Categorie
Indie Intervista Pop

ILCLASSICO racconta il nuovo singolo CAMERA MIA, CAMERA TUA

ILCLASSICO pubblica il nuovo singolo CAMERA MIA, CAMERA TUA in cui si raccontano le dinamiche di una coppia che ancora deve imparare a conoscersi, con un invito ad abbattere la timidezza iniziale. È naturale provare agitazione e imbarazzo quando siamo nel momento della frequentazione, siamo catapultati in un continuo saliscendi di sorprese, alla ricerca del mare anche nel pieno centro di una città, di una via di fuga dalla quotidianità.

Il brano è prodotto interamente dal duo che ha deciso di mostrare un lato più leggero della sua musica, attingendo a sonorità funky con un omaggio alla disco music degli anni ’70.

Ecco la nostra intervista con ILCLASSICO

  1. Ciao ragazzi, CAMERA MIA, CAMERA TUA è un inno all’amore nel freddo dell’inverno. Qual è il messaggio che volete trasmettere?

Ciao! Mah, “Inno” forse è un po’ esagerato. Però ci fa piacere sentirlo dire, perché un inno è qualcosa che viene cantato da un vasto gruppo di persone e queste persone ci si riconoscono con tutte se stesse. Alla fine è quello che si spera possa accadere quando scrivi una canzone che parla di te senza filtri, una canzone che ti mette a nudo, e speri che ci si possa riconoscere anche chi sta in ascolto. Il fulcro del messaggio sta in quella frase dilemma “Vieni prima, vengo prima io”. Insomma prima o poi ci passano tutti! È un punto focale della vita di coppia che mette tanta agitazione e tanto imbarazzo. Abbiamo voluto scherzarci un po’ sopra, alleggerirlo. È nata dalle nostre vite e dai racconti delle persone a noi più vicine, i nostri amici.

2. Il brano vuole omaggiare la disco music anni ’70. A quali pezzi di quella decade avete fatto riferimento e perché avete voluto riprendere questo genere?

Ci è venuto spontaneo tuffarci nella Disco Music. Questo mood è nato durante la scrittura e si prestava perfettamente all’aria leggera e ironica espressa nel testo. Quindi siamo tornati ad ascoltare gli artisti che più amiamo di quel mondo: Earth, Wind & Fire, Bee Gees, KC & The Sunshine Band, ma anche Michael Jackson.

3. La vostra discografica è musicalmente molto varia, cosa unisce i vostri pezzi finora e qual è secondo voi, la chiave vincente e il vostro tratto distintivo?

Nel nostro piccolo cerchiamo sempre di rinnovarci da un pezzo all’altro, di non ripeterci mai. A volte il tuffo riesce meglio, altre volte l’atterraggio andrebbe migliorato, ma la cosa più bella ogni volta è scoprire che le canzoni più apprezzate sono quelle più spontanee, quelle più sincere. Spesso sono anche quelle più libere a livello sonoro, dove gli arrangiamenti sono dettati dal puro divertimento, senza alcun preconcetto “discografico” (diciamo così)…

4. Nel ritornello citate “Notting Hill”. Perché? Elencateci cinque film romantici che vi hanno segnato.

Enrico forse è quello più romantic come gusti, Simone è più sull’action. Ma ci proviamo… Partiamo da “Notting Hill”, ovviamente… In coda ti diciamo… “Le pagine della nostra vita”, “Across the Universe”, “A piedi nudi nel parco”, “Harry, ti presento Sally”.

5. Il vostro curriculum è davvero ricco, numerose sono state le collaborazioni di ciascuno prima di arrivare a creare questo duo. Qual è l’insegnamento maggiore che avete tratto in tutti questi anni?

