“Cronico” è il nuovo singolo dei DFWU, uscito il 22 ottobre 2024. Sentirsi inadeguati nei confronti della società, ma con la cognizione di potersi distinguere (“purtroppo vivo chiaramente in babbilonia da assiro”). Il solido groove dei DFWU unito alle barre di Moder dà vita un pezzo intenso e trascinante.
Foto: DFWU
Queste le parole con le quali il trio presenta la canzone: «”Cronico” affronta il conflitto interno di un individuo contro le aspettative e le ipocrisie della società moderna. Rampa in questo brano critica la superficialità e lotta per mantenere la propria autenticità. Riflette sulle sue debolezze e sulla ricerca di appartenenza, trovando conforto e speranza nella musica (“se penso a lei non stacco mai”). Accettando le complessità della vita, il protagonista evolve attraverso resilienza e auto-riflessione, cercando autenticità e pace interiore.»
Puoi ascoltare il brano qui:
BIO
Don’t Fuck With Us è un’odissea sonora nata durante la quarantena, quando il trio Rampa, Mattia e Anton inizia a sperimentare con synth, loop e prime rime. Fondendo hip-hop, jazz e funk, ispirati da Sangue Misto e Robert Glasper, creano una sinfonia urbana. Sul palco, Daniel alla batteria e Lorenzo al basso amplificano l’esperienza, mentre Marco al piano aggiunge una nuova dimensione al sound. DFWU incarna l’energia e la diversità della scena musicale romagnola.
“Capicannonieri” è il nuovo singolo dei DFWU, uscito il 18 giugno 2024. L’energico hip hop soul del brano, tra il flow elastico dell’MC e le scorribande in territori nu jazz della band, fa di Ravenna la nuova capitale dell’East Coast sound italiano.
Queste le parole con le quali il trio presenta la canzone: «”Capicannonieri” trasmette un messaggio di libertà e spensieratezza, incoraggiando gli ascoltatori a lasciarsi andare e divertirsi senza preoccupazioni. Con testi pieni di umorismo e una base ritmica travolgente, invita tutti a partecipare e godersi il momento. Racconta la storia di un protagonista che vive al massimo, senza preoccuparsi del giudizio degli altri, e invita gli altri a seguirlo nell’avventura della vita.»
Puoi ascoltare il brano qui:
BIO
Don’t Fuck With Us è un’odissea sonora nata durante la quarantena, quando il trio Rampa, Mattia e Anton inizia a sperimentare con synth, loop e prime rime. Fondendo hip-hop, jazz e funk, ispirati da Sangue Misto e Robert Glasper, creano una sinfonia urbana. Sul palco, Daniel alla batteria e Lorenzo al basso amplificano l’esperienza, mentre Marco al piano aggiunge una nuova dimensione al sound. DFWU incarna l’energia e la diversità della scena musicale romagnola.
“The Hassle” è il nuovo singolo dei Nicaragua. Un piccolo capolavoro ricco di nuances internazionali, che ricorda i migliori momenti nu soul dei SAULT. Siamo sicuri che se Gilles Peterson li ascoltasse si innamorerebbe anche di loro.
Ph: Veronica Brunoni
Queste le parole con le quali la band milanese presenta la canzone: «”The Hassle” parla di quando, da un piccolo fastidio relazionale, la nostra mente parte per un viaggio tutto suo di discussioni, rivendicazioni, litigi che avvengono all’interno dei nostri pensieri. Passiamo ore o nottate a figurare possibili confronti, le frasi giuste da dire, il modo in cui affrontare lo scontro, come fare giustizia al nostro orgoglio. Forse quel fastidio era un malinteso, qualcosa di realmente irrilevante che forse è meglio non approfondire? Alla fine non succede nulla e il tutto si esaurisce all’interno della nostra testa, rimane un fastidio.»
Puoi ascoltare il brano qui:
BIO Nicaragua è una cartolina spedita negli anni ’90 che arriva nel presente. È un progetto nato da Caterina Sforza e Yuri Tartari Pucci, che hanno messo in musica le loro riflessioni e i loro sogni durante il lockdown del 2020. Una volta tornati in libertà, hanno unito le forze con Alberto Ladduca per portare questo progetto ancora più lontano, nelle profondità dello spazio.
“Isole” è il nuovo album degli Wabeesabee, uscito il 31 maggio 2024 via Pulp Dischi. Il wall of sound creato dal collettivo umbro costituisce la pregevole soundtrack di un film che abbiamo vissuto o potremmo vivere tutti, nel quale, come in ogni road movie che si rispetti, il/la giovane protagonista si rivolta contro una società conformista per abbracciare il cambiamento interiore.
