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Comunicato stampa

“Tagadà”, il secondo singolo di BOOM.BO

Dopo il buon riscontro di “Come una Tennent’s aperta in frigo”, BOOM.BO è pronto a sorprendere ancora con il suo nuovo singolo, “Tagadà”. Disponibile su tutte le piattaforme digitali a partire dal 30 agosto 2024.

“Tagadà” è una canzone che tratta di un doloroso addio in amore, catturando la fotografia dell’attimo esatto in cui questo si concretizza. Il testo cristallizza il momento e la sua ambientazione notturna, descrivendo immagini evocative come “serpenti di lampioni” e “chilometri di stelle”. Le parole dipingono una scena intensa e malinconica, riflettendo le emozioni crude e reali di un distacco inevitabile.

BOOM.BO si riconferma un artista interessante che sa mescolare sound differenti. “Tagadà” è un’esplosione di elettronica e di strumenti suonati dal vivo con un marcato accento funk. Un’aggiunta di energia contagiosa!

Le chitarre funky e la batteria elettronica creano un mix unico che caratterizza lo stile inconfondibile di BOOM.BO, questa volta impreziosito anche da una sezione di archi. Il brano vede continuare la collaborazione molto fruttuosa con Il Cile, autore multiplatino noto anche per le sue collaborazioni con Loredana Bertè, Negrita e J-AX.

“Tagadà” è pubblicato sotto l’etichetta 04011 Records, la stessa che BOOM.BO ha fondato nel 2013, diventando un punto di riferimento per la scena musicale indipendente.

Questo singolo segna un ulteriore passo avanti nel progetto del producer Apriliano, in attesa dell’album in uscita in autunno dal titolo “Canzoni al Piatto”.

ASCOLTA SU SPOTIFY: https://open.spotify.com/intl-it/album/5w3WoVz8T8XU9rVFGUYech

https://www.instagram.com/boombo.jpg/ 
https://open.spotify.com/intl-it/artist/6b8Lp120YIStSbKROjG18Y

Biografia

BOOM.BO, nome d’arte di Andrea Palumbo è un produttore, musicista e compositore che ha iniziato la sua carriera nel 2006 come bassista in diverse formazioni rock locali. A partire dal 2011 ha affiancato all’attività di musicista quella di fonico e produttore. 

Dopo aver conseguito il diploma all’APM di Saluzzo, ha avviato una collaborazione con i Revolver Studio di Roma, dove ha avuto l’opportunità di lavorare con nomi di rilievo come Nicola Piovani, Marina Rei e Fabrizio Moro.

Nel 2013 BOOM.BO ha aperto il proprio studio e fondato l’etichetta 04011 Records. Nel corso degli anni, ha sviluppato un sound unico, che ha attraversato diverse fasi evolutive. Inizialmente influenzato dal genere vaporwave, il suo stile si è successivamente evoluto verso sonorità italodisco e retrowave.

Durante questo periodo, alcune delle sue produzioni hanno ottenuto un particolare riscontro, tra cui “Lido dei Pini” e “Lovin’ in Toscanini”.

BOOM.BO ha una vasta esperienza nella collaborazione e produzione di artisti sia locali che nazionali. Tra le sue collaborazioni più recenti, si segnalano quelle con artisti del calibro di Pupo e Il Cile.

Nel 2024 BOOM.BO torna a pubblicare la propria musica ed escono i singoli: “Come una Tennent’s aperta in frigo” e “Tagadà”. Entrambi sono un anticipo del suo disco in uscita in autunno.

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Pop

Le 5 cose preferite di BOOM.BO

Fuori dal 3 maggio “Come una Tennent’s aperta in frigo”, il nuovo singolo diBOOM.BO. Il brano è stato scritto a quattro mani con Il Cile, autore multiplatino, e mostra uno sguardo intimo sulle complessità delle relazioni umane. L’etichetta discografica 04011 Records è entusiasta di presentare questo nuovo singolo, che promette di catturare l’attenzione degli ascoltatori con la sua potenza emotiva e il suo sound innovativo.

Come una Tennent’s aperta in frigo” è caratterizzata da chitarre distorte e batteria elettronica, un indie pop moderno che strizza l’occhio a melodie anni ’80 con echi di Peter Gabriel.

Noi volevamo conoscerlo meglio, e per farlo non potevamo che chiedergli quali fossero le sue cinque cose preferite. Ecco com’è andata!

1. Occhiali Persol 649

Comprai il primo paio di Persol in un mercatino della mia città, saranno passati 15 anni. Non me ne sono mai separato, se potessi li metterei anche di notte. Sono il filtro perfetto da mettere tra sé stessi e una realtà troppo spesso accecante. Come scrivo in un brano del mio prossimo EP “Con i miei occhiali, mi paro dagli strali”

2. Cocktail Americano 

Chissà perché ma è diventato il mio drink preferito, tanto che di recente ho anche provato ad “assemblarlo” in casa con risultati molto discutibili. In realtà mi manca solo la scorza d’arancia ma in casa mia la cosa più simile alla frutta che ho è la bottiglia di limoncello. 

3. Il Napoli

Un uomo può cambiare tante cose nella vita, forse tutto, ma non la squadra del cuore. Io devo dire che mi diverto anche quando si perde, perché da sempre frequento forum di tifosi che sfornano le perle migliori quando le cose non vanno tanto bene. Vincere nella vita mi ha sempre annoiato un po’, e quest’ anno ci siamo annoiati pochissimo!

4. La Moto Guzzi V7

 Sulla motocicletta si potrebbe fare tanta retorica: la libertà, il brivido, la velocità. Io amo la mia Guzzi perché è un po’ in controtendenza con questo mondo sempre più veloce: è una moto che ha bisogno dei suoi tempi, va fatta scaldare, è tutta analogica e ha pochissima plastica. È un simbolo di resistenza alla fretta e al progresso accelerato del mondo moderno. E raramente supero gli 80 km/h.

5. Il Fender Precision

Il basso è stato il ponte tra il mio spirito e il cuore pulsante della musica. C’è qualcosa nel ruolo del bassista che mi ha sempre affascinato. La sensazione di suonare un Mi a vuoto dal vivo e sentire tutte le otturazioni dentali vibrare batte qualsiasi assolo di chitarra, per me. È stato il mio primo strumento e rimane il mio preferito.