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Henry Beckett: il brano “I’m calling you” nella serie RAI su Elisa Claps

Il brano “I’m calling you” del songwriter Henry Beckett, è stato scelto per la colonna sonora della miniserie televisiva RAI “Per Elisa – Il caso Claps“. La serie, in programma su RAI 1, vanta la regia di Marco Pontecorvo, ed è basata sul libro del giornalista e scrittore britannico Tobias Jones (edito Il Saggiatore) e realizzata con la consulenza della famiglia Claps.

Il brano, che fa da sfondo a una toccante scena sul finale della quarta puntata, andata in onda martedì 31 ottobre 2023, è parte del primo album di Henry Beckett “Riding Monsters“, pubblicato a marzo 2023.



Nove tracce che solcano le onde del suo universo introspettivo e profondo. I testi dei brani hanno una forte ispirazione autobiografica e delineano un chiaro ritratto della personalità del cantautore “milanese ma di anima americana”. Henry è alla ricerca del suo posto nel mondo ed è in lotta costante con le difficoltà che fanno da freno al raggiungimento dei suoi obiettivi. Nonostante questo, in brani come “Riding Monsters”, “Some People Get Lost” o “Blackbird” ciò che viene messo più in luce non è la frustrazione dovuta ai numerosi ostacoli, ma la voglia di conoscersi anche attraverso tali difficoltà in modo da familiarizzare con esse per trasformarle in qualcosa di positivo per sé. Vince dunque la forza e la voglia di rialzarsi sempre, combattendo il più possibile contro la rassegnazione e il senso di impotenza che spesso ci portano a rimanere seduti ad aspettare che sia il caso a spostare i nostri binari sul tracciato giusto. È proprio questo il pensiero che viene rappresentato nella foto di copertina, in cui primeggia, appunto, il bisogno di reagire prendendo il controllo degli eventi.

Musicalmente, nell’intero viaggio di “Riding Monsters”, Henry Beckett rimane fedele alla tradizione americana dell’alternative-rock e, in generale, al mondo anglofono cantautorale, portando l’ascoltatore ad immergersi in spazi sconfinati colorati da chitarre riverberate e dalla sua voce calda e sognante. 
 

Riding Monsters è stato per me un monte altissimo che ho dovuto scalare piano piano e con tanta pazienza. Ora sono sulla vetta di questo traguardo e da qui vedo finalmente tutte le altre cime che vorrò raggiungere. Quindi per me questo è di fatto l’inizio di un viaggio che penso non vorrò mai terminare.”  

 

SCOPRI IL DISCO SU SPOTIFY: 
https://open.spotify.com/album/2zQLPyneblJfL1jQ1YUIYQ?si=GRqRWL0eTquMSSjMFcchPw

Henry Beckett è un cantautore italiano nato a Milano, ma di anima americana. È proprio il mondo dell’alternative rock, tinto da chitarre riverberate e atmosfere d’oltreoceano, ad averlo attirato verso la musica e ispirato a comporre i suoi pezzi.
 
Nel 2017 autoproduce il suo EP di esordio “Heights”, che presenta nello stesso anno al MI AMI Festival di Milano. In questo primo lavoro emerge una sensibilità profonda, intima e romantica, contornata allo stesso tempo da sfumature più tenebrose proprie di una personalità irrequieta quanto riflessiva. Nel 2019 Henry avvia la produzione di un album di 9 brani inediti, intitolato “Riding Monsters”.