Foto: Tommaso Forti
Queste le parole con le quali la band nu soul presenta la canzone:
«”Isole” è il nostro secondo lavoro discografico. Un concept LP fondato su una storia: il viaggio di un* ragazz* alla ricerca della propria identità, di un posto nel mondo; è un’odissea di 10 tracce, un percorso che parte dalla volontà di isolarsi dai grandi cercando un proprio luogo dove rifugiarsi e si conclude con il conseguimento del proprio sé. Ciò che ti rifugia alla fine ti isola e non vi è abbastanza conoscenza per formare un proprio sé da soli; soltanto con l’aiuto di comunità aperte alla condivisione delle proprie istanze si può trovare un proprio posto, che è inevitabilmente, per la natura umana, insieme agli altri. Verso il finale del disco si avverte l’urgenza di aiutare le persone a trovare la propria identità consapevoli delle difficoltà biologiche e sociali a cui una persona fin da adolescente va incontro. Crediamo molto in questi temi e vogliamo che la musica torni a prendersi un posto nell’opinione pubblica e possa fornire anche un aiuto.»
Puoi ascoltare il brano qui:
BIO Andrea (batteria e cori) e Saverio (chitarre, tastiere e voce) si conoscono da parecchi anni ed insieme hanno condiviso la passione per la musica con diversi progetti, stabiliti però solo con quest’ultimo: Wabeesabee. Il nome nasce da “Wabi-sabi” (侘寂), visione del mondo fondata sull’accoglimento della transitorietà delle cose. Partendo da questa prospettiva, il duo vuole comunicare le esigenze personali sotto il comune tetto della black music, caratterizzata da sonorità R&B e influenze gospel, celebrando l’intimità che porta al confronto con sé stessi. Nel 2021 si esibiscono per la prima volta al format Fra(m)menti, organizzato da Pulp Dischi in esclusiva per Rolling Stone e pubblicano poco dopo il primo disco, “Muktada” (Pulp Dischi/Artist First). Il disco è un omaggio alla musica in primo luogo, un viaggio sonoro tra diverse istanze che si occupano principalmente di errori, o fare i conti con sé stessi. Questo lavoro è promosso attraverso alcuni dei palchi più suggestivi dello Stivale come quello del Meeting Del Mare di Marina di Camerota, della Darsena, del Mare Culturale Urbano di Milano, aprendo a Venerus e Joan Thiele fra gli altri. Successivamente al tour estivo rilasciano un singolo, “Mandorla”, uscito a dicembre 2021 tramite Pulp Dischi in contemporanea con la prima stampa del vinile “Muktada” edito in due versioni (una “classica” e una in tiratura limitata esclusiva).
“Quello che mi resta” è il nuovo singolo dei DFWU, uscito il 7 maggio 2024. Un brano viscerale dove le barre introspettive di Rampa sono ottimamente sostenute dall’elegante sound jazzy del collettivo romagnolo.
Queste le parole con le quali il trio presenta la canzone:
«La canzone cattura l’essenza dell’auto-riflessione e della crescita personale attraverso versi intensi e introspettivi. Racconta la storia di un individuo che affronta le sfide della vita con sincerità e determinazione. Attraverso una serie di versi profondi e emotivamente carichi, esplora il concetto di accettare se stessi, imparare dagli errori e trovare la forza interiore per andare avanti. Con un ritmo coinvolgente e un testo toccante, questa canzone è una guida per coloro che cercano di trovare il proprio cammino nella complessità della vita moderna.»
Puoi ascoltare il brano qui:
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Don’t Fuck With Us è un’odissea sonora nata durante la quarantena, quando il trio Rampa, Mattia e Anton inizia a sperimentare con synth, loop e prime rime. Fondendo hip-hop, jazz e funk, ispirati da Sangue Misto e Robert Glasper, creano una sinfonia urbana. Sul palco, Daniel alla batteria e Lorenzo al basso amplificano l’esperienza, mentre Marco al piano aggiunge una nuova dimensione al sound. DFWU incarna l’energia e la diversità della scena musicale romagnola.
“La Città” è il nuovo singolo degli Wabeesabee, uscito oggi 26 aprile 2024 via Pulp Dischi. L’ultima release prima del nuovo album del duo spoletino che ama la Motown, in uscita a fine maggio.
Queste le parole con le quali la band nu soul presenta la canzone:
«“La Città” è il pezzo che chiuderà il nostro disco e chiude il ciclo di singoli usciti. Riconosciamo alla Città il ruolo di educatrice in senso lato in quanto offre spunti e opportunità di confronto con l’ambiente e le persone intorno a tal punto da farci trovare un posto nel mondo, un equilibrio, fondamentale per la salute psichica delle persone. Il viaggio che ci condurrà verso il nostro secondo disco non poteva non finire con questo brano, che è un augurio affinché tutti possano sentirsi a casa.»
Puoi ascoltare il brano qui:
BIO
Andrea (batteria e cori) e Saverio (chitarre, tastiere e voce) si conoscono da parecchi anni ed insieme hanno condiviso la passione per la musica con diversi progetti, stabiliti però solo con quest’ultimo: Wabeