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Comunicato stampa Rap

DFWU + Moder e Ravenna spacca ancora

“Cronico” è il nuovo singolo dei DFWU, uscito il 22 ottobre 2024. Sentirsi inadeguati nei confronti della società, ma con la cognizione di potersi distinguere (“purtroppo vivo chiaramente in babbilonia da assiro”). Il solido groove dei DFWU unito alle barre di Moder dà vita un pezzo intenso e trascinante.

Foto: DFWU

Queste le parole con le quali il trio presenta la canzone:
«”Cronico” affronta il conflitto interno di un individuo contro le aspettative e le ipocrisie della società moderna. Rampa in questo brano critica la superficialità e lotta per mantenere la propria autenticità. Riflette sulle sue debolezze e sulla ricerca di appartenenza, trovando conforto e speranza nella musica (“se penso a lei non stacco mai”). Accettando le complessità della vita, il protagonista evolve attraverso resilienza e auto-riflessione, cercando autenticità e pace interiore.»

Puoi ascoltare il brano qui:

BIO

Don’t Fuck With Us è un’odissea sonora nata durante la quarantena, quando il trio Rampa, Mattia e Anton inizia a sperimentare con synth, loop e prime rime. Fondendo hip-hop, jazz e funk, ispirati da Sangue Misto e Robert Glasper, creano una sinfonia urbana. Sul palco, Daniel alla batteria e Lorenzo al basso amplificano l’esperienza, mentre Marco al piano aggiunge una nuova dimensione al sound.
DFWU incarna l’energia e la diversità della scena musicale romagnola.

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Fonte: Costello’s Agency

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Comunicato stampa

Giulia Impache elargisce esperienze sensoriali

“Quello che (outside)” è il nuovo singolo di Giulia Impache, uscito venerdì 18 ottobre 2024. L’artista torinese continua ad illuminare le nostre vite portandoci dentro la sua realtà fenomenica, dove i parametri della canzone sono dissolti e l’espressione vocale è al centro della creazione, come insegnava il Battiato “elettronico”.

Foto: Lorenzo Firmi

Queste le parole con le quali l’artista presenta la canzone:
«La voce, la mia, come strumento per abbattere le mie barriere personali.
Cantare mi ha salvata da una timidezza letale spesso fraintesa come arroganza e superiorità. La timidezza fa sbagliare le parole. Confonde le intenzioni. Ci ammutolisce.
Insicurezza e timidezza a volte aleggiano su di me, oscurando la mia luce. La voce è l’unico modo che ho per sconfiggerle. Per non essere fraintesa. Solo con il canto posso davvero esprimermi, essere me stessa, conoscermi e anche proteggermi. Quando canto, respiro.
Ho scelto questo pezzo come uno dei singoli del disco perché è uno dei più personali. Affronta un tema a me molto caro e spero possa fare da riparo per chi vive o ha vissuto situazioni come ansia, attacchi di panico e momenti di vulnerabilità.»

Puoi ascoltare il brano qui:

BIO
Giulia Impache è una cantante e compositrice italiana. Il suo suono e la sua ricerca musicale esplorano la voce in relazione al corpo su un piano tecnico ed emotivo. Si tiene lontana da etichette e generi, cercando di mantenere la sua natura ibrida, data dalla miscela di influenze che vanno dalla musica antica al folk e dall’ambient all’elettronica “spaziale”. Aperta all’ascolto, è stata in grado di plasmare una miscela stilistica e sonora che coinvolge la voce come strumento per creare suoni avvolgenti, eterei e oscuri.
La sua ricerca mira anche a rompere il legame canonico con le parole. Sperimentando con le sonorità, si trova a parlare nuovi linguaggi basati sulla connotazione, sul fonema libero da qualsiasi legame concettuale predefinito, lo stesso impasto emotivo ed evocativo che un suono può portare.

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Fonte: Costello’s Records

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L’attitudine non si compra e i VIZIOSA ce l’hanno

“Strade Bianche” è il nuovo singolo dei VIZIOSA, uscito martedì 15 ottobre 2024. Post punk all’italiana ma con un tocco indiscutibilmente britannico, grazie a un guest d’eccezione alle chitarre: Drew McConnell (Babyshambles, Liam Gallagher).

Foto: Ivan Cazzola

Queste le parole con le quali la band presenta la canzone:
«”Strade bianche” è il grido straziante di tutte quelle anime perse o ferite che galleggiano nel fetore tossico in cui vivono.
Figli che nelle strade trovano rifugio, armati di stagnola e accendini. Madri, con il viso corroso da lacrime bianche, cercano impaurite, tra schifo e solitudine, i loro figli.
Il bagno di un locale diventa teatro di un finale tragico, ma che ha il sapore di libertà. Una corda diventa l’unico mezzo disponibile per togliersi dall’anima quel peso bianco.»

Puoi ascoltare il brano qui:

BIO
VIZIOSA è l’incontro malato fra generazioni punk differenti, quella del ‘77 e quella del post punk più attuale.
Le canzoni raccontano in modo crudo di persone messe ai margini dalla società, maltrattate e offese, ma anche di amore e di speranza, il tutto condito da un sound acido, potente e tumultuoso. VIZIOSA mette a nudo la parte più intima e schifosa di ognuno di noi, quella che tutti cerchiamo di nascondere dentro noi stessi.

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Fonte: Costello’s Agency

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Un calcio ai guai con SUPERTELE

“Mutande” è il nuovo singolo di SUPERTELE, uscito venerdì 11 ottobre 2024. Il cantautore DIY sviluppa le sue trame pop con un interessante approccio lo-fi. Pop emotivo, leggero e precario proprio come l’iconico pallone degli anni 70 dal quale l’artista lombardo prende il nome.

Foto: Enrico Luoni

Queste le parole con le quali l’artista presenta la canzone:
«La traccia esplora il caos pratico ed emotivo di una persona che si sente sopraffatta dalla vita e dalle sue complessità, ma che trova conforto e rifugio nell’intimità sia fisica che affettiva. È un viaggio tra il dolore, l’instabilità e la ricerca di un rifugio in cui nascondersi.
La canzone parla del bisogno umano di connettersi profondamente con qualcun altro quando tutto sembra incomprensibile. Nonostante il “casino” c’è la speranza di trovare sollievo e rinnovamento nell’amore, anche nei suoi aspetti più semplici e fisici. Le mutande sono dunque una metafora dell’intimità e della protezione. Si cerca un rifugio nelle “mutande” dell’altro, un posto dove sentirsi al sicuro e poter rinascere.
Musicalmente la canzone è un pop dalle sfumature urban, con sample presi da vecchi vinili, che danno al sound un gusto lo-fi e un’atmosfera instabile, come l’umore di chi scrive.»

Puoi ascoltare il brano qui:

BIO
SUPERTELE inizia a suonare a 10 anni. Da quando ne ha 13 scrive canzoni. Innamorato da adolescente del punk e del grunge suona in una serie di band in giro per la Brianza, Milano e il nord Italia. Con il passare degli anni, amplia il suo orizzonte musicale, sperimentando sonorità più psichedeliche e sperimentali, contaminandole con un approccio cantautorale nei testi.
Durante la pandemia inizia a dedicarsi alla produzione musicale, gettando le basi per il suo progetto solista. In questa seconda vita artistica, mescola sample, suoni catturati dalla vita quotidiana e strumenti vintage, mantenendo lo spirito DIY che ha caratterizzato le sue origini.
Il risultato è un sound ibrido che spazia tra alternative pop e lo-fi, con influenze elettroniche e momenti più ballabili. In questo progetto, SUPERTELE scrive, produce e canta la sua musica, occupandosi anche dell’intera componente visiva.

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Fonte: Costello’s Agency

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Il viaggio ipnotico di Marco Scipione

“H(ost)” è il nuovo LP di Marco Scipione, uscito martedì 8 ottobre 2024 via Cassis Records. Suoni distensivi e atmosfere tanto sperimentali quanto estatiche. E poi, parafrasando un altro noto musicista italiano di formazione jazz, c’è un sax che spinge a fondo “come ciclisti gregari in fuga”.

Foto: Alessandra Fuccillo

Queste le parole con le quali il musicista presenta il disco:
«Con “H(ost)” ho voluto esplorare la parte più intima, dolorosa e pura della mia dedizione alla musica. Spingere all’estremo il processo di ricerca sonora e personale che porto avanti da anni. Ho lasciato che le cose che amo di più ispirassero il mio sviluppo creativo e il processo di scrittura: dal mio cane Sergio ai Radiohead, dalle colonne sonore di film e videogame al jazz.»

