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“Canzoni secsi” è il primo album DORIAH

Fuori da venerdì 10 novembre “Canzoni Secsi”, album di debutto di Doriah, autore e produttore siciliano trapiantato a Bologna. Sospese tra cantautorato classico e (post)post-moderno, le sue canzoni, spesso dissacranti e surreali, sanno anche essere insospettabilmente romantiche e, a loro modo, indubbiamente “pop”. Immerse in un mare fluttuante di sintetizzatori, oscillando tra riferimenti più disparati (da Lucio Dalla ai CCCP, dalla trap alla techno commerciale anni ’90) e in costante bilico tra iconografia e iconoclastia (da Hemingway a Sartre, da Maradona a Gesù Cristo, da PornHub a Non è la Rai), queste dieci “Canzoni Secsi” non sono altro che, nelle parole dell’autore, “un modo di affrontare le incertezze e le angosce del nostro tempo, senza la presunzione di ottenere risposte ma con la possibilità di porsi ancora delle domande”. Le categorie di ricco e povero, alto e basso si fondono senza soluzione di continuità dando vita a scenari ambigui e volutamente paradossali, in un approccio bizzarro, selvaggio, ondivago e irrefrenabile. Non esistono soluzioni, nuovi valori da affermare o vecchi da restaurare: una volta constatato il vuoto valoriale dei nostri giorni, Doriah preferisce essere quello che “sta seduto in riva al fiume e gode dell’osservare l’acqua che scorre. Il caos è progresso”.



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Credits:

Registrato tra l’home studio di Federico Doria e il Freak Studio (Bologna) di Stefano Maggiore aka Keen. Prodotto da Federico Doria e Stefano Maggiore. Missato da Stefano Maggiore presso il Freak Studio. Masterizzato da Francesco Brini presso lo Spectrum Mastering (Bologna).

Federico Doria: voci, chitarre, basso elettrico, synth, programmazione drum;

Stefano Maggiore: synth, programmazione drum;

Max Vicinelli: piano e rhodes ne “L’universo”, wurlitzer in “Domenica simpatica”;

Paolo Indelicato: batteria in “È finita la…” in “Domenica simpatica”

Carmelo Drago: basso elettrico in “Domenica simpatica”
 

BIO:

Doriah, all’anagrafe Federico Doria, è un cantautore siciliano, bolognese d’adozione, classe 1987, già attivo dalla fine degli anni Zero con il moniker El Señor Pablo. È stato vincitore di Italia Wave Sicilia nel 2015, anno in cui ha pubblicato l’EP interamente in siciliano “Comu si nun t’havissu vistu mai”; fa inoltre parte insieme a Luca Minelli del duo Gente Vergine, con cui ha pubblicato nel 2021 il singolo “Bologna Batticuore”. Definisce se stesso come “il gesto apotropaico che faresti se un dio ti dicesse che il senso della vita è che la vita non ha senso”. 

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“Non è la Rai” è il nuovo singolo di Doriah

Fuori da venerdì 16 giugno 2023 “Non è la Rai”, il nuovo singolo di Doriah in collaborazione con Freak&Chic e Giungla Dischi. Una canzone che descrive la necessità di regredire e rifugiarsi nelle proprie istanze infantili. Un viaggio tra i sogni e le paure di chi negli anni ’90 è stato bambino: Non è la Rai, l’AIDS, la chirurgia plastica di Moira Orfei…
 

