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Cosa c’è nella camera di Bandit

Torna Bandit con un singolo disponibile da venerdì 3 gennaio 2025 su tutte le piattaforme digitali per Bradipo Dischi (in distribuzione Believe): un nuovo brano dal titolo “Zarathustra“, che segue i precedenti singoli “Camerata” e “La nostalgia“, pubblicati a novembre e dicembre 2024. I due brani arrivano dopo una lunga assenza dalla pubblicazione di un piccolo cult della scena indipendente: nel 2011 uscì infatti clandestinamente il primo album di Bandit “Quando la luce grande della discoteca“, pubblicato poi ufficialmente in versione restaurata nel 2023, che fu un inconsapevole manifesto generazionale irriverente e dolce-amaro.

Attraverso una prospettiva olistica, partendo dagli orrori dell’overtourism contemporaneo, passando per i social e l’idolatria degli influencer, questo brano è l’urlo disperato di una umanità schiacciata da ogni parte e soffocata dal proprio stesso status, dal proprio stesso bisogno di apparire, che per converso si tramuta nello scomparire dei propri bisogni profondi dietro la maschera di un falso sé. L’amore autentico sembra l’unica salvezza da questa morsa autodistruttiva.



Per conoscere meglio Paolo, e questo suo mondo ironico e surreale, non potevamo che introfularci in casa sua e farci la raccontare la storia di cinque dei suoi oggetti preferiti.

Busto di Lenin fuxia: Quando il mio migliore amico ha acquistato una stampante 3d la prima cosa che ho fatto è stato andare a casa sua e farmi realizzare istantaneamente un busto di Lenin di un colore fluo.

Ma è solo l’oggetto più rappresentativo della mia enorme collezione di cose sovietiche.

Porta-smarphone comunista: Intantolui stesso come prima cosa aveva pensato di fabbricarmi invece questo grazioso appoggia-smarphone a forma di falce e martello.

Guida di Sarajevo: Quello in Bosnia è stato il viaggio più bello che ho fatto in vita mia, nonostante sia stato in luoghi più remoti. E’ qui dietro l’angolo ma è veramente un luogo assurdo, malinconico e magico, e consiglio a chiunque di farcisi un giro.

Mazinga: Adoro i robottoni giapponesi della prima era, e ne ho molta nostalgia perché esprimevano una fiducia nel futuro molto rassicurante.

CASIO VL-1: Questo coso è un sintetizzatore con calcolatrice della Casio, molto famoso negli anni 80. La cosa più bella è che si modificano i suoni inserendo cifre dalla calcolatrice. Ci ho suonato alcune cose nel mio nuovo album Grigia.

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“Zarathustra” è il nuovo singolo di Bandit

Torna Bandit con un singolo disponibile da venerdì 3 gennaio 2025 su tutte le piattaforme digitali per Bradipo Dischi (in distribuzione Believe): un nuovo brano dal titolo “Zarathustra“, che segue i precedenti singoli “Camerata” e “La nostalgia“, pubblicati a novembre e dicembre 2024. I due brani arrivano dopo una lunga assenza dalla pubblicazione di un piccolo cult della scena indipendente: nel 2011 uscì infatti clandestinamente il primo album di Bandit “Quando la luce grande della discoteca“, pubblicato poi ufficialmente in versione restaurata nel 2023, che fu un inconsapevole manifesto generazionale irriverente e dolce-amaro.

Attraverso una prospettiva olistica, partendo dagli orrori dell’overtourism contemporaneo, passando per i social e l’idolatria degli influencer, questo brano è l’urlo disperato di una umanità schiacciata da ogni parte e soffocata dal proprio stesso status, dal proprio stesso bisogno di apparire, che per converso si tramuta nello scomparire dei propri bisogni profondi dietro la maschera di un falso sé. L’amore autentico sembra l’unica salvezza da questa morsa autodistruttiva.


Abbiamo dei seri problemi con il desiderio. Vogliamo tutti ciò che tutti desiderano, ci frustriamo se non lo otteniamo, ma anche quando lo otteniamo ci sentiamo vuoti e insoddisfatti. Forse la pressione sociale ci fa desiderare cose che non vogliamo davvero, o forse è la competizione stessa per ottenerle a rendere alla fine indesiderabile qualsiasi cosa.