Puoi ascoltare l’album qui:

BIO
Marco Scipione è un sassofonista italiano considerato uno dei nomi più rilevanti della scena emergente. Sassofonista anomalo, virtuoso nel jazz e nella fusion ma con un solido background nel rock e nel metal, è uno dei principali utilizzatori di effetti sul suo strumento che distorce e modifica ispirandosi a Kurt Cobain, ai riff di Tom Morello e alle suggestioni sonore eteree dei Radiohead. Un approccio che esprime a pieno nel suo trio post punk hardcore DANG!
La passione per le colonne sonore, la musica di ricerca, i videogames hanno spinto Marco a continue esplorazioni sonore, maturate in diversi progetti e concerti in solo.
L’anima rock e quella sperimentale si chiudono in un perfetto ed eterogeneo triangolo musicale con la sua attività di session man che lo vedono girare il mondo assieme ad alcuni dei più autorevoli artisti pop e jazz italiani (Eros Ramazzotti, Mario Biondi, Tommaso Paradiso).
“H(ost)” è il debutto di Marco Scipione come solista. Registrato al Bunker Studio di Brooklyn è un disco di solo sax, senza sovraincisioni o loop.

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Fonte: Costello’s Agency

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Derri ha deciso di stare nel chill

“Ercole” è il nuovo singolo di Derri, uscito martedì 1 ottobre 2024. Una produzione interessante, tra il downtempo e uno psych-pop squisitamente lo-fi, per una traccia che comunica l’importanza dei momenti di relax in questa vita grama. L’inizio di un nuovo percorso per il cantautore monzese, decisamente da seguire.

Foto: Emanuela Mereu

Queste le parole con le quali l’artista presenta la canzone:
«Un inno al lasciare andare e accettare se stessi e il presente.
Il verso ”è l’illusione di qualcosa d’importante che ha trasformato la mia vita in distrarsi” racchiude il senso del brano. Ricordarsi di dare importanza alla vita stessa, piuttosto che a ciò che viene considerato importante, per poter godere appieno dell’esperienza e non solo di ciò che ricerchiamo. L’arrangiamento mette insieme influenze ballad e acustiche guardando al pop moderno nella scelta melodica e della parte ritmica, in un’esperienza eterea, distesa ma incisiva tanto quanto una hit.»

Puoi ascoltare il brano qui:

BIO
DERRI è un cantautore per necessità. Crede che la vita ordinaria sia psichedelia, che dentro alle cose di tutti i giorni ci sia tutta la poesia e il dramma di cui abbiamo bisogno.
Abbracciando un ampio spettro di generi e influenze e attingendo dalle esperienze personali più diverse, ha sempre cercato, come un alchimista, il giusto equilibrio tra canone e follia, tra pensiero ed emozione, senza mai rivelare del tutto quanto ci fosse di suo in quanto veniva raccontato. Canta in modo distintivo testi vividi, di fronte a interi panorami sonori per un’esperienza pop che è tutto fuorché plasticosa, pur mantenendo il carattere da hit. I suoi brani immortalano le affascinanti stranezze e le contraddizioni dell’esperienza in uno sfondo animato e ricco di dettagli.

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I Facile lanciano il loro EP in orbita

“Disco Shuttle” è il nuovo EP dei Facile, uscito venerdì 27 settembre 2024. Una summa dell’arte del duo: chitarre taglienti come lame Cold Steel e testi che narrano di storie turbolente.

Foto: Riccardo Garofalo

Queste le parole con le quali la band presenta l’EP:
«”Disco Shuttle,” l’ultimo EP dei Facile, è un viaggio sonoro che esplora la disgregazione delle relazioni e la rabbia sottostante, il tutto permeato da un senso di staticità ambientale. Le tracce, ricche di tonalità ruvide e accordi graffianti, evocano paesaggi di contrasti e quieti tumulti. Un’opera che narra, con linguaggio elegante e tagliente, l’eterno ritorno di passioni spezzate e sogni infranti, catturando l’essenza delle relazioni travagliate e del disincanto.»

Puoi ascoltare il disco qui:

BIO
Facile nascono in un garage nella bassa Brianza, disconnessi dalla frenesia metropolitana.
Spinti dall’esigenza di trasformare in musica le quotidiane esperienze della vita di periferia, scrivono per guarirsi da una visione metereopatica e disillusa della vita.
Vivono nella scena underground brianzola dove si raccontano attraverso distorsioni e groove decisi, partoriti in lunghe sessioni di rilascio emotivo e ricostruzione musicale in studio di registrazione.

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Giovanni Milani fotografa il suo momento di grazia

“Fotografia N.2” è il nuovo album di Giovanni Milani, uscito il 20 settembre. L’episodio discografico della svolta per il cantautore toscano dalla propensione jazz, prezioso riassunto della sua indole versatile.

Foto: Greta Pettinari

Queste le parole con le quali il sassofonista presenta il disco:
«Il titolo del disco, “Fotografia N.2”, deriva dal fatto che è il mio secondo album e dal concetto che ogniqualvolta fissiamo la nostra musica non è che fare una fotografia di quello che si è musicalmente in quel momento. Per fare ciò, nel mio caso, è stato necessario “uccidere” il passato immortalandolo in un album.»

