Categorie
Comunicato stampa Indie Pop

CIMINI annuncia le nuove date del “TRAGICO TOUR”

Dopo la “Tragica Magica Notte” di Bologna, il concerto evento di luglio con orchestra, CIMINI prosegue l’inizio del suo nuovo percorso artistico con il  “TRAGICO TOUR”. A questo annuncio si aggiunge quello di un nuovo singolo in uscita l’11 ottobre, “L’URLO”, colonna sonora di questa particolare e inedita esperienza.

CIMINI ritorna così sulle scene con un tour lungo e capillare che avrà luogo, a partire dalla stagione autunnale ’24, nei posti più “punk” e in cui “stare stretti”, lungo tutto lo stivale, a prezzi popolari, in formazione elettrica, ribelle e sudata.

Il “TRAGICO TOUR” e “L’URLO” si legano, così, a doppio filo, non solo perché entrambi specchio dei nostri tempi, ma anche perché manifesto di una generazione incattivita. Ed è proprio da questa consapevolezza che CIMINI ha deciso di intraprendere l’“impresa eccezionale” di un tour così articolato, con lo scopo di invitare l’ascoltatore a non restare in superficie ma a lasciarsi trasportare dallo spettacolo per godere a pieno delle sue sonorità ruvide.

illustrazioni di Enea Luisi – grafiche di TEMO

Si parte con la prima doppia data a Bologna allo storico Cortile Cafè il 16 e il 17 ottobre 2024, a cui seguiranno poi senza sosta, una dopo l’altra, le tappe di un tour in cui ad ogni concerto corrisponde un’esperienza, sempre diversa: in tutti i live CIMINI avrà la libertà di anticipare canzoni nuove insieme ad altre da cantare a memoria. Ballate strappalacrime e canzoni arrabbiate unite in un abbraccio stretto.

Ecco le parole di CIMINI:

L’URLO è una preghiera tragica che mi accompagnerà nel mio tour più sguaiato di sempre, è la colonna sonora migliore. Sarà il mantra che accompagnerà il Tragico Tour in tutte le città italiane da ottobre fino a Natale. Una condivisione faccia a faccia dei sentimenti che pervadono questi “tragici anni”. Con la certezza che dopo il Tragico arriverà il Magico.”

Di seguito tutte le date:

16/10 Bologna, Cortile Cafè

17/10 Bologna, Cortile Cafè

18/10 Arco (TN), Cantiere 26

25/10 Urbino, Fuori Tema

26/10 Firenze, Glue

01/11 Genova, Giardini Luzzati

02/11 Mantova, Arci Tom

08/11 Cesena, Spazio Marte

09/11 Livorno, The Cage

16/11 Milano, Bellezza Palestra Visconti ore 19

16/11 Milano, Bellezza Palestra Visconti ore 21,30

17/11 Parma, Zu

21/11 Pescara, Scumm

22/11 Bari, Officina degli Esordi

29/11 Pisa, BSA

30/11 La Spezia, Shake Club

06/12 Terni, Baravai

13/12 Verona, The Factory

19/12 Roma, Alcazar

20/12 Rende (CS), Mood

LINK AI BIGLIETTI: https://linktr.ee/tragicomagicotour

Biografia

Cantautore calabrese trapiantato a Bologna, conosce il successo nel 2017 con “La legge di Murphy”, brano cult della scena indie-pop italiana. Nel 2018 pubblica l’album “Ancora Meglio”, a cui segue un tour di oltre 100 date nelle principali città italiane. Nel 2021 esce “Pubblicità”, accompagnato dal fortunato “Karaoke Tour”, uno spettacolo a metà tra il teatro canzone e un concerto vero e proprio sotto la regia di Lodo Guenzi, che riesce a portare con grande successo CIMINI in tutti club italiani più importanti nonostante la difficile situazione di pandemia, poi riproposto in full band nell’estate 2022.
Ritorna sul palco con una data live il 13 luglio 2024 accompagnato dall’Orchestra Leggera in occasione del festival bolognese BOtanique. Il 25 settembre annuncia il nuovo “TRAGICO TOUR”, una lunga serie di date indoor lungo tutta Italia, che anticipa l’arrivo di un nuovo singolo, “L’URLO” in programma per il 4 ottobre.