Che l’importante nella musica è inseguire una visione, nutrire giorno dopo giorno quella visione, affinarla e lavorare per riuscire a comunicarla al pubblico. Oggi siamo talmente tanti a fare musica che non esiste una formula, non esistono regole, non esiste “così funziona” o “così non funziona”. Nessuna strada percorribile è una garanzia di successo, nessuno ci assicura un lavoro. Tanto vale divertirci e farlo a modo nostro, perché alla fine il pubblico quello lo percepisce. Non si può mentire al pubblico!

6. Un pregio e un difetto dell’uno e dell’altro e come vi siete conosciuti?

Ci siamo conosciuti tra le mura di “Music Academy since 1999” a Bologna, durante il nostro percorso di studi: Enrico studiava Music Production, Simone batteria. Enrico va in ansia facilmente davanti agli inconvenienti tecnici, Simone è più reattivo nell’affrontarli. Enrico è sicuramente quello che fa più tardi la sera, Simone si sveglia sempre molto presto.

Non ti sappiamo dire quali tra questi siano i difetti e quali pregi, decidi tu… ahahah!

Categorie
Indie Intervista Pop

WASABE: “FARFALLE” è il nuovo brano

FARFALLE” è il nuovo brano dIWASABE (Sabina Canton), giovanissima cantautrice di Vicenza, che in questa canzone decide di parlare apertamente della sua esperienza con i disturbi alimentari. 

“Le farfalle sono un simbolo spesso associato a questo disturbo e alla rinascita”

Il sound indie-pop è caratterizzato da un riff di chitarra che prosegue su di un beat moderno a metà tra elettronica e suoni acustici.

“Con questo pezzo volevo raccontare questa malattia con sperieratezza, con parole semplici e comprensibili a tutti. Spero di far rispecchiare in questo pezzo tutte quelle persone che hanno vissuto o stanno vivendo questo brutto momento e di dar loro la forza di affrontarlo nel modo migliore possibile, e portare la mia esperienza a chi crede che non si possa uscire da situazioni come questa, in vista di tutte le cose belle che potranno succedere in futuro”.

WASABE ha risposto alle nostre domande in questa intervista:

Categorie
Indie Intervista Pop

Penz riparte da “Zero”

“ZERO” è il primo album di Penz , un disco introspettivo che arriva dopo tre anni di silenzio , con uno sguardo al passato ma ben consapevole del presente. Zero parla di amicizia, di amore, di lavoro, di scelte sbagliate, di momenti bui, di sogni realizzati e da realizzare. E’ un disco molto personale che vuole celebrare la ripartenza dell’artista, il suo ritorno in campo, la sua rinascita musicale. Ad accompagnare Penz in questo viaggio: Federico Schiavoni alla chitarra, Matteo Mazzola al basso, Marco Trivini alla batteria e Andrea Giubilei alle tastiere.

Penz ha risposto alle nostre domande in questa intervista:

Categorie
Indie Intervista Pop

Lorenzo Meloni racconta “Neanderthal”

Neanderthal è il disco d’esordio del cantautore bolognese Lorenzo Meloni. Dieci tracce dalle sonorità variegate che vanno ad analizzare la psiche umana nelle sue contraddizioni più viscerali, tra ironia e autoanalisi morale. Un album topografico, dalle atmosfere notturne, basato molto sulla parola, al punto da essere accostato alla poesia recitata, ma che non rinuncia a sperimentazioni, anche ardite, in termini di arrangiamento. 

Luoghi e situazioni disegnati a tinte impressioniste, con un costante intreccio tra contemplazione ipnotica e racconto. Un dialogo interiore continuo con il proprio ego, spesso sdoppiato, che è filtrato da continui riferimenti cinematografici e da un’impostazione visiva di scrittura. Domina, infatti, la sinestesia e ciò si evince anche dal grande lavoro dietro ai videoclip di Quella che dormeeSig.Da Vinci, brani che, insieme a Qui, hanno anticipato l’uscito di questo disco.