In questo introspettivo nuovo viaggio, il suo sguardo rimane rivolto verso il panorama artistico del cantautorato americano (Bruce Springsteen, Ryan Adams, Jonathan Wilson). Henry Beckett accompagna dolcemente l’ascoltatore in un immaginario fatto di viaggi on the road, lungo sconfinate autostrade circondate dal deserto o bagnate dalle coste. Lo spirito sognatore del cantautore milanese riecheggia in ogni brano, ma è ora plasmato da una maggiore maturità e consapevolezza. I testi parlano di passati amori, di crescita e di ricerca, attraverso i quali l’artista si interroga sul proprio futuro e sulla direzione da dargli. Dopo un lungo periodo di silenzio a seguito della pandemia, Henry pubblica il nuovo album “Riding Monsters” il 17 marzo 2023.

https://www.instagram.com/_henrybeckett_/

Label:  Cramps Music S.r.l. – info@cramps.it 
Produced by Raffaele Volpi a.k.a. Henry Beckett and Max Elli
All songs written by Raffaele Volpi a.k.a. Henry Beckett
All songs published by Cramps Music s.r.l.
Photography by Luca Pelucchi
Graphic design by Simone Bagnasco
Covert art Luca Pelucchi 

Tracklist: 1. I’m Calling You 2. Riding Monsters 3. Some People Get Lost 4. Blackbird 5. Safe And Sound 6. In Your Company 7. A Boy Needs To Grow 8. Wires 9. Butterfly 

Main vocals: Henry Beckett
Backing vocals: Henry Beckett, except for track 1 (Max Elli) 
Acoustic guitars: Henry Beckett, except for track 5 (Max Elli) 
Electric guitars: Max Elli
Piano and keyboard: Max Elli
Bass: Max Elli
Drums: Giordano Colombo 
Percussion: Max Elli in track 9 

Recorded at Auditoria Recording Studio and Good Persian Studio by Max Elli and Giordano Colombo
Mixed by Max Elli 
Mastered at Energy Mastering by Pietro Caramelli

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Internazionale

La psicanalisi on the road a cura di Henry Beckett | Recensione

Henry Beckett è uno di quei nomi che per un po’ aveva rimbalzato nell’underground milanese, nutrendosi di tutti quegli ascoltatori dai gusti filo-americani che cercavano quei concertini che sembrano usciti da un romanzo di Charles Bukowski o Jack Kerouac. Ed è assurdo come chi era stato anche al Miami di qualche anno fa, poi sia sparito dalla scena milanese, per poi riaffiorare con un disco bellissimo, perdendo però negli anni tutto quel pubblico che avrebbe potuto apprezzarlo. Henry Beckett, da quel lontano 2017 in cui si era imposto tra i songwriter di Milano, sembra aver voluto iniziare di nuovo, da zero, con nove tracce contenuto in questo “Riding Monsters“.

Ed immaginatevi proprio così, su un treno con tutta la vostra roba, uno di quei treni vecchi che ci aveva fatto vedere Jim Jarmush in Dead Man, che attraversano gli Stati Uniti e tutte le situazioni più assurde che possiate immaginare. Questo disco è un viaggio introspettivo e autobiografico, il cui intento è quello di scarnificare un morto fino a trovargli l’anima: una sofferenza passata, una rinascita, Bruce Springsteen, Ryan Adams e tutta quell’estetica legata alla Beat Generation che i ragazzi come Henry Beckett, maglietta bianca e stivaletti, non riescono proprio a togliersi di dosso.

Un disco che è giusto che sia uscito adesso, in queste giornate confuse dove un giorno usciamo con il cappotto e la sciarpa, e quello dopo prenotiamo le vacanze al mare, in questi momenti dove lavoriamo tutto il giorno, ma viviamo il ponte del 25 aprile come l’unica fuga dalla realtà che abbiamo a disposizione. In molti chiedono ad Henry Beckett, che nella vita reale là fuori si chiama Raffaele, come mai usi l’inglese per la sua musica, ma il punto è proprio questo: essere estranei, essere diversi, essere liberi lavorando davanti al proprio computer, sentirsi nel Wyoming anche se siamo sul Lago di Garda, l’inglese ci porta in posti lontani, ci fa scappare così lontano che neanche riconosciamo dove siamo arrivati. L’italiano ci avrebbe fatto sentire a casa, ma qui some people get lost.