MGMT Milo Manera +39 345 631 1101 – Nicola Roda +39 333 955 0639


Categorie
Indie

Cosa c’è nella camera di Kill Ref

Esce lunedì 2 settembre 2024 su tutte le piattaforme digitali il primo singolo del progetto che vede insieme Kill Ref & HI Fi Ensemble. Il brano, dal titolo “Filemone e Bauci“, ispirandosi al mito, sarà anche accompagnato da un cortometraggio per la regia di Antonio Zannone, che fisserà in immagini il contrasto tra elementi elettronici, percussivi, distorti e glitch con momenti orchestrali, epici ed ancestrali collocati sullo sfondo. Questo brano sintetizza un’armonia degli opposti custode silente del più profondo “per aspera ad astra” con cui è possibile anche in suoni ritrarre il mito di “Filemone e Bauci” oltre i limiti del tempo.

Filemone e Bauci” anticipa un nuovo disco in uscita ad ottobre.

Noi volevamo sapere qualcosa in più di questo progetto così complesso e lontano dalla sovraproduzione musicale a cui siamo abituati, e per farlo ci siamo fatti invitare a casa da Alessandro Signore, in arte Kill Ref, nel suo studio e nella sala prove di Roberto Di Vanna a Marina di Minturno (LT).

Mixing e mastering engineer on stage: se non si muovono durante le prove, allora il suono potrebbe non essere di loro gradimento. E ciò continua ad essere un serio rischio per il genere umano.

Uno dei primi set up da cui sono nate le bozze dei brani, che abbiamo poi perso e che, pertanto, saranno per sempre migliori di quelle su cui avremmo lavorato in futuro. Pazienza.

Joystick double vintage compatibile con console della Sega. Nonostante la polvere, se utilizzato come controller midi, distrae per ore chiunque, anche i severi engineers di cui sopra.

Ventaglio di Concita: nell’home studio questo ventaglio con il noto palindromo “ingirumimusnoctietconsumimurigni” ci impegna costantemente a verificare che le lettere siano sempre al loro posto. Non si sa mai.

Non è un comune dipinto. Piuttosto è l’alfa e l’omega del disco. Per chi si darà pena di acquistarlo, sarà tutto più chiaro.

Categorie
Indie Intervista Pop

I drughi contro l’omologazione. L’intervista agli Arancioni Meccanici

Il comeback estivo degli Arancioni Meccanici ci ha portato un nuovo singolo, “Summertime”, e un nuovo album, “Movimento” (Gelo Dischi). Affascinati dalla loro musica, tanto corrosiva quanto allucinata, siamo riusciti ad intercettare la band per fargli qualche domanda.

Artwork: fab-lab.biz

  • Ciao Arancioni Meccanici, il vostro disco “MOVIMENTO” ci ha stupito per ecletticità e varietà, e vorremmo sapere qualcosa in più di voi. Anche se ve lo avranno già chiesto, partiremmo a domandarvi perché anni fa avete deciso un nome di questo tipo. Siete appassionati di cinema?
    Siamo appassionati di cinema, serie tv, fumetti, insomma di arte in generale ma soprattutto siamo appassionati di paradossi e il nome Arancioni Meccanici deriva proprio dalla paradossale fusione dei drughi di Arancia Meccanica con i cosiddetti Arancioni: seguaci di Osho e della più generale filosofia hare Krishna, molto in voga negli anni 80, che appunto andavano in giro con le loro tuniche arancioni e con il loro fare gentile a vendere libri sulla pace universale e a chiedere offerte per le loro tante comunità.
  • Prima di parlare del vostro ultimo lavoro, un’altra curiosità di carattere generale: visto che come band esistete da tanti anni, cosa pensate fosse meglio in ambito musicale qualche anno fa e cosa ora?
    Qualche anno fa e intendo circa 15 anni fa, quando abbiamo iniziato a pubblicare i nostri primi lavori ufficiali, c’era un modello di business completamente diverso, che purtroppo aveva già intrapreso il suo fatale declino, era lo stesso modello che aveva creato i Beatles o i Righeira. In quel periodo l’industria discografica perdeva miliardi, perchè i dischi non si vendevano più, dato che la gente li scaricava illegalmente dalle varie piattaforme pirata ecc. Oggi l’industria discografica ha ritrovato il modo di fare forse anche più soldi con molti meno fastidi, tuttavia, si tende molto più che in passato a creare personaggi facilmente riproducibili e quindi sostituibili, da proporre al grande pubblico. Ora di meglio vedo più possibilità di produrre e distribuire la propria musica, c’è però anche molta approssimazione e troppa omologazione. 
  • Parliamo ora di MOVIMENTO, cosa si deve aspettare l’ascoltatore dal vostro disco? Raccontateci come mai avete scelto questo titolo, cosa rappresenta e quali significati porta con sé.
    Abbiamo scelto questo titolo per vari motivi, il principale è forse il fatto che nell’idea di movimento c’è qualcosa di vitale, di solito la vita si muove o muove qualcos’altro. Dal nostro disco ci si può aspettare proprio questo: vita vera, movimento, istinto, niente di precostituito o di deciso a tavolino per impressionare qualcuno.
  • Nei vostri brani è tendenzialmente esplicita una critica sociale, c’è una tematica tra tutte a tal proposito che oggi come oggi vi sta particolarmente a cuore?
    Le tematiche che ci stanno a cuore sono molte, potremmo riassumere dicendo che ci sta molto a cuore il rispetto per gli esseri viventi, umani compresi e per l’ambiente che ci ospita.
  • Se aveste potuto inserire un featuring in questo disco, quale sarebbe stato e perché?
    Ce ne sarebbero molti, il primo che mi viene in mente è Alan Palomo, “World of Hassle” èuno dei dischi che abbiamo ascoltato di più nel 2023 e con lui condividiamo sicuramente l’ammirazione per il suono italiano di fine 70 e primi anni 80.

