Categorie
Indie Pop

Dieci fotografie che si possono cantare: il disco d’esordio di Aliperti

Aliperti è un nome che abbiamo scoperto recentemente, quando qualche settimana fa arrivò in redazione la proposta di “Vintage”, il suo ultimo singolo prima della pubblicazione d’un disco d’esordio compatto, ben scritto e – se siam qui a parlarne – capace di catturare la nostra attenzione sin dal titolo: “Camera Oscura” (Formica Dischi) è una delle più belle “fotografie” che Aliperti potesse scattare all’ispirazione genuina di un progetto da tenere d’occhio, e con attenzione.

Sì, perché in “Camera Oscura”, attraverso la sua densa tracklist, prendono forma mondi musicali resi omogenei da una produzione curata con identità e “coerenza” (qualità, questa, della quale spesso rimangono orfane le pubblicazioni discografiche contemporanee, tutte votate a ragionare “singolo per singolo” a discapito di una compattezza sonora e poetica) ma, allo stesso tempo, dotati di immagini tali da renderli “unici”: dieci piccole isole che, pur facendo parte di un preciso arcipelago, celano sorprese e atmosfere diverse. 

Basti pensare al taglio pop dei singoli pubblicati, che si completano idealmente con “Zaino” (singolo “pitchato” con il disco) nella direzione di un mainstream di estrema qualità, pensato – almeno, così pare – per essere “suonato” senza rimanere incastrato nella volatilità digitale: ci auguriamo, in questo senso, di riuscire presto a goderci Aliperti anche dal vivo, perché i presupposti ci sono tutti per presumere uno show all’altezza delle aspettative. 

La radice cantautorale, quella che ricerca l’immagine poetica con la stessa dedizione di un setacciatore d’oro, emerge invece in brani più “autonomi”, quasi monadici, come “Sonno” o “Gonfiabile” o “Oscar”, capaci  regalano cartoline ben precise di momenti che finiscono col stamparsi nella memoria visiva di tutti. Anche se, ovviamente, solo Aliperti sa ciò che ha visto, vissuto e provato in quei momenti d’infanzia che paiono permeare così profondamente la struttura di “Camera Oscura”: eppure, la magia della scrittura rende la parola “strumento esplosivo”, capace di conflagrare – quando ben scelta, e ben posizionata – nella testa di chi ascolta con coscienza.

Ovviamente, l’ascolto di “Camera Oscura” pretende alla base un attenzione che l’ascoltatore deve conquistare, per non finire preda di una liquidità che a tutto toglie valore; tuttavia, anche l’ascolto “leggero” del primo disco di Aliperti non dispiace, perché la cura del particolare porta il prodotto finale (ah, che male ci fa utilizzare, per brevitas, questa definizione ingrata…) ad essere non solo ottimo spunto “culturale” (perché l’approccio di Aliperti è quello del cantautore, ed è innegabile) ma anche “oggetto” ben posizionabile su un mercato che, oggi più che mai, ha un disperato bisogno di rinnovarsi nei valori. 

Noi, almeno, ci crediamo.

Categorie
Pop

Dammi tre parole #4 – Maggio

Parole, parole, parole: parole che rimbalzano contro i finestrini di macchine lanciate a tutta velocità verso il fraintendimento, mentre accanto a noi sfilano cortei di significati e di interpretazioni che si azzuffano per farsi strada nella Storia, provando a lasciare un segno. Parole giuste, parole sbagliate; parole che diventano mattoni per costruire case, ma anche per tirare su muri; parole che sono bombe, pronte a fare la guerra o a ritornare al mittente dopo essere state lanciate con troppa superficialità: parole intelligenti, parole che sembrano tali solo a chi le pronuncia, mentre chi le ascolta cerca le parole giuste per risanare lo squarcio. Parole che demoliscono, parole che riparano. Spesso, parole che sembrano altre parole, che pesano una tonnellata per alcuni mentre per altri diventano palloncini a cui aggrapparsi per scomparire da qui. Parole che sono briciole seminate lungo il percorso da bocche sempre pronte a parlare, ma poche volte capaci di mordersi la lingua: se provi a raccoglierle, come un Pollicino curioso, forse potresti addirittura risalire all’origine della Voce, e scoprire che tutto è suono, e che le parole altro non sono che corpi risonanti nell’oscurità del senso.

Parola, voce, musica: matrioske che si appartengono, e che restituiscono corpo a ciò che sembra essere solo suono.

Ogni mese, tre parole diverse per dare voce e corpo alla scena che conta, raccogliendo le migliori uscite del mese in una tavola rotonda ad alto quoziente di qualità: flussi di coscienza che diventano occasioni di scoperta, e strumenti utili a restituire un senso a corpi lessicali che, oggi più che mai, paiono scatole vuote

AIGI’

PERINDIEPOI (bollettino che raccoglie le migliori uscite del mese, in uscita a fine mese)

Tutto quello che ti viene in mente se ti diciamo “informazione, consapevolezza, potere”. 

Con “informazione” mi viene in mente una gran confusione; “consapevolezza” mi ricorda il mio ultimo periodo, che è stato molto prolifico da questo punto di vista; con “potere” mi viene in mente la causa di tanti problemi che affliggono gli uomini da sempre.

BEATRICE PUCCI

Tutto quello che ti viene in mente se ti diciamo “Potere, informazione, consapevolezza”.

Mi viene in mente che le informazioni sono porte che possono portarci ovunque, e che alla base del proprio potere personale ci sono giorni e anni trascorsi a leggere e ricercare, seguendo i propri gusti e le proprie ispirazioni e soprattutto rimanendo fedeli a noi stessi scopriamo la consapevolezza di essere collegati gli uni con gli altri.

SCICCHI

Tutto quello che ti viene in mente se ti diciamo “Potere, informazione, consapevolezza”.

Mi viene in mente che chi è molto seguito, per qualunque cosa faccia ha la responsabilità di informare (se vuole) oltre che influenzare il proprio pubblico su quello che succede fuori dai social. Molte persone non hanno la voglia di informarsi tramite i soliti mezzi, o semplicemente tendono a non volersi far affogare dal mare di melma che c’è lì fuori. Bisogna essere consapevoli di ciò che si sta facendo e di ciò che si sta dicendo, i social possono essere un potere, come l’ennesima conferma che la consapevolezza di ciò che si dice o si fa non è così scontata.

LA PREGHIERA DI JONAH

Tutto quello che ti viene in mente se ti diciamo “informazione, consapevolezza, potere”. 

Stiamo parlando di “E così sia” un disco con carattere, forte, che vuole raccontare la verità con una consapevolezza di chi sà che ogni traguardo è solo un punto di partenza.

CARLA GRIMALDI

Tutto quello che ti viene in mente se ti diciamo “informazione, consapevolezza, potere”.

(mi state provocando!)

Sono tre parole molto importanti, dai significati e dagli effetti più svariati. Direi che “Informazione” è la parola chiave della nostra epoca storica; la comunicazione è praticamente tutto, il perno principale attorno al quale ruotano gli ingranaggi principali della società attuale. Tanto per fare una citazione “Ventiquattromila pensieri al secondo fluiscono inarrestabili alimentando voglie e necessità… comodo ma come dire poca soddisfazione”; per me è precisamente quello che succede quando ci esponiamo, volontariamente o no, al fuoco dell’informazione che, però, resta indispensabile per una seconda parola chiave “consapevolezza”. Per me è l’unica strada possibile, l’unico percorso e l’unica meta; riuscire a “sentire” il proprio tempo, comprenderlo in profondità, conservando uno sguardo dall’alto, una visione ampia. Questo a ben vedere dovrebbe essere, a parer mio, l’obiettivo dell’artista, del cittadino, della persona che, filtrata l’informazione, acquisita consapevolezza, raggiunge il “potere”. Una parola bellissima, che parla di futuro, di facoltà di espletare un effetto e quindi di modificare il presente, di cambiarlo.

Queste tre parole sono in definitiva fondamentali se proiettate nella volontà di un mondo migliore, nel salvataggio del nostro pianeta, nella ricerca del bello, ma, come detto, sono tre ottimi strumenti, che ci rivelano ogni istante la loro natura cangiante.

MONTEGRO

Tutto quello che ti viene in mente se ti diciamo “Potere, informazione, consapevolezza”.

Credo che le tre parole siano strettamente legate tra di loro e portano ad una fotografia attuale di tutto quello che viviamo nel mondo oggi, la “buona” informazione è uno degli strumenti più grandi che abbiamo per avere consapevolezza.

FRAMBO

Tutto quello che ti viene in mente se ti diciamo “potere, consapevolezza, informazione”.

Mi viene in mente Internet. L’informazione è il potere più grande che una persona possa avere, e oggi con internet possiamo informarci su qualsiasi cosa vogliamo. Ci vuole consapevolezza però, non possiamo definirci dei geni su un argomento solamente perché abbiamo letto un articolo al riguardo.

LOURDES

Tutto quello che ti viene in mente se ti diciamo “Informazione, potere, consapevolezza”.

Sono 3 belle parole che se unite fanno paura, anche perché ormai siamo tutti più o meno consapevoli che l’informazione è gestita dal potere. Ma tralasciando questo voglio pensare all’accezione positiva del termine e cioè del potere che la musica esercita su tantissime persone, compreso me. Quante volte sentire una bella canzone ti svolta una giornata? A me capita sempre spessissimo soprattutto con i pezzi più oldies che magari  non ascolto da tanto tempo.

DAVIDOF

Tutto quello che ti viene in mente se ti diciamo “Informazione, potere, consapevolezza”.

L’informazione è cultura ti dà potere e consapevolezza.

MALPELO

Tutto quello che ti viene in mente se ti diciamo “Potere, informazione, consapevolezza”. 

Vorrei trattare dei tre termini sottoposti come se fossero l’uno contenuto nell’altro come all’interno di una matrioska. 

Ritengo che il termine “consapevolezza”, per ciò che io vi associo al primo pensiero, sia il risultato dei primi due. 

Essere consapevoli o avere consapevolezza, per esempio, di se stessi, significa essere ben informati su quali sono le nostre potenzialità; le nostre possibilità di poter fare qualcosa, qualunque cosa. 

Il secondo termine “informazione” è strettamente legato agli altri due; come ho detto essere ben informati ci dà la possibilità di capire ciò che è giusto e cosa è sbagliato e ci mette in una condizione di vantaggio (quindi più potenti )rispetto a chi non sa dove sta andando. 

“Potere” infine per me è sinonimo di “libertà”: poter fare tutto ciò che vogliamo, tutto ciò che possiamo, senza precluderci nulla, consapevoli, appunto, di noi stessi e ben informati su quali siano i nostri limiti e le nostre potenzialità. 

Non voglio associare il termine “potere” a quello per esempio espresso da re e regine nei romanzi cavallereschi. Quello sarebbe sinonimo di “dominio” sugli altri.
Io voglio associarlo al concetto di libertà di tutti, poter fare tutto ciò che si può, possibilità di cui negli ultimi due anni e mezzo siamo stati privati. 

BIAGIO

Tutto quello che ti viene in mente se ti diciamo “potere, informazione, consapevolezza”.

Mi piacerebbe intavolare una filippica su – i poteri forti che ci manipolano controllando l’informazione ma noi non facciamo nulla nonostante ne abbiamo consapevolezza – ma non ho né la voglia né le competenze adatte. 

Quindi useró, tra le tre, la parola che più mi fa pensare al mio album in uscita, cioè consapevolezza.

