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“Never So Close, Never So Far”: il nuovo singolo dei Voice of Waves

“Never so close, never so far” è il primo singolo del duo Voice of Waves, in uscita il 20 ottobre su tutte le piattaforme digitali. Il brano descrive le difficoltà nel costruire rapporti umani (sia con sé stessi che con altre persone) facendo una metafora con la costruzione di un castello di sabbia, difficile da erigere e solidificare ma facile da far crollare, con il solo passaggio delle onde del mare. Questi rapporti così fragili sono racchiusi nel titolo della canzone, “never so close, never so far”, una circostanza dove non trovano un vero equilibrio. Il brano è composto da giochi di loop di chitarra elettrica, leggera elettronica e voce melodica. È stato registrato, mixato e masterizzato presso il Jungle Studio (PU) da Thomas Prioli. L’8 novembre uscirà il videoclip ufficiale, diretto e prodotto da Samuele Apperti. 

BIO:

Voice of Waves è un duo italiano nato nel 2017, composto da Carol Morosini (voce) e Marco Monari (chitarra). Dopo diversi anni di esperienze live in Italia e all’estero con un repertorio di cover a 360° (pop, jazz, rock), nel 2021 sentono l’esigenza di sviluppare un nuovo ramo del progetto, più personale, scrivendo musica propria. Diverse sono le influenze musicali del duo: da Olivia Lufkin a Billie Eilish, da Aurora a TK from Ling tosite sigure. Un mix di sonorità pop, elettroniche, influenze orientali, con la loro musica soft pop portano l’ascoltatore in una dimensione di fantasia e leggera malinconia. 

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Intervista Pop

I Lamette ci raccontano “mi piaci cosi” il nuovo brano con Tamì

E’ uscito il  22 ottobre, “mi piaci così” ( Aurora Dischi / ADA Music Italy / Warner Music Italy ), il nuovo singolo dei LAMETTE in collaborazione con Tamì.

Il brano che arriva dopo l’esperienza alle audition di xfactor 2021, parla di una relazione d’amore in cui è difficile comunicare.

Le sonorità del brano spaziano tra Indie Pop, Alt-Pop, Lo-fi e Urban mentre il mood del brano è principalmente cloudy. Il brano sarà accompagnato da un videoclip girato a Venezia ed è stato prodotto da Alessandro Landini e masterizzato da Marco Ravelli  (Pinguini tattici nucleari, Iside, Chiamamifaro, ecc).

I Lamette hanno risposto alle nostre domande in questa intervista:

Ciao ragazzi, raccontate agli amici di Perindiepoi chi sono i Lamette

Ciao siamo Lamette, siamo due ragazzi di piacenza classe 98 .
Abbiamo cominciato a fare musica insieme fin dai primi anni di scuole superiori , dopo un periodo di ricerca e di affinamento del progetto abbiamo pubblicato il nostro primo singolo nel 2020 in piena pandemia
“.

Mi piaci così è il vostro nuovo brano, di cosa parla?

“Il brano parla di una relazione complicata, gira attorno al sapere accettare i difetti del proprio partner nel tentativo di mandare avanti la relazione”.

Come è nata la collaborazione con Tamì

“La collaborazione con Tamì è partita da una nostra demo che avevamo nel cassetto, una volta riascoltata abbiamo subito pensato che una voce femminile sarebbe stata perfetta su questo brano, abbiamo scelto di contattare Tamì perché vista la sua voce ed il suo stile ci sembrava la scelta più azzeccata”.

Avete partecipato alle audition di XFactor 2021, come è stata questa esperienza per voi?

“L’esperienza ad XFactor è stata senza dubbio formativa, specialmente dal punto di vista “live”, abbiamo sicuramente imparato a gestire meglio tutto l’approccio alla preparazione di un live set ed in generale l’approccio al palco”.

Quali sono i prossimi passi dei Lamette?

Al momento abbiamo un bel po’ di brani da parte, non possiamo dire molto però ci aspettano dei mesi pieni di musica.

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Ritorna Red Pill Zone

Continua il progetto Red Pill Zone che prevede la promozione di 5 artisti residenti in Alto Garda e Ledro che stanno partecipando ai due progetti che l’associazione Sonà ha redatto per promuovere e seguire la musica locale: “Red Pill (Zone)”, finanziato dal Piano Giovani dell’Altogarda e Ledro e il “Lake Live Session” finanziato con il contributo della Fondazione Caritro. Il tutto con la collaborazione di IndieMood e Metrò Rec.

Siamo finalmente arrivati alla seconda fase del progetto

OGGI ESCONO IN ESCLUSIVA LE LAKE LIVE SESSIONS!

GUARDALE SUBITO QUI:

 Moltissima importanza è stata data alla valorizzazione del territorio girando i video su tre laghi che caratterizzano la zona dell’Alto Garda e di Ledro: Lago di Garda, Lago di Ledro e Lago di Cavedine.

I video sono pubblicati anche sui canali dell’associazione Sonà

Red Pill (Zone) + Lake Live Session – YouTube

Successivamente il progetto continuerà con una serata di presentazione dei video a Cantiere 26 con data da definire e con dei mini corsi di formazione per fornire alle band le competenze necessarie per partire con una possibile carriera musicale.

Ecco le band  e gli artisti partecipanti al progetto Red Pill Zone e alle Lake Live Sessions:

Electric Circus (Paolo Urbani, Paolo Pilati, Giuliano Buratti, Francesco Cretti, Gabriele Perrero e Federico Bevacqua): Electric Circus | Facebook

Toolbar (Andrea Zoppirolli, Edoardo e Sebastiano Omezzolli, Riccardo Sartori, Stefano Beretta, Gioele Maiorca, Niccolò Silvi): Toolbar | Facebook

Sorianna (Sofia Pederzolli e Marianna Nardelli): SORIANNA  

Claudio BonavidaClaudio Bonavida

Craw (Andrea Cioffi): Musiche di un Tizio Scemo

Tutte le band e gli artisti sono seguiti da “Indiemood” come ufficio stampa e promozione e dalla web radio Rockabout dell’ass. Sonà con interviste e podcast dedicati.

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“Lambrooklyn è il nuovo brano del cantautore Mico Argirò

«È una canzone piena di sintetizzatori, arpeggiatori, beat; però c’è ancora una presenza marcata delle chitarre e dei cori. Nonostante il tema, c’è energia: c’è tutta la voglia di ballare, di esplodere»

Un brano che nasce dall’insofferenza del costringimento nelle mura domestiche della quarantena e la voglia di ribellarsi alle imposizioni.

Dopo le collaborazioni con Pietra Montecorvino (“Hijab”) e quella con Tartaglia Aneuro (“Le canzoni divertenti”), Mico Argirò torna con un nuovo brano di protesta, fra chitarre acustiche ed elettronica: “Lambrooklyn”, gioco di parole, sincrasi fra il quartiere milanese Lambrate e quello newyorkese, Brooklyn.

«“Lambrooklyn” racconta in maniera laterale il mio secondo costringimento in casa; che poi per me non lo è stato davvero, perché mal sopporto le imposizioni. Il titolo è un gioco di parole con un quartiere di Milano: l’idea mi è venuta da un murales visto in una notte di zona rossa. Milano è centrale in questa canzone (e lo sarà tantissimo anche nel video), perché è dove ho passato quei giorni di “clausura”. Questa città è stata uno scenario davvero suggestivo in quel periodo: lo svuotamento, le ipocrisie, le mie passeggiate notturne a Lambrate e a Loreto, le regole alle quali non mi attengo e le paure naturali. Ci sono tutti i pensieri del momento, la mia visione sul presente e il desiderio di qualcosa che scompigli la situazione, un’esplosione rosa».

“Lambrooklyn” è un concentrato di pensieri ed emozioni accumulati durante il periodo di lockdown e sputati fuori da Mico Argirò con veemenza, irriverenza lontana dal politically correct e da qualsiasi tipo di allineamento di pensiero.

«Concettualmente, il testo si concentra su delle scene, soprattutto emotive: c’è il TG1 da non ascoltare, c’è il vino, c’è il rifiuto di vivere per lavorare e c’è il desiderio dell’esplosione nella stanza, c’è Bowie, c’è l’assenza forzata di qualcuno, le strade notturne che si svuotano… sto continuando su una visione irriverente e fuori schema del presente, molto personale; magari anche criticabile, ma non mi importa. Ho voluto raccontare una mia versione della cosa, senza insistere sul virus, ma dal mio punto di vista, soprattutto emotivo. Ho scoperto che questo punto di vista mi accomuna a tanti, costretti da un periodo terribile, forzatamente lontani dagli affetti e lesi nella propria libertà personale e mentale».

Dal punto di vita musicale, il brano rientra a tutti gli effetti all’interno i quello che è il nuovo percorso artistico di Mico Argirò il quale, da sonorità cantautorali più classiche, in bilico fra la lezione degli chansonnier e la patchanka, ha intrapreso progressivamente un discorso di sperimentazione verso forme più vicine all’elettronica, senza abbandonare la matrice cantautorale.

«“Lambrooklyn” segue la scia delle cose che sto facendo attualmente: suoni elettronici ed acustici che si miscelano. È una canzone piena di sintetizzatori, arpeggiatori, beat; però c’è ancora una presenza marcata delle chitarre e dei cori. Nonostante il tema, c’è energia: c’è tutta la voglia di ballare, di esplodere.»

Interamente suonato dallo stesso Mico Argirò, “Lambrooklyn” si avvale della collaborazione di comecarbone ai cori, mentre registrazioni, mix e master sono stati realizzati da Ivan Malzone per il Ramingo Itinerant Studio.

La copertina del singolo è un’opera dell’artista brasiliana Iara Carvalho intitolata “Pink Explosion”, concessa per la canzone vista la straordinaria sintonia.

Multilink: https://lnk.to/Lambrooklyn

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“Sento le tue mancanze” è il nuovo singolo di Piunz

“SENTO LE TUE MANCANZE”

Sento le tue mancanze è il nuovo video del complesso emiliano-veneto Piunz, la perfetta colonna sonora  dell’estate. L’autore, Mario Asti, esegue le parti vocali, di chitarra e di flauto traverso. Il resto degli strumenti,  l’arrangiamento e la produzione sono realizzati in amicizia da Valerio Carboni, con la supervisione del prof.  Matteo De Benedittis. 

Il video, girato da Federico Landini, parla di Anna che vive per un attimo il sogno di ogni donna di avere un  uomo bello, servizievole, che sa lavare i vetri, stirare, cucinare, mentre lei può darsi lo smalto, farsi  l’idromassaggio e fare yoga…Purtroppo però il sogno è breve e Anna torna bruscamente alla realtà di cui  sente tutte le mancanze…

BIO:

Piunz è un complesso emiliano con intruso veronese, attivo da alcuni anni sia in  studio che dal vivo. La band ha all’attivo due album entrambi reperibili su spotify  e tutte le principali piattaforme di

distribuzione digitale. 

In esso hanno militato numerosi musicisti per periodi più o meno brevi, facendo  somigliare l’esperienza, più a un collettivo che a una classica band. L’autore  principale è Mario Asti che è anche voce e pluri-musicante. Oltre alla formazione  classica vantano un intervento rap di Murubutu nel brano Piatto del loro primo  Album. Hanno più volte condiviso il palco con Walter Carluccio, in arte Walzer (vedi Esce Ma Non Mi Rosica, Persia’s Got Talent e Tranvieri Che Si Salutano).  Valerio Carboni (Warner etc etc) ha suonato con loro il basso e la batteria  durante alcune gig. Il loro brano Stile di Vita è presente nella compilation di  beneficienza Core Nostro insieme ad artisti quali: Lassociazione, Frankie Magellano, Murubutu, Mara Redeghieri, Rio, Graziano Romani, Fabrizio Tavernelli, Ustmamò, Massimo Zamboni. Con il  loro brano M’Illumino Dimeno, arrivarono secondi al concorso dei M’IllumInni, indetto da Caterpillar di Radio Rai2. Il  brano SISSI (all’acqua bene comune) fu ripreso da varie emittenti radio e tv come colonna sonora del movimento per  l’acqua bene comune. La produzione del loro primo album è di Valerio Carboni (nel frattempo approdato nelle fila di  Warner) che ha curato anche quella dell’ultimo singolo e di qualche brano del secondo album, in gran parte prodotto  quasi live presso lo studio voxrecording studio di Andrea Fontanesi. 

LINK:

Facebook https://www.facebook.com/PIUNZ
YouTube https://www.youtube.com/channel/UCSLCeGXTIhUjl0pUDmq2YFQ
Spotify https://open.spotify.com/artist/1dlWLn4RtlBmQH9dip3Lis?autoplay=true

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Il “Mare(Supersensazionale) di 1ly

La giovanissima cantante 1LY, nome d’arte di Ilaria Orlandi, dopo l’uscita del suo primo EP di covers “Wanna Be (Back In Time”) torna con il nuovo singolo inedito “Mare (Supersensazionale)“.

Il brano è un mix tra sonorità indie-pop e tropical-r&b, racconta l’arrivo dell’estate con gli occhi e la spensieratezza delle giovani generazioni dopo un periodo difficile come quello appena vissuto:

“Per me con l’arrivo dell’estate tutto sembra così allegro, gioioso e più colorato: dopo un lunghissimo anno passato tra i libri di scuola, con tutte le difficoltà legate alle problematiche di questo periodo così buio. Arrivano finalmente le vacanze estive e questo vuol dire divertimento a non finire e giornate da passare al mare con gli amici. Questo è un brano molto allegro, gioioso e divertente che invoglia a fare festa fino al tramonto, gustandosi le vacanze sotto l’ombrellone e vorrei esprimere gioia, allegria, solarità, ottimismo e positività” racconta la giovane 1LY.

“Mare (Supersensazionale)” – scritto da Kennddya e 1LY, arrangiato e prodotto dai Browser & System, distribuito da Picolé Music e management a cura di Kennddya e dei Browser & System – è già disponibile su tutte le piattaforme digitali, con videoclip ufficiale in arrivo il 12/07 sul canale YouTube di 1LY. 

BIO:

Ilaria Orlandi, in arte 1LY, nasce 14 anni fa a Massa Carrara da madre brasiliana e padre italiano.

La sua grande passione per la musica ed il canto si manifesta già in tenera età e si fa sempre più presente nel corso degli anni, partecipando sin dall’età di 10 anni a vari concorsi canori ed eventi musicali di pari passo con il suo percorso scolastico.

Affiancata dal suo team, composto da una vocal coach e un dj/producer, decide di intraprendere la carriera musicale di cantautrice: tramite l’etichetta Picolé Music pubblica nel 2020 il suo primo EP di cover “Wanna Be (Back In Time”) che le permette di ottenere i primi riscontri da parte del pubblico.

Nell’estate 2021 pubblica il primo singolo inedito “Mare (Supersensazionale)”, caratterizzato da un sound che spazia da sonorità indie-pop a quelle tropical-r&b.

LINK:

Instagram https://www.instagram.com/1lysound/ 

YouTube https://www.youtube.com/channel/UCRE7XcVBg1CQQ26pw8Kuhyg 

Facebook https://www.facebook.com/1lyofficial 

Spotify https://open.spotify.com/artist/7E7ywQoue8P1VBHoL84HfR 

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Forjay e la voglia d’estate italiana

Dopo l’ottimo riscontro di “Si può fare” – oltre 40mila views in meno di un mese e colonna sonora del progetto di Matteo Gamerro che percorre in carrozzella dal Piemonte alla Puglia al fine di sensibilizzare sulla sclerosi multipla (notizia ripresa anche dal TG1) – Forjay torna con il nuovo singolo “Corona e Limone”. 

“Da Napoli a Torino da Pechino a Dubai”, “Corona e Limone” è un brano per ricordare la vita vera e le risate in compagnia senza la paura dei periodi difficili appena vissuti.

“Immagina un pomeriggio di inizio estate, una di quelle giornate pazzesche in cui il sole sembra non tramontare mai ed il cielo è d’un azzurro memorabile che ricorda gli occhi della persona che amiamo. L’aria profuma, ti riempie i polmoni, arrivi in spiaggia, piedi sulla sabbia, non c’è quasi più nessuno, ti fermi al bar e ordini da bere. L’aria è calda, la bottiglia ghiacciata e il limone profuma d’estate. Fai un respiro profondo e realizzi quanto questo lo spettacolo della vita ti fosse mancato!” afferma Forjay riguardo le atmosfere della canzone. 

Scritta da Forjay (Simone Cesaro) per Faustini Produzioni con la produzione artistica di Paolo Ojetti, Lorenzo Morresi e la collaborazione di Leonardo Fontanot al Castaway Studio di Civitanova Marche, Corona e Limone è disponibile in tutti gli store online con videoclip ufficiale sul canale YouTube di Forjay.

BIO:

Forjay, all’anagrafe Simone Cesaro, nel 2013 fonda e prende parte al suo progetto artistico, prima come batterista e co-autore di testi, poi come voce solista-autore di testi e musica.

Da sempre attratto dalla contaminazione di stili e sonorità, fonde suoni acustici ed elettronici proponendo un pop italiano che mescola diverse sonorità, alternando parti cantate a parti spoken/rap.

Filo conduttore di ogni creazione firmata Forjay è una costante ricerca personale, ricerca che da dentro arriva alla penna per diventare suono e colore attraverso una particolare modalità di ispirazione e composizione itinerante: il viaggio in bici.

Ha all’attivo il disco “L’amore è una scelta” (2017) e l’EP “Siamo eternità” (2019). 

Nel 2021 pubblica i singoli “Si può fare” – colonna sonora del progetto di Matteo Gamerro che percorre in carrozzella dal Piemonte alla Puglia al fine di sensibilizzare sulla sclerosi multipla (notizia ripresa anche dal TG1) – e “Corona e Limone”.

LINK:

Instagram https://www.instagram.com/forjay_music/ 

Facebook https://www.facebook.com/4JForJay 

Multilink https://bit.ly/2OyP6UJ 

Spotify https://open.spotify.com/artist/0b1i6PP9MS7YhI8UcToKTc?si=HEoDg87uQ5-SpBkhJVUaAA 

YouTube https://www.youtube.com/channel/UCjJzfYMdRcbryKnjuRDH31A

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“What a shame Mary Jane” è il nuovo singolo di Luca Sammartino

Luca Sammartino torna l’11 giugno con What a shame Mary Jane dopo il precedente ed apprezzato singolo Che Sberla! e la suite power folk Farina del mio sacco.

What a shame Mary Jane è un brano in pieno stile pop punk che vuole rappresentare, seguendo il concept di Che Sberla!, il momento in cui si realizza che la festa che credevamo di vivere – i momenti apparentemente tranquilli e positivi che viviamo – forse non è mai iniziata e si fanno i conti con sensazioni e momenti bui.

“In senso metaforico ho voluto esprimere il rapporto con depressione, solitudine e momenti particolarmente difficili che capita di vivere. Talvolta arrivano, si radicano, illudono che tutto vada bene e ci lasciano lì da soli, nel bel mezzo della festa, con l’assurda speranza che ritornino. Come un amore non ricambiato, l’effetto di una di una medicina, di una droga o la semplice sensazione di solitudine che si prova alla fine di un viaggio: emozioni che si radicano in noi fino a diventarne dipendenti” racconta Luca Sammartino riguardo il messaggio del brano.

What a shame Mary Jane – scritta e composta da Luca Sammartino, musicata con “i Fenomeni” Marco Fapani, Christian Anfossi ed Andrea Cattarina, mix a cura di Marco Fapani @ 0371 Music Room, master a cura di Gianmarco Ricasoli @ Nထvola Records – è disponibile in streaming e download online a partire dall’11 giugno.

Bio:

Luca Sammartino è un cantautore, musicista, ufficio stampa e content creator musicale nato a Lodi il 19 luglio 1994.

Principali fonti di ispirazione per il suo sound ed i suoi testi sono artisti internazionali (Green Day, Oasis, The Struts e Bruce Springsteen), italiani moderni ed anni ‘60 (Rocky Roberts, Ligabue, Cremonini, Max Pezzali, Mirkoeilcane) e della vecchia scuola rock ‘n’ roll e folk (tra i tanti, Chuck Berry, Elvis, Johnny Cash e Jerry Lee Lewis).

Si appassiona della musica fin da bambino, esordendo dal vivo nel 2010 come batterista.


Dal 2014 al 2017 è frontman dei RAGAS, con cui pubblica i due EP “Amore & Quant’Altro” (2014) e “I Ragazzi Fan Casino!” (2016).

Nel luglio 2017 decide di dar vita al progetto solista Luca Sammartino, pubblicando a dicembre il singolo benefico “Blu” in memoria di Giorgia Galasso, amica molisana prematuramente scomparsa: il progetto coinvolge l’intera comunità di Agnone (IS), seconda casa dell’artista, vendendo più di 800 copie, raccogliendo più di €9000 devoluti all’AISM e dando vita all’associazione benefica “Amici Di Blu”.

Nel maggio 2020 torna con il nuovo singolo Che Sberla!, accompagnato dalla nuova band di supporto “i Fenomeni” (Marco Fapani alla produzione e batteria, Andrea Cattarina al basso e Christian Anfossi alla chitarra).

Nel 2021 è ospite di Red Ronnie per “We Have A Dream”, in cui riceve l’apprezzamento del noto critico musicale. Pubblica l’inedito “Farina del mio sacco”, omaggio all’omonimo disco dell’amico cantautore lodigiano Marco Fapani, ed il singolo “What a shame Mary Jane” che anticipa l’uscita dell’EP “Frugo nel frigo”.

Sui suoi canali social è attivo come content creator con l’obiettivo di raccontare il viaggio nel mondo della musica indipendente ed informare musicisti indipendenti ed appassionati.

https://www.instagram.com/ls.musica/
https://www.facebook.com/ls.musica.face/
https://www.youtube.com/lucalssammartino
http://bit.ly/ls_spoty

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Si intitola “Mi sento bene” il singolo d’esordio di Munendo

Si intitola “Mi sento bene” il singolo d’esordio di Munendo, disponibile da oggi, lunedì 31 maggio, su tutte le piattaforme digitali. Accompagnato da un videoclip ufficiale, questo singolo descrive una condizione molto particolare dell’artista: “È un brano scritto una settimana dopo che ci avevano spiegato che era il caso di restare dentro casa, quando ancora non avevamo familiarità con termini come “congiunti” o “distanziamento sociale”. Una condizione surreale che in quel momento mi ha messo davanti agli occhi la distanza tra gli esseri umani e quanto sia difficile da gestire. Capire che il tempo stava rallentando eppure continuava a passare mentre le persone non potevano stare vicine come prima”.

La gestazione del brano ha creato non pochi tormenti a Munendo: “Come mi succede piuttosto spesso ho avuto un approccio sospettoso nei confronti della canzone, nonostante l’avessi completata in poche ore. Mi sono domandato se avesse senso un brano che parlava del lockdown, prevedendo che di lì a poco ne avremmo avuti a centinaia. Poi dopo qualche ascolto mi sono convinto abbastanza rapidamente che erano tutte pippe mentali perché poi alla fine a monte mi stavo esprimendo in modo sincero e coerente con me stesso e quindi è scattato il feeling speciale con il pezzo”.

Ecco come Munendo racconta l’uscita del singolo “Mi sento bene”: “L’esigenza di raccontare una quarantena andata bene, ho avuto un punto di vista privilegiato avendo potuto guardare alla finestra il mondo attorno muto ma che urlava. L’obbligo di distanziarci ci è piovuto addosso all’improvviso, ci ha colti tutti alla sprovvista perché anche se eravamo perfettamente abituati al virtuale non eravamo preparati ad essere costretti ad avere solo quello”.

Nato a Roma, e già questa è una condanna all’agrodolce. Inizio a studiare piano perché tra i genitori andava di moda iscrivere i figli, ma anche io seguo la moda e mi stufo di fare le scale e i saggi di fine anno, quindi smetto. Poi trovo una chitarra e inizio a suonarla, poi a cantare, poi a scrivere. Infine decido di provare a fare tutte e 3 le cose contemporaneamente e, trovandolo divertente, tiro su un po’ di band e mi butto nella movida dei live romani. In tempi più recenti affianco il tutto con live più intimi nei quali condivido il palco con una loopstation a cui chiedo sempre sforzi superiori rispetto alle sue possibilità, quindi decido di chiedere qualcosa in più anche a me stesso e di tirare fuori molte delle cose che ho scritto ultimamente.

La tentazione di essere felici

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Esce martedì 25 maggio il primo album di Crepaldi, “Mudik, Cuore di cane”

Esce martedì 25 maggio il primo album di Crepaldi, “Mudik, Cuore di cane”, per MC MUSIC\DEPOSITO ZERO SAS e distribuito da Music Rails. Il termine mudik è di origine indonesiana e rappresenta l’azione del ritorno verso casa e l’artista ha tenuto a sottolineare un elemento importante: “Ho voluto nominare così il protagonista di questa storia che dedico alle anime “nomadi “,ai cuori di cane che cercano di continuo la strada di casa, come me. Ci sono tutti i miei  demoni degli ultimi 3 anni”.

Un disco sentito, studiato, introspettivo: “L’ onda emotiva di questo viaggio in mare aperto è esplosa paradossalmente durante i mesi di chiusura del 2020, è da lì che ho scoperto che avrei voluto raccogliere tutto in  un album. Quell’immobilismo mi ha permesso di mettere meglio a fuoco le idee sviluppate negli ultimi anni vissuti da naufrago”.

“Mudik, Cuore di cane” è un disco nato lontano da Roma ma molto vicino alle più intime corde dell’artista: “Ho scelto la Romagna per incidere questo lavoro, sono un cantautore e amo i luoghi veri e genuini dove si beve bene e ci si confronta con gente di cuore. Alcuni  brani erano stati scritti in precedenza,magari non sviluppati,semplicemente accennati e così ho sentito il bisogno di contestualizzarli. Non credo di aver ancora fatto pace con i miei demoni, ma già il fatto di averli raccontati è un bel passo avanti”.

La tentazione di essere felici