“Nanna Nena” è il nuovo singolo di Giovanni Milani, uscito il 28 giugno. Un sogno di 8 minuti, un viaggio nell’inconscio tra nu jazz e momenti blues, per allontanare i timori quotidiani.
Foto: Valentina Bellini e Riky Angelini
Queste le parole con le quali il sassofonista presenta il pezzo: «Una ninna nanna per addormentare il bimbo dentro di noi, farlo riposare, accettare le sue debolezze e le sue voglie, senza timore del giudizio. Addormentare dolcemente il bimbo porta ad amare l’adulto, mentre il sonno dell’adulto genera innocenti mostri.»
Puoi ascoltare il brano qui:
BIO Compositore, sassofonista e cantante mugellano, Giovanni Milani si propone di creare una musica che unisca il suo vissuto musicale: il jazz nell’ambito accademico, il pop nella vita quotidiana e l’elettronica nella vita notturna. Un suono che scalda ma non brucia.
“Capicannonieri” è il nuovo singolo dei DFWU, uscito il 18 giugno 2024. L’energico hip hop soul del brano, tra il flow elastico dell’MC e le scorribande in territori nu jazz della band, fa di Ravenna la nuova capitale dell’East Coast sound italiano.
Queste le parole con le quali il trio presenta la canzone: «”Capicannonieri” trasmette un messaggio di libertà e spensieratezza, incoraggiando gli ascoltatori a lasciarsi andare e divertirsi senza preoccupazioni. Con testi pieni di umorismo e una base ritmica travolgente, invita tutti a partecipare e godersi il momento. Racconta la storia di un protagonista che vive al massimo, senza preoccuparsi del giudizio degli altri, e invita gli altri a seguirlo nell’avventura della vita.»
Puoi ascoltare il brano qui:
BIO
Don’t Fuck With Us è un’odissea sonora nata durante la quarantena, quando il trio Rampa, Mattia e Anton inizia a sperimentare con synth, loop e prime rime. Fondendo hip-hop, jazz e funk, ispirati da Sangue Misto e Robert Glasper, creano una sinfonia urbana. Sul palco, Daniel alla batteria e Lorenzo al basso amplificano l’esperienza, mentre Marco al piano aggiunge una nuova dimensione al sound. DFWU incarna l’energia e la diversità della scena musicale romagnola.
“The Hassle” è il nuovo singolo dei Nicaragua. Un piccolo capolavoro ricco di nuances internazionali, che ricorda i migliori momenti nu soul dei SAULT. Siamo sicuri che se Gilles Peterson li ascoltasse si innamorerebbe anche di loro.
Ph: Veronica Brunoni
Queste le parole con le quali la band milanese presenta la canzone: «”The Hassle” parla di quando, da un piccolo fastidio relazionale, la nostra mente parte per un viaggio tutto suo di discussioni, rivendicazioni, litigi che avvengono all’interno dei nostri pensieri. Passiamo ore o nottate a figurare possibili confronti, le frasi giuste da dire, il modo in cui affrontare lo scontro, come fare giustizia al nostro orgoglio. Forse quel fastidio era un malinteso, qualcosa di realmente irrilevante che forse è meglio non approfondire? Alla fine non succede nulla e il tutto si esaurisce all’interno della nostra testa, rimane un fastidio.»
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BIO Nicaragua è una cartolina spedita negli anni ’90 che arriva nel presente. È un progetto nato da Caterina Sforza e Yuri Tartari Pucci, che hanno messo in musica le loro riflessioni e i loro sogni durante il lockdown del 2020. Una volta tornati in libertà, hanno unito le forze con Alberto Ladduca per portare questo progetto ancora più lontano, nelle profondità dello spazio.
“Mare Di Nebbia” è il nuovo EP di Satellite, uscito il 21 giugno 2024. Quanto è tortuoso indagare su sé stessi? Parecchio. Ma il giovane cantautore ci dimostra che, una volta espressi i propri sentimenti più reconditi, quello che si prova per sentirsi un po’ più compresi è impagabile.
Foto: Marco Pellegatta
Queste le parole con le quali il musicista meneghino presenta il disco: «Molti artisti descrivono la vita e la realtà che li circonda. Altri creano veri e propri mondi. Io credo di non fare nessuna di queste due cose. Quando scrivo un brano descrivo la mia realtà, ma con davanti un filtro. Un filtro di surrealtà, emozioni, sensazioni e colori. “Mare Di Nebbia” racconta tre anni della mia vita visti attraverso questo filtro. Una storia nella storia, dall’inizio alla fine. Almeno per ora. Qualcuno potrà rivedersi in qualche immagine, in qualche frammento o emozione, e spero che nel farlo possa trarne sollievo e dire: “qualcuno sente quello che sento io”. Come essere immersi in una nebbia fitta e in fondo vedere una luce.»
Puoi ascoltare l’EP qui:
BIO
Giacomo Maria Colombo, in arte Satellite, è un cantautore nato a Milano nel 1998. Con il suo progetto solista intende parlare al lato intimo dell’animo umano, toccando le corde dell’emozione quando ci sentiamo vulnerabili. I suoi brani parlano a coloro che si sentono soli, abbandonati e che desiderano scappare. Satellite vuole offrire un rifugio emotivo attraverso la sincerità della sua musica.
