Si intitola “Felici e Contenti” ed è il nuovo singolo firmato da Marinelli per l’etichetta Manita Dischi: un brano questo che unisce rock e cantautorato raccontando anche la bellezza delle cose che giungono al termine senza però lasciarsi abbattere.
Noi lo abbiamo intervistato.
Ciao, benvenuto! Come prima domanda di riscaldamento ti chiediamo di presentarci il tuo nuovo singolo “Felici e contenti”, pubblicato lo scorso 14 dicembre!
Ciao! “Felici e contenti” è un brano che racconta la storia di una fine, come mi piace dire. Racconta di quelle sensazioni che, a posteriori, provi nel riguardare il percorso che ha portato ad una rottura, vissuta inconsapevolmente, e che solo dopo, hai la forza di analizzare, rileggere, per cercare risposte che spesso non vengono date. È stato per me, come spesso mi accade con la musica che scrivo, anche un modo per esorcizzare ed elaborare un momento importante.
Il titolo del nuovo singolo evoca inevitabilmente la conclusione di una favola, quanto hai imparato che il vivere felici e contenti non può far parte della vita reale?
In realtà, credo che le favole non facciano parte della vita reale. Ma la felicità si, assolutamente. Non esiste il vissero “PER SEMPRE felici e contenti”. Ma si può vivere felici e contenti. Si può condividere un percorso di vita insieme a qualcuno e farlo con queste emozioni. La disillusione dopo qualcosa che non è andato bene, non deve togliere comunque lo spazio all’illusione che possa risuccedere, e non farci perdere la voglia di tendere a ricreare qualcosa di bello che ci renda ancora per un po’ felici e contenti.
Come la tua formazione in Filosofia insieme a quella in Marketing influenzano il tuo approccio alla musica e alla creazione artistica?
Il mio percorso di studi in Filosofia, se non nelle tematiche, mi aiuta molto nella scrittura per la necessità che ho sempre di cercare di utilizzare parole che non siano sempre scontate e a volte addirittura possono sembrare fuori contesto in una canzone pop. Diciamo che la costante ricerca di migliorarmi, di scrivere in modo diverso, mi accompagna e non so se anche questo è dato dagli studi fatti, anche dalla diversità e cambiamento avuti nella mia formazione.
Se ti chiediamo di scegliere quali sono stati i tuoi 3 album fondamentali, quali sceglieresti e perché?
Questa è la domanda più difficile di sempre!!! Sono tantissimi gli album che mi hanno segnato e formato, che mi hanno anche ispirato spesso. Quando ne devi scegliere così pochi, di solito lo fai col cuore perché alcuni album hanno più importanza di altri per un legame che ci portiamo dietro soprattutto perché spesso sono i primi ascoltati. Ma ti direi:
1) La batteria, il contrabbasso eccetera di Battisti
2) Plastic Ono Band di Lennon
3) Grace di Jeff Buckley
Ci sono progetti per il futuro?
Per il futuro ci sono sempre progetti, altrimenti non guarderemmo al futuro, ci saremmo arresi. In questo momento il progetto principale è quello di finire di scrivere i brani per il nuovo EP in uscita a febbraio, anzi, forse sarebbe corretto dire di SMETTERE di scrivere visto che ho già in cantiere abbastanza brani per un album intero!