GIIN torna sulla scena musicale venerdì 5 luglio 2024 con “Cuore di plastica”, un nuovo singolo intenso e introspettivo che esplora le complesse emozioni del desiderio e dell’infatuazione. Il brano arriva dopo il capitolo d’esordio “Stare male con te”, che ha conquistato diverse playlist di Spotify e ottenuto numerosi passaggi radiofonici sulle emittenti Rai. “Cuore di plastica” è un nuovo tassello importante nel percorso artistico di GIIN, un’artista in continua evoluzione che con la sua musica sa emozionare e conquistare il pubblico.
“Cuore di plastica esplora il desiderio e l’infatuazione, sentimenti non ancora concretizzati che si fanno sentire intensamente. Il racconto riflette sulla paura di idealizzare la persona amata, confondendola per ciò che si vorrebbe che fosse. Tuttavia, il desiderio e la voglia sono così forti da superare ogni barriera, portando a sognare un’intimità profonda, dove ci si conosce e ci si accetta pienamente, fino all’osso.”
Autore: Ginevra De Tommasi Compositore: Ginevra De Tommasi Edizioni: SONY Music Publishing / Giungla Dischi Srl / Saifam Prodotta da Fabio Grande e Valerio Bulla Mix: Jesse Germanò presso il Jedi Sound di Roma Mastering: Filippo Passamonti VDSS
Hanno suonato: Chitarre: Ginevra De Tommasi Basso: Valerio Bulla Batteria: Edoardo Roia Synth: Fabio Grande
BIO:
GIIN nasce dall’intersezione tra i miti dell’alternative rock anni ’90 e il dream pop più recente. esprime un insaziabile voglia di cambiamento e novità, una continua ricerca di chi sogna mondi diversi attraverso ambiguità, caos, dubbio e nostalgia che non vengono trattati come ostacoli o elementi negativi ma esaltati come protagonisti del viaggio. sapersi perdere, cambiare idea e contraddirsi, GIIN è ritrovarsi in un ambiente rarefatto accompagnati da chitarre distorte e melodie sognanti, è indossare benzina e aspettare l’incendio.
GIIN, la talentuosa giovane cantante di Trastevere, Roma, debutta nel mondo della musica con il suo primo singolo, “Stare Male Con Te”, in uscita venerdì 3 maggio 2024 per Giungla Dischi (distr. Artist First). GIIN, nome d’arte di Ginevra De Tommasi, classe 2003 e studentessa del Saint Louis College of Music, coltiva la passione per la musica da quando era bambina, ispirandosi ai miti del rock degli anni ’90.
“Stare male con te condensa la frenesia e la confusione dell’amore, vissute in una relazione altalenante e dipendente. L’adrenalina pervade il corpo, con un incessante bisogno di inseguimento e fuga. Nonostante lo sfinimento, l’attrazione travolgente impedisce di staccarsi. Nella guerra emotiva con l’altro, il dolore diventa piacere nell’essere insieme.”
Il suo primo EP, in uscita alla fine del 2024 è attesissimo dagli addetti ai lavori e vanta la produzione di Alessandro Donadei, Valerio Bulla e Fabio Grande, tre figure di spicco nel panorama musicale italiano. Questo EP promette di essere un’esperienza sonora emozionante, con sonorità fresche e testi che catturano l’essenza della gioventù contemporanea in uscita in autunno del 2024.
I testi delle canzoni di GIIN riflettono le esperienze e le sfide della sua generazione, affrontando temi come incertezze, caos, ambiguità, nostalgia ed amore. Con la sua voce potente e la sua capacità di trasmettere emozioni, GIIN è destinata a diventare una voce influente nella scena musicale italiana. La sua promettente carriera musicale ha attirato l’attenzione di Ernesto Assante, che ha riconosciuto il talento di GIIN come una delle ultime scoperte nel panorama musicale italiano.
Autore: Ginevra De Tommasi Compositore: Ginevra De Tommasi Edizioni: SONY Music Publishing / Giungla Dischi Srl / Saifam Prodotta da Fabio Grande e Valerio Bulla Mix: Jesse Germanò presso il Jedi Sound di Roma Mastering: Filippo Passamonti VDSS
Hanno suonato: Chitarre: Ginevra De Tommasi Basso: Fabio Grande Batteria: Edoardo Roia Synth: fabio grande
Cover Andrea Rapino
BIO:
GIIN nasce dall’intersezione tra i miti dell’alternative rock anni 90 e il dream pop più recente. esprime un insaziabile voglia di cambiamento e novità, una continua ricerca di chi sogna mondi diversi attraverso ambiguità, caos, dubbio e nostalgia che non vengono trattati come ostacoli o elementi negativi ma esaltati come protagonisti del viaggio. sapersi perdere, cambiare idea e contraddirsi, GIIN è ritrovarsi in un ambiente rarefatto accompagnati da chitarre distorte e melodie sognanti, è indossare benzina e aspettare l’incendio.
