo Prodotto da Vito Gatto Mixato da Guido Andreani Masterizzato da Giovanni Versari Artwork a cura di Paolo Castaldi
“Kublai è un disco nuovo, ma fuori dal tempo […], è un ibrido tra canzone d’autore ed elettronica, con echi di progressive. È cantautorato progressive, se vi piace la definizione.” (Rolling Stone)
“Cos’altro si può dire di quest’esordio? Un piccolo grande capolavoro, arte a trecentosessanta gradi, poco altro da aggiungere per qualcosa che è in grado di coniugare istanze artistiche e letterarie con talento e originalità. Perfetto.” (Rockit)
Kublai è un progetto di musica inedita di Teo Manzo. Il nome deriva dall’omonimo album di esordio del 2020, che immagina una conversazione notturna tra l’imperatore Kublai e Marco Polo. In linea con il concept di questo disco, Kublai vuole essere un progetto dialogico, alimentato dalla collaborazione con musicisti sempre diversi e, per questo, dagli esiti imprevedibili. È il caso di Sogno vero, il nuovo EP in uscita nel 2023, scritto a quattro mani con Mamo (già batterista degli Io?Drama) e prodotto da Vito Gatto.
Teo Manzo è nato e vive a Milano. Cantante, autore, compositore, nel 2015 ha pubblicato Le Piromani, suo primo album solista, che gli è valso diversi riconoscimenti, tra cui il Premio Fabrizio De André per la Poesia 2016. Nel 2019 ha girato l’Italia come voce del fortunato spettacolo De André 2.0, nato in occasione del ventennale della scomparsa del cantautore genovese. Nel 2020 ha esordito con Kublai, un progetto in forte discontinuità con la canzone d’autore tradizionale, diviso tra elettronica, testi onirici e canto melodico.
La nerd band italiana Elettrogruppogeno ci porta di nuovo a lezione di scienze con il suo nuovo singolo Genetica, ultimo estratto dall’album d’esordio self-titled uscito a gennaio per Maninalto! Records. Dopo il videogioco ufficiale per La mia ragazza è una nerd, il fumetto animato allucinato per Sudococa e il videoclip girato nel metaverso per Tutti rockstar, sembra quasi strano vedere un video normale per un singolo dell’Elettrogruppogeno.
In realtà il video di Genetica normale lo è solo fino a un certo punto: basta arrivare al punto in cui una serie di figuri a metà fra Esplorando il corpo umano e i Corti di Aldo Giovanni e Giacomo ballano travestiti da gameti per capire che non è proprio tutto regolare. Ma è proprio così che piace all’Elettrogruppogeno. E del resto, stiamo parlando di un brano che descrive l’inizio di una relazione amorosa, ma non dal punto di vista dei sentimenti e dei batticuori, bensì da quello degli ormoni e delle reazioni chimiche che avvengono all’interno del nostro corpo e del nostro cervello.
“Il video racconta lo svolgimento di una classica avventura da colpo di fulmine: siamo in discoteca, l’Elettrogruppogeno suona sullo sfondo. Il nostro protagonista, in mezzo alla festa, nota una ragazza in disparte e decide di tentare l’approccio: nel farlo già sogna a occhi aperti il loro idillio d’amore in una Firenze anni ’80. Il racconto si svolge tutto in questo breve istante, dilatato nello spaziotempo dai balli degli umani e dei gameti, in un’atmosfera lynchiana che lascia lo spettatore interdetto sul finale aperto”, racconta la band. Il video vanta la partecipazione dell’attore Nicola Pecci, già presente in film come Il colibrì e Love & Gelato.
venerdì 17 marzo @ Jazz Club, Firenze Ingresso gratuito con tessera (drink incluso)
BIO
Elettrogruppogeno è un progetto di Andrea Capirchio che mette in musica i temi della cultura nerd, scientifica e fantascientifica. Ogni canzone è ottenuta mescolando un’ampolla di synthpop con vari dosaggi di indie, punk rock, elettronica e integrando il tutto con un pizzico di ironia. Nel 2020 producono un EP dal quale vengono estratti due singoli, Mekkaniko e La mia ragazza è una nerd. Quest’ultimo viene corredato, oltre che dal classico videoclip, da un videogame a tema, creando così il primo esperimento di singolo/videogame della musica indipendente italiana. Iniziano da settembre 2021 a suonare e farsi conoscere nei locali della scena underground fiorentina, e a luglio 2022 vengono selezionati come finalisti dell’Ivisionatici Music Festival, dove vincono due premi della giuria. A gennaio 2023 esce il loro album d’esordio omonimo, anticipato dai singoli Tutti rockstar e Sudococa. Voci non confermate affermano anche che i membri del gruppo siano in realtà dei viaggiatori del tempo, tornati dal 2099 per suonare nei garage, assemblare il Megazord della musica italiana e conseguentemente salvare il mondo in tutine sintetiche monocolore.
Esce mercoledì 5 aprile 2023,per La Tempesta (e in distribuzione Believe Digital), il nuovo singolo di Andrea Poggio dal titolo “Parole a mezz’aria“. Un irresistibile uptempo, che sembra guardare ai momenti più tirati ed indie rock dei Big Thief attraverso la lente dei Devo; un brano triste su cui però si può anche ballare, in bilico tra atmosfere primaverili e un profluvio di pioggia: un nuovo capitolo che ci avvicina all’uscita del secondo album del cantautore, in uscita il venerdì 5 maggio 2023… “Il futuro“.
Andrea Poggio riesce in un’impresa non facile, coniugando con estrema naturalezza la tradizione cantautorale italiana con un approccio decisamente contemporaneo, moderno e – sì! – futuribile all’arrangiamento ad alla produzione. Il brano vede la partecipazione, tra gli altri, di Luca Galizia (Generic Animal) alla chitarra, Caterina Sforza (Nicaragua) ai cori, Enrico Gabrielli (Calibro 35) al piano e Lorenzo Pisoni (Tropea) al basso. Registrata tra Milano e Bristol da Ali Chant (PJ Harvey, Perfume Genius e Yard Act) e Federico Altamura, “Parole a mezz’aria” è un’irrequieta successione romantica di fotogrammi e diapositive di due amanti divisi dalla vita e dal tempo, ma sempre uniti e fedeli.
ANDREA POGGIO LIVE x MIAMI PREVIEW 13 aprile 2023 @ Teatro Filodrammatici, Milano prevendite disponibili su DICE.FM
Registrato da Federico Altamura e Ali Chant* Mixato da Ivan Antonio Rossi Masterizzato da Giovanni Versari
Producer: Federico Altamura e Andrea Poggio Arrangiatore: Andrea Poggio Autore: Andrea Poggio Compositore: Andrea Poggio
Francesco Bianconi – sintetizzatori Peppe Burrafato – batteria Sebastiano De Gennaro – percussioni Enrico Gabrielli – piano elettrico Luca Galizia – chitarra elettrica Lorenzo Pisoni – basso Andrea Poggio – voce Caterina Sforza – voce Angelo Trabace – piano elettrico
* La partecipazione di Ali Chant alle registrazioni del disco è stata resa possibile grazie al contributo di SIAE – Italia Music Export.
BIO:
Il percorso musicale di Andrea Poggio ha inizio con i Green Like July, gruppo con cui incide tre dischi, due dei quali – “Four-legged fortune” (Ghost Records, 2011) e “Build a fire” (La Tempesta, 2013) – vengono registrati da AJ Mogis nei prestigiosi ARC Studios di Omaha, Nebraska (studi in cui hanno registrato artisti come Bright Eyes, Julian Casablancas e Dev Hynes).
Nel 2017 esce per La Tempesta “Controluce”, il suo primo album solista.