Lorenzo Meloni ha risposto alle nostre domande:

Ciao Lorenzo, è da poco uscito il tuo nuovo disco Neanderthal, nei testi domina il concetto di viaggio, sia mentale che fisico. Quali sono i posti del cuore per te e cosa ti spinge ad attivare l’immaginazione?
Ho origini un po’ in tutta Italia e quindi l’elenco di posti stupendi sarebbe lunghissimo. Comunque chi mi conosce sa che basta un palazzone orribile a incantarmi, per motivi che tuttora non capisco fino in fondo. A volte ci ambiento storie, a volte semplicemente mi ipnotizzo a guardare.

Sono tanti i riferimenti cinematografici ma se tu dovessi darci cinque titoli di film che ti hanno cambiato la vita?
Niente batte le folgorazioni infantili quanto a capacità di piantarsi nell’inconscio, soprattutto se il film è per bambini fino a un certo punto: vado con Jurassic Park (o Lo squalo, insomma Spielberg), Alien (o Blade Runner, insomma il primo Scott), A Bug’s Life (pistola puntata alla testa ancora il miglior film Pixar), La principessa Mononoke (vabbè), Un lupo mannaro americano a Londra (shock/innamoramento da sindrome di Stoccolma infantile che sospetto mi abbia cambiato a livello caratteriale)

Raccontaci del lavoro in studio con Toller e la sperimentazione musicale presente nelle tracce
Oggi sono un po’ più musicista di quando abbiamo lavorato all’album. Allora era una specie di telepatia per cui io arrivavo con testi, melodie, cambi di ritmo, e per l’identità musicale cercavo di proiettare a Carlo l’idea dell’atmosfera che volevo, procedendo per immagini, esempi musicali ecc. Come dire che dopo la composizione iniziale ha fatto tutto, ma veramente tutto lui.

Ci ha colpito molto per l’ironia Sig.da vinci, come hai concepito questa assurda rivisitazione e il video?
Non stando attento in classe al liceo e chiedendomi come si facesse a ottenere un cadavere per le dissezioni anatomiche. Li rubi? (e anche qui decisamente troppi film, soprattutto Burke and Hare e il suo antenato La iena di Robert Wise. Il video è venuto di conseguenza)

Hai da poco formato anche una band, che progetto alternativo porterai avanti con loro?
Nome: Altaica, genere: rock abbastanza classico, per ora in inglese, primi 10-15 pezzi già pronti per live ed eventuale album, scritti dal mio amico e bassista Edoardo Bertini. Intanto sia io che lui stiamo scrivendo a un ritmo pazzesco, quindi non ci manca certo il materiale. Stay tuned.

Categorie
Indie Intervista Pop

Angeli e Demoni: La band ESTRO ci racconta il nuovo singolo

ANGELI E DEMONI” è il nuovo brano della band pugliese ESTRO distribuito da Artist First, una ballad dark pop che parla dell’ esigenza di comunicare Il dolore e la sofferenza della separazione. Luce e buio, vittime e carnefici ed appunto angeli e demoni. Il sound del brano mescola Indie Pop, Dark Pop, rock e Alternative. La cellula originale del gruppo nasce nel 2011, il gruppo è formato da Andrea alla batteria, Maurizio voce e chitarra, Simone voce e basso, Gianluca voce e chitarra. Nel 2019 si qualificano come finalisti di un concorso nazionale dedicato ad Ivan Graziani, e poi vengono decretati vincitori nazionali del “Premio Pigro 2019” con il loro brano inedito “Il vuoto dentro” nella finale svoltasi presso Casa Sanremo durante la settimana del Festival; lo stesso anno sono ospiti di Red Ronnie durante il suo show in diretta nazionale. Il comune di Bari conferisce un’onorificenza artistica alla band per il risultato conseguito a Sanremo. A Luglio 2021 pubblicano il loro primo singolo “BABY” facente parte della nuova produzione musicale della band, superando le 200 mila views su youtube e oltre 300 mila streams su spotify.