“Ricordo ancora i primi giorni di scuola elementare, settembre, la provincia di Agrigento, fa ancora molto caldo e le strade ormai deserte dopo l’ebrezza dell’estate appena trascorsa, l’estate del ’94, con in testa impresso ancora il rigore sbagliato da Baggio nella finale dei mondiali americani e mio zio che impennava con il vespone bianco, truccato, lungo il viale principale del nostro paese, con l’asfalto che vibra e gli irriducibili dei bar seduti a bere il caffè già dal primissimo pomeriggio. Tornavo da scuola e andavo a pranzare a casa dei miei nonni paterni, i miei zii post adolescenti, ancora non sposati, mangiavano imbambolati di fronte alla tv, sempre su Italia1. Ci ho messo anni a capire tutte le allusioni che facevano guardando quelle bellissime ragazzine che si dimenavano e cercavano di attirare l’attenzione delle telecamere, commenti rudi, primitivi, da supermercato dell’erotismo più spicciolo. La mia era una visione di Non è la Rai innocente, con una simpatia genuina da bambino di 7 anni nei confronti di quelle ragazze che sembravano così allegre, soprattutto verso Ambra ovviamente, e chissà cosa pensava uno dei matti del paese quando delirava e diceva di essere il fidanzato di Ambra, ma mi faceva molto ridere e mi risuonava tanto. Con quel matto dunque ci giocavo spesso, mi accusava di avermi prestato 1000 lire e li rivoleva indietro, a volte però lo prendevo in contropiede e prima che mi potesse fare quella scena quando lo beccavo per strada lo fermavo e gli dicevo che gli avevo prestato 2000 lire e li rivolevo assolutamente indietro. Siamo andati avanti così per anni, con lui che si incazzava puntualmente. Da grande ho capito quanto fosse tutto così sbagliato, le ragazzine di Non è la Rai non stavano bene, erano carne da macello, e io sono cresciuto pensando che fosse tutto così normale, anche il circo Orfei in televisione con le bestie feroci o quella terribile pubblicità dell’aids con i tipi contornati da un’aura viola. Da grande ho voluto dargli un senso diverso, perdendomi in tutti questi ricordi vaghi e immaginandomi che in qualche modo questa colpa si potesse espiare scrivendo una canzone.”


Scopri il brano su Spotify

Registrato all’home studio di Federico Doria e il Freak Studio (Bologna) di Stefano Maggiore aka Keen.
Prodotto da Federico Doria e Stefano Maggiore.
Missato da Stefano Maggiore presso il Freak Studio.
Masterizzato da Francesco Brini presso lo Spectrum Mastering (Bologna).

Federico Doria: voci, chitarre, basso elettrico, synth, programmazione drum
Stefano Maggiore: synth, programmazione drum

Cover foto di Stefano Maggiore



BIO:

Doriah, all’anagrafe Federico Doria, è un cantautore siciliano, bolognese d’adozione, classe 1987, già attivo dalla fine degli anni Zero con il moniker El Señor Pablo. È stato vincitore di Italia Wave Sicilia nel 2015, anno in cui ha pubblicato l’EP interamente in siciliano “Comu si nun t’havissu vistu mai”; fa inoltre parte insieme a Luca Minelli del duo Gente Vergine, con cui ha pubblicato nel 2021 il singolo “Bologna Batticuore”. Definisce se stesso come “il gesto apotropaico che faresti se un dio ti dicesse che il senso della vita è che la vita non ha senso”. Sospese tra cantautorato classico e (post)post-moderno, le sue canzoni, spesso dissacranti e surreali, sanno anche essere insospettabilmente romantiche e, a loro modo, indubbiamente “pop”. Immerse in un mare fluttuante di sintetizzatori, oscillando tra riferimenti più disparati (da Lucio Dalla ai CCCP, dalla trap alla techno commerciale anni ’90) e in costante bilico tra iconografia e iconoclastia (da Hemingway a Sartre, da Maradona a Gesù Cristo, da PornHub a Non è la Rai).

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“Trenitalia” è il nuovo singolo di Doriah

Fuori da venerdì 31 marzo 2023 il nuovo singolo di Doriah dal titolo “Trenitalia”, una collaborazione Freak&Chic e Giungla Dischi. I rimpianti, i sensi di colpa, gli amori non ricambiati, la sensazione di essere sempre in ritardo; un testo intimo e personale, estremamente autentico, di cui Doriah dice di essersi vergognato di averlo scritto per mesi, con la terribile sensazione di sentirsi nudo e impotente di fronte a sé stessi. Parole vomitate rabbiosamente direttamente dall’inconscio dell’autore, dal “fondo più fondo e più scuro”, dove si è sé stessi “con il coltello fra i denti e il pianto”.


