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Post-Punk

Le 5 cose preferite di OSAKA FLU

La punk indie band Osaka Flu torna sulle scene con il nuovo singolo “Mio caro me”, con il quale ribadisce capacità compositive e uno stile personale che da sempre li rende autentici e particolari insieme. Noi di PERINDIEPOI abbiamo chiesto ai tre quali sono le loro cose preferite.

La Farmacia Comunale

Circa 10 anni fa siamo capitati a suonare al drunk in public, un locale a Trodica in provincia di macerata, è stato una bomba, pubblico e locale fantastico. 

Nel temp’o abbiamo fatto amicizia con il titolare, “Jon Tanfo”, e abbiamo scoperto che è il cantante della Farmacia Comunale, uno gruppo punk incredibile composto da on Jon Tanfo, Frank Plakka, Lollo Stanko, Jack di Cacca.  Fanno punk super irriverente con testi pazzi e  stra-intelligenti. Vi consigliamo di ascoltare Gurgugnao, Rasta Jammin e Ti ano, ma soprattutto di andare ad uno dei loro concerti.

Dissentire e Partecipare 

Non ci piace l’indifferenza, per noi è importante farsi sentire, rimanere vigili. Questo si può fare solo partecipando. Con la nostra musica cerchiamo di essere fedeli a questo concetto: non essere indifferenti verso chi, e cosa ci circonda. Abbiamo pensato di mettere questa frase nel nostro ultimo pezzo “Mio Caro Me”, che anticipa l’album “lasciateci divertire”. Il brano è un dialogo tra passato e presente, un’esortazione a non arrendersi di fronte alle difficoltà e a rimanere fedeli a sé stessi. Ci siamo ispirati ad una lettera  che Francis Scott Fitzgerald scrisse alla figlia. Fitzgerald racconta ciò che ha imparato dalla vita, ciò che l’ha ferito, ciò che l’ha salvato, e chiude con un bellissimo elenco di massime dove indica alla figlia quali siano le cose di cui preoccuparsi e quelle di cui non preoccuparsi affatto.

I Rancid 

Siamo un gruppo di 3 persone con idee diverse ,ma su una cosa la pensiamo allo stesso modo:

I Rancid. Siamo cresciuti con “And Out Come the Wolves” a manetta. I Rancid compongono dei pezzi pazzeschi, sempre ballerecci e carichi ma anche profondi e intimi, con uno sguardo sempre positivo e mai arrendevole di fronte alle difficoltà o alle ingiustizie. Abbiamo suonato Olympia Wa per anni e lo facciamo ancora per divertirci in sala prove. L’anno scorso siamo stati al loro concerto allo Slum dunk festival di Bell’aria e siamo tornati  sedicienni.

Il piccolo locale di provincia

Quando andiamo ad ascoltare musica in un piccolo locale di provincia ci sentiamo a casa. È irrinunciabile ascoltare musica in luoghi dove è possibile un rapporto con diretto tra chi suona e chi ascolta. E poi le birre costano parecchio di meno.

Ad essere sinceri col passare del tempo abbiamo sviluppato un rifiuto per i grandi concerti e qualsiasi evento musicale sopra le 4-500 persone dove scoppiano i fuochi di artificio ad ogni colpo di cassa e  ci vuole il cannocchiale per vedere la sagoma del cantante. Insomma preferiamo la gruppi come : La “Farmacia Comunale”, i Tre allegri Ragazzi Morti ai “Foo fighters”.

Caffè

Ogni volta che partiamo per una data ci fermiamo allo stesso distributore prima del casello di Arezzo e prendiamo il caffè. 

Rigorosamente senza zucchero. 

Paga sempre Michele (il batterista) ormai soprannominato il paga caffè.  

Al caffè non possiamo rinunciare e citando una nostra canzone:

“L’Italia è una repubblica fondata sul Caffè”  e noi tre ne beviamo parecchi!

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Comunicato stampa Post-Punk

“Stanza 5 – Piano Terzo” è il nuovo EP delle Risorse Umane

“Stanza 5 – Piano Terzo” è il nuovo EP delle Risorse Umane, uscito venerdì 13 dicembre 2024 via Notturno Dischi. Un lavoro caratterizzato da storie tanto nostalgiche quanto nebbiose, dove le atmosfere alienanti tipiche della new wave si miscelano splendidamente con il tono crudo dei testi.

Foto: Simone Zappacosta

Queste le parole con le quali il trio presenta il disco:
«Prima di essere risorse, siamo stati umani, per la precisione giovani umani. In questo EP è racchiuso quello che ci ricordiamo di quel tempo. Se questa operazione sia una classica celebrazione dell’età dell’oro o un subdolo processo di galvanostegìa è difficile a dirsi.»

Puoi ascoltare l’EP qui:

BIO
“Ci duole rimarcare come la posizione di responsabile del Dipartimento F4 sia vacante da qualche mese.
Durante la conseguente autogestione, le Risorse Umane del suddetto dipartimento hanno di fatto prevaricato i ruoli a loro assegnati contravvenendo alle linee guida aziendali e formando un trio PP/NW.
L’azienda sta attualmente prendendo provvedimenti.”

Le Risorse Umane sono una band post punk / new wave nata sulla direttrice che divide le due grandi metropoli italiane di Milano ed Ancona.
Al momento in numero di tre, i membri del gruppo si sono incontrati all’inizio degli anni 20 seguendo certe rotte in diagonale.
80, 90, 00 sono le decadi di riferimento da cui le risorse attingono a piene mani per creare il loro immaginario sonoro.

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Fonte: Costello’s Agency

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Comunicato stampa Post-Punk

I VIZIOSA feat. Drew McConnell te lo dicono in faccia

“Davide” è il nuovo singolo dei VIZIOSA feat. Drew McConnell, uscito venerdì 29 novembre 2024. La band piemontese porta avanti il sodalizio con l’ex membro di Babyshambles e Liam Gallagher, realizzando una traccia furiosa che decolla con le chitarre impetuose e taglienti del musicista irlandese.

Foto: Ivan Cazzola

Queste le parole con le quali la band presenta la canzone:
«”Davide” è un inno alla follia e alla purezza d’animo. Un racconto onesto e tagliente che scava nell’anima di una persona pura, che spesso non viene capita fino in fondo. Senza saperlo potresti essere stato il suo Golia.»

Puoi ascoltare il brano qui:

BIO
VIZIOSA è l’incontro malato fra generazioni punk differenti, quella del ‘77 e quella del post punk più attuale.
Le canzoni raccontano in modo crudo di persone messe ai margini dalla società, maltrattate e offese, ma anche di amore e di speranza, il tutto condito da un sound acido, potente e tumultuoso. VIZIOSA mette a nudo la parte più intima e schifosa di ognuno di noi, quella che tutti cerchiamo di nascondere dentro noi stessi.

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Fonte: Costello’s Agency

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Comunicato stampa Post-Punk

I paladini della new wave adriatica. Ascolta il nuovo singolo delle Risorse Umane

“GRUPPI D’ASCOLTO per persone silenziose” è il nuovo singolo delle Risorse Umane, uscito martedì 5 novembre 2024 via Notturno Dischi. La band, germogliata sull’asse che collega Ancona a Milano, pubblica un pezzo torbido dal potere evocativo, che picchia duro e lascia attoniti.

Foto: Risorse Umane

Queste le parole con le quali il trio presenta la canzone:
«“Ci sono cose che possono succedere solo quando ci si annoia, in una tarda sera di novembre, in una grande città. Partecipare a un gruppo d’ascolto in una palestra degli anni 80 è una di queste cose, ma sicuramente, non è la più strana.»