  • Ascoltando l’album, si può apprezzare una produzione molto curata. Come avete lavorato alla stesura e composizione dei brani? Cosa nasce prima di solito?
    La maggior parte dei nostri brani nasce da un giro di chitarra o di piano di Andrea su cui io costruisco una prima melodia vocale, poi le cose vengono lavorate sempre più nel dettaglio sia per gli arrangiamenti, che per i testi, in ogni caso non c’è una regola precisa.
  • C’è un brano che reputate più rappresentativo dell’intero disco? Perché?
    Direi “Combustibile” è un tipico pezzo in stile Arancioni e mi sembra una buona sintesi delle diverse atmosfere di “Movimento”.
  • Chi ascoltano in questo periodo gli Arancioni Meccanici? Dateci almeno tre nomi.
    Alan Palomo, Surfing e Sergio Caputo.
  • Ultimo concerto a cui siete stati (insieme e non)?
    Insieme i Nuovo Testamento a Londra qualche mese fa, di cui però siamo riusciti a sentire solo gli ultimi brani, essendoci, diciamo, un po’ persi lungo la strada.
  • Ringraziandovi per aver risposto alle nostre curiosità, vi lasciamo con un’ultima domanda: qual è il disco che vi ha fatto innamorare definitivamente della musica?
    Per quanto mi riguarda, forse, “Aftermath” degli Stones.

BIO

Dal tramonto all’alba, in bilico tra decadentismo e rinnovamento, gli Arancioni Meccanici, da anni colonna portante della musica alternativa made in Milano, raccontano il loro spazio e il loro tempo offrendo una visione policroma, tra reminiscenze new wave, neopsichedelia e momenti dreampop.

Contatti

Spotify
Instagram
Facebook

Fonte: Costello’s Agency

Categorie
Indie Pop

Cosa c’è nella camera di BOETTI

L’arte visiva, la musica, la letteratura e Porta Portese cosa hanno in comune? La risposta esatta è BOETTI, artista toscano di stanza a Roma, che ha da poco pubblicato il suo nuovo singolo “Ragazza del ’99”, un brano che fa da ponte fra il presente e il passato del progetto del cantautore.

Per conoscerlo ancora più a fondo ci siamo fatti invitare nella sua camera, un luogo in cui tutto ciò che BOETTI scrive e canta prende forma.

Quadri 

Sono cresciuto in case, quella dei miei genitori e quella dei nonni, in cui ogni parete aveva almeno un quadro appeso. Da lì è nata la mia ossessione di incorniciare  e appendere qualsiasi cosa (da normali stampe e litografie, fino alla tovaglia di un’osteria su cui ho mangiato) come a voler immortalare per sempre un attimo di felicità.

Bacchetta da direttore d’orchestra

Un regalo di compleanno da parte di alcuni carissimi amici, inizialmente nato come gesto goliardico ma subito diventato un simbolo importantissimo: ho io in mano le redini della mia vita.


