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Comunicato stampa Indie rock

L’album di Adult Matters è la musica migliore che ascolterete oggi

“A Modern Witch” è il nuovo LP di Adult Matters, uscito venerdì 21 febbraio 2025 via Costello’s Records / Wires Records. Sentimenti impetuosi e alternative rock introspettivo sono gli ingredienti di un album emozionante da ascoltare e riascoltare in loop.

Foto: Simona Catalani

Queste le parole con le quali l’artista presenta l’album:
«Luigi ha iniziato a scrivere “A Modern Witch” intorno al 2021 durante il tour del suo secondo disco.
“Sono andato in tour insieme ad un mio amico, abbiamo fatto tantissime date in situazioni belle e super punk, e la maggior parte dei testi sono nati duranti i viaggi in macchina, dentro i bagni dei locali in cui suonavo o nelle stanze d’albergo e ammetto di aver scritto pochissimi brani da sobrio. Sono riuscito a metter mano ai brani solo una volta tornato da quel tour ed è anche per questo che “A Modern Witch” ha avuto una gestazione molto lunga sia per quanto riguarda la scrittura sia per quanto riguarda per la produzione.
Ho iniziato a produrre questo disco insieme ad Anton Sconosciuto e Cecilia Pellegrini, abbiamo lavorato per due anni alle pre-produzioni dell’album prima di andare in studio.
Lavorare a queste canzoni mi ha insegnato tante cose che non sapevo, e la considero davvero un’esperienza formativa. Ho lavorato con musicistx incredibili, in uno studio stupendo e ho raccolto attorno a questo album le persone che più stimo musicalmente e umanamente.
Avevo le idee molto chiare: volevo scrivere un disco per me. Volevo riconnettermi con il me ragazzino che a causa di molteplici cause ha perso alcuni passaggi cruciali della mia esistenza. Vivo ancora con il rimorso e la tristezza per non aver dato sostegno al me ragazzino queer quando mi sentivo solo e senza meta, ma non avevo le risorse emotive e far pace con questo senso di colpa per non essermi difeso ce l’ho ancora addosso.
Ho scritto questo disco per chiedermi scusa e per dirmi “cazzo, guarda quante cose stai facendo”, e scusa se non sono riuscito ad essere forte, ma non sapevo un cazzo di niente e non sapevo davvero che sarebbe stato così bello e liberatorio.
Il motore principale di queste canzoni è la “rabbia”, è un disco fortemente incazzato. Non esistono canzoni d’amore, ci sono solo le mie ossessioni, le mie paure, i miei disturbi e un senso di fame e distruzione.
Ho pensato molte volte che forse le cose che stavo scrivendo potessero essere “too much” per qualcuno e/o “cringe” ma tutto quello che ho scritto dentro questo album è la verità. Mi sentivo intossicato dalle persone, dalle relazioni umane, cadevo sempre negli stessi errori e negli stessi eccessi.
Gli esseri umani a cui parlo attraverso queste canzoni hanno fatto parte tutte della mia vita e hanno solo alimentato i miei disturbi. Ero dentro un tunnel, ero arrabbiato con loro e l’unico modo per voltare pagina era scrivere queste canzoni.”
Il disco contiene 9 tracce ed è un disco indie- rock. Gli anni 90 regnano sovrani sia da un punto di vista musicale che da un punto di vista testuale e cantautorale. Dentro ci sono moltissime influenze di quel periodo lì ma, a differenza dei dischi precedenti, le canzoni sono state concepite con l’idea di fare un album full band e di portarlo in giro con una vera e propria band, ed è anche per questo che all’interno ci sono elementi nuovi (piano e fiati).
“Ho cercato di mettere insieme tutte le cose che più amo: dalle chitarre ai fiati, elementi che sorreggono le mie canzoni e che danno una spinta emotiva non indifferente ai brani. Ho cercato anche di scrivere in maniera più “prolissa”, ho sentito l’esigenza di dilungarmi a differenza del passato. Ho sentito la necessità di scrivere questo disco per me e molte delle cose che ho scritto in questo disco sono state prese dai miei diari che tengo per mettere su carta le mie emozioni. La terapia nella scrittura di questo disco ha avuto un ruolo centrale. Cresciamo e viviamo con la paura di esprimere la rabbia e consideriamo la rabbia come un sentimento negativo. Essere arrabbiati è okay, esplorare la rabbia mi ha permesso di fare pace col passato e con alcuni fantasmi che mi hanno tormentato a lungo. È stato terapeutico. La mia terapeuta mi ha parlato spesso di come gli esseri umani di fronte alla rabbia rimangono fermi, perché gestire questo sentimento è difficile. La rabbia è un sentimento poco esplorato da cui tutti scappiamo e io ho voluto passarci dentro. Sono sicuro che ci saranno canzoni di pace, amore e ricongiungimento col mondo, ma non è questo il momento”.»