In sintesi: un disco da ascoltare con tutti gli amici che non si sono mai legati all’indie italiano, che odiano Calcutta e che non vi hanno mai accompagnato ad un concerto. Un disco per guardarsi dentro e rinascere, un disco per sentirsi abbastanza bene da poter ricominciare, un po’ come ha fatto Henry Beckett a cui auguriamo il meglio.

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Internazionale

Cosa c’è nella camera di Henry Beckett

É uscito venerdì 17 marzo 2023 su tutte le piattaforme digitali “Riding Monsters“, il nuovo album di Henry Beckett, di ritorno dopo la pubblicazione del primo EP “Heights” nel 2017. 

Nove tracce che solcano le onde del suo universo introspettivo e profondo. I testi dei brani hanno una forte ispirazione autobiografica e delineano un chiaro ritratto della personalità del cantautore “milanese ma di anima americana”. Henry è alla ricerca del suo posto nel mondo ed è in lotta costante con le difficoltà che fanno da freno al raggiungimento dei suoi obiettivi. Nonostante questo, in brani come “Riding Monsters”, “Some People Get Lost” o “Blackbird” ciò che viene messo più in luce non è la frustrazione dovuta ai numerosi ostacoli, ma la voglia di conoscersi anche attraverso tali difficoltà in modo da familiarizzare con esse per trasformarle in qualcosa di positivo per sé. Vince dunque la forza e la voglia di rialzarsi sempre, combattendo il più possibile contro la rassegnazione e il senso di impotenza che spesso ci portano a rimanere seduti ad aspettare che sia il caso a spostare i nostri binari sul tracciato giusto. È proprio questo il pensiero che viene rappresentato nella foto di copertina, in cui primeggia, appunto, il bisogno di reagire prendendo il controllo degli eventi.

Musicalmente, nell’intero viaggio di “Riding Monsters”, Henry Beckett rimane fedele alla tradizione americana dell’alternative-rock e, in generale, al mondo anglofono cantautorale, portando l’ascoltatore ad immergersi in spazi sconfinati colorati da chitarre riverberate e dalla sua voce calda e sognante. 

Per conoscerlo meglio, siamo stati a casa sua, ed ecco cosa ci hanno e

Sono un fiero nerd quando si tratta di videogiochi. Credo che alcuni abbiano un potere imparagonabile di lasciarti qualcosa scalfito nell’anima, persino più di un film. Questi sono i miei preferiti: sono quelli per cui mi sono più emozionato e che mi hanno lasciato per interi periodi a rimuginare sugli epiloghi delle loro storie mozzafiato. Per non parlare delle colonne sonore da brividi che sono andate a finire subito nelle mie playlist. 

Ahimè fumo, ma non potevo non mostrarvi questo signor portacenere: il “portacenere capezzolino”. Creato e regalatomi dalla mia ragazza, ma in realtà poco utilizzato perché temo troppo di rovinare questo suo art attack.

Questo è un regalo da parte di chi mi conosce bene e sa quanto io sia soggetto a gravi ripercussioni psicosomatiche, soprattutto quelle che riguardano l’intestino. Portare avanti il mio progetto cantautorale va a braccetto con una serie di stress e ansie che si ripercuotono costantemente sulla mia povera pancia. Ormai ho imparato a conviverci, ma in ogni caso io somatizzo! 

Ecco la collezione di vinili di mio padre. Ora che non c’è più la costudisco io. Per me è come se questa sezione della libreria fosse un monumento a lui dedicato che mi ricorda sempre da dove venga la mia passione per la musica. Lui passava tutti i fine settimana a mettere su dischi e io ero lì che assorbivo. Qui c’è di tutto. È una finestra su cui posso affacciarmi per posare lo sguardo sia sulla storia di centinaia di artisti, sia sui miei bei ricordi d’infanzia.

Le mie compagne di viaggio. Sono state praticamente le mie prime e uniche vere chitarre. Entrambe sono state importanti regali. L’acustica da parte di mio zio e la Gibson da parte di mio padre. Per questo hanno un valore inestimabile, non penso le potrei mai abbandonare. Ora spero di portarle con me il più lontano possibile. Ammetto che mi piacerebbe unirle ad altre compagne, ma per adesso paziento.