Libri

Sono laureato in lettere, ma ho iniziato seriamente a studiare solo dopo aver lasciato l’università. Tolto l’obbligo della prestazione resta la curiosità di chi ha voglia di scoprire, approfondire, documentarsi. Scrivere per me è ricerca e dopo tutti questi anni ancora oggi trovo nella lettura molte risposte.


Anticaglie

Al mercato di Porta Portese si trova di tutto, anche vecchie fotografie e lettere private di persone che hanno vissuto questa vita prima di me. Alcuni potrebbero essere ancora vivi. Quando ci vado torno sempre a casa con alcuni di quei ricordi, che non mi appartengono, ma che in un certo senso attraversano il tempo in eterno.

Merchandise

Negli ultimi anni mi è capitato di supportare e/o collaborare con altri musicisti. Credo che l’unico modo di sopravvivere oggi, visti i tempi che corrono, sia quello di fare rete, di pensarsi e agire come una generazione. Passare dal banchetto del merch dopo i concerti vuol dire sostenere (a livello di filiera) direttamente l’artista e fare un semplice gesto che possa farlo sentire ripagato dei sacrifici fatti.

Categorie
Comunicato stampa Indie Pop

“TRAGICA MAGICA NOTTE” è il live di CIMINI

Il 13 luglio 2024 torna in concerto al Botanique con “TRAGICA MAGICA NOTTE” ovvero
un concerto d’anteprima con orchestra nel giardino di Bologna

Un evento unico, pieno di sorprese e anticipazioni, che segna il ritorno di CIMINI. Il cantautore, bolognese d’adozione, per l’occasione sarà accompagnato dalla sua band e dall’orchestra Leggera. 

Nella splendida cornice dei Giardini di Filippo Re e in esclusiva per il BOtanique Festival, verranno presentati, oltre che il classico repertorio del cantautore, alcuni inediti che faranno parte del nuovo lavoro prossimamente in uscita, il tutto riarrangiato e riproposto in chiave orchestrale.


Illustrazioni a cura di Enea Luisi

CIMINI

Cantautore calabrese trapiantato a Bologna, conosce il successo nel 2017 con “La legge di Murphy”, brano cult della scena indie-pop italiana. Nel 2018 pubblica l’album “Ancora Meglio”, a cui segue un tour di oltre 100 date nelle principali città italiane. Nel 2021 esce “Pubblicità”, accompagnato dal fortunato “Karaoke Tour”, uno spettacolo a metà tra il teatro canzone e un concerto vero e proprio sotto la regia di Lodo Guenzi, che riesce a portare con grande successo CIMINI in tutti club italiani più importanti nonostante la difficile situazione di pandemia, poi riproposto in full band nell’estate 2022

Categorie
Indie Pop

Le 5 cose preferite di Vinnie Marakas

“Preferirei di No” è il primo album ufficiale di Vinnie Marakas, in uscita il 24 maggio 2024 per Dischi Sotterranei

Il disco, anticipato dal singolo “Supermarket”, un’ironica e surreale rappresentazione del supermercato come metafora della contemporaneità e dell’ industria discografica in cui tutto è merce – è prodotto da Richard Floyd, come l’EP d’esordio “Giovane Cagliostro” (2022).

Noi gli abbiamo chiesto di raccontarsi e di raccontarci il suo ultimo lavoro attraverso le sue 5 cose preferite!

L’ACQUA FRIZZANTE

Tutte le scoperte della medicina si possono ricondurre alla breve formula: l’acqua bevuta moderatamente, non è nociva.

SCIVOLARE NELL’ABISSO

Ali bisogna avere quando si ama l’abisso.

FARSI ALBERO

Percepiva chiaramente di trovarsi a casa sua, presso la sorgente della vita. E di nuovo vide un albero, che era nel contempo sole e luna.

MEDITARE AL SUPERMARKET

Le grandi porte si aprono scorrendo e si chiudono spontaneamente. Onde di energia, radiazione incidente. E poi ci sono lettere e numeri, tutti i colori dello spettro, tutte le voci e i rumori, tutte le parole in codice e le frasi convenzionali. È soltanto questione di decifrare, ricombinare, eliminare gli strati di impronunciabilità.

PESSIMISMO NEL CAFFE’

Mescola bene per sentir l’aroma, dà dipendenza più che con la droga.

