Caramello è un’agenzia creativa che esalta le idee e le rende reali, da Ottobre 2020 produce eventi, showcase, concerti live e festival digitali. Ha collaborato con realtà come Arci Bellezza, Arena Milano Est, Hangar Futura, Blap Studio e ha fatto suonare Elasi, Angelica, Germanò, 2004 Sgrang, Laguna Bollente, Ginevra Nervi, Cosmetic, C+C= MAXIGROSS e molti altri.
Canarie invece è il caldo habitat musicale creato da Paola Mirabella e Andrea Pulcini. Entrambi sono conosciuti nella scena alternativa italiana per i loro trascorsi musicali con honeybird & the birdies e Persian Pelican (ancora all’attivo). Nel 2019 viene pubblicato per Porto Records Tristi Tropici, un disco dall’ossatura pop, ricco di sfumature e ritmi vibranti che racconta di come gli oscuri oggetti del desiderio cambino con il passare del tempo. In attesa di un nuovo album e del concerto di stasera, giovedì 11 novembre @ Arci Bellezza di Milano, abbiamo deciso di scambiare quattro chiacchiere con loro.
1. Come vi siete conosciuti?
Ci siamo conosciuti in Sicilia con i piedi nella sabbia davanti all’Isola delle Correnti. Galeotto fu il suono delle onde del mare che non ci ha abbandonato mai, nemmeno dal punto di vista musicale.
2. Da cosa deriva la scelta di dividere in due il vostro ultimo album?
Dato il numero di canzoni che lo compongono (16) e il loro carattere libero e irregolare, ci sembrava naturale scegliere un tipo di fruizione diversa: una lenta degustazione di tutte le portate di questo canzoniere liquido che durasse un anno solare. Quasi ogni brano ha la sua temperatura di riferimento e stagione di appartenenza, quindi la tempistica di uscita non è stata mai casuale.
3. Come avete vissuto il tempo in più concesso dalla pandemia?
Tuffandoci in mondi letterari e sonori inesplorati che ci hanno dato l’impulso di iniziare e terminare la lunga scrittura di IMMAGINARI.
4. Come state vivendo il ritorno alla musica live?
Siamo stati tra i fortunati a poter a suonare anche lo scorso anno davanti a un pubblico seduto e distanziato. Ora però non vediamo l’ora di riabbracciarlo in maniera più avvolgente facendolo ballare con la nostra musica.
5. Com’è stato il vostro incontro con Mac DeMarco?
Bellissimo. Un’emozione indelebile. Quel giorno al Magnolia c’era un’atmosfera magnetica che la sua musica ha reso ancor più magica. Con noi Mac DeMarco è stato tenero, super disponibile e molto divertente, ma anche il suo pubblico ci ha accolto alla grande.
6. Il concetto di canzone pop può essere alternativo?
Alla fine quella di alternativo è solo un’etichetta che serve più a chi racconta la musica, magari per descrivere una tensione a cui aspirano certe sonorità. Per noi l’importante è che si respiri aria sempre nuova, aperta alla contaminazione.