Puoi ascoltare il brano qui:

BIO
“Ci duole rimarcare come la posizione di responsabile del Dipartimento F4 sia vacante da qualche mese.
Durante la conseguente autogestione, le Risorse Umane del suddetto dipartimento hanno di fatto prevaricato i ruoli a loro assegnati contravvenendo alle linee guida aziendali e formando un trio PP/NW.
L’azienda sta attualmente prendendo provvedimenti.”

Le Risorse Umane sono una band post punk / new wave nata sulla direttrice che divide le due grandi metropoli italiane di Milano ed Ancona.
Al momento in numero di tre, i membri del gruppo si sono incontrati all’inizio degli anni 20 seguendo certe rotte in diagonale.
80, 90, 00 sono le decadi di riferimento da cui le risorse attingono a piene mani per creare il loro immaginario sonoro.

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Fonte: Costello’s Agency

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Post-Punk

Le 5 cose preferite Moonlabyte

R.E.C è il nuovo singolo dei Moonlabyte, formazione romana che propone un modern metal fresco ed internazionale. Tra riferimenti ai Linkin Park ed immagini generate dalla AI, noi abbiamo chiesto ai ragazzi di descriverci le loro 5 cose preferite.

America

Per Moonlabyte è stata sicuramente la fonte principale delle ispirazioni musicali. Da sempre siamo stati investiti dalla musica Nu-Metal, Alternative e Metalcore proveniente da oltreoceano e questo ha fatto si che la nostra comunicazione e la nostra scrittura venisse fortemente plasmata dai canoni del sound made in USA. Ad oggi è per noi gratificante ricevere feedback positivi da quel lato del mondo o sentire chi ci ascolta paragonarci a band che ammiriamo, come Linkin Park o Deftones, anche solo con frasi come “Sembrate davvero un gruppo americano”.

Intelligenza Artificiale

Il nostro marchio di fabbrica e forse il nostro lato più controverso. Sin dagli albori abbiamo sfruttato le nuove tecnologie nel mondo dell’IA, legata alla generazione di immagini, per rendere l’esperienza Moonlabyte un qualcosa di unico e sempre rinnovabile. Le avventure che raccontiamo vengono rese possibili anche grazie all’IA che ci permette di indirizzare il racconto nella direzione che più preferiamo. Senza alcun limite, fatta eccezione per la nostra immaginazione, siamo in grado di rendere immagini, musica e video una storia fruibile in più formati. Anche se qualcuno ancora storce il naso.

Distorsioni

Il suono più melodioso e perfetto che esista è distorto. Che provenga da una chitarra, un synth o dalla voce stessa, è sicuramente il momento che ci fa più emozionare di una canzone. 

Ma il Centro di Comando Moonlabyte non la pensa proprio come la sua band, quindi stiamo imparando a dosarle nel modo giusto.

Live

Il momento più importante, dove tutti i nostri lavori prendono vita. Ogni momento del processo creativo Moonlabyte è pensato in funzione della performance dal vivo, se saremo o meno in grado di presentare sul palco l’idea che abbiamo in mente e quale può essere la formula ottimale per far sì che il nostro pubblico venga rapito totalmente dall’esibizione. Rappresenta il momento più emozionante, quello che aspettiamo con più trepidazione così da poterci ricaricare dell’energia del pubblico o meglio dei passeggeri dei nostri viaggi, ma anche una prova del nove importante per capire come migliorare ed arricchire il nostro show.

Lo Spazio

L’ambiente naturale per Moonlabyte, ciò che evoca e che rappresenta, nella sua grandezza e mistero, fa da sfondo ai nostri racconti e qui la nostra band intrattiene i passeggeri dei nostri viaggi intergalattici. Senza limiti ed ancora quasi totalmente sconosciuto è una perfetta allegoria al nostro rapporto con la scrittura: in costante evoluzione e alla ricerca di nuovi suoni ed ispirazioni per arricchire le nostre nuove produzioni.

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Post-Punk

Le 5 cose preferite dei Fernandhell.