“Come farsi appendere con sette semplici canzoni” è una raccolta di episodi messi in musica vissuti a cavallo dei miei trent’anni. Le sette semplici canzoni descrivono persone, cani, luoghi, eventi ed oggetti che mi hanno accompagnato attraverso la tragicomica transizione da -enti ad -enta, e mi hanno portato esattamente dove sono adesso donandomi consapevolezza di me stesso e di ciò che mi circonda.

NUELLE

Tutto quello che ti viene in mente se ti diciamo “potere, informazione, consapevolezza”.

Capisco la motivazione per cui è stata scelta questa parola e le parole a seguire, ma mi limiterò e non farò politica, mi limiterò a dire, per me, la funzione che svolgono queste parole nella mia vita.

Potere“: parola molto generica, esistono tanti poteri diversi e tutti sono la causa di problemi con cui dobbiamo

coesistere. Nella mia vita vorrei tanto potere, un potere che anche adesso ho, ma sfortunatamente è molto ridotto per il momento. Il potere che io voglio è quello di poter comunicare a tante persone “il bello”, generare passione e amore per se stessi, il mondo e tutte le cose tangibili e non. Il potere di far ballare le persone, di farle incontrare o di essere indirettamente una spalla su cui piangere.

Informazione

Sono una persona abbastanza strana…mi piace più informarmi e informare su cose astratte che sulle cose concrete. Mi informo ed informo su cose che mi affascinano, che mi fanno riflettere, spesso provo una sensazione di colpa per non prendere parte alle battaglie sociali, proteste etc… oggi per la guerra, domani per la pace, domani perche tizio è meglio di tizio. Credo che semplicemente ho altre battaglie da combattere e la prima è con me stesso.

Consapevolezza

La prima cosa che vorrei per me stesso e gli altri è la consapevolezza di se stessi, dei proprio obbiettivi, dolori, traumi, amori, debolezze e soprattuto di che cosa significhi vivere la vita. Il giorno in cui un individuo si trova a far fronte alla vita, da solo, sarà il giorno in cui si risveglieranno e usciranno fuori tutti i sentimenti più dolci e spaventosi che per anni hanno trovato riposo nell’inettitudine. La cosa più bella è che magicamente ci sarà tendenzialmente una considerazione sull’importanza dell’amore e dell’empatia.

NUBE

Quello che ti viene in mente se ti diciamo “Informazione, potere, consapevolezza”. 

Devo ammettere che la domanda mi ha colto di sorpresa, non è di certo una di quelle per cui hai la risposta pronta. Tutte e tre sono parole di estrema attualità, sia nel campo della musica che del periodo socialmente instabile in cui stiamo vivendo da qualche anno, in questo caso però parlerò di musica. Per quanto riguarda la parola “informazione” mi viene in mente la poca informazione che c’è riguardo tanti aspetti dell’industria musicale e dell’essere un musicista in generale.

“Il potere di tanti in mano di pochi” è una frase che può essere applicata anche al mondo musicale. La corsa alla playlist è la nuova corsa all’oro, un meccanismo dal quale non è semplice staccarsi ma che è doveroso farlo.

Ed infine “consapevolezza”, penso sia fondamentale in un campo come l’arte sapere quanto si vale per raggiungere i propri obbiettivi e non farsi abbattere da fattori esterni.

Categorie
Indie Pop

Aliperti, l’amore per il “Vintage” e per le cose fatte bene

Non sono solito, come saprà bene chi legge questa rivista, sbilanciarmi troppo nei confronti degli artisti emergenti che incontro lungo la mia via di implacabile censore: aspetto, solitamente, la carne al fuoco che solo un disco di debutto può dare, nell’era in cui tutto e tutti sembrano essersi affidati alla volatilità del singolo; con Aliperti, però, mi sento di fare una delle mie rarissime eccezioni, e a ragion veduta.

Sì, perché il giovanissimo talento (classe 2000, il tempo passa per tutti ma lui è ancora giovane, eccome…) di scuola Formica Dischi (realtà toscana da approfondire: nomi interessanti in roster) è in realtà ad un passo dalla pubblicazione di un disco d’esordio che, ne sono certo, farà parlare di lui; da dove mi deriva tutta questa sicurezza? Beh, basta che diate un ascolto alla già densa discografia del ragazzo: una manciata di brani che rivelano il gusto per un certo tipo di ricerca, di scrittura, di sonorità che fa scorgere un cuore antico tra le pieghe moderne, modernissime del progetto Aliperti.

Non a caso, il titolo del suo nuovo singolo (l’ultimo prima della pubblicazione del disco) non poteva che essere “Vintage”, perché in Aliperti tutto diventa patinato di un velo di nostalgia che fa guardare al passato, impreziosendolo: il brano parte con sonorità compassate, lasciando crescere poco a poco il groove attraverso una sapiente scrittura ritmica del testo, che rotola felicemente verso l’akmé di un ritornello che si fa “mantra”; se il mood del brano ammicca agli Ottanta per scelta di suoni e arrangiamento, nell’anima di Aliperti si scorge una deriva Settanta che fa godere i più “attempati” come me e potrebbe ricordare, ai più giovani, la musica di Giorgio Poi, altro campione della nuova leva cantautorale.

Il brano, poi, sa raccontare un’intimità fatta di ricordi e insicurezze che si mescolano nel sapore dolce della rimembranza, perché una foto venuta male è comunque una traccia indelebile (spesso, l’unica che abbiamo) del nostro passaggio, o del passaggio di person che amiamo e che, talvolta, dobbiamo accettare di perdere: la centralità della fotografia, ribadita anche in questo nuovo brano, si era già fatta avvertire nei singoli precedenti, come “Isola”, dimostrando una certa abitudine in Aliperti alla contaminazione fra linguaggi, all’incontro fra mondi artistici diversi.

Insomma, i presupposti ci sono tutti per continuare a credere che esista musica per la quale valga il tempo di scrivere una recensione, e la pena di leggerla. Ci aggiorniamo presto, perché quel tanto agognato disco d’esordio è oramai alle porte..

Categorie
Comunicato stampa

“Elba” è il nuovo singolo di Aliperti

Fuori da oggi venerdì 8 ottobre per Formica Dischi (distr. Artist First) il nuovo singolo di Aliperti, cantautore originario di Lucca che con Elba anticipa l’uscita di un album che vedrà la luce nei prossimi mesi. Con questo pezzo tipicamente indie-pop l’artista si fa strada attraverso le sensazioni che accompagnano la fine dell’estate, tra nostalgia e ricordi d’amore.


Elba rappresenta il desiderio di ricordare con leggerezza i momenti più belli
 di una storia d’amore che si spegne insieme all’estate
tra i mille impegni e la frenesia quotidiana.


(Aliperti)


SCOPRI IL BRANO SU SPOTIFY




Presskit (link privato da non diffondere)

Autore: 
Daniele Aliperti
Etichetta: Formica Dischi
Produzione: Formica Dischi
Publishing: Gianni Rodo Edizioni
Distribuzione: Artist First


BIO:
Daniele Aliperti, in arte Aliperti, nasce a Lucca nel 2000 e incontra la musica fin da bambino, quando inizia a prendere lezioni di pianoforte. Durante l’adolescenza prende forma la sua passione per la composizione che nel corso degli anni si consolida, affiancata anche dallo studio della chitarra e del canto. Riguardo alla sua passione per la musica dichiara: “La musica e la composizione sono un’ottima cura per i momenti peggiori e una perfetta compagna nei momenti euforici, entrambi fonte di ispirazione per le mie canzoni”. Nell’estate del 2021 prende parte a diversi eventi live tra cui il Beat Festival di Empoli e il Deejay On Stage di Riccione nella sezione emergenti. Aliperti ha già all’attivo cinque singoli, tutti pubblicati per Formica Dischi. Elba è il suo ultimo brano, primo capitolo musicale che anticipa l’uscita di un album.

Instagram
Facebook
Spotify