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Internazionale

Le 5 cose preferite di Edifici

La Route Rouge è il titolo del nuovo singolo di Edifici, progetto musicale composto da Nancy e Martina, polistrumentiste e compositrici. Un brano originale, dalla lingua prescelta (il francese) alle sonorità.

ERIC CLAPTON

La passione comune per questo artista è stata la scintilla che ha fatto nascere in noi la voglia di collaborare, infatti il nostro primo video caricato sui social è stato una cover del suo celebre brano “Layla”. Da quel momento il nostro lavoro insieme non si è più fermato; quindi grazie Eric, hai fatto nascere il nostro primo album “Edifici”.

NEW YORK

Oltre ad essere la copertina del nostro omonimo album “Edifici”, durante i nostri viaggi è stata fonte d’ispirazione e motivo di crescita musicale. 

L’energia che scorre sulle strade, tra le persone, negli edifici, ci ricorda che l’evoluzione corre veloce e ciò ti da la spinta per correre a tua volta. Noi abbiamo molta voglia di metterci in gioco e NY rappresenta la sfida perfetta: spaventosa ovvio, ma che ci fa sentire vive.

POLIRITMI

Nancy li studia da sempre, io invece (Martina) ne subisco il fascino da anni e cerco nuovi modi per inserirli nei miei fraseggi. Poter imporre alla musica di rallentare o accelerare a prescindere dalla sua velocità originale è davvero gratificante, ma d’altronde a chi non piacerebbe controllare il tempo?

LEGGENDA DEL PIANISTA SULL’OCEANO

“E quando erano bambini, tu potevi guardarli negli occhi, e se guardavi bene, già la vedevi, l’America, già lì pronta a scattare, a scivolare giù per nervi e sangue e che ne so io, fino al cervello e da lì alla lingua, fin dentro quel grido, AMERICA, c’era già, in quegli occhi, di bambino, tutta, l’America.”

Le ore a sognare sulle parole e le scene di questo film sono state tante e tutte le volte rilasciavano una spinta da dentro come se tutto fosse davvero possibile, che i sogni potessero veramente diventare la nostra realtà concreta per ispirare e fare sognare altre persone ancora. Vogliamo che la nostra vita sia una bell’avventura, perché come dice Danny Boodmann T.D Lemon Novecento “Non sei fregato veramente finché hai da parte una buona storia e qualcuno a cui raccontarla.”

LA COSTA AZZURRA

Ognuno di noi ha luoghi che ricorda con affetto e che si ritrova a dover abbandonare per lunghi periodi (a volte anche per sempre) a causa di questioni lavorative, familiari o sentimentali. La Costa Azzurra ha da sempre il profumo di casa, il legame che ci unisce a questa terra ha ispirato il nostro recente singolo “La Route Rouge”. 

Affascinato da queste coste anche Claude Monet ha reso omaggio a Mentone dipingendo il quadro “La route rouge près de Menton”, dal quale prende il titolo il nostro singolo.

Vi salutiamo citandone il finale:

“Le città che amiamo di più sono le prime che

abbiamo abbandonato,

ma loro non ci lasceranno mai, 

Mentone non mi lascerà mai”

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rock

Le 5 cose preferite de I Dolori del Giovane Walter

I Dolori del Giovane Walter pubblicano il 28 ottobre il loro nuovo singolo “Stanotte”, un singolo che continua sulla stessa scia rock iniziata con i singoli precedenti come “Piano”, “Truman show” e “Occhi rossi”. Noi li abbiamo ospitato nei nostri spazi per farci raccontare quali sono le loro 5 cose preferite!

Natura

Amiamo immergerci nella natura: che sia solo per fare una passeggiata, per fare trekking o un giro in barca, la natura ci permette di trovare l’equilibrio e la tranquillità personale e mentale per poter poi ritornare in sala prove con nuove idee e un nuovo spirito.

Mogol

Chi non ha mai letto ed apprezzato un testo di Mogol? Molti di noi, per esperienze personali, si sono ritrovati in alcune parole di Mogol, tanto da dichiararlo apertamente nella nostra ultima canzone, “Stanotte”.

Famiglia

Una band è come una famiglia: si pensa, si parla, si vive insieme. Le esperienze live in tour ci hanno permesso di affiatarci ancora di più fuori dal palco, tanto da diventare come 5 dita di una mano che si chiudono in un pugno.

Live

La nostra cosa preferita, il punto di prova più importante, il momento in cui si esplode, in cui si caccia davvero fuori tutto quello che si ha in corpo. Lo viviamo al 200%, quasi come se fosse una ragione di vita, è lì che capiamo davvero chi siamo.

Cilento

Montagne, colline e mare. La nostra casa è forse la vera fonte di ispirazione, quella da cui traiamo le esperienze, le sensazioni, le delusioni e le bellezze che poi trasformiamo in musica.

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Indie Pop

Le 5 cose preferite di LaFede

“Burro al Karitè” è il nuovo singolo di LaFede, artista milanese che ha esordito il 5 settembre con il suo primo brano. Noi, per conoscerla un po’ di più le abbiamo chiesto di raccontarci quali sono le sue 5 cose preferite.