“Un viaggio su un treno in ritardo, sempre in ritardo, verso le proprie scelte, che ci ostiniamo a pensare che siano sbagliate, a non accettare semplicemente come il meglio che riusciamo a fare in quel preciso momento della vita. Da qui tutti i malumori, i sensi di colpa, i “non detti”, e insomma quella pervasiva sensazione di essere sbagliati, di essere in ritardo che spesso ci accompagna. Una canzone tutto sommato di speranza, una canzone che invita a non sentirsi soli quando si provano tutte queste sensazioni disturbanti. Una canzone da ascoltare come antidoto quando si sta male e come veleno quando si sta bene”


Scopri il brano su Spotify: https://spoti.fi/3nBZcpq

Registrato all’home studio di Federico Doria e il Freak Studio (Bologna) di Stefano Maggiore aka Keen.
Prodotto da Federico Doria e Stefano Maggiore.
Missato da Stefano Maggiore presso il Freak Studio.
Masterizzato da Francesco Brini presso lo Spectrum Mastering (Bologna).

Federico Doria: voci, chitarre, basso elettrico, synth, programmazione drum
Stefano Maggiore: synth, programmazione drum

Cover foto di Stefano Maggiore



BIO:

Doriah, all’anagrafe Federico Doria, è un cantautore siciliano, bolognese d’adozione, classe 1987, già attivo dalla fine degli anni Zero con il moniker El Señor Pablo. È stato vincitore di Italia Wave Sicilia nel 2015, anno in cui ha pubblicato l’EP interamente in siciliano “Comu si nun t’havissu vistu mai”; fa inoltre parte insieme a Luca Minelli del duo Gente Vergine, con cui ha pubblicato nel 2021 il singolo “Bologna Batticuore”. Definisce se stesso come “il gesto apotropaico che faresti se un dio ti dicesse che il senso della vita è che la vita non ha senso”. Sospese tra cantautorato classico e (post)post-moderno, le sue canzoni, spesso dissacranti e surreali, sanno anche essere insospettabilmente romantiche e, a loro modo, indubbiamente “pop”. Immerse in un mare fluttuante di sintetizzatori, oscillando tra riferimenti più disparati (da Lucio Dalla ai CCCP, dalla trap alla techno commerciale anni ’90) e in costante bilico tra iconografia e iconoclastia (da Hemingway a Sartre, da Maradona a Gesù Cristo, da PornHub a Non è la Rai).

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“Maradona” è il singolo di debutto di Doriah

Esce oggi venerdì 11 giugno 2021 il singolo di debutto di DORIAH (fuori per Freak&Chic e in distribuzione Artist First), autore e produttore siciliano di stanza a Bologna.  La canzone ha come pretesto una fantasmatica storia d’amore che si dispiega tra la coscienza di essere capace di tutte la disperazione che deriva da questa forma di libertà, metafora di un mondo stravagante e surreale.  

“Maradona è il dio che aleggia in tutta la canzone, simulacro di una libertà a tutti i costi, sorretta da polpacci muscolosi e piedi fatati, una libertà che ha come facce della stessa medaglia notti magiche e autodistruzione.” (DORIAH


DORIAH è il gesto apotropaico che faresti se un dio ti dicesse che il senso della vita è che la vita non ha senso. Nelle sue canzoni le categorie di ricco e povero, alto e basso, si fondono senza soluzione di continuità dando vita a scenari ambigui, in cui il gap tra le sopracitate categorie non viene colmato con l’ostentazione ma con il paradosso. Alle collane d’oro dei trapper e ai testi socialmente impegnati dei cantautori DORIAH preferisce il vuoto valoriale dei nostri giorni esplorandolo nella sua incolmabilità. L’ambiguità, i confini mai netti dei testi di DORIAH sono l’ineluttabile “patto col diavolo” in cui si ritrova l’ascoltatore.