Puoi ascoltare il disco qui:

BIO
Adult Matters è il progetto solista di Luigi Bussotti.
Chitarre 90’s, testi onesti e brutali. La sua musica è il diario segreto di una persona queer non binaria.
Luigi cresce con l’indie rock degli anni ’90, Elliott Smith e le cantautrici americane, influenze che segnano profondamente il suo percorso artistico e gli offrono la possibilità di comunicare le proprie emozioni senza filtri. Inizia a scrivere fin da piccolissimo per scappare dalla realtà di provincia, e successivamente si dedica allo studio della chitarra da autodidatta (“ho imparato a suonare la chitarra guardando i live delle mie band preferite su KEXP”).
Nel 2016 registra il suo primo album “Endings” in un home studio. Questo disco, che porta in giro per l’Italia in power trio, gli permette di ritagliarsi un piccolo spazio nella scena bedroom-pop italiana. Nel 2021 esce “Flare Up”, il suo secondo disco, un lavoro di natura lo-fi che suona ininterrottamente in tour per 2 anni con oltre 50 date italiane.
II 21 febbraio 2025 è in uscita il suo terzo disco, pubblicato da Wires Records e Costello’s Records, registrato e suonato al VDSS studio insieme ad un team di musicisti: Anton Sconosciuto, Cecilia Pellegrini, Konstantin Gukov Borisovich, Adele Altro, Beatrice Miniaci e Marcello Rotondella.

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Fonte: Costello’s Records

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Comunicato stampa Post-Punk

“Dovresti ascoltare i Diaframma” è l’ultimo consiglio delle Risorse Umane

“Dovresti ascoltare i Diaframma” è il nuovo singolo delle Risorse Umane, uscito venerdì 7 febbraio 2025 via Notturno Dischi. Un’esortazione senza reticenze per un brano fatto di sentimenti universali, capace di accogliere gli echi del passato.

Foto: Simone Zappacosta

Queste le parole con le quali il trio presenta la traccia:
«”Ti darei anche ragione, se non avessi torto marcio. Ascoltati i Diaframma e non rompere i coglioni!”
Questo gentile consiglio è stato ascoltato in colpevole ritardo, ma è stato ascoltato e niente è andato perduto. Ringraziare bisogna.»

Puoi ascoltare il brano qui:

BIO
“Ci duole rimarcare come la posizione di responsabile del Dipartimento F4 sia vacante da qualche mese.
Durante la conseguente autogestione, le Risorse Umane del suddetto dipartimento hanno di fatto prevaricato i ruoli a loro assegnati contravvenendo alle linee guida aziendali e formando un trio PP/NW.
L’azienda sta attualmente prendendo provvedimenti.”

Le Risorse Umane sono una band post punk / new wave nata sulla direttrice che divide le due grandi metropoli italiane di Milano ed Ancona.
Al momento in numero di tre, i membri del gruppo si sono incontrati all’inizio degli anni 20 seguendo certe rotte in diagonale.
80, 90, 00 sono le decadi di riferimento da cui le risorse attingono a piene mani per creare il loro immaginario sonoro.

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Fonte: Costello’s Agency

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Comunicato stampa rock

Law J. Dinero è la new entry da seguire

“Things That I Do” è il singolo d’esordio di Law J. Dinero, uscito martedì 4 febbraio 2025. Un chitarrista vicentino innamorato del Delta blues e delle ballads indie folk con una voce che spacca e un nome d’arte pazzesco. Se il livello qualitativo è questo possiamo dire che il fiume Bacchiglione non è poi così distante dal Mississippi. Tenetelo d’occhio.

Foto: Giulia Capraro

Queste le parole con le quali l’artista presenta la traccia:
«”Things That I Do” parla di tappe bruciate per paura di sparire, relazioni che si incrociano alla fretta di un mondo che non aspetta e che si dissolvono sotto il sole della modernità.
Nella fretta della quotidianità l’unica cosa che rimane da fare è fermarsi e sistemare ciò che si è fatto per provare a trovare una nuova pace ed un presente migliore.»