GENERE INDIE

Fonte di ispirazione in questo periodo sia come scrittura che come modo di cantare.

PIANOFORTE

Strumenti, mezzo, tasti neri e bianchi. Musica che prende forma nella realtà. Accordi e note. Lo descriverei così.

LIBERTÀ

Mente libera, di esprimersi, viaggiare, pensare ed esplorare. La parola chiave che mi ha portato a scrivere le canzoni.

SPERIMENTAZIONE

Mi piace ascoltare artisti appartenenti a diversi generi perché mi permette di sperimentare anche nella scrittura.

ACCORDI IN MAGGIORE

In questa fase della mia vita ricerco prevalentemente melodie con accordi in maggiore perché rendono l’idea di melodie con “positive vibes”.

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Internazionale

Le 5 cose preferite delle Cleopatras

Quelle ganze delle Cleopatras hanno recentemente pubblicato il nuovo singolo “Kiss kiss kiss”, con il quale si cimentano nel coverizzare un brano di Yoko Ono. Impresa coraggiosa e riuscitissima, attraverso la quale le quattro toscane lanciano un appello all’amore e alla pace. Per conoscerle meglio, ci siamo fatti raccontare quali sono le loro 5 cose preferite.

Il girl power

Ebbene si, tifiamo per l’empowerment femminile, la fine degli stereotipi e la sovversione del patriarcato! Alcune tematiche legate alla questione femminile stanno diventando sempre più centrali sia nella nostra attitudine che nelle nostre canzoni; nel nostro nuovo disco, di prossima uscita, ne affrontiamo alcune, e anche il nostro ultimo singolo “Kiss Kiss Kiss” non è scelto a caso: abbiamo voluto scardinare uno degli stereotipi più vecchi della storia del rock’n’roll, ossia che non sia una cosa da donne, che anzi addirittura ne sono spesso la rovina. Beh vogliamo provare che non è affatto vero.

I prodotti tipici

Si potrebbe pensare che il movente principale che ci spinge a fare estenuanti tirate in macchina per concerti in ogni dove sia la passione per il rock’n’roll, ma in realtà c’è molto di più. Lo facciamo per assaggiare i prodotti tipici dei posti dove andiamo a suonare! (incidentalmente, ci divertiamo anche un sacco a girare l’Italia e il mondo tra sorelle, ma questo è un altro aspetto).

Questo è un messaggio (poco) subliminale per i gestori dei locali e dei festival che ci ospiteranno: è scientificamente provato che un musicista appagato performa meglio, dunque vi suggeriamo di sostituire pizza  e pasta con qualche leccornia locale!

I vestiti di scena (dette anche “le mute”)

È un argomento che arriva a monopolizzare la nostra chat per decine e decine di messaggi: come ci vestiamo per il concerto di domani? Abbiamo infatti una quantità di divise, note tra noi come “mute”, che Malibù Stacey scansati proprio, e le scegliamo in base all’occasione (noblesse oblige). Parte della nostra identità di band è quella di dare un’immagine univoca di noi; questo ci rispecchia perché siamo un gruppo molto paritario, in cui ognuna ha il suo ruolo e nessuna predomina. Inoltre a livello di look e stile crediamo che abbia un impatto molto particolare.

Le medicine

Attenzione, ovviamente vorremmo non prenderne mai, ma non partiamo mai sguarnite…non si sa mai! Le nostre 4 borse assieme hanno tutto il kit di pronto intervento di base per qualsiasi patologia, e per le più comuni non è raro che possiamo scegliere anche tra più formulazioni e principi attivi. Questo armamentario è noto come la farmacia ambulante delle Cleopatras, tanto che ci abbiamo anche scritto su una canzone. Per il beneficio del pubblico e del nostro entourage, siamo sempre disponibili per consulti e per qualche blister sottobanco.

Mick jagger

Mick è il nostro Guru soprattutto per quanto riguarda la preparazione atletica pre-tour e la capacità di cambiare innumerevoli mute durante uno stesso concerto. Possiamo dire che per questi aspetti ci ispiriamo a lui, e il nostro grande sogno è raggiungere i suoi livelli di forma fisica anche dal divano dove invece, spesso, ci limitiamo a guardare i suoi video di allenamento sui social. E proprio a Mick Jagger abbiamo dedicato un brano che farà parte del nostro nuovo album.

Mick Jagger, of the Rolling Stones, performs during the band’s “No Filter” tour on Monday, Nov. 15, 2021, at Ford Field in Detroit. (Photo by Rob Grabowski/Invision/AP)

I Ramones

Il sound delle Cleopatras deriva delle influenze musicali di noi 4, che sono abbastanza diverse tra loro (Camilla, unico membro fondatore della band oggi rimasto, ha un’impronta più garage punk, Marla viene dal punk 77, Alice dal post-rock e Vanessa milita anche in una band shoegaze), ma il nome dei Ramones ci accomuna. Le loro canzoni essenziali, scarne, brevi e veloci, la loro attitudine un po’ strafottente e quel nome che sembra identificare 4 fratelli piuttosto che una band, rispecchia a pieno la nostra attitudine e il nostro modo di intendere il punk e il rock’n’roll.