La band ha risposto alle nostre domande in questa intervista:

Categorie
Comunicato stampa

Fuori ora il nuovo video dei Giudah!

GIUDAH!  “DOGGEREL” 

Primo singolo estratto da “Failures” (2022), “Doggerel”, è una filastrocca, una canzone rapida ed immediata,  composta, suonata e registrata in otto ore complessive, divise in due giorni. 

Una canzone che parla di ricordi, del desiderio di uscire e del bisogno di contatto. 

Scritta a maggio del 2020 durante il lockdown la canzone esce diretta, spontanea, senza filtri, arrangiamenti  o altro. La nuda chitarra che suona in un pomeriggio primaverile in cui tutto il mondo è spento, o meglio, fuori  dalla nostra portata. Quel momento in cui molti di noi si sono trovati ad affrontare il mostro più grande di tutti:  noi stessi.

Parla di quei momenti in cui, dopo molti anni, abbiamo avuto il tempo di tirare delle somme o  semplicemente guardare indietro, visto che il futuro era congelato tra bollettini medici e code ai  supermercati. E lì troviamo alcune cose che avevamo lasciato indietro, pezzi di noi che improvvisamente  recuperiamo. Questa è la loro canzone, una ode a ciò che è rimasto indietro, a ciò che ci ha plasmato oggi, il  sospiro prima del prossimo passo. 

Guarda subito il nuovo video dei Giudah!

Categorie
Comunicato stampa

Il “Miglior attore non protagonista” sono Gli Incubi di Freud

“Un inno urlante di bellezza che attecchisce sul più brullo dei terreni”
Miglior Attore Non Protagonista

Il singolo di debutto alternative dei marchigiani “Gli Incubi Di Freud”

in streaming dal 22 ottobre, con videoclip dal 01 novembre

Gli Incubi Di Freud, nuovi volti della scena alternative rock italiana, debuttano con il singolo “Migliore attore non protagonista”.


Il brano, come definito dalla band marchigiana stessa, è una rapida e vorticosa carrellata autobiografica scritta dal frontman Joshua McFarrow che afferma:

“La prima parte della canzone lascia facilmente intuire a quante e quali difficoltà ho dovuto fronteggiare sin dalla tenera età. Il linguaggio è molto cupo e disilluso, il riffing è sincopato e frammentario. E’ chiaro e forte il senso di irrimediabile oppressione avvertita.

Il crescendo musicale suggerisce l’impeto con cui vengono a scarseggiare le  risorse emotive per far fronte a questa vita ingenerosa. Ma nel punto più alto della desolazione (“basta son già morto due volte” alla fine del secondo ritornello) c’è un netto cambio di tonalità, ritmica e prospettiva, a simboleggiare una tanto attesa e agognata rinascita. La vita sì può essere davvero ostica, ma ostinarsi a cercare buone chiavi di lettura verso la propria realizzazione è sempre la cosa migliore da farsi e augurare.” 

“Migliore attore non protagonista” è così un inno urlante di bellezza che attecchisce sul più brullo dei terreni.

Scritto, composto ed arrangiato da Joshua McFarrow (nome d’arte di Josafat Farroni) con la partecipazione di Alessandro Camela (batteria), Edoardo Graziani (basso), Andrea Piermarteri e Mirko Fermani (chitarre), mixato e masterizzato da Francesco Micucci presso il Ganapati Studio di Morrovalle (MC), “Miglior attore non protagonista” è disponibile in streaming e download su tutti gli store digitali dal 22 ottobre 2021, con videoclip ufficiale sul canale YouTube de Gli Incubi Di Freud dall’1 novembre.

BIO:

Gli Incubi di Freud sono una band alternative rock italiana originaria delle Marche: Joshua, il paziente zero, è di Ripe San Ginesio (MC), gli altri pazienti/musicisti si barcamenano tra maceratese e fermano, tra mare e monti (Matelica, Tolentino, Porto Sant’Elpidio).

