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Indie Intervista Pop

La Lambrooklyn di Mico Agirò

Lambrooklyn” è il nuovo singolo di Mico Argirò, e da poco ha pubblicato anche il nuovo video. Noi affascinati dalla sua musica e dal nuovo contenuto, non potevamo far altro che intervistarlo subito. Non perdetevi il nostro incontro, buona lettura!

Ciao Mico, benvenuto! Complimenti per la tua ultima canzone, “Lambrooklyn”, sei soddisfatto?

Abbastanza. Tanto a livello di diffusione e consensi e questa cosa mi onora, ma forse avrei desiderato più contatto umano, più confronto sui contenuti, più profondità. Oggi invece si galleggia sulla superficie, mi fa piacere che il pezzo stia surfando, ma preferirei immersioni nei fondali.

Quando hai scritto la canzone?

Tra ottobre e novembre del 2020, periodo di zone rosse nel quale evadevo il coprifuoco per il solo desiderio di farlo.

Quale credi sia la novità che porti nel panorama musicale?

Questa è una domanda complessa. Io credo che ultimamente nella mia musica ci siano tanti elementi di novità: la fusione tra musica acustica ed elettronica nella cornice della musica d’autore, tematiche molto contemporanee, ma non per forza di moda e nel pensiero dominante, un approccio minimale che mischia tante influenze, il fatto stesso che analizzi tutto ciò che mi capita o che vedo attraverso il filtro unico dei miei occhi e della mia sensibilità. Non sono cose nuovissime, non ho inventato delle ali per volare alla Leonardo, ma ho uno stile personale nel rapportarmi alla musica e al mondo, credo sia difficile trovare qualcosa di uguale a me su Spotify.

Non dico migliore, ma uguale.

Quando hai iniziato a fare musica?

Ho iniziato molto presto, da ragazzino, con la chitarra nella mia cameretta, da lì alle prime canzoni il passo è stato breve e da quelle ad oggi è stato insieme un’eternità e un battito di ciglia.

Dove ti immagini suonare i tuoi pezzi live?

Sto suonando spesso dal vivo, per fortuna, e lo sto facendo nei contesti più disparati e diversi: dai palchi grandi con lo spettacolo elettronico (insieme a Biagio Francia) fino ai localini, dalle situazioni in acustico alle presentazioni fino agli house concert. Non credo di avere un luogo ideale per suonare, non mi interessa tanto il luogo, quanto l’incontro con le persone, il collegamento attraverso il microfono della mia anima a quella di ogni singola persona sotto il palco.

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Comunicato stampa

“Lambrooklyn è il nuovo brano del cantautore Mico Argirò

«È una canzone piena di sintetizzatori, arpeggiatori, beat; però c’è ancora una presenza marcata delle chitarre e dei cori. Nonostante il tema, c’è energia: c’è tutta la voglia di ballare, di esplodere»

Un brano che nasce dall’insofferenza del costringimento nelle mura domestiche della quarantena e la voglia di ribellarsi alle imposizioni.

Dopo le collaborazioni con Pietra Montecorvino (“Hijab”) e quella con Tartaglia Aneuro (“Le canzoni divertenti”), Mico Argirò torna con un nuovo brano di protesta, fra chitarre acustiche ed elettronica: “Lambrooklyn”, gioco di parole, sincrasi fra il quartiere milanese Lambrate e quello newyorkese, Brooklyn.

«“Lambrooklyn” racconta in maniera laterale il mio secondo costringimento in casa; che poi per me non lo è stato davvero, perché mal sopporto le imposizioni. Il titolo è un gioco di parole con un quartiere di Milano: l’idea mi è venuta da un murales visto in una notte di zona rossa. Milano è centrale in questa canzone (e lo sarà tantissimo anche nel video), perché è dove ho passato quei giorni di “clausura”. Questa città è stata uno scenario davvero suggestivo in quel periodo: lo svuotamento, le ipocrisie, le mie passeggiate notturne a Lambrate e a Loreto, le regole alle quali non mi attengo e le paure naturali. Ci sono tutti i pensieri del momento, la mia visione sul presente e il desiderio di qualcosa che scompigli la situazione, un’esplosione rosa».

“Lambrooklyn” è un concentrato di pensieri ed emozioni accumulati durante il periodo di lockdown e sputati fuori da Mico Argirò con veemenza, irriverenza lontana dal politically correct e da qualsiasi tipo di allineamento di pensiero.

«Concettualmente, il testo si concentra su delle scene, soprattutto emotive: c’è il TG1 da non ascoltare, c’è il vino, c’è il rifiuto di vivere per lavorare e c’è il desiderio dell’esplosione nella stanza, c’è Bowie, c’è l’assenza forzata di qualcuno, le strade notturne che si svuotano… sto continuando su una visione irriverente e fuori schema del presente, molto personale; magari anche criticabile, ma non mi importa. Ho voluto raccontare una mia versione della cosa, senza insistere sul virus, ma dal mio punto di vista, soprattutto emotivo. Ho scoperto che questo punto di vista mi accomuna a tanti, costretti da un periodo terribile, forzatamente lontani dagli affetti e lesi nella propria libertà personale e mentale».

Dal punto di vita musicale, il brano rientra a tutti gli effetti all’interno i quello che è il nuovo percorso artistico di Mico Argirò il quale, da sonorità cantautorali più classiche, in bilico fra la lezione degli chansonnier e la patchanka, ha intrapreso progressivamente un discorso di sperimentazione verso forme più vicine all’elettronica, senza abbandonare la matrice cantautorale.

«“Lambrooklyn” segue la scia delle cose che sto facendo attualmente: suoni elettronici ed acustici che si miscelano. È una canzone piena di sintetizzatori, arpeggiatori, beat; però c’è ancora una presenza marcata delle chitarre e dei cori. Nonostante il tema, c’è energia: c’è tutta la voglia di ballare, di esplodere.»

Interamente suonato dallo stesso Mico Argirò, “Lambrooklyn” si avvale della collaborazione di comecarbone ai cori, mentre registrazioni, mix e master sono stati realizzati da Ivan Malzone per il Ramingo Itinerant Studio.

La copertina del singolo è un’opera dell’artista brasiliana Iara Carvalho intitolata “Pink Explosion”, concessa per la canzone vista la straordinaria sintonia.

Multilink: https://lnk.to/Lambrooklyn