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Pop

Le 5 cose preferite di Marquica

40” è il nuovo singolo di Marquica. Un inno funky ed ironico alla femminilità e all’età della consapevolezza e con il quale la cantautrice si leva qualche sassolino dalla scarpa nei confronti di una società non ancora “woman friendly”.

Abbiamo chiesto a Marquica quali sono le sue 5 cose preferite.

BIG FISH – Le storie di una vita incredibile

Amo Tim Burton, da sempre, in questo film c’è Ewan McGregor che è un artista poliedrico di cui sono innamorata dagli esordi. Questo film racconta una storia tristissima in modo poetico e fantastico, a tratti musical, è un viaggio di avvicinamento e resa dei conti , tra un padre esagerato e un figlio anaffettivo. Lo rivedo quasi tutti gli anni perché mi fa stare bene, lo trovo magnifico non solo nella regia, non mi annoia mai e sa sempre stupirmi, darmi spunti nuovi.

Adoro come Tim Burton sia riuscito a rendere la vita del protagonista ,che il figlio reputa un ciarlatano raccontastorie, tanto delicata e viva, riesce a trasportarmi in una realtà in cui alla fine ci si chiede se l’aver enfatizzato i particolari o la narrazione degli episodi salienti della vita di un uomo semplice, non sia stato per poter alleggerire e rendere magnifiche, la nascita dello stesso figlio e l’incontro con la madre. Amo i film che ci portano altrove, qui si balla, si entra nel circo, in un paese dove si appendono le scarpe all’ingresso, la musica è perfetta e Tim è di sicuro uno dei registi più  vicini al mio gusto cinematografico.

GIURA, Stefano Benni

Benni, da  20 anni, è lo scrittore che piu’mi fa ridere al mondo, insieme a John Niven. La scorsa estate avevo proprio voglia di un romanzo senza pensieri, ho comprato “Giura” e in una sera l’ho divorato. Benni ama il mondo dei ragazzi e i suoi protagonisti spesso sono bambini, questa è una storia d’amore lunga una vita, mai davvero compiuta in senso classico, eppure vissuta intensamente e totalmente, descritta come solo il Lupo(soprannome di Benni) sa fare, commuovendosi col sorriso. Ci sono immagini fortissime, lettere d’amore tenere e ironiche, forse il suo libro che ho amato di più’. E’ stata una carezza estiva bellissima.

Pedalar cantando

Amo la bicicletta e la uso per scrivere. Pedalando libero la testa e solitamente dopo i primi 20 km arrivano melodie nuove, frasi, i testi che magari non ho ancora terminato, si completano. 40 è nata sul Lago di Garda durante una session di scrittura, eppure ho ridefinito il testo pedalando da Milano a Trezzo sull’Adda, li’ mi sono fermata ad osservare le donne intorno a me ed ho pensato che fosse proprio arrivato il momento di celebrarle con una canzone viva ed energica.

Andare in bicicletta è come meditare, si creano spazi nuovi e ci si ascolta seguendo un ritmo, come quando si canta.

Mariangela Gualtieri

Da quando ho memoria, la poesia mi affascina, ho sempre sentito, fin da bambina, da Gianni Rodari, un parallelismo alla struttura musicale. Due anni fa ho scoperto questa donna magnifica che è Mariangela Gualtieri, poetessa di Cesena, fondatrice della compagnia Teatro Valdoca, innovatrice e donna piena d’amore. Lei mi ha ispirato per 40, per questo senso di gioia e benessere che trasmette nelle sue liriche, quasi estatico. Quando la si ascolta recitare si ferma il tempo, ha occhi d’acqua e arriva autenticità e voglia di lasciare un bene infinito al mondo. Credo sia questo il compito piu’alto degli artisti e dell’arte e so che è questo ciò che voglio trasmettere con la musica.

Hayao Miyazaki

Tra me e Miyazaki è stato amore a prima vista. Ero in vacanza in Valtellina, l’unico posto dove guardo la televisione e faccio zapping, girando su Rai YoYo c’era “Il castello errante di Howl”. Ne sono rimasta folgorata e da buona figlia dei cartoon anni 80 e 90, ritrovavo molte analogie e richiami alla mia infanzia. Ho cercato e guardato tutti i suoi film, ancora oggi “Il castello errante di Howl”resta il mio preferito. Miyazaki disegna con un’anima profonda, i suoi personaggi sono spesso ragazze e ragazzi che vivono situazioni molto forti e crude. Hayao trasforma ogni quadro in poesia sublime, scegliendo colonne sonore bellissime. Quando ho scritto 40 ho pensato a  “La principessa Mononoke”, una ragazza libera,selvaggia e con una vitalità esagerata.