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“Riding Monsters” è il nuovo album di Henry Beckett

Esce venerdì 17 marzo 2023 su tutte le piattaforme digitali “Riding Monsters“, il nuovo album di Henry Beckett, di ritorno dopo la pubblicazione del primo EP “Heights” nel 2017. 

Nove tracce che solcano le onde del suo universo introspettivo e profondo. I testi dei brani hanno una forte ispirazione autobiografica e delineano un chiaro ritratto della personalità del cantautore “milanese ma di anima americana”. Henry è alla ricerca del suo posto nel mondo ed è in lotta costante con le difficoltà che fanno da freno al raggiungimento dei suoi obiettivi. Nonostante questo, in brani come “Riding Monsters”, “Some People Get Lost” o “Blackbird” ciò che viene messo più in luce non è la frustrazione dovuta ai numerosi ostacoli, ma la voglia di conoscersi anche attraverso tali difficoltà in modo da familiarizzare con esse per trasformarle in qualcosa di positivo per sé. Vince dunque la forza e la voglia di rialzarsi sempre, combattendo il più possibile contro la rassegnazione e il senso di impotenza che spesso ci portano a rimanere seduti ad aspettare che sia il caso a spostare i nostri binari sul tracciato giusto. È proprio questo il pensiero che viene rappresentato nella foto di copertina, in cui primeggia, appunto, il bisogno di reagire prendendo il controllo degli eventi.

Musicalmente, nell’intero viaggio di “Riding Monsters”, Henry Beckett rimane fedele alla tradizione americana dell’alternative-rock e, in generale, al mondo anglofono cantautorale, portando l’ascoltatore ad immergersi in spazi sconfinati colorati da chitarre riverberate e dalla sua voce calda e sognante. 
 

Riding Monsters è stato per me un monte altissimo che ho dovuto scalare piano piano e con tanta pazienza. Ora sono sulla vetta di questo traguardo e da qui vedo finalmente tutte le altre cime che vorrò raggiungere. Quindi per me questo è di fatto l’inizio di un viaggio che penso non vorrò mai terminare.”  


SCOPRI IL DISCO SU SPOTIFY: 
https://open.spotify.com/album/2zQLPyneblJfL1jQ1YUIYQ?si=GRqRWL0eTquMSSjMFcchPw


 

Henry Beckett è un cantautore italiano nato a Milano, ma di anima americana. È proprio il mondo dell’alternative rock, tinto da chitarre riverberate e atmosfere d’oltreoceano, ad averlo attirato verso la musica e ispirato a comporre i suoi pezzi.
 
Nel 2017 autoproduce il suo EP di esordio “Heights”, che presenta nello stesso anno al MI AMI Festival di Milano. In questo primo lavoro emerge una sensibilità profonda, intima e romantica, contornata allo stesso tempo da sfumature più tenebrose proprie di una personalità irrequieta quanto riflessiva. Nel 2019 Henry avvia la produzione di un album di 9 brani inediti, intitolato “Riding Monsters”.

In questo introspettivo nuovo viaggio, il suo sguardo rimane rivolto verso il panorama artistico del cantautorato americano (Bruce Springsteen, Ryan Adams, Jonathan Wilson). Henry Beckett accompagna dolcemente l’ascoltatore in un immaginario fatto di viaggi on the road, lungo sconfinate autostrade circondate dal deserto o bagnate dalle coste. Lo spirito sognatore del cantautore milanese riecheggia in ogni brano, ma è ora plasmato da una maggiore maturità e consapevolezza. I testi parlano di passati amori, di crescita e di ricerca, attraverso i quali l’artista si interroga sul proprio futuro e sulla direzione da dargli. Dopo un lungo periodo di silenzio a seguito della pandemia, Henry pubblica il nuovo album “Riding Monsters” il 17 marzo 2023.