Gli Aida, nascono dall’amicizia di tre giovani fiorentini: Samuele, Andrea e Andrea. All’esordio, nemmeno ventenni, partecipano al Rock Contest di Controradio e la formazione viene poi arricchita dall’ingresso di Lorenzo. Nell’estate 2022 vincono il contest RockUnMonte e suonano live in un mini tour di 16 date sparse fra Toscana, Emilia Romagna e Lombardia: tra i tanti palchi anche Arci Bellezza di Milano e Teatro Romano di Fiesole (Fi). A cavallo tra 2021 e 2022 hanno pubblicato 4 singoli con Black Candy, storica etichetta fiorentina, uno dei quali (“Papaveri” nds) è stata in rotazione per più di un mese in due playlist editoriali di Spotify: RockItalia e Scuola Indie. “Frammenti”è il primo estratto del primo album della band Aida, che vede coinvolto Francesco “Maestro” Pellegrini in veste di produttore artistico.
In occasione della recente uscita del brano, abbiamo provato a conoscere meglio i ragazzi della band facendoci raccontare quali sono le loro 5 cose preferite.
Ecco cosa ci hanno detto:
Casina
È la nostra bat caverna, un fondo situato tra Santa Croce e sant’Ambrogio a Firenze che abbiamo allestito con strumenti, libri, vhs, divani e altra roba. A volte ci facciamo le prove anche se ai vicini non garba molto il ROCK, oppure ci andiamo per registrare pezzi nuovi, mangiare tutti insieme e giocare all’xbox. Piano piano sta diventando un punto di ritrovo non solo nostro ma anche per i nostri amici. Spazio ce n’è. Pure un bagno. E un cortile interno.
L’aperitivo
Una boccata d’aria fuori dal logorio della vita moderna, per noi l’aperitivo è sacro. La nostra tappa fondamentale per i nostri momenti di convivialità è un piccolo bar situato dietro un benzinaio, ritrovo di eccellenza per l’aperitivo alla Cure basse, quartiere periferico di Firenze, dove risiedono 2 su 4 di noi. Abbiamo speso la maggior parte dei nostri risparmi lì tra birre, spritz e negroni. Quando dobbiamo parlare con qualcuno lo portiamo là, fa sempre un’ottima impressione.
La movida
Quale miglior esempio se non Sant’Ambrogio, quartiere del centro storico di Firenze dove usciamo praticamente tutte le sere, per rappresentare l’emblema della nostra gioventù. Conosciamo strade, piazze e bar a memoria (se passate andate da Carmelo), la scena musicale fiorentina passa tutta qui. Per noi poter vivere le serate in spazi comuni dove si radunano tutti i nostri amici universitari e passare lunghe serate tra musica e dialoghi è una botta di vita.
I locali della musica (ottobit art lab posto nel mondo)
l’Ottobit Art Lab è il meglio locale del contado. Ci siamo entrati la prima volta per un contest due estati fa ed è stato amore a prima vista, i gestori sono veri amori. Indubbiamente ci abbiamo fatto i nostri migliori concerti e tra le nostre migliori serate. Consigliatissimo. Questo poi è solo uno dei locali in cui abbiamo suonato, anche se gli spazi dove poter far risuonare echi di chitarre distorte, batterie scoppiettanti e grida non sono facili da trovare, la possibilità di frequentare concerti ed un underground musicale cittadino è quel tocco di ispirazione che ci spinge a fare quello che facciamo.
La camera di Andreo e le cene di mamma Laura
C’è un luogo altrettanto intimo ed importante, ed è la camera del nostro bassista, una soffitta calda e accogliente con una stufa a legna, profuma quasi di bosco. Qui ci abbiamo passato innumerevoli ore a fare i brainstorming, calendari con le liste immense di cose da fare e interminabili partite al gioco da tavola 7 wonders. Il tutto viene condito con le cene di mamma Laura (con gli immancabili bicchieri di porto) che avranno sempre una menzione d’onore nelle cose preferite dal nostro gruppo.