“Movimento” è il nuovo LP degli Arancioni Meccanici, uscito il 14 giugno 2024 via Gelo Dischi. Un lavoro che è un prezioso compendio del loro modo di fare musica oggi, dopo tanti anni di esperimenti: sonorità alternative, a cavallo tra il dreampop e l’acid music, e testi tanto visionari quanto pungenti.
Foto: Luca Tombolini
Queste le parole con le quali la band presenta l’album: «Dopo la pubblicazione di singoli e remix iniziata nel 2020, gli Arancioni Meccanici raccolgono parte di quanto fatto in un LP di 8 tracce, a cui si aggiungono due inediti. Dopo l’apertura con il surf teso e onirico di “Italo Disco” il ritmo continua incessante con “Vietnam”, “Zombie Jungle” e “Combustibile”. Le tematiche sono intrise di sarcasmo, soffermandosi su atteggiamenti assurdi e scelte lungimiranti che caratterizzano la società moderna. “Il Flusso” apre invece a sonorità più in chiaroscuro, e un sentimento intimista inizia a farsi spazio. Ecco quindi l’electro funk di “Disco D’Argento” e i nuovi arrivi “Summertime” e “Mi Manchi (My Monkey)”, segno di un’apertura stilistica legata a sonorità vaporwave.»
Puoi ascoltare il disco qui:
BIO
Dal tramonto all’alba, in bilico tra decadentismo e rinnovamento, gli Arancioni Meccanici, da anni colonna portante della musica alternativa made in Milano, raccontano il loro spazio e il loro tempo offrendo una visione policroma, tra reminiscenze new wave, neopsichedelia e momenti dreampop.
“tt ok” è il nuovo singolo di Saphe, uscito venerdì 7 giugno 2024. Nel mare magnum della scena pop-punk italiana, un brano che finalmente si distingue per autenticità e qualità. In attesa della seconda parte del concept godiamoci questa nuova traccia, certi che la pink cute demon Saphe sia già pronta a spiccare il volo.
Foto: Omnia Social Strategy
Queste le parole con le quali l’artista presenta la canzone: «”tt ok” è la prima uscita di un concept composto da due brani. In questo brano l’artista narra in maniera sognante di una realtà calma, lineare, in ordine, ok. Ciò che diventerà chiaro nell’evoluzione della traccia è che c’è tutto tranne che ordine in questa apparente e filtrata sensazione di benessere. Un equilibrio forzato, imposto, quasi psicopatico.»
Puoi ascoltare il brano qui:
BIO
Saphe nasce dalla battaglia interiore tra l’essere autenticamente sé stessi. È il tentativo rivoluzionario di fermarsi e toccare i propri sentimenti senza paura, nel mezzo di vite veloci che ci educano alla repressione emotiva. Saphe è la figlia impulsiva ed iperemotiva che vuole costringere i padri della scorsa generazione a dire ti voglio bene.
“Love Dies Slowly” è il nuovo singolo di Facile, uscito martedì 4 giugno 2024. Una canzone dai connotati quasi salvifici, per riscattarsi dalle delusioni sentimentali. Le chitarre ruvide e l’intensità della performance vocale contribuiscono a rendere il brano pressoché impeccabile.
Foto: Riccardo Garofalo
Queste le parole con le quali la band presenta la canzone: «Un grido di rabbia generata dalla fine di un amore logorato dal tempo. “Love Dies Slowly” è uno sfogo necessario dove si racconta di un sentimento tanto profondo quanto deleterio che porta ad una necessità di liberazione. La frustrazione per la fine di un rapporto difficile che porta con sé anche bellezza e nostalgia viene espressa dal cantato gridato ed emotivo, sostenuto da groove sempre più decisi.»
Puoi ascoltare il brano qui:
BIO
I Facile nascono in un garage nella bassa Brianza, disconnessi dalla frenesia metropolitana. Spinti dall’esigenza di trasformare in musica le quotidiane esperienze della vita di periferia, scrivono per guarirsi da una visione metereopatica e disillusa della vita. Vivono nella scena underground brianzola dove si raccontano attraverso distorsioni e groove decisi, partoriti in lunghe sessioni di rilascio emotivo e ricostruzione musicale in studio di registrazione.
“Isole” è il nuovo album degli Wabeesabee, uscito il 31 maggio 2024 via Pulp Dischi. Il wall of sound creato dal collettivo umbro costituisce la pregevole soundtrack di un film che abbiamo vissuto o potremmo vivere tutti, nel quale, come in ogni road movie che si rispetti, il/la giovane protagonista si rivolta contro una società conformista per abbracciare il cambiamento interiore.