Puoi ascoltare il brano qui:

BIO
Law J. Dinero è il nuovo progetto di Lorenzo Valè (già The Mills, Zabriski, Vigo), chitarrista e cantautore vicentino.
Consumatore vorace di musica in tutte le sue forme, dopo molti anni di ricerca antologica nel mondo della musica Appalacchiana e del Mississippi Delta, sintetizza i propri ascolti e le proprie esperienze in diverse band con una raccolta di folk ballads dallo spirito battagliero, contaminate dal crossover country degli anni ’90 di Chicago e dal sincretismo narrativo della New York dei ’60.

“Gloryland”, il primo lavoro in studio a nome Law J. Dinero, nasce da una raccolta di canzoni a metà che sono state arrangiate e prodotte da Martino Cuman (Non Voglio Che Clara, Vertical, Pietro Berselli) tra il gennaio 2022 e l’agosto 2024.
Una composizione diffusa negli anni che ha saputo trovare una casa all’interno delle suggestioni spiritual e working songs, con un filo rosso a collegare le singole canzoni ad un’ideale di salvezza e comunione. Il risultato è un songbook non vincolato da coerenza di genere o attualità di produzione, ma dall’urgenza di raccogliere storie fatte di tensioni e rilassamenti, progressioni e arretramenti.
L’album prende il proprio nome dallo spiritual reso celebre da Ralph Stanley & The Clinch Mountain Boys, un canto di speranza e fede per una vita oltre la vita.

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Fonte: Costello’s Agency

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Comunicato stampa Pop

Immaginarsi “Altrove” con Silvia Reale

“Altrove” è il nuovo singolo di Silvia Reale, uscito martedì 28 gennaio 2025. Un esordio intrigante, dove la voce vivace della cantante milanese e il groove soul pop della sua band si sposano alla perfezione.

Foto: Gianluca Gerardi

Queste le parole con le quali l’artista presenta la canzone:
«Ispirata ad uno scatto di Robert Doisneau del 1955 “1,2,3,4,5” e dalla raccolta di poesie di Patrizia Cavalli contenuta nel libro “Pigre Divinità e Pigra Sorte”, la traccia racconta della difficoltà di reagire per trovare un Altrove in cui proiettarsi e immaginarsi per andare oltre, dell’immobilità e dello sforzo di rialzarsi, della confusione nel cuore e nella testa generata dalle relazioni ambigue; confusione evocata dal netto contrasto generato da sonorità fresche e leggere che riportano a una sensazione di spensieratezza.»

Puoi ascoltare il brano qui:

BIO
Se Silvia Reale fosse un colore sarebbe il giallo, se fosse un elemento sarebbe l’aria, se fosse un pianeta sarebbe la Luna.
La sua voce inconfondibile, talvolta energica e grintosa, talvolta ariosa e delicata, è lo strumento che ha scelto per aprire le porte verso la sua interiorità. Le parole che sceglie nelle sue canzoni risuonano, giocano e si legano per esprimere concetti profondi e veri: come indossare un paio di occhiali e vedere il mondo dal suo punto di vista. Le melodie sono ricercate e il sound è carico di tutti i generi che l’hanno attraversata: il soul, il funk, l’r&b e il blues.

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Fonte: Costello’s Agency

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Comunicato stampa Elettronica Pop

SUPERTELE e gli anni ’90: quando la techno alleviava ogni dolore

“BOOSTER” è il nuovo singolo di SUPERTELE, uscito venerdì 24 gennaio 2025. Il musicista lombardo sale sullo scooter come negli anni d’oro e tira fuori la sua anima più danzereccia, sfornando una hit electro dirompente.

Foto: Enrico Luoni
Art direction: Nicolò Bruno

Queste le parole con le quali l’artista presenta la canzone:
«La canzone è un inno malinconico e ironico sulla gioventù perduta e sui rimpianti di un amore che non ha trovato la sua strada. Attraverso immagini vivide e surreali, come viaggi improbabili in Giappone o Corea del Nord in motorino, l’autore intreccia ricordi dolci-amari con riflessioni sulla crescita e sull’inevitabile scorrere del tempo.
I temi centrali sono il senso di disillusione e la nostalgia per un passato vibrante, rappresentato simbolicamente dal “booster” e dal “pusher” della gioventù, figure metaforiche che oggi sembrano spegnersi. La techno, con il suo ritmo ipnotico e liberatorio, diventa un rifugio e una cura temporanea per le ferite emotive, simboleggiando il desiderio di sentirsi ancora vivi e in connessione.
Il brano cattura il contrasto tra l’energia del passato e l’alienazione del presente, portando alla luce il desiderio di riprendersi quel tempo perduto, anche solo per una notte di musica, sogni e vibrazioni condivise.
La musica intreccia ritmi elettronici trascinanti con linee melodiche essenziali, evocando un senso di movimento e desiderio, creando un equilibrio tra energia danzereccia e introspezione. Le sonorità, a metà tra techno pulsante e accenti più malinconici, amplificano il senso di viaggio e sospensione, evocando l’incontro tra passato e presente, accompagnano il testo in un crescendo emotivo che alterna euforia e riflessione.»

Puoi ascoltare il brano qui:

BIO
SUPERTELE inizia a suonare a 10 anni. Da quando ne ha 13 scrive canzoni. Innamorato da adolescente del punk e del grunge suona in una serie di band in giro per la Brianza, Milano e il nord Italia. Con il passare degli anni, amplia il suo orizzonte musicale, sperimentando sonorità più psichedeliche e sperimentali, contaminandole con un approccio cantautorale nei testi.
Durante la pandemia inizia a dedicarsi alla produzione musicale, gettando le basi per il suo progetto solista. In questa seconda vita artistica, mescola sample, suoni catturati dalla vita quotidiana e strumenti vintage, mantenendo lo spirito DIY che ha caratterizzato le sue origini.
Il risultato è un sound ibrido che spazia tra alternative pop e lo-fi, con influenze elettroniche e momenti più ballabili. In questo progetto, SUPERTELE scrive, produce e canta la sua musica, occupandosi anche dell’intera componente visiva.

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Fonte: Costello’s Agency

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Comunicato stampa Indie rock

Adult Matters non smette di emozionarci

“Superman” è il nuovo singolo di Adult Matters, uscito martedì 21 gennaio 2025 via Costello’s Records / Wires Records. Una ballata cruciale per definire la poetica del nuovo disco del musicista, in uscita il prossimo mese. Una traccia elegante ma ricca di pathos, con un finale travolgente.

Foto: Simona Catalani

Queste le parole con le quali l’artista presenta la canzone:
«“Superman” è la prima canzone che Luigi ha scritto per questo disco ed è quella che gli ha permesso di addentrarsi all’interno della stesura dell’album.
“Ho scritto questa canzone nel 2021, l’ho iniziata a scrivere mentre ero in tour sulle note del mio iPhone e poi una volta tornato a casa l’ho finita di scrivere. La frase che apre il brano “le cose accadono perché devono accadere e allora perché non accadono mai a me?” l’ho scritta pensando ad una conversazione che pochi giorni prima avevo avuto con una persona. Queste parole, seppur semplici, hanno smosso in me un senso di sconforto notevole: avevo 28 anni, mi sentivo perso, stavano per arrivare i miei 30 e tutti i miei tentativi di avvicinarmi alla vita che sognavo finivano sempre per frantumarsi a causa della mia insoddisfazione ed ero io l’artefice del mio malessere e potevo salvarmi solo da solo. Mentre scrivevo “Superman” ho pensato a tutte le “situationship” che di base sono rimaste a quella forma lì, al perché non fossero andate. Anche in questo caso il mio interlocutore è un uomo a cui io non sono stato in grado di donare amore e nemmeno lui è stato in grado di donarlo a me. A volte bisogna accettare che “nothing is a line”, niente è come credi, come mi ripete spesso una mia cara amica, e le relazioni umane non sono una linea, non puoi controllarle solo perché nella tua testa sembrano perfette. Le persone cambiano, evolvono e con loro cambiano i sentimenti.”
Il finale di “Superman” è pieno di emotività, un’esplosione emotiva non indifferente: ci sono le chitarre, la voce di Luigi, i fiati (Adele Altro al Sax, Beatrice Miniaci al flauto e Marcello Rotondella al clarinetto) che sostengono tutta la rabbia di Luigi.»

