“Deserto” è il nuovo singolo di Nularse, uscito venerdì 14 marzo 2025 via Costello’s Records. Un pezzo suggestivo che connette con notevole maestria un sound moderno ed elegante alla tradizione cantautorale alternativa italica. Da queste parti brindiamo al suo ritorno e attendiamo i prossimi sviluppi.
Foto: Letizia Zatti e Sebastian Petri
Queste le parole con le quali l’artista presenta la canzone: «Ci siamo prosciugati a vicenda. Di quel nostro amore, che un tempo aveva la forza del mare che si espande, ora non sono rimaste che dune di sabbia, che sono destinate a cambiare forma con il vento, senza mai fermarsi, incapaci di riconoscersi nella loro forma. E mentre tutto intorno a me sembra svanire, mi fermo e ascolto il mio corpo, ormai stanco, ma ancora pieno di vita. Mi tolgo di dosso la polvere di ciò che eravamo, il tempo che ci resta è poco prima che tutto si trasformi in deserto. Il silenzio si fa sempre più profondo, mi rendo conto che è rimasto solo il vuoto, che inghiotte ogni cosa, persino noi.»
Puoi ascoltare il brano qui:
BIO Nularse è quel momento in cui il cielo si rannuvola e si prepara alla tempesta, l’elettricità gonfia l’atmosfera e la riempie di energia. È musica nella quale l’eleganza malinconica delle ballate acustiche incontra il calore delle produzioni d’oltreoceano, dove delicate impressioni cantautorali si uniscono a melodie pop.
Con il disco d’esordio, Physical Law, uscito per Fresh Yo! Label, si fa notare dalla critica e calca i palchi di importanti festival come Ypsigrock e Load In di Linecheck Milano, riscontrando il favore del pubblico. Il suo secondo album, Sospesi, vanta la collaborazione di Saturnino Celani, storico bassista di Jovanotti. Grazie a questo disco intraprende un tour in tutta Italia, esibendosi in formazione one-man-band. Dopo anni di tour e di esperienze in studio, confluiti in un intenso periodo di scrittura e produzione, Nularse completa il suo nuovo lavoro, anticipato dal primo singolo “Lacune” alla fine del 2024. Questa volta coinvolge amici musicisti che abbracciano il progetto e approfondisce il linguaggio cantautorale e la sperimentazione sonora, allargando la propria palette musicale a sonorità acustiche e internazionali. Ha condiviso il palco con artisti come Ninos Du Brasil, Fulminacci, Birthh, Ainé, Wicked Dub Division, Giorgio Poi.
“A Modern Witch” è il nuovo LP di Adult Matters, uscito venerdì 21 febbraio 2025 via Costello’s Records / Wires Records. Sentimenti impetuosi e alternative rock introspettivo sono gli ingredienti di un album emozionante da ascoltare e riascoltare in loop.
Foto: Simona Catalani
Queste le parole con le quali l’artista presenta l’album: «Luigi ha iniziato a scrivere “A Modern Witch” intorno al 2021 durante il tour del suo secondo disco. “Sono andato in tour insieme ad un mio amico, abbiamo fatto tantissime date in situazioni belle e super punk, e la maggior parte dei testi sono nati duranti i viaggi in macchina, dentro i bagni dei locali in cui suonavo o nelle stanze d’albergo e ammetto di aver scritto pochissimi brani da sobrio. Sono riuscito a metter mano ai brani solo una volta tornato da quel tour ed è anche per questo che “A Modern Witch” ha avuto una gestazione molto lunga sia per quanto riguarda la scrittura sia per quanto riguarda per la produzione. Ho iniziato a produrre questo disco insieme ad Anton Sconosciuto e Cecilia Pellegrini, abbiamo lavorato per due anni alle pre-produzioni dell’album prima di andare in studio. Lavorare a queste canzoni mi ha insegnato tante cose che non sapevo, e la considero davvero un’esperienza formativa. Ho lavorato con musicistx incredibili, in uno studio stupendo e ho raccolto attorno a questo album le persone che più stimo musicalmente e umanamente. Avevo le idee molto chiare: volevo scrivere un disco per me. Volevo riconnettermi con il me ragazzino che a causa di molteplici cause ha perso alcuni passaggi cruciali della mia esistenza. Vivo ancora con il rimorso e la tristezza per non aver dato sostegno al me ragazzino queer quando mi sentivo solo e senza meta, ma non avevo le risorse emotive e far pace con questo senso di colpa per non essermi difeso ce l’ho ancora addosso. Ho scritto questo disco per chiedermi scusa e per dirmi “cazzo, guarda quante cose stai facendo”, e scusa se non sono riuscito ad essere forte, ma non sapevo un cazzo di niente e non sapevo davvero che sarebbe stato così bello e liberatorio. Il motore principale di queste canzoni è la “rabbia”, è un disco fortemente incazzato. Non esistono canzoni d’amore, ci sono solo le mie ossessioni, le mie paure, i miei disturbi e un senso di fame e distruzione. Ho pensato molte volte che forse le cose che stavo scrivendo potessero essere “too much” per qualcuno e/o “cringe” ma tutto quello che ho scritto dentro questo album è la verità. Mi sentivo intossicato dalle persone, dalle relazioni umane, cadevo sempre negli stessi errori e negli stessi eccessi. Gli esseri umani a cui parlo attraverso queste canzoni hanno fatto parte tutte della mia vita e hanno solo alimentato i miei disturbi. Ero dentro un tunnel, ero arrabbiato con loro e l’unico modo per voltare pagina era scrivere queste canzoni.” Il disco contiene 9 tracce ed è un disco indie- rock. Gli anni 90 regnano sovrani sia da un punto di vista musicale che da un punto di vista testuale e cantautorale. Dentro ci sono moltissime influenze di quel periodo lì ma, a differenza dei dischi precedenti, le canzoni sono state concepite con l’idea di fare un album full band e di portarlo in giro con una vera e propria band, ed è anche per questo che all’interno ci sono elementi nuovi (piano e fiati). “Ho cercato di mettere insieme tutte le cose che più amo: dalle chitarre ai fiati, elementi che sorreggono le mie canzoni e che danno una spinta emotiva non indifferente ai brani. Ho cercato anche di scrivere in maniera più “prolissa”, ho sentito l’esigenza di dilungarmi a differenza del passato. Ho sentito la necessità di scrivere questo disco per me e molte delle cose che ho scritto in questo disco sono state prese dai miei diari che tengo per mettere su carta le mie emozioni. La terapia nella scrittura di questo disco ha avuto un ruolo centrale. Cresciamo e viviamo con la paura di esprimere la rabbia e consideriamo la rabbia come un sentimento negativo. Essere arrabbiati è okay, esplorare la rabbia mi ha permesso di fare pace col passato e con alcuni fantasmi che mi hanno tormentato a lungo. È stato terapeutico. La mia terapeuta mi ha parlato spesso di come gli esseri umani di fronte alla rabbia rimangono fermi, perché gestire questo sentimento è difficile. La rabbia è un sentimento poco esplorato da cui tutti scappiamo e io ho voluto passarci dentro. Sono sicuro che ci saranno canzoni di pace, amore e ricongiungimento col mondo, ma non è questo il momento”.»
Puoi ascoltare il disco qui:
BIO Adult Matters è il progetto solista di Luigi Bussotti. Chitarre 90’s, testi onesti e brutali. La sua musica è il diario segreto di una persona queer non binaria. Luigi cresce con l’indie rock degli anni ’90, Elliott Smith e le cantautrici americane, influenze che segnano profondamente il suo percorso artistico e gli offrono la possibilità di comunicare le proprie emozioni senza filtri. Inizia a scrivere fin da piccolissimo per scappare dalla realtà di provincia, e successivamente si dedica allo studio della chitarra da autodidatta (“ho imparato a suonare la chitarra guardando i live delle mie band preferite su KEXP”). Nel 2016 registra il suo primo album “Endings” in un home studio. Questo disco, che porta in giro per l’Italia in power trio, gli permette di ritagliarsi un piccolo spazio nella scena bedroom-pop italiana. Nel 2021 esce “Flare Up”, il suo secondo disco, un lavoro di natura lo-fi che suona ininterrottamente in tour per 2 anni con oltre 50 date italiane. II 21 febbraio 2025 è in uscita il suo terzo disco, pubblicato da Wires Records e Costello’s Records, registrato e suonato al VDSS studio insieme ad un team di musicisti: Anton Sconosciuto, Cecilia Pellegrini, Konstantin Gukov Borisovich, Adele Altro, Beatrice Miniaci e Marcello Rotondella.
“La Terra Santa” è il disco d’esordio dei SEQUOIA. La band, prodotta con la consueta abilità da Matteo Cantaluppi, presenta il suo grande romanzo verista, costellato di viaggi verso la propria nowhere land e storie con epiloghi straordinari. È tutto così magnificamente plumbeo che sembra che persino i demoni di questi personaggi abbiano i propri demoni.