SCOPRI IL BRANO: https://bfan.link/zarathustra


 

Testo di Paolo Bandirali
Musica di Paolo Bandirali e Matteo Manzo

Hanno suonato: 
Matteo Manzo (chitarre, synth)
Paolo Bandirali (chitarre acustiche, CasioTone)
Giovanni Colombo (batteria e percussioni)

Produzione e registrazioni di chitarre e synth di Matteo Manzo 
Voci e batteria registrate da Matteo Portugalli presso Garage 206 
Mix di Matteo Portugalli
Master di Andrea De Bernardi presso Eleven Mastering Studio

Foto di Francesca Infante
 

BIO:

Bandit è un cantautore intelligente e sensibile che viene suo malgrado travolto dalla turbotamarragine della provincia più remota di Milano, finendo irrimediabilmente assorbito dalle discoteche e dalla ketamina. Come un Omero degli anni zero, tra il 2008 e il 2011 compone “Quando la luce grande della discoteca“, una fotografia amara e neorealista dei lunghi pellegrinaggi serali a caccia di vagina nei primi anni zero e delle strane creature che abitano queste zone d’ombra. Per dieci anni porta in giro chitarra alla mano quest’opera che nel sud di Milano diviene un piccolo cult, senza mai trovare tuttavia una veste definitiva. Nel 2023 entra in Bradipo Dischi, e con il loro aiuto riesce finalmente a produrre e a fare uscire ufficialmente nel novembre dello stesso anno il suo piccolo capolavoro underground. A un anno dall’uscita dell’album di esordio, torna con “Camerata”, singolo che prelude al suo secondo lavoro “Grigia” in uscita a gennaio del 2025.

https://www.instagram.com/banditpaolo/

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“La nostalgia” è il nuovo singolo di Bandit

Torna Bandit con un singolo disponibile da venerdì 6 dicembre 2024 su tutte le piattaforme digitali per Bradipo Dischi (in distribuzione Believe): un nuovo brano dal titolo “La nostalgia“, che segue il precedente singolo “Camerata“, pubblicato a novembre. I due brani arrivano dopo una lunga assenza dalla pubblicazione di un piccolo cult della scena indipendente: nel 2011 uscì infatti clandestinamente il primo album di Bandit “Quando la luce grande della discoteca“, pubblicato poi ufficialmente in versione restaurata nel 2023, che fu un inconsapevole manifesto generazionale irriverente e dolce-amaro.

La nostalgia e la retromania hanno stufato, insieme col minimalismo e l’indie-pop. In questo nuovo brano sfrontato Bandit dissacra e dileggia la wave modaiola in atto, cercando di rompere il velo patinato di entusiasmi facili e recensioni che magnificano tutto a prescindere, e provando di fare “letteralmente” una critica musicale. Ne uscirà sconfitto? Certo che sì. Contiene omaggi a Umberto Tozzi fuori tempo massimo, percussioni vintage e, ovviamente, finale in fade-out.
 

Guccini sclerò giustamente contro Bertoncelli, ma oggi avercelo un Bertoncelli.
La critica è diventata una forma molto paracula di pubblicità, si è appiattita su di essa, nessuno parla male di niente, è tutto bellissimo, tutto freschissimo!
Per questo ho deciso di creare una critica musicale, letteralmente.

 

SCOPRI IL BRANO: https://bfan.link/la-nostalgia

Matteo Manzo (chitarre, synth)
Paolo Bandirali (chitarre acustiche, CasioTone)
Giovanni Colombo (batteria e percussioni)
Pierpaolo Alberici e Matteo Portugalli (cori)
Produzione e registrazioni di chitarre e synth di Matteo Manzo 
Voci e batteria registrate da Matteo Portugalli presso Garage 206 
Mix di Matteo Portugalli
Master di Andrea De Bernardi presso Eleven Mastering Studio
Foto di Francesca Infante

BIO:
 

Bandit è un cantautore intelligente e sensibile che viene suo malgrado travolto dalla turbotamarragine della provincia più remota di Milano, finendo irrimediabilmente assorbito dalle discoteche e dalla ketamina. Come un Omero degli anni zero, tra il 2008 e il 2011 compone “Quando la luce grande della discoteca“, una fotografia amara e neorealista dei lunghi pellegrinaggi serali a caccia di vagina nei primi anni zero e delle strane creature che abitano queste zone d’ombra. Per dieci anni porta in giro chitarra alla mano quest’opera che nel sud di Milano diviene un piccolo cult, senza mai trovare tuttavia una veste definitiva.

Nel 2023 entra in Bradipo Dischi, e con il loro aiuto riesce finalmente a produrre e a fare uscire ufficialmente nel novembre dello stesso anno il suo piccolo capolavoro underground. A un anno dall’uscita dell’album di esordio, torna con “Camerata”, singolo che prelude al suo secondo lavoro “Grigia” in uscita a gennaio del 2025.

https://www.instagram.com/banditpaolo/

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“Camerata” è il nuovo singolo di Bandit, dopo un assenza di più di dieci anni

Torna finalmente il progetto di Bandit con un singolo disponibile da venerdì 8 novembre 2024 su tutte le piattaforme digitali per Bradipo Dischi (in distribuzione Believe). “Camerata“, questo il titolo del brano, è un nuovo e inaspettato capitolo che segue una lunga assenza dalla pubblicazione di un piccolo cult della scena indipendente. Nel 2011 uscì infatti clandestinamente il primo album di Bandit “Quando la luce grande della discoteca“, pubblicato poi ufficialmente in versione restaurata nel 2023, che fu un inconsapevole manifesto generazionale irriverente e dolce-amaro.

Prima anticipazione di un nuovo disco in arrivo quest’inverno, la genesi di questo brano risale a quando Bandit, leggendo dei programmi di partiti di estrema destra, li trova così stupidi da decidere di metterli in musica. Immaginando quindi un dialogo tra un giovane camerata e un vecchio commilitone, svela un clamoroso errore di marketing dei movimenti nazionalisti. È un canto di guerra, che per ferire il nemico se ne frega di fare vittime innocenti, confidando nella maggiore intelligenza degli amici colpiti di striscio, rispetto ai nemici di sempre.
 

Comunque non so se sia una buona idea proporre Camerata come singolo.
È troppo estrema, troppo esposta, se fossi una rivista io non la pubblicherei.



SCOPRI IL BRANO: https://bfan.link/camerata


Testo di Paolo Bandirali
Musica di Paolo Bandirali e Matteo Manzo

Hanno suonato: 
Matteo Manzo (chitarre, synth)
Paolo Bandirali (chitarre acustiche, CasioTone)
Giovanni Colombo (batteria e percussioni)
Produzione e registrazioni di chitarre e synth di Matteo Manzo 
Voci e batteria registrate da Matteo Portugalli presso Garage 206 
Mix di Matteo Portugalli

Master di Andrea De Bernardi presso Eleven Mastering Studio
Foto di Francesca Infante





BIO:


Bandit è un cantautore intelligente e sensibile che viene suo malgrado travolto dalla turbotamarragine della provincia più remota di Milano, finendo irrimediabilmente assorbito dalle discoteche e dalla ketamina. Come un Omero degli anni zero, tra il 2008 e il 2011 compone “Quando la luce grande della discoteca“, una fotografia amara e neorealista dei lunghi pellegrinaggi serali a caccia di vagina nei primi anni zero e delle strane creature che abitano queste zone d’ombra. Per dieci anni porta in giro chitarra alla mano quest’opera che nel sud di Milano diviene un piccolo cult, senza mai trovare tuttavia una veste definitiva.

Nel 2023 entra in Bradipo Dischi, e con il loro aiuto riesce finalmente a produrre e a fare uscire ufficialmente nel novembre dello stesso anno il suo piccolo capolavoro underground. A un anno dall’uscita dell’album di esordio, torna con “Camerata”, singolo che prelude al suo secondo lavoro “Grigia” in uscita a gennaio del 2025.