Nascono da un’idea del frontman Joshua McFarrow: “esistevano de facto nel limbo delle cose incompiute già nel lontano 2013, quando ero troppo  pavido e imbarazzato per esibire al mondo le mie composizioni. Quindi è solo dopo i primi 10 kg presi sotto il  lockdown di marzo 2020 che decido di porre rimedio all’adipe da stress accumulato. Ho deciso finalmente che Gli incubi di Freud non dovevano essere incompiuti perché non sapevo più come contenere l’enorme universo semantico che ho coltivato dentro di me. Oppure è stato semplicemente quest’ultimo che è confluito nelle necessità improrogabili; mi faccio andar bene entrambi le soluzioni.” 

La band si completa così con Alessandro Camela alla batteria, Edoardo Graziani al basso, Andrea Piermarteri alla chitarra solista e Mirko Fermani alla chitarra ritmica. 

Non casuale è l’utilizzo di termini psicoterapeutici (come deducibile dal nome del progetto): il concept e le tematiche del gruppo nascono dall’esperienza in prima persona del cantante, dando seguito alle sedute in studio attraverso la musica.

“Gli incubi di Freud nascono dalla precisa necessità di fare introspezione pubblica con la schiettezza propria della musica, ambito che mi permette di muovermi senza gli abituali impacci di timido introverso quale sono.”

La genesi del progetto è raccontata in questo video: https://youtu.be/6wrqA_R3IwY  

Link Social “Gli Incubi Di Freud”

Categorie
Comunicato stampa

“Never So Close, Never So Far”: il nuovo singolo dei Voice of Waves

“Never so close, never so far” è il primo singolo del duo Voice of Waves, in uscita il 20 ottobre su tutte le piattaforme digitali. Il brano descrive le difficoltà nel costruire rapporti umani (sia con sé stessi che con altre persone) facendo una metafora con la costruzione di un castello di sabbia, difficile da erigere e solidificare ma facile da far crollare, con il solo passaggio delle onde del mare. Questi rapporti così fragili sono racchiusi nel titolo della canzone, “never so close, never so far”, una circostanza dove non trovano un vero equilibrio. Il brano è composto da giochi di loop di chitarra elettrica, leggera elettronica e voce melodica. È stato registrato, mixato e masterizzato presso il Jungle Studio (PU) da Thomas Prioli. L’8 novembre uscirà il videoclip ufficiale, diretto e prodotto da Samuele Apperti. 

BIO:

Voice of Waves è un duo italiano nato nel 2017, composto da Carol Morosini (voce) e Marco Monari (chitarra). Dopo diversi anni di esperienze live in Italia e all’estero con un repertorio di cover a 360° (pop, jazz, rock), nel 2021 sentono l’esigenza di sviluppare un nuovo ramo del progetto, più personale, scrivendo musica propria. Diverse sono le influenze musicali del duo: da Olivia Lufkin a Billie Eilish, da Aurora a TK from Ling tosite sigure. Un mix di sonorità pop, elettroniche, influenze orientali, con la loro musica soft pop portano l’ascoltatore in una dimensione di fantasia e leggera malinconia. 

Social:

Facebook

Youtube

Categorie
Intervista Pop

I Lamette ci raccontano “mi piaci cosi” il nuovo brano con Tamì

E’ uscito il  22 ottobre, “mi piaci così” ( Aurora Dischi / ADA Music Italy / Warner Music Italy ), il nuovo singolo dei LAMETTE in collaborazione con Tamì.

Il brano che arriva dopo l’esperienza alle audition di xfactor 2021, parla di una relazione d’amore in cui è difficile comunicare.

Le sonorità del brano spaziano tra Indie Pop, Alt-Pop, Lo-fi e Urban mentre il mood del brano è principalmente cloudy. Il brano sarà accompagnato da un videoclip girato a Venezia ed è stato prodotto da Alessandro Landini e masterizzato da Marco Ravelli  (Pinguini tattici nucleari, Iside, Chiamamifaro, ecc).