Puoi ascoltare il brano qui:

BIO
Compositore, sassofonista e cantante mugellano, Giovanni Milani si propone di creare una musica che unisca il suo vissuto musicale: il jazz nell’ambito accademico, il pop nella vita quotidiana e l’elettronica nella vita notturna. Un suono che scalda ma non brucia.

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Per i Wearesynthetic è giunto il momento di riavviare la realtà

“CTRL ALT SYNTH” è il nuovo album dei Wearesynthetic, uscito il 10 settembre. Attraverso 9 tracce catchy e danzerecce, come ci avevano abituato con i precedenti singoli, la band sarda mette a nudo con sagacia le incoerenze e le assurdità che caratterizzano il consorzio umano.

Foto: Antonio Ruzzoli

Queste le parole con le quali il trio presenta l’album:
«Il primo LP dei Wearesynthetic, “CTRL ALT SYNTH”, rappresenta una svolta significativa per la band, dopo la pubblicazione di due EP. L’album è una raccolta di 9 tracce che dipingono in maniera incisiva e profonda un ritratto della società contemporanea, esplorando tematiche profonde e spesso trascurate. Con ritmi accattivanti, melodie avvolgenti e testi pungenti, i Wearesynthetic ci guidano attraverso un viaggio musicale che invita a riflettere sulle contraddizioni e le complessità del mondo moderno, svelando le ombre dietro la facciata della normalità. Ogni brano è uno squarcio su un diverso aspetto della realtà, raccontato con l’autenticità e il cinismo tipici del sound della band, che mescola influenze indie-electro e synthpop, creando atmosfere sonore rievocative e originali. Un’opera che rappresenta un riavvio, una combinazione di tasti che ci spinge a riconsiderare ciò che spesso diamo per scontato, offrendo una prospettiva fresca e sincera sulla realtà che ci circonda. La musica dei Wearesynthetic, caratterizzata da ritmi pulsanti e sintetizzatori incisivi, è un’esplosione di energia che cattura l’ascoltatore fin dal primo beat.»

Puoi ascoltare il disco qui:

BIO
Wearesynthetic sono 3 come i colori primari. Nella loro musica usano i synth come Jackson Pollock usa il colore giallo. Uno di loro è alto, ma gli altri 2 saltano come Dash Kappei. Sono caldi, a volte freddi, dipende da quale telecomando usano. Amici da sempre, compagni di band negli ultimi 10 anni. Suonano digitali con energia e analogici con cuore.

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Nel labirinto di Giulia Impache

“When My Eyes” è il nuovo singolo di Giulia Impache, uscito martedì 3 luglio 2024. Un brano-dedalo, frutto della creatività brillante di tre compositori che uniscono le proprie inclinazioni artistiche. La voce spirituale di Giulia si libra maestosamente su una base irrequieta e tortuosa.

Foto: Luce Berta

Queste le parole con le quali l’artista presenta la canzone:
«La decisione di inserire questa traccia come bonus track nasce dal fatto che durante un live abbiamo suonato questo brano composto da Jacopo.
Nonostante esca dalla narrazione del disco, per me questo pezzo riveste un ruolo cruciale a livello musicale: è il punto di arrivo tra le produzioni elettroniche sperimentali di Jacopo Acquafresca  e Andrea Marazzi e la mia musicalità fortemente radicata nella melodia e nell’etereo. Una linea sottile di voce si poggia delicata su una base elettronica portata al suo estremo.  
Dopo due anni di lavoro insieme, Jacopo e io ci siamo innamorati di questo brano per la sua saturazione elettronica, unita ad accordi molto semplici su cui si insinua una melodia cinematica. La soundtrack di un film sulla sopravvivenza e sulle esperienze di vita.»

Puoi ascoltare il brano qui:

BIO
Giulia Impache è una cantante e compositrice italiana. Il suo suono e la sua ricerca musicale esplorano la voce in relazione al corpo su un piano tecnico ed emotivo. Si tiene lontana da etichette e generi, cercando di mantenere la sua natura ibrida, data dalla miscela di influenze che vanno dalla musica antica al folk e dall’ambient all’elettronica “spaziale”. Aperta all’ascolto, è stata in grado di plasmare una miscela stilistica e sonora che coinvolge la voce come strumento per creare suoni avvolgenti, eterei e oscuri.
La sua ricerca mira anche a rompere il legame canonico con le parole. Sperimentando con le sonorità, si trova a parlare nuovi linguaggi basati sulla connotazione, sul fonema libero da qualsiasi legame concettuale predefinito, lo stesso impasto emotivo ed evocativo che un suono può portare.

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Fonte: Costello’s Records