“Controluce” viene registrato tra Milano e New Yorkda Eli Crews, produttore statunitense che – oltre ad aver lavorato con Yoko Ono, Why? e Deerhoof – è il principale artefice del suono di “Whokill” e “Nikki Nack” di tUnE-yArDs. Il disco vede la partecipazione di Enrico Gabrielli e Adele Altro (Any Other) ed è nella cinquina del Premio Tenco – Opera Prima.
Il tour di supporto a “Controluce è un tour di più di quaranta date che porta Andrea Poggio ad aprire concerti di noti artisti italiani (Colapesce, Baustelle e Brunori Sas) ed internazionali (Erlend Oye e Jonathan Wilson). Nel settembre del 2019, ha luogo un tour di dieci date in Germania, tour che porterà Andrea Poggio a calcare palchi prestigiosi quali il palco del Maifeld Derby e del Reeperbahn Festival.
Nell’autunno del 2019, Andrea Poggioinizia a lavorare alla colonna sonora del film “Onoda” del regista francese Arthur Harari. La colonna sonora verrà composta assieme ad Enrico Gabrielli e Sebastiano De Gennaro, oltre che al sound artist giapponese Gak Sato ed al musicista francese Olivier Marguerit. Il film viene presentato al Festival di Cannes nel luglio del 2021 in apertura della prestigiosa sezione Un Certain Regard.
Nell’ottobre del 2021 iniziano le registrazioni del disco nuovo intitolato “Il futuro”,in uscita nella 5 maggio 2023 per La Tempesta. L’album è stato registrato tra Milano e Bristol da Ali Chant (PJ Harvey, Perfume Genius e Yard Act) e Federico Altamura, prodotto da Federico Altamura e Andrea Poggio e mixato da Ivan Antonio Rossi (Baustelle, Dente e Dimartino). Alle registrazioni, tra gli altri, hanno partecipato Adele Altro (Any Other), Luca Galizia (Generic Animal), Galea, Angelo Trabace, Francesco Fugazza, Caterina Sforza (Nicaragua), Lorenzo Pisoni (Tropea, Marco Castello), oltre a membri di Esecutori di Metallo su Carta (Enrico Gabrielli, Sebastiano De Gennaro e Damiano Afrifa).
É uscito venerdì 31 marzo 2023 il nuovo singolo di Moonari dal titolo “Città del Futuro“.
Un nuovo capitolo per il progetto solista di Giovanni Cosma, in arte Moonari, che affonda nella scena underground romana e che ci accompagna verso la stagione calda con un brano che nasce come una qualsiasi canzone d’amore. Sempre estiva, sempre avvolta da un mellifluo strato di nostalgia con un po’ di rimorso estivo, sempre speranzosa. Dedicato a chi si sposta di città in città, verso un nuovo luogo da chiamare casa e agli ultimi romantici. Siete pronti?
Il brano è stato preso e abbandonato più volte, fino a che a Londra, lontano dal mio senso di appartenenza, sono riuscito a portare a termine l’impresa, soprattutto a livello melodico e testuale. Nei miei pensieri quando la suono torna sempre un terrazzo condominiale con vista San Giovanni, il letto sfatto di Silvia a Bologna, le chiamate di tre ore al buio (asse Londra-Bologna) e una serie di dettagli che sarebbero troppi da scrivere, dal supersantos all’aerosol (me lo dovevo fare due volte al giorno). Questo è stato il secondo vero brano che mi ha aperto un modo di ragionare e di scrivere, sia in termini musicali che di testo. Lo considero il mio secondo vero pezzo in italiano.
Testo e musica di Moonari Rec e mix by Daniele Ferreri Produzione by Moonari, Daniele Ferreri Master di Andrea Pellegrini Basso di Aurelio Tarabella Batteria di Simone Lanzillotti Goccioline di piano by Alessandro Recanati Paddone di Moog nella parte calma a cura di Emanuele BonoRingraziamento speciale a Leonardo Di Paola per i vari Sound FX e distortone finale Foto copertina di Angelica Amodio Grafiche di Lorenzo Micozzi Ferri con SEGMENTO FUTURO Management by Flamingo Management Distribuito da ADA Music Italy
BIO:
Giovanni Cosma aka Moonari è un cantautore, compositore e polistrumentista romano nato nel ‘95. Da sempre pendolare tra Roma e Milano, a 21 anni si trasferisce a Londra, dove suona e studia ingegneria del suono. Va poi a vivere in via definitiva a Roma nel 2021, luogo da cui non si schioderà mai più.