Si chiama “Extraordinary” ed è il nuovo singolo dei Fernandhell., la band punk rock capitanata da Livio Montanarese, storico membro e fondatore dei The Peawees. Noi ne abbiamo approfittato per chiedergli le loro 5 cose preferite.

R.E.M.

Decisamente più di una “cosa” preferita, loro sono la vera colonna portante di tutto il mio percorso musicale. Conosciuti ad inizio anni ’90 con “Losing My Religion” (come credo quasi tutti i miei coetanei), e prontamente detestati per sovraesposizione, li ho poi scoperti veramente quando, qualche anno più tardi, il mio negoziante di dischi di fiducia mi ha quasi obbligato a comprare il vinile di  “Life’s Rich Pageant”, dicendomi “mi ringrazierai”. Beh, lo faccio ogni santo giorno da quel lontano 7 Aprile 1994. I R.E.M. hanno completamente stravolto il mio modo di vivere e concepire la musica; Sono il mix perfetto di melodia, poesia, energia ed eleganza. Ho provato ad omaggiarli pubblicando un pezzo dal titolo RAPID.EYE.MOVEMENT., appunto. Spero di esserci riuscito.

WOODY ALLEN

Sono molto legato alla figura di Woody Allen, principalmente per due motivi: in primis, mi ha insegnato ad affrontare la vita con ironica rassegnazione, ovvero prenderla per quello che è e riderci sopra. Poi, il suo “Provaci ancora, Sam” è stato per me fonte di illuminazione, soprattutto in età adulta: da eterno ragazzo  insicuro tendevo a mascherarmi per essere accettato dalla società.  Era un vero gioco di ruolo, dove interpretavo delle parti più disparate che potessero essere congeniali ai miei scopi, e puntualmente risultavo inadatto, quasi ridicolo, proprio come il caro Sam. E poi, sempre come lui, d’un tratto ho capito che dovevo essere solo ed unicamente  me stesso, ed ho trovato enorme piacere nell’esserlo.  D’altronde “Non vorrei mai far parte di un club che contasse tra i suoi membri uno come me”.

STEFANO BENNI

Credo di aver letto quasi tutto ciò che ha scritto il caro “Lupo”, autore che ho conosciuto in tenerissima età: a sette anni infatti, scuriosando in camera di un mio zio, ho notato una copertina assai bizzarra, formata da figure strane e colorate, che riportava il titolo “Stranalandia”…. Era la storia di due naufraghi che approdano su un’isola insolita abitata da un buffo indigeno e da strani animali con nomi come “pappagatto” e “topo cagone” o simili. C’era anche un alfabeto del posto ed una numerazione tutta sua, il che mi ha fatto letteralmente impazzire. Da lì ho cominciato a seguirlo, trovando in “L’ultima lacrima” (in particolare l’episodio chiamato “Coincidenze”) e in  “Di tutte le ricchezze”  due veri e propri tesori.

LA CUCINA

Altra mia grande passione e fonte di ispirazione! Sono sia una buona forchetta, che un discreto “preparatore di pietanze” (cuoco mi sembrava oltremodo eccessivo..). Ogni qual volta se ne presenta l’occasione, cucino qualcosa di stuzzicante accompagnandolo, ovviamente, con buona musica in sottofondo e del vino, o della birra. Mi piace abbinare ciò che preparo ad un adeguato sottofondo, anche se trovo particolare piacere poi nel sentire la musicalità prodotta dall’acqua che bolle o da qualcosa che frigge. Io e Marco (mio chitarrista) siamo anche ottimi pizzaioli ed è frequente scambiarci foto delle nostre “creature”. Siamo due veri maniaci dell’impasto!! ah ah

GIROVAGARE PER MOSTRE E MUSEI

Poter ammirare una collezione, una mostra o un museo è ciò che di più bello e stimolante io possa desiderare. Ogni qual volta se ne presenta l’occasione partecipo con trasporto, sia essa una mostra pittorica o fotografica. Ne traggo grande ispirazione, incendiano la mia fantasia e mi spronano a creare qualcosa di bello a mia volta. Recentemente Escher ha dato il “La” ad alcune frasi di un mio futuro pezzo, ed un’altro in lavorazione è totalmente riferito ad una mia intera giornata passata in mezzo ad opere d’arte.