Ph & Ad: Camilla Matteuzzi
Queste le parole con le quali la band milanese presenta l’album: «Dieci tracce, dieci viaggi letterari e poetici, vergati con maestria popular ed attitudine punk, sotto l’egida del produttore Matteo Cantaluppi che dopo aver riportato in auge, rinverdendolo, il suono 80’s, si cimenta col decennio successivo. Dieci storie di personaggi alle prese coi propri demoni e alla ricerca ognuno della propria Terra Santa. Da “Codice” murder ballad con cui si apre il disco, passando per il singolo “Bellamerica”, allegoria della vita e dell’amore attraverso l’epica del viaggio per mare, fino alla delicata “Autunno ’91” sul vecchio mondo in rovina dopo la caduta del muro di Berlino. Un susseguirsi senza pause di racconti e avventure, come nella title track, parafrasi musicata della omonima poesia di Alda Merini o come in “Vlora” che racconta la diaspora del popolo del paese delle aquile. Fuorilegge, pianoforti e magnifici perdenti. La musica d’autore italiana ha di nuovo la scorza dura, quella della robusta nera corteccia di una SEQUOIA.»
Puoi ascoltare il brano qui:
BIO
SEQUOIA si radica nel profondo terreno della tradizione della musica d’autore italiana, robusta nera corteccia dell’alternative rock e forti rami dal persistente fogliame punk.
Il progetto SEQUOIA nasce dalla volontà di riscoprire le radici della canzone d’autore italiana attraverso un affascinante crocevia tra il suono alternative rock anni ’90 e il cantautorato classico. Il risultato, guidato dalla sapiente produzione di Matteo Cantaluppi, è un disco che sublima una poetica che sa essere al tempo stesso cruenta e raffinata, dolce e amara, vita e morte.
“Aspetto Te” è il nuovo singolo dei SEQUOIA, quarto estratto dal debut album “La Terra Santa” che uscirà ad ottobre. Una lode ai losers, languida e cruda allo stesso tempo, che potrebbe rappresentare benissimo alcuni personaggi della trilogia tossica di Claudio Caligari.
Ph & Ad: Camilla Matteuzzi
Queste le parole con le quali la band milanese presenta la canzone: «In una società che ha di fatto abolito l’opzione del fallimento, un inno alla vita da magnifici perdenti e la perenne voglia di riscatto, proiettata inevitabilmente verso una nuova romantica sconfitta, cantata a squarciagola.»
Puoi ascoltare il brano qui:
BIO
SEQUOIA si radica nel profondo terreno della tradizione della musica d’autore italiana, robusta nera corteccia dell’alternative rock e forti rami dal persistente fogliame punk.
Il progetto SEQUOIA nasce dalla volontà di riscoprire le radici della canzone d’autore italiana attraverso un affascinante crocevia tra il suono alternative rock anni ’90 e il cantautorato classico. Il risultato, guidato dalla sapiente produzione di Matteo Cantaluppi, è un disco che sublima una poetica che sa essere al tempo stesso cruenta e raffinata, dolce e amara, vita e morte.
“Invito per colazione” è l’album d’esordio di Simone Matteuzzi, uscito venerdì 19 aprile 2024, via Zebra Sound con distribuzione Virgin Music Italia. L’invito al viaggio del cantautore milanese ci conduce in una dimensione post-onirica, giocosa quanto seria, perché è questa l’ambivalenza alla base di ogni vera sperimentazione; un luogo dove accettare le contraddizioni dell’artista moderno e la personalizzazione dell’individuo non sembra affatto impossibile.
Queste le parole con le quali il giovane artista presenta il disco: «Qualcosa sta irrompendo nei suoi primi vagiti nella pulsante culla di pluralità e contraddizioni che e` la torrida estate milanese. Appena nato, ancora in piccole demo, si scansa come per gioco da ideologie stilistiche dalle identità monolitiche, proiettandosi nella libertà della pura contaminazione, che è vita. Posto questo vi chiederete, di cosa stiamo parlando? Per spiegarvelo al meglio, permettetemi un invito al viaggio, nel nostro caso un “Invito per Colazione”, quale miglior momento per raccontarlo, mentre si scivola mollemente in una giornata evaporata da tempo e spazio? Tra fumi, sapori, suoni e parole scopriremo vivande pregiate e biliose bevande dalle quali farsi tentare.»