Foto: Tommaso Forti
Queste le parole con le quali la band nu soul presenta la canzone:
«”Isole” è il nostro secondo lavoro discografico. Un concept LP fondato su una storia: il viaggio di un* ragazz* alla ricerca della propria identità, di un posto nel mondo; è un’odissea di 10 tracce, un percorso che parte dalla volontà di isolarsi dai grandi cercando un proprio luogo dove rifugiarsi e si conclude con il conseguimento del proprio sé. Ciò che ti rifugia alla fine ti isola e non vi è abbastanza conoscenza per formare un proprio sé da soli; soltanto con l’aiuto di comunità aperte alla condivisione delle proprie istanze si può trovare un proprio posto, che è inevitabilmente, per la natura umana, insieme agli altri. Verso il finale del disco si avverte l’urgenza di aiutare le persone a trovare la propria identità consapevoli delle difficoltà biologiche e sociali a cui una persona fin da adolescente va incontro. Crediamo molto in questi temi e vogliamo che la musica torni a prendersi un posto nell’opinione pubblica e possa fornire anche un aiuto.»
Puoi ascoltare il brano qui:
BIO Andrea (batteria e cori) e Saverio (chitarre, tastiere e voce) si conoscono da parecchi anni ed insieme hanno condiviso la passione per la musica con diversi progetti, stabiliti però solo con quest’ultimo: Wabeesabee. Il nome nasce da “Wabi-sabi” (侘寂), visione del mondo fondata sull’accoglimento della transitorietà delle cose. Partendo da questa prospettiva, il duo vuole comunicare le esigenze personali sotto il comune tetto della black music, caratterizzata da sonorità R&B e influenze gospel, celebrando l’intimità che porta al confronto con sé stessi. Nel 2021 si esibiscono per la prima volta al format Fra(m)menti, organizzato da Pulp Dischi in esclusiva per Rolling Stone e pubblicano poco dopo il primo disco, “Muktada” (Pulp Dischi/Artist First). Il disco è un omaggio alla musica in primo luogo, un viaggio sonoro tra diverse istanze che si occupano principalmente di errori, o fare i conti con sé stessi. Questo lavoro è promosso attraverso alcuni dei palchi più suggestivi dello Stivale come quello del Meeting Del Mare di Marina di Camerota, della Darsena, del Mare Culturale Urbano di Milano, aprendo a Venerus e Joan Thiele fra gli altri. Successivamente al tour estivo rilasciano un singolo, “Mandorla”, uscito a dicembre 2021 tramite Pulp Dischi in contemporanea con la prima stampa del vinile “Muktada” edito in due versioni (una “classica” e una in tiratura limitata esclusiva).
“Assenza” è il nuovo singolo di Giovanni Milani, uscito il 28 maggio. Una canzone dove desiderio e ricordo si mescolano elegantemente nello spartito del musicista toscano.
Foto: Linda Giannelli
Queste le parole con le quali il sassofonista presenta la canzone: «Questo brano parla dell’assenza lasciata alla fine di un amore, un’assenza che non è legata all’altro che abbiamo perso ma a ciò che la relazione ha tolto alla propria persona, che rimane quindi sia priva dell’altro ma soprattutto di se stesso. Di come l’assenza e la lontananza siano il modo migliore di amare una persona la quale vicinanza non creerebbe che sofferenza sia da una che dall’altra parte.»
Puoi ascoltare il brano qui:
BIO Compositore, sassofonista e cantante mugellano, Giovanni Milani si propone di creare una musica che unisca il suo vissuto musicale: il jazz nell’ambito accademico, il pop nella vita quotidiana e l’elettronica nella vita notturna. Un suono che scalda ma non brucia.
“M&M’s” è il nuovo singolo dei Wearesynthetic, uscito il 24 maggio. Un brano che contiene magistralmente in sé il contrasto che vuole esprimere: una realtà sorprendentemente violenta, quel dark side of the moon che spesso è avvolto da una superficie tanto attraente quanto illusoria. Un po’ come le famose caramelle dell’azienda dolciaria del New Jersey.
Foto: Antonio Ruzzoli
Queste le parole con le quali la band sarda presenta la canzone: «Le caramelle M&M’s, con il loro rivestimento esterno dai molteplici colori e il cuore di cioccolato scuro, sono una metafora della violenza sentimentale: relazioni solo esternamente colorate che non rivelano l’oscurità fatta di situazioni conflittuali, violente e comportamenti passivo-aggressivi. Il videoclip e lo shooting fotografico sono una parodia del tema complicato del testo, che viene rappresentato in maniera leggera e colorata. L’andamento musicale del brano è cadenzato, con la voce che diventa percussiva nel ritornello. I bassi hanno un ruolo centrale, la chitarra funk appena accennata apporta freschezza, così come le aperture armoniche dell’elettronica che ricordano vagamente gli Alt-J.»
Puoi ascoltare il brano qui:
BIO I Wearesynthetic sono 3 come i colori primari. Nella loro musica usano i synth come Jackson Pollock usa il colore giallo. Uno di loro è alto, ma gli altri 2 saltano come Dash Kappei. Sono caldi, a volte freddi, dipende da quale telecomando usano. Amici da sempre, compagni di band negli ultimi 10 anni. Suonano digitali con energia e analogici con cuore.