Puoi ascoltare il brano qui:

BIO
Adult Matters è il progetto solista di Luigi Bussotti.
Chitarre 90’s, testi onesti e brutali. La sua musica è il diario segreto di una persona queer non binaria.
Luigi cresce con l’indie rock degli anni ’90, Elliott Smith e le cantautrici americane, influenze che segnano profondamente il suo percorso artistico e gli offrono la possibilità di comunicare le proprie emozioni senza filtri. Inizia a scrivere fin da piccolissimo per scappare dalla realtà di provincia, e successivamente si dedica allo studio della chitarra da autodidatta (“ho imparato a suonare la chitarra guardando i live delle mie band preferite su KEXP”).
Nel 2016 registra il suo primo album “Endings” in un home studio. Questo disco, che porta in giro per l’Italia in power trio, gli permette di ritagliarsi un piccolo spazio nella scena bedroom-pop italiana. Nel 2021 esce “Flare Up”, il suo secondo disco, un lavoro di natura lo-fi che suona ininterrottamente in tour per 2 anni con oltre 50 date italiane.
II 21 febbraio 2025 è in uscita il suo terzo disco, pubblicato da Wires Records e Costello’s Records, registrato e suonato al VDSS studio insieme ad un team di musicisti: Anton Sconosciuto, Cecilia Pellegrini, Konstantin Gukov Borisovich, Adele Altro, Beatrice Miniaci e Marcello Rotondella.

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Fonte: Costello’s Records

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Comunicato stampa Post-Punk

Le Risorse Umane e il languore dell’anima

“Desistere” è il nuovo singolo delle Risorse Umane, uscito martedì 14 gennaio 2025 via Notturno Dischi. La presenza del sax addolcisce le classiche atmosfere tenebrose della band, ma la narrazione del routinario rimane sommersa da una foschia decadente.

Foto: Simone Zappacosta

Queste le parole con le quali il trio presenta la traccia:
«Ho pena delle stelle
che brillano da tanto tempo,
da tanto tempo…
Ho pena delle stelle.
Non ci sarà una stanchezza
delle cose,
di tutte le cose,
come delle gambe o di un braccio?
Una stanchezza di esistere […]»

Puoi ascoltare il brano qui:

BIO
“Ci duole rimarcare come la posizione di responsabile del Dipartimento F4 sia vacante da qualche mese.
Durante la conseguente autogestione, le Risorse Umane del suddetto dipartimento hanno di fatto prevaricato i ruoli a loro assegnati contravvenendo alle linee guida aziendali e formando un trio PP/NW.
L’azienda sta attualmente prendendo provvedimenti.”

Le Risorse Umane sono una band post punk / new wave nata sulla direttrice che divide le due grandi metropoli italiane di Milano ed Ancona.
Al momento in numero di tre, i membri del gruppo si sono incontrati all’inizio degli anni 20 seguendo certe rotte in diagonale.
80, 90, 00 sono le decadi di riferimento da cui le risorse attingono a piene mani per creare il loro immaginario sonoro.

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Comunicato stampa Post-Punk

L’EP dei VIZIOSA è una furia

“Mandic” è il nuovo EP dei VIZIOSA, uscito martedì 14 gennaio 2025. Un distillato del post punk furente e intransigente del duo eporediese, 5 elegie corrosive che raccontano storie di emarginati sociali.

Foto: Ivan Cazzola

Queste le parole con le quali la band presenta il disco:
«”MANDIC”
(sostantivo piemontese)
Si riferisce a figura sociale di persona comunemente considerata naïf e improntata a un ottimismo non agganciato alla realtà. Per tale motivo viene spesso emarginata e derisa.»

Puoi ascoltare l’EP qui:

BIO
VIZIOSA è l’incontro malato fra generazioni punk differenti, quella del ‘77 e quella del post punk più attuale.
Le canzoni raccontano in modo crudo di persone messe ai margini dalla società, maltrattate e offese, ma anche di amore e di speranza, il tutto condito da un sound acido, potente e tumultuoso. VIZIOSA mette a nudo la parte più intima e schifosa di ognuno di noi, quella che tutti cerchiamo di nascondere dentro noi stessi.

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Fonte: Costello’s Agency

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Comunicato stampa Indie Pop

L’EP di Derri contiene un’ampia gamma di colori

“L’illusione di qualcosa d’importante” è il nuovo EP di Derri, uscito venerdì 10 gennaio 2025. Come un affreschista navigato, il cantautore monzese attinge a una tavolozza ricca e brillante dando vita alla propria armonia cromatica e realizzando un disco d’esordio versatile, segnato tanto dalla vocazione alla melodia catchy quanto dalla ricerca di un sound personale.