Puoi ascoltare l’album qui:
BIO
Simone Matteuzzi, cantautore e musicista della nebbiosa provincia di Milano, classe 2001, scrive e realizza le sue canzoni sonnecchiando qua e là tra accordi, profumi, sillabe e impressioni; forse con grande acutezza e sensibilità, o forse con un’ironia agitata, brulicante. Sin da bambino è innamorato della black music, suggestione che completerà negli anni del liceo con la scoperta e lo studio del jazz, della classica, del cantautorato e di vari generi sperimentali. Suona in numerosi locali di Milano e hinterland con progetti jazz e cantautorali. Nel 2022 vince il Premio“Ricerca e Contaminazione” della Pino Daniele Trust Onlus, con la quale partecipa successivamente come artista e tastierista all’evento “Qualcosa Arriverà”, audiovisual performance nella Galleria Umberto I di Napoli. Nel 2022 inizia a collaborare, come artista e produttore, con Zebra Sound, società di produzione ed edizione musicale di Milano, con la quale produce il suo progetto d’esordio. Con il suo singolo “Ipersensibile” è tra gli otto vincitori dell’edizione 2023 di Musicultura, Festival Della Canzone d’autore e della canzone popolare in lingua italiana e tra i finalisti di Jazz the Future, concorso indetto da JazzMI e Volvo Studio Milano. Nel 2023 inizia la sua collaborazione come artista con Costello’s Records.
“Autunno ’91” è il malinconico singolo d’esordio dei SEQUOIA, il nuovo quintetto alt-rock prodotto da Matteo Cantaluppi. Un inizio davvero promettente.
Queste le parole con le quali la band milanese presenta la canzone: «La storia di un autunno di trent’anni fa. I fuochi, le castagne, la disintegrazione dell’Unione Sovietica ed un mondo che inizia a non saper più distinguere i Wojtila dai Gorbaciov.»
Puoi ascoltare il brano qui:
BIO
SEQUOIA si radica nel profondo terreno della tradizione della musica d’autore italiana, robusta nera corteccia dell’alternative rock e forti rami dal persistente fogliame punk.
Il progetto SEQUOIA nasce dalla volontà di riscoprire le radici della canzone d’autore italiana attraverso un affascinante crocevia tra il suono alternative rock anni ’90 e il cantautorato classico. Il risultato, guidato dalla sapiente produzione di Matteo Cantaluppi, è un disco che sublima una poetica che sa essere al tempo stesso cruenta e raffinata, dolce e amara, vita e morte.
“Elettrico” è il nuovo singolo di Simone Matteuzzi, uscito il 22 marzo 2024 via Zebra Sound con distribuzione Virgin Music Italia. Un mantra di esplorazione dell’irrazionale e dell’ineffabile.
Queste le parole con le quali l’artista milanese presenta la canzone: «Nata da una rielaborazione di una poesia di Dino Campana, “Elettrico” si articola come un esercizio di stile sulle allitterazioni e consonanze fonetiche delle parole. Partendo da questo pretesto nasce quindi senza significato, senza una vera idea. Piuttosto, come ogni buona accozzaglia d’arte futurista, trova il suo significato nella sua autocelebrazione, nell’essere sfacciatamente no-sense. Celebriamo il non senso, che è evocativo del vero ultimo senso.»
Puoi ascoltare il brano qui:
BIO
Simone Matteuzzi, cantautore e musicista della nebbiosa provincia di Milano, classe 2001, scrive e realizza le sue canzoni sonnecchiando qua e là tra accordi, profumi, sillabe e impressioni; forse con grande acutezza e sensibilità, o forse con un’ironia agitata, brulicante. Sin da bambino è innamorato della black music, suggestione che completerà negli anni del liceo con la scoperta e lo studio del jazz, della classica, del cantautorato e di vari generi sperimentali. Suona in numerosi locali di Milano e hinterland con progetti jazz e cantautorali. Nel 2022 vince il Premio“Ricerca e Contaminazione” della Pino Daniele Trust Onlus, con la quale partecipa successivamente come artista e tastierista all’evento “Qualcosa Arriverà”, audiovisual performance nella Galleria Umberto I di Napoli. Nel 2022 inizia a collaborare, come artista e produttore, con Zebra Sound, società di produzione ed edizione musicale di Milano, con la quale produce il suo progetto d’esordio. Con il suo singolo “Ipersensibile” è tra gli otto vincitori dell’edizione 2023 di Musicultura, Festival Della Canzone d’autore e della canzone popolare in lingua italiana e tra i finalisti di Jazz the Future, concorso indetto da JazzMI e Volvo Studio Milano. Nel 2023 inizia la sua collaborazione come artista con Costello’s Records.