I Lamette hanno risposto alle nostre domande in questa intervista:

Ciao ragazzi, raccontate agli amici di Perindiepoi chi sono i Lamette

Ciao siamo Lamette, siamo due ragazzi di piacenza classe 98 .
Abbiamo cominciato a fare musica insieme fin dai primi anni di scuole superiori , dopo un periodo di ricerca e di affinamento del progetto abbiamo pubblicato il nostro primo singolo nel 2020 in piena pandemia
“.

Mi piaci così è il vostro nuovo brano, di cosa parla?

“Il brano parla di una relazione complicata, gira attorno al sapere accettare i difetti del proprio partner nel tentativo di mandare avanti la relazione”.

Come è nata la collaborazione con Tamì

“La collaborazione con Tamì è partita da una nostra demo che avevamo nel cassetto, una volta riascoltata abbiamo subito pensato che una voce femminile sarebbe stata perfetta su questo brano, abbiamo scelto di contattare Tamì perché vista la sua voce ed il suo stile ci sembrava la scelta più azzeccata”.

Avete partecipato alle audition di XFactor 2021, come è stata questa esperienza per voi?

“L’esperienza ad XFactor è stata senza dubbio formativa, specialmente dal punto di vista “live”, abbiamo sicuramente imparato a gestire meglio tutto l’approccio alla preparazione di un live set ed in generale l’approccio al palco”.

Quali sono i prossimi passi dei Lamette?

Al momento abbiamo un bel po’ di brani da parte, non possiamo dire molto però ci aspettano dei mesi pieni di musica.

Categorie
Comunicato stampa

Ritorna Red Pill Zone

Continua il progetto Red Pill Zone che prevede la promozione di 5 artisti residenti in Alto Garda e Ledro che stanno partecipando ai due progetti che l’associazione Sonà ha redatto per promuovere e seguire la musica locale: “Red Pill (Zone)”, finanziato dal Piano Giovani dell’Altogarda e Ledro e il “Lake Live Session” finanziato con il contributo della Fondazione Caritro. Il tutto con la collaborazione di IndieMood e Metrò Rec.

Siamo finalmente arrivati alla seconda fase del progetto

OGGI ESCONO IN ESCLUSIVA LE LAKE LIVE SESSIONS!

GUARDALE SUBITO QUI:

 Moltissima importanza è stata data alla valorizzazione del territorio girando i video su tre laghi che caratterizzano la zona dell’Alto Garda e di Ledro: Lago di Garda, Lago di Ledro e Lago di Cavedine.

I video sono pubblicati anche sui canali dell’associazione Sonà

Red Pill (Zone) + Lake Live Session – YouTube

Successivamente il progetto continuerà con una serata di presentazione dei video a Cantiere 26 con data da definire e con dei mini corsi di formazione per fornire alle band le competenze necessarie per partire con una possibile carriera musicale.

Ecco le band  e gli artisti partecipanti al progetto Red Pill Zone e alle Lake Live Sessions:

Electric Circus (Paolo Urbani, Paolo Pilati, Giuliano Buratti, Francesco Cretti, Gabriele Perrero e Federico Bevacqua): Electric Circus | Facebook

Toolbar (Andrea Zoppirolli, Edoardo e Sebastiano Omezzolli, Riccardo Sartori, Stefano Beretta, Gioele Maiorca, Niccolò Silvi): Toolbar | Facebook

Sorianna (Sofia Pederzolli e Marianna Nardelli): SORIANNA  

Claudio BonavidaClaudio Bonavida

Craw (Andrea Cioffi): Musiche di un Tizio Scemo

Tutte le band e gli artisti sono seguiti da “Indiemood” come ufficio stampa e promozione e dalla web radio Rockabout dell’ass. Sonà con interviste e podcast dedicati.