GIIN, dal roster dell’etichetta Giungla Dischi, quest’anno è tra gli ospiti della line-up del festival Spring Attitude di Roma (che si svolgerà il weekend del 23 e 24 settembre presso gli Studi di Cinecittà). Insieme alla giovanissima singer-songwriter saranno presenti dal vivo nomi del calibro di Moderat, Verdena, Lucio Corsi e Meg.
Un ultimo scorcio d’estate per vivere le migliori sonorità della musica elettronica e della scena contemporanea, pop e indie, prima dell’arrivo dell’autunno. Torna Spring Attitude, il festival internazionale di musica e cultura contemporanea giunto alla sua dodicesima edizione che si svolgerà il 23 e 24 settembre a Roma negli Studi di Cinecittà. Una location fortemente simbolica e suggestiva che già l’anno scorso ha incantato oltre 15.000 persone e che quest’anno accoglierà il pubblico in un’area attrezzata ancora più grande di oltre 10 mila mq, per garantire un’esperienza ancora più totalizzante. Un appuntamento – da oltre dieci anni – ormai imperdibile e sempre più consolidato, per una manifestazione capace di intercettare le tendenze del momento e allo stesso tempo di scoprirne di nuove, da sempre attenta alle contaminazioni tra generi e stili. Non è un caso quindi che il nome dell’edizione 2023 sia Naturae, plurale latino che rappresenta e identifica le diverse anime del festival, sia musicali che artistiche. Spring Attitude come luogo del possibile quindi, e casa di una pluralità di voci, di persone, suoni e atmosfere che da sempre abitano il festival e che in esso coesistono felicemente.
Info: Apertura porte ore 15:30, inizio concerti ore 16 Studi di Cinecittà, ingresso Via Tuscolana 1055
GIIN, alterego di Ginevra De Tommasi,è una cantautrice classe 2003. Fin da piccola si ispira ai miti del rock degli anni 90 e attualmente sta registrando il suo primo EP in italiano utilizzando la stessa formula per la trap, con la produzione di Alessandro Donadei, Valerio Bulla e Fabio Grande. GIIN presenterà in acustico il suo ultimo singolo “Everytime I feel you cry” (l’unico brano in inglese del suo EP in uscita, il brano è stato pubblicato su Soundcloud ad agosto per Giungla Dischi) e le sue nuove produzioni domenica 24 settembre allo Spring Attitude Festival di Roma: appuntamento alle 16.00 al Molinari Stage.
Everytime i feel you cry parla di due persone apparentemente opposte, unite da un inspiegabile connessione che le lega e da un continuo e inevitabile ciclo di tira e molla e distruzione reciproca. Ciò che le accomuna è ciò che le divide, la loro incapacità di aprirsi e comunicare fallisce su quel piano superficiale che permetterebbe loro di trovarsi, mentre continuano a farsi del male a turno finiscono per capirsi e vedersi solo ad un livello più profondo. Sono due anime affini, due mani che si sfiorano ma non si toccano, occhi che si cercano ma non si guardano, dita accusatorie che, invece di essere puntate verso se stessi, vengono dirette all’altro. Loro che sono uno lo specchio dell’altro. Tutto ciò che rimarrà saranno soltanto pezzi incastonati nel proprio riflesso.
Registrata presso i Jedi Sound studio di Roma Prodotta ed arrangiata da Alessandreo Donadei Mix Jesse Germanò Mastering di filippo VDSS Studio
hanno suonato: Alessandro Donadei GIIN Edoardo Roia
Foto di Matteo Consolazione Trucco di Martina Di Cori
AO/CO Ginevra De Tommasi
BIO:
GIIN nasce dall’intersezione tra i miti dell’alternative rock anni 90 e il dream pop più recente. esprime un insaziabile voglia di cambiamento e novità, una continua ricerca di chi sogna mondi diversi attraverso ambiguità, caos, dubbio e nostalgia che non vengono trattati come ostacoli o elementi negativi ma esaltati come protagonisti del viaggio. sapersi perdere, cambiare idea e contraddirsi, GIIN è ritrovarsi in un ambiente rarefatto accompagnati da chitarre distorte e melodie sognanti, è indossare benzina e aspettare l’incendio.