Categorie
Elettronica Indie Pop

Cosa c’è nella camera di Alfonso Cheng

FINFERLAND è il nuovo album di ALFONSO CHENG, “bedroom music maker” campano classe 1990. Il disco pubblicato lo scorso venerdì 17 maggio per .Belva e Manita Dischi.

Un crogiolo postmoderno di citazioni musicali e culturali che arrivano dagli anni 90, ma non sono mai uguali alla sorgente.

Non potevamo quindi farci invitare nella sua cameretta, quella in cui prendono forma le sue canzoni, per vedere quali sono gli elementi che la contraddistinguono.

L’angolo dei ricordi

L’angolo del ricordo, i due vinili dei miei nonni materni, poi ci sono tutti i pass dei festival dove ho suonato, i dischi delle mie vecchie band le prime cassette numerate 01 del mio primo disco, e tanti altri ricordi.

Le action figure

Ogni tanto mi devo fermare e prendere l’action figure di Sanji, devo sconnettere la mente dal mondo, e devo immaginare di stare nel mondo di One Piece.

Korg Monotribe

Questa foto rappresenta l’inizio, dove è nato tutto. Infatti il mio primo disco è tutto fatto con questi tre strumenti. Il microfono era di mio nonno, lo presi da piccolo da casa sua. Il Korg monotribe, una delle mie macchine preferite, che uso ancora durante i live, e la mitica Casio ( immancabile in ogni casa ). Ricordo che nel 2020 avevo solo questi tre strumenti oltre la chitarra acustica e il basso, e registravo con questo microfono vicino le casse di questa Casio ( non avendo nessuna uscita jack).

Il mio synth preferito

Questo è il mio synth preferito in assoluto, è una riproduzione boutique del Juno 60 e 106, super compatto e piccolo e comodo da portare ovunque. Con questa ci ho registrato Sabatosera e poi tutto il secondo disco. Non me lo toglierò mai.

L’immancabile Microkorg

Lui è l’immancabile Microkorg. ultimamente lo sto usando pochissimo, però con lui ho registrato un pezzo nuovo nuovo nuovo di zecca!

Categorie
Indie Intervista Pop

Nel “MOOD-POP” di Aigì c’è tutta la musica che ti piace

Aigì, nome d’arte di Antonio Il Grande, è un nome che seguiamo, come sapranno bene i nostri lettori, ormai da diversi anni: per questo, non potevamo certo esimerci dal fare all’artista qualche domanda su “MOOD-POP“, il suo eclettico e visionario – capirete perché – album d’esordio.

Aigì, è un piacere ritrovarti con un EP. Da quanto aspettavi questo momento?

Piacere mio! Lo aspettavo da tempo, perché è la sintesi di due anni di sperimentazioni su vari fronti. Difatti abbiamo iniziato a lavorare alla canzone meno recente (Orsa Maggiore) nel febbraio del 2022.

“Mood-pop” è un lavoro denso, che a suo modo racconta con sincerità un percorso personale che può essere anche collettivo. Quanto è stato “terapeutico” per te scrivere le canzoni di questo tuo disco d’esordio?

Tanto! È come se ad ogni canzone avessi affidato il compito di custodire un’istantanea di come mi sentivo in quel preciso momento. Insieme propongono diverse sfaccettature della mia interiorità.

Raccontaci i brani: in ognuno, c’è un po’ di te (e delle tue numerose sfumature musicali) ma ce n’è uno al quale ti senti particolarmente legato?

Sono tutte canzoni-promemoria: Sbalzi d’umore mi ricorda che siamo fatti di contraddizioni, Orsa Maggiore che devo godermi il momento, Cherosene che l’amore non si piega a marchette social, Nuvole che non devo perdermi d’animo, Niente di che quanto sia importante comunicare in una relazione e Nudo/a che il sesso è un gioco senza frontiere. Orsa Maggiore direi che, oltre ad esserci legato, è un evergreen per il mio progetto.

Tra tutti, ci ha colpito la scelta di approcciare ogni brano attraverso una diversa chiave di lettura musicale, che mantiene tuttavia intatta e coerente la firma della tua penna. Ci racconti come nasce questa idea, che pare dare anche il titolo all’EP?

Nasce dal semplice fatto che mi stanno strette le etichette. Mi piace molto ibridare la mia musica arricchendola di varie suggestioni. Dopo tre singoli non proprio coerenti fra loro, mi sono detto “Sai che c’è? La mia coerenza è l’assenza di coerenza”. È nato così il concept di MOOD-POP. Poi chiaramente questo è vero a metà, perché ci sono molti elementi che ritornano.