Moonari sorge dalle ceneri della ex-boyband BASE, gruppo che a causa di differenti vedute e di esose distanze topografiche tra i membri della stessa (Inghilterra-Italia-Austria) si è sciolto, divenendo così un progetto solista nel 2017 a Londra. Il nome Moonari nasce da una storpiatura di Bruno Munari, artista, inventore e designer del ventesimo secolo resosi unico per la sua ecletticità e il suo enorme estro creativo in campi diversi. Il progetto ha già all’attivo un EP (2016), due album (2018 e 2021) e svariati singoli usciti fra il 2018 e il 2021, tutti autoprodotti e distribuiti autonomamente con DistroKid. Di questi brani si trovano online alcune live session e un paio di videoclip (Sandcastles and Clues, Giocà a Pallone), sempre autoprodotti. L’ultimo disco in inglese, Back Home, è stato presentato (prima dell’uscita online) a Londra in un paio di piccoli locali con una tracklist in forma ridotta.
Moonari ha pronto un disco in italiano di 13 brani (di cui 4 interludi e 1 strumentale), interamente registrato presso lo studio di registrazione romano BDR Studio di Daniele Ferreri, e prodotto e arrangiato da Moonari, Daniele Ferreri e Michele Santoleri. In questo album, rispetto ai precedenti, si sente (oltre che al cambio lingua da inglese a italiano) anche un forte bisogno di leggerezza. Reduce da suite di 7-8 minuti in inglese con strutture molto articolate, il bisogno di vivere la vita con un po’ di leggerezza in più porta il progetto ad accogliere in fase di scrittura dei pezzi che si sviluppano di più in “forma canzone”, arrivando a creare dei brani in italiano in cui il progetto si ritrova. L’album nasce in un periodo di transito, che parte da una leggera malinconia nella prima parte dell’album fino ad arrivare a un malessere più radicato sul finale, arrivando poi all’ultima canzone che è come se fosse un’analisi di ciò che si ha appena ascoltato.
Il progetto comincerà l’attività live con due aperture degli Eugenio in Via Di Gioia: il 4 Aprile all’Orion, Ciampino (Roma) e il 6 Aprile in chiusura del tour degli EIVDG all’Alcatraz a Milano. Seguiranno poi altre date, tra release party del disco e date del tour Moonari.
Fuori da venerdì 31 marzo 2023 il nuovo singolo di Doriah dal titolo “Trenitalia”, una collaborazione Freak&Chic e Giungla Dischi. I rimpianti, i sensi di colpa, gli amori non ricambiati, la sensazione di essere sempre in ritardo; un testo intimo e personale, estremamente autentico, di cui Doriah dice di essersi vergognato di averlo scritto per mesi, con la terribile sensazione di sentirsi nudo e impotente di fronte a sé stessi. Parole vomitate rabbiosamente direttamente dall’inconscio dell’autore, dal “fondo più fondo e più scuro”, dove si è sé stessi “con il coltello fra i denti e il pianto”.
“Un viaggio su un treno in ritardo, sempre in ritardo, verso le proprie scelte, che ci ostiniamo a pensare che siano sbagliate, a non accettare semplicemente come il meglio che riusciamo a fare in quel preciso momento della vita. Da qui tutti i malumori, i sensi di colpa, i “non detti”, e insomma quella pervasiva sensazione di essere sbagliati, di essere in ritardo che spesso ci accompagna. Una canzone tutto sommato di speranza, una canzone che invita a non sentirsi soli quando si provano tutte queste sensazioni disturbanti. Una canzone da ascoltare come antidoto quando si sta male e come veleno quando si sta bene”
Registrato all’home studio di Federico Doria e il Freak Studio (Bologna) di Stefano Maggiore aka Keen. Prodotto da Federico Doria e Stefano Maggiore. Missato da Stefano Maggiore presso il Freak Studio. Masterizzato da Francesco Brini presso lo Spectrum Mastering (Bologna).
Doriah, all’anagrafe Federico Doria, è un cantautore siciliano, bolognese d’adozione, classe 1987, già attivo dalla fine degli anni Zero con il moniker El Señor Pablo. È stato vincitore di Italia Wave Sicilia nel 2015, anno in cui ha pubblicato l’EP interamente in siciliano “Comu si nun t’havissu vistu mai”; fa inoltre parte insieme a Luca Minelli del duo Gente Vergine, con cui ha pubblicato nel 2021 il singolo “Bologna Batticuore”. Definisce se stesso come “il gesto apotropaico che faresti se un dio ti dicesse che il senso della vita è che la vita non ha senso”. Sospese tra cantautorato classico e (post)post-moderno, le sue canzoni, spesso dissacranti e surreali, sanno anche essere insospettabilmente romantiche e, a loro modo, indubbiamente “pop”. Immerse in un mare fluttuante di sintetizzatori, oscillando tra riferimenti più disparati (da Lucio Dalla ai CCCP, dalla trap alla techno commerciale anni ’90) e in costante bilico tra iconografia e iconoclastia (da Hemingway a Sartre, da Maradona a Gesù Cristo, da PornHub a Non è la Rai).
Una doccia, la vita di coppia, un celebre brano indie e la quotidianità: come si fa a cantare una perfetta canzone pop senza cuori spezzati e senza drammi generazionali? GUZZIlo sa e lo mette in pratica con la sua nuova AUTOGRILL.
AUTOGRILL è un brano che non complica le cose ma che racconta le difficoltà di tutti i giorni, ma anche i vantaggi di una coppia che funziona e i sentimenti che salvano dall’essere “medaglia d’oro in fallimenti”.
“AUTOGRILLè un brano nato al pianoforte – racconta GUZZI – mentre la mia ragazza stava facendo la doccia. Credo che sia la mia maniera di dire grazie alla persona che mi è stata più vicina nei momenti peggiori, quando proprio era difficile starmi accanto. Non sono una persona facile, o perlomeno non con tutti. Quando mi sono seduto al piano non avevo idea di cosa dire di preciso, quindi mi son lasciato andare completamente… un flusso di coscienza diciamo. Credo che sia bello ringraziare qualcuno per quello che ha fatto e continua a fare per te, soprattutto oggi, in questo mondo che ci vuole sempre più egoisti e sempre meno complici”.
AUTOGRILL è un brano spontaneo, semplice e diretto senza troppi giri di parole. È una canzone che racconta uno spaccato di pochissimi minuti, ma anche di anni di relazione. GUZZI l’ha scritta in un periodo in cui stava ascoltando molto il pop/rock inglese. Per quanto riguarda l’intro del brano invece è un tributo, una citazione al Vasco di VITA SPERICOLATA.
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BIOGRAFIA
GUZZI, nome d’arte di ALESSANDRO DOMENICI, è un cantautore versiliese classe 1991. Il progetto nasce nel 2019 dall’incontro con il produttore MIRKO MANGANO, che diventa parte integrante del progetto occupandosi della parte degli arrangiamenti dei brani. Nel dicembre 2019 esce il primo singolo dal titolo LAMPIONI. Nonostante l’arrivo della pandemia GUZZI non si ferma e continua a pubblicare singoli. Con il brano LA NOTTE PORTA CONSIGLIO raggiunge la finale di AREASANREMO 2020, e nel 2021 rientra nei finalisti di FATTISENTIRE FESTIVAL. Nel 2022 collabora con un cantautore che ha contribuito alla sua voglia di scrivere canzoni, IL CILE, scrivendo a quattro mani IL GRANDE FREDDO, un brano che tratta il tema della solitudine in tutte le sue sfaccettature. GUZZI raggiunge anche la finale del prestigioso PREMIO LUNEZIA con il brano ELVIRA E MODÌ, vincendo il PREMIO RADIO BRUNO.