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Indie Intervista Pop Post-Punk

FEBBRE dopo i LAMETTE riparte con SOTTOZEERO

SOTTOZERO” è il primo singolo di FEBBRE, progetto solista di Cristian Pinieri dei LAMETTE distribuito da Universal Music Italia. Il brano parla di una coppia di ragazzi con approcci differenti alla vita. Il ragazzo affronta le sue paure come fossero una sfida da superare, la ragazza è limitata dalle sue ansie e dai suoi mostri che la rendono prigioniera di se stessa. Il sound mescola suoni grunge, con synth ed elettronica, e le top line sono influenzate da una attitude “sangue giovane”, che però riesce a dare spazio anche a contaminazioni urban. 

Abbiamo chiesto a FEBBRE di rispondere alle nostre domande:

1. Ciao FEBBRE benvenuto sul Perindiepoi ci racconti come è nato questo progetto e come mai la scelta di questo nome d’arte

Ciao ragazzi, il progetto è nato in maniera molto naturale, avevo un po’ di demo da parte, un giorno confrontandomi con il mio produttore Alessandro Landini abbiamo capito che era arrivato il momento di pubblicare. E il nome in realtà deriva dal titolo di una di queste demo, il file si chiamava solamente febbre.wav, come nome mi piaceva e quindi ho scelto di utilizzarlo.

2. Sottozero è il singolo apri pista del tuo progetto solista, ci parli un po’ di questo brano? Come mai questa scelta di ripartire da solo?

Il brano nasce da una demo chitarra voce nei miei memo vocali, un giorno stavo facendo session con mio produttore ed abbiamo adattato la demo che avevo ad uno dei beat che stavamo cercando di chiudere in quei giorni, è stato così naturale come processo che ho scelto di utilizzare questo brano come apripista per il mio progetto. La scelta di ripartire da solo nasce principalmente da un’esigenza artistica, nell’ultimo anno è nata in me la voglia di mettermi in gioco, di avere pieno controllo del mio progetto e della mia musica, affrontare questo percorso mi è sembrata la cosa più naturale da fare.

3. Rispetto alle sonorità del progetto Lamette non abbiamo potuto fare a meno di notare uno spostamento verso delle sonorità più pop punk, quali sono le tue influenza musicali? con quali artisti ti piacerebbe collaborare?

In realtà le mie influenze musicali sono svariate, riesco veramente a variare dall’hip-hop fino al cantautorato, e ovviamente alla base di FEBBRE c’è la voglia di richiamare le sonorità e l’attitudine di ciò che mi ha influenzato nella prima età adolescenziale, ovvero tutta la scena pop punk californiana. Se Dovessi scegliere al momento un artista con cui collaborare probabilmente direi Rose Villain, sono del parere che sia una delle artiste più forti e versatili nel panorama attuale.

4. Oggi fare musica per un emergente è diventato sempre più difficile, considerate le dinamiche legate al mondo dello streaming e del digitale, come vivete voi musicisti tutto questo? Quali pensi possano essere le mosse migliori per riuscire a ritagliarsi uno spazio tra le tantissime proposte?

Penso che la cosa migliore da fare per ritagliarsi un proprio spazio sia essere se stessi e credere in ciò che si sta facendo, il tempo e la costanza penseranno al resto

5. Domanda di rito cosa dobbiamo aspettarci da FEBBRE in futuro ?

Sicuramente quest’estate mi potrete trovare in giro per i live, ed in generale per tutto quest’anno abbiamo intenzione di pubblicare tanta musica.

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Post-Punk rock

Le 5 cose preferite degli Hornytoorinchos

Gli Hornytoorinchos hanno pubblicato il loro nuovo disco “Non aspettatevi granchè”. Noi gli abbiamo chiesto quali sono le loro 5 cose preferite!

Alberto Angela

In lui è coltivato il gene della sapiosessualità, cultura e sex appeal miscelati in uno spettacolare esemplare di homo sapiens. E’ il protagonista del nostro singolo e brano di apertura del disco.

Gli ornitorinchi

Animaletti incredibili, non si capisce se siano talmente evoluti da allattare dopo aver deposto uova o se per lo stesso motivo siano invece una specie involuta. Sono bellissimi e ci siamo ispirati a loro per il nome della band.

Le fantasie sessuali

Un mondo fantastico fatto da centinaia di variabili sorprendenti e incredibili. Abbiamo dedicato due brani del nostro disco a questo mondo meraviglioso, “La Savana” e “Mucca Rimming”. Inoltre la protagonista del nostro ultimo videoclip è Mistres Lady Demonique una dominatrice professionista, i suoi racconti ci hanno affascinato.

Woman and man playing domination games in bed together

La Patafisica

E’ la scienza dell’assurdo e delle soluzioni immaginarie. La destrutturazione della scienza, il bizzarro a cui ci ispiriamo per comporre ogni pezzo, nessuna regola, nessuna logica, nonsense, ironia e immaginazione. Inoltre adoriamo la fisica della patata.

Greta Thumberg

Altra protagonista di un nostro brano, personaggio estremamente affascinante, idolo della masse e bandiera della generazione Z. Gira il mondo e combatte le sue battaglie insieme a milioni di giovani, noi ci chiediamo per quale motivo sia sempre arrabbiata. Abbiamo provato e rispondere con il nostro brano.

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Comunicato stampa Post-Punk

Fuori ora “Salta l’intro” dei BRX!T

Nato da un incontro artistico con Bianco, “Salta l’intro” è il singolo d’esordio dei BRX!T, fatto di un suono più impattante, più grezzo e istintivo, con liriche cantate in italiano.

Un brano coinvolgente e impetuoso, nato dopo una lunga riflessione dei membri della band sul pulsante più famoso del mondo. Il testo, che incalza l’ascoltatore con riflessioni e provocazioni, si srotola su un tappeto di chitarra con sfumature punk, mentre basso e batteria fanno crescere la tensione, che esplode nell’inciso, in cui si sprona lo spettatore a saltare, pogare e dimenticarsi tutto.

I BRX!T sono un quartetto garage-rock torinese nato dall’evoluzione del progetto Fratellislip, band ispirata al brit-rock inglese, e che con quel nome hanno pubblicato già due EP.

CREDITS BRANO

Testo: Lorenzo Lesina

Musiche e arrangiamenti: Davide Barbieri, Alessio Ferrara, Gabriele Ferrara

Voci: Lorenzo Lesina

Cori: Davide Barbieri

Chitarre: Gabriele Ferrara

Basso: Davide Barbieri

Batteria: Alessio Ferrara

Registrato e mixato da: Luca Vergano

Masterizzato da: Daniele Mattiuzzi 

Prodotto da: Alberto Bianco

BRX!T  

I BRX!T (“Brexit”, la “e” è cieca) sono un quartetto garage-rock che nasce nel 2021 dalla periferia torinese, il cui credo è trovare nella sporcizia sonora un messaggio limpido da trasmettere. La loro storia inizia nel 2017 sotto il nome di Fratellislip, quando Gabriele e Alessio Ferrara (chitarra e batteria), Lorenzo Lesina (voce) e Davide Barbieri (basso) iniziano a scrivere canzoni ispirandosi ai sound tipici del brit-rock in lingua inglese. La band inizia a militare nella scena torinese tra il 2018 e il 2020 pubblicando due EP ottenendo vari riconoscimenti come le aperture a Fadi, Mr. Rain e, nel settembre del 2021, Samuel (Subsonica) a Ritmika.
Nei due anni successivi (2020-2022), il gruppo ha sentito l’esigenza di cambiare pelle, di ricercare un suono più impattante con liriche in lingua madre decidendo quindi di percorrere un nuovo percorso artistico. Per queste ragioni, nel medesimo anno la band inizia a lavorare con Alberto Bianco (Levante, Niccolò Fabi) che segna la direzione artistica del loro primo album dal titolo “Vivere di Nascosto”. L’incontro artistico con Bianco permette alla band di far emergere nelle 8 tracce un sound grezzo e istintivo che spazia dal post-punk britannico degli IDLES e dei Fontaines D.C all’alt-rock dei Verdena, dagli stacchi ritmici dei Biffy Clyro alle sonorità sognanti dei The War on Drugs con liriche in lingua italiana.


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Indie Post-Punk

Cosa c’è nella camera di Luca Gemma

É uscito giovedì 30 giugno 2022 per Adesivadiscografica “Nè santo nè killer“, il nuovo singolo di Luca Gemma. Un nuovo capitolo che è il secondo brano, dopo “Sul precipizio” (pubblicato a fine aprile), ad anticipare il nuovo album che uscirà a settembre. È un pezzo lunare e un po’ marcio in cui un basso distorto, un piano elettrico ostinato e le percussioni minimali della strofa sfidano gli archi distesi, la chitarra acustica e un beat elettronico creato da Paolo Iafelice – che ha mixato il disco – sul ritornello. La canzone si regge su questa tensione che si scioglie in una coda strumentale in cui il fischio prende il posto della voce: quello è il duello finale! 

Sì, perché “Né santo né killer è un duello tra il buono e il brutto e cattivo che convivono in (quasi) ognuno di noi, è un’anima divisa in due che si ricompone solo grazie alla musica e alla natura, magnifiche e ‘inutili’ cose nell’era dell’utile, con il loro potere salvifico. Perché, come dice il ritornello, ‘la nostra più grande fortuna è stata l’idea di chiudere nelle canzoni violenza e paure’, in attesa della ‘grazia che fiorisce quando meno te lo aspetti’. 

Noi come sempre, abbiamo approfittato per fare un salto a casa sua!

‘Everybody’s gonna need a ventilator’ è la frase che chiude le strofe di ‘Ventilator blues’ dei Rolling Stones, da ‘Exile on Main Street’. È un mantra fuori moda e fuori tempo nell’era dell’aria condizionata, ma non per me, perché LA PALA SUL SOFFITTO DELLA CAMERA DA LETTO è l’oggetto più prezioso in questa stagione a Milano.I’m gonna need a ventilator!

Questo PIANOFORTE Römhildt Weimar è un vecchietto tedesco di 102 anni ma ha un suono da ragazzo, squillante e profondo. È lo strumento musicale che più ho voluto e l’ho trovato da un restauratore di Milano che l’aveva acquistato da un anziano nobiluomo con la passione del gioco d’azzardo che gli aveva portato via quasi tutto. Era l’ultima cosa da vendere in un appartamento ormai svuotato, mi disse. Spero gli abbia portato fortuna.

Questalibreria affollata, come si vede, contiene un sacco di cose belle e importanti per noi in questa casa. Ma lascio la ribalta a ELVIS, un regalo della mia compagna, perchéin fin dei conti (he) has (never) left the building!

Poi c’è un antico BANCO DA FALEGNAME dei primi del 900 appartenuto a mio nonno Pietro e al suo laboratorio a Prati, a Roma, a suo figlio Sergio, fratello di mia madre, anche lui ebanista, poi arrivato ai miei genitori e a mio padre che lo ha restaurato e ripulito e infine a me, a Milano. Su quel tavolo io c’ho fatto un sacco di musica e di canzoni. Quel legno ha un gran bel suono!

CHI è il nome di questa LAMPADA di Artemide degli anni 60 che mi lega e mi rimanda alle tante case in cui ho vissuto con mia sorella e i miei genitori tra Roma, Ivrea, Karlsruhe in Germania e Milano, resistendo a mille spostamenti e traslochi.