Certamente un disco del genere, che fa della sperimentazione musicale una delle sue principali chiavi di lettura, merita due parole spese sui tuoi collaboratori… con chi hai lavorato a “Mood-pop”?

Ho lavorato con il mio produttore di fiducia, Octavio Laria, con cui stiamo creando un team di produzione anche per altri artisti. Andavamo al liceo assieme e in questi ultimi anni abbiamo fatto un percorso di crescita che ci ha resi veramente complementari.

AIGì, grazie per il tuo tempo, e in bocca al lupo! Quando potremo ascoltarti dal vivo?

Grazie a voi e viva il lupo! Intanto il 28 aprile sono stato al Volume (Firenze). Da maggio dovrei partire con un tour ma siamo ancora in fase di definizione. Seguitemi per rimanere aggiornati!

Categorie
Indie

Le 5 cose preferite dei Fight For Four

Fuori dal 19 aprile “The Trick”, il nuovo singolo dei Fight For Four. Un brano carico di energia positiva che con un sound synth pop porta l’ascoltatore a credere in se stesso. “The Trick” è il trucco che ci serve per uscire da quei momenti in cui tutto sembra crollarci addosso. I Fight For Four ci ricordano che come delle fenici possiamo rinascere dalle nostre ceneri, che possiamo trovare un modo per risollevarci. Il testo viene rafforzato da un sound che trasmette la stessa energia e positività. “The Trick” si apre con sound elettronico e dei beat accattivanti, su cui è impossibile stare immobile, poi prosegue mescolandosi al pop. Il risultato è un brano irresistibile e fuori dal comune.

E per conoscerli meglio non potevamo che fare una cosa, chieder loro quali fossero le loro cinque cose preferite, ed ecco com’è andata.

LA NATURA

Ammirare la natura nella sua spettacolare bellezza avvolti da un silenzio ricco di quei rumori che solo la natura sa creare. La diversità di luce nel corso della giornata, gli innumerevoli paesaggi uno diverso dall’altro, una bellezza che ogni volta è unica ed è come se fosse sempre la prima volta che la ammiri. 

IL CIBO

Come ci tira su il morale un buon piatto di pasta con il pesce o, in generale, qualsiasi altra cosa gustosa che ci capiti nel piatto, nessuno mai! 

LE CONNESSIONI 

Tutto ciò che si crea con le persone che ci circondano. Che siano scambi momentanei o rapporti duraturi, è la bellezza di quanto ogni persona ci può donare anche con un semplice sguardo. 

LA MUSICA 

In ogni momento della giornata, in ogni contesto, in ogni luogo, da soli o in compagnia, crediamo che la musica sia fondamentale e possa totalmente condizionare in meglio ogni situazione. 

LA POESIA/LETTERATURA

La riflessione, lo spunto, il sorriso, la carezza che le frasi racchiuse in un libro ci possono regalare. Un momento di raccolta con noi stessi che si possono trasformare in musica. 

Categorie
Anteprima Indie Pop

Ascolta in anteprima “Summertime”, il nuovo trip degli Arancioni Meccanici

“Summertime”, il nuovo singolo degli Arancioni Meccanici, uscirà a mezzanotte via Gelo Dischi. Una cavalcata dreamy per riconciliarci con quella memorabile endless summer che ognuno di noi ha avuto modo di vivere. Siamo felici di presentarvi la traccia in anteprima.

Artwork: fab-lab.biz

Queste le parole con le quali la band presenta la canzone:

«Un’estate persa nella Montecarlo di un altro tempo. O in un’altra galassia alla ricerca di anime con cui ballare verso l’orizzonte, anche se solo per poche settimane. Chitarre e sintetizzatori dilatatissimi per questo nuovo romanzo dreamwave.»

Puoi ascoltare il brano qui:

Arancioni Meccanici · Summertime

BIO

Dal tramonto all’alba, in bilico tra decadentismo e rinnovamento, gli Arancioni Meccanici, da anni colonna portante della musica alternativa made in Milano, raccontano il loro spazio e il loro tempo offrendo una visione policroma, tra reminiscenze new wave, neopsichedelia e momenti dreampop.

Contatti

Spotify
Instagram
Facebook

Fonte: Costello’s Agency