É in uscita venerdì 24 marzo 2023 su tutte le piattaforme digitali “Il verso giusto“, il nuovo singolo de Il Metz. Un nuovo capitolo, che segue il precedente singolo “Canzone per non crescere“, per il cantautore di Milano che ci invita nel suo personalissimo mondo a tinte pastello dove il cantautorato italiano si fonde con influenze di respiro internazionale e vibes crepuscolari, in un brano dedicato a chi si sta leccando le ferite. “Il verso giusto” è un nuovo piccolo tassello di un’autobiografia musicale privata che si comporrà in un disco di prossima uscita.
Il Verso Giusto è una canzone che parla di accettazione; trovare la propria strada è sempre un percorso difficile e alle volte ci si concentra su quello chi si ritiene giusto anche se non sempre si rivela essere la soluzione adatta a noi. Non c’è un modo giusto per essere sè stessi.
Nasce a Milano e inizia con la musica fin da piccolo; studia pianoforte in conservatorio e si diploma al CPM specializzandosi durante gli anni nel mondo della produzione musicale.
Nei primi anni 2000 si trasferisce per qualche anno a Genova dove inizia la sua attività come cantautore e autore e polistrumentista. Lì viene a contatto con la scuola e la scena genovese, suonando nella band Scarlet Diva con la quale incide due album. Tornato a Milano inizia una militanza come cantante, tastierista, Dj e producer in svariati progetti (Lekka, Herbadelici, BollaTrio, Lelio Morra) con i quali suona in Italia e all’estero per lungo tempo. Durante gli anni ritrova la passione per la scrittura e la produzione dei propri brani e crea il suo progetto solista “IL METZ”. Nel 2021 comincia a pubblicare i primi singoli con Platinum Label.
La musica di Metz vuole fondere la canzone italiana ad un sound più internazionale Questa ricerca è alla base della sua musica; le sue canzoni esprimono la necessita di raccontare sentimenti sinceri il tutto sotto un’eclettica ricerca musicale. Le sue influenze vanno da autori con cui è cresciuto come Battisti e Dalla passando da band come Radiohead, Blur o in Italia i Bluvertigo, Subsonica, Tiromancino. Cresciuto con la musica dei Beatles, Beach Boys, Ray Charles ma in famiglia anche la musica classica con autori come Mozart, Beethoven, Debussy, Chopin e Stravinsky. Come musicista sviluppa diversi linguaggi musicali cercando di creare, durante gli anni, un proprio suono anche a livello di produzione. Nel giugno 2021 pubblica con Platinum Label il primo singolo “Elettricità” con un video a cura di A. Brivio; a luglio il secondo singolo “Confuso” con un videoclip diretto da G. Pellegrino. Ad ottobre esce “Anche meno”, brano dal suond più r’nb che mette in luce la passione per la black music e la fusione con la musica italiana d’autore. Nell’aprile 2022 esce il singolo “Fulmine Nero”, in collaborazione con il rapper Davide Borri. Il brano esce con un video diretto da L. Passerotti. Il brano ha un buon seguito e l’estate 2022 vede una nuova collaborazione a 4 mani con il cantautore e producer Fred Branca con il brano “Questione di denti”.
Ad ottobre 2022 è il momento di “Canzone per non crescere”, canzone più etera e intimistica che vede anche l’uscita di un videoclip live in acustico.
Tra il 2021 e il 2023 Il Metz si esibisce in molti locali e club tra cui Blue Note Milano, Mare Culturale Urbano, Circolo Arci Bellezza e poi al Cane (Ge) e Apiode Club (VC), Le mura (Roma), Ostello Bello (MI-Ge), Est (Mi), Ride (MI) Tambourine (Mi) Mosso (Mi) Bonfim Club (Ge) Consorzio (Rg) etc… e nell’estate del 2023 partirà, accompagnato dalla band, per un piccolo tour di concerti dalla Lombardia fino alla Sicilia passando per il Lazio, La Toscana e la Campania.
Esce venerdì 10 marzo 2023 per Record Y “L’importanza inderogabile del mio rendez-vous“, il nuovo album che porta la firma di Manlio Maresca. Il disco, già anticipato dai singoli “Le mie cose” e “Hope is a trap“, è un nuovo e definitivo capitolo per il refrattario ed eclettico chitarrista classe 1977, oggi di stanza a Berlino. Maresca ha fatto dell’estetica del rumore e la poetica dell’errore due componenti fondamentali della sua musica, dando vita a varie esperienze sonore internazionali tra cui quella dei Neo e degli Andymusic.
“Mi affretto a ridere di tutto, per la paura di doverne piangere.” Pierre-Augustin Caron de Beaumarchais
Thanks to: Frank Martino, Francesca Palamidessi, Eva Grieco, Carlo Lucarelli, Fabrizio Rossi
Credits: Manlio Maresca: guitar, synth, sampler, vocal Francesca Palamidessi: vocals on track #5 Mixed and Mastered by Frank Martino at Y Studios
Cover art by LSKA Foto di Eva Grieco Executive Producer: Frank Martino
BIO:
Manlio Maresca, classe 1977, fonda nel 2001 i Neo e successivamente gli Squartet, con i quali si esibisce in tutta Europa. Nel 2010 intraprende un tour negli Stati Uniti, insieme ai “Neo”, durante il quale registra Neoclassico, nell’Electrical Audio Studio con il sound engineer Steve Albini (Shellac, Pixies, Nirvana, The Ex) a Chicago. Nel 2006 collabora con Steve Piccolo e dal 2008 al 2015 con Joe Lally. Nel 2012 fonda il trio Andymusic, che esordisce accompagnando il poeta, attore e scrittore Remo Remotti. Con Andymusic, nel 2016, si esibisce al Torino Jazz Festival Fringe, al Fano Jazz by the Sea e ad Urbino Jazz Festival. Nel 2013 entra a far parte dell’Orchestra Operaia di Massimo Nunzi, collaborando a fianco di ospiti del calibro di Gabriele Coen, Fabrizio Bosso, Javier Girotto, Niccolò Fabi, Paolo Fresu, Greg Hutchinson, e suonando sul palco del Primo Maggio. Nel 2016, sempre insieme all’Orchestra Operaia, registra il disco omonimo, uscito il 30 marzo per la collana “Jazz Italiano Live”, in collaborazione con la Casa del Jazz di Roma, edizioni l’Espresso. Sempre per la stessa raccolta registra l’album tributo ai Nirvana con il gruppo Giovani Leoni composto da Francesco Diodati, Fulvio Sigurtà, Beppe Scardino, Enrico Bracco, Gabriele Evangelista e Federico Scettri. Nel 2016 suona con il contrabbassista Ameen Saleem, leader del progetto The Groove Lab.
L’esaltazione dell’errore è all’origine dell’ultimo album di Manlio Maresca. Un elogio di raffinate scorrettezze musicali dal titolo Hardcore chamber music, uscito ad ottobre 2016 per l’etichetta Auand. Nel 2017 si trasferisce a Berlino ed inizia a collaborare con musicisti attivi sia nel panorama del Jazz berlinese sia in ambito di musica contemporanea come Ugo Alunni, Igor Spallati, Eldar Tsalikov. Nel 2019 entra a far parte dei CONTORTIONS del sassofonista newyorkese James Chance con il quale partecipa a svariati tour in Europa. Sempre nel 2019 esce per Auand, Noisy Games, con Daniele Tittarelli, Francesco Lento, Ivan Liuzzo e Matteo Bortone.