Esce venerdì 5 luglio 2024 su tutte le piattaforme digitali il primo EP di AL!S dal titolo “Annuario“, un nuovo capitolo già anticipato dal singolo “Addio per niente“, un brano che si svelava personale e intenso, ed era stato dedicato a chi non riesce a dire addio, che sviscera le dinamiche di una relazione tossica e non solo, in un brano atipicamente estivo.
“Annuario” è disco che suona come un timido manifesto generazionale e un’autobiografia musicale, condivisa con altre ragazze sole e ricordi scomodi.
Noi volevamo conoscerla meglio, e per farlo siamo stati a casa sua. Ecco com’è andata!
“Marchino”:
Il peluche Marchino è stato il primo regalo di mia mamma quando ero nella culla e da allora l’ ho sempre tenuto con me -o portato nei viaggi più strani quando avevo paura di dormire- per scacciare i mostri dal mio letto, anche se adesso ha entrambi gli occhi vitrei ed è molto inquietante.
“La buffa scacchiera di papà”
Quando ero piccola chiedevo a mio padre di insegnarmi qualsiasi gioco da tavolo lui conoscesse e ricordo di essere da subito stata attratta da questa “buffa scacchiera” – buffa perché ai tempi era più grande di me e ha delle pedine all’interno che sono giganti- e chiedevo a mio padre di farmici giocare ogni sera prima di andare a letto: gli scacchi mi hanno sempre regalato molta pace interiore, ma con questo oggetto è molto più divertente giocarci.
“Natura liceo”
Questo dipinto l’ho acquistato all’open day del liceo artistico- una delle poche volte che ci ho messo piede- perché mi colpirono fin da subito i colori.
Questo oggetto è importante per me perché ogni sera che sono tornata a casa sbronza finivo per catapultarmi in cucina e, essendo esso appeso accanto al forno a microonde, sembrava giudicarmi così tanto che alle volte ero costretta a tapparlo per non sentirmi in colpa.
“Chiavi Casetta”
A 21 anni sono andata a vivere fuori casa per qualche mese ed è stata una dell’esperienze più belle di tutta la mia vita: io e la mia coinquilina, il giorno del trasferimento nella casa nuova, decidemmo di andare ad un discount e comprare un appendi chiavi da mettere all’ingresso.
Non lo abbiamo mai usato davvero, ma quando ce ne andammo da là me lo portai con me e da allora ci appendo sempre un mazzetto di chiavi, quasi nella speranza che mi possa riportare lì anche solo per un istante.
“Tarocchi costosi”
Durante la pandemia ho cominciato a leggere i tarocchi ed effettivamente mi ci sono appassionata tantissimo: questo è stato il primo mazzo che ho scelto per davvero dopo il primo e con esso ho letto le carte a più di cento persone, infilandomi anche in situazioni un po’ strane: tutt’ora è il mazzo alla quale mi sento più legata in assoluto.