Foto: Vincent Navarro

Queste le parole con le quali il cantautore presenta il disco:
«Il disco ricalca un periodo che ha portato Derri a cambiamenti importanti oltre che a collaborare con studi e figure del mondo della musica di tutto lo stivale, stabilendo la propria identità ed esplorandone i confini allo stesso tempo. Lo scorrere del lavoro lo vede cambiare vesti e adottare registri e stili differenti tra loro, oscillando tra pop, indie ed elettronica, sempre mantenendo centrali la voce e il racconto. I temi affrontati sono quelli dell’amore, della solitudine, dell’incomprensione ma, soprattutto, del cambiamento e della fiducia in sé e negli altri, sempre in una cifra verosimile e mai esasperata, per quanto pittoresca. L’illusione di qualcosa d’importante si manifesta su molti livelli: è quella al centro delle vicende raccontate, dove le aspettative vengono disattese fino all’accettazione finale. La vera libertà è quella portata dai brani che, sotto alla musica elaborata, nascondono esperienze molto comuni, come le sfere che nascondono il volto di Derri nella copertina; è quella degli artisti chiamati ad approcciare sempre il proprio progetto come se fosse più importante di quello che è. È quell’illusione che spinge in avanti e alla quale ricorriamo per trasformare le nostre vite ordinarie in esperienze avvincenti e particolari, ma anche quella che alle volte le sminuisce confrontandole con altre apparentemente più importanti delle nostre.
Il primo EP di Derri è l’impronta del suo cammino negli ultimi due anni, in cui il progetto si è trasformato da personale e confinato ad esteso alla collettività e più nomade: è un cammino partito da un provino per Sanremo Giovani, passato da un periodo più sperimentale connesso a Roma e alla Sardegna e concluso con la formazione di una squadra con l’obiettivo di sfornare hit, pronte a costellare il futuro del cantautore.»

Puoi ascoltare l’EP qui:

BIO
DERRI è un cantautore per necessità. Crede che la vita ordinaria sia psichedelia, che dentro alle cose di tutti i giorni ci sia tutta la poesia e il dramma di cui abbiamo bisogno.
Abbracciando un ampio spettro di generi e influenze e attingendo dalle esperienze personali più diverse, ha sempre cercato, come un alchimista, il giusto equilibrio tra canone e follia, tra pensiero ed emozione, senza mai rivelare del tutto quanto ci fosse di suo in quanto veniva raccontato. Canta in modo distintivo testi vividi, di fronte a interi panorami sonori per un’esperienza pop che è tutto fuorché plasticosa, pur mantenendo il carattere da hit. I suoi brani immortalano le affascinanti stranezze e le contraddizioni dell’esperienza in uno sfondo animato e ricco di dettagli.

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Fonte: Costello’s Agency

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Comunicato stampa Rap

DFWU + Moder e Ravenna spacca ancora

“Cronico” è il nuovo singolo dei DFWU, uscito il 22 ottobre 2024. Sentirsi inadeguati nei confronti della società, ma con la cognizione di potersi distinguere (“purtroppo vivo chiaramente in babbilonia da assiro”). Il solido groove dei DFWU unito alle barre di Moder dà vita un pezzo intenso e trascinante.

Foto: DFWU

Queste le parole con le quali il trio presenta la canzone:
«”Cronico” affronta il conflitto interno di un individuo contro le aspettative e le ipocrisie della società moderna. Rampa in questo brano critica la superficialità e lotta per mantenere la propria autenticità. Riflette sulle sue debolezze e sulla ricerca di appartenenza, trovando conforto e speranza nella musica (“se penso a lei non stacco mai”). Accettando le complessità della vita, il protagonista evolve attraverso resilienza e auto-riflessione, cercando autenticità e pace interiore.»

Puoi ascoltare il brano qui:

BIO

Don’t Fuck With Us è un’odissea sonora nata durante la quarantena, quando il trio Rampa, Mattia e Anton inizia a sperimentare con synth, loop e prime rime. Fondendo hip-hop, jazz e funk, ispirati da Sangue Misto e Robert Glasper, creano una sinfonia urbana. Sul palco, Daniel alla batteria e Lorenzo al basso amplificano l’esperienza, mentre Marco al piano aggiunge una nuova dimensione al sound.
DFWU incarna l’energia e la diversità della scena musicale romagnola.

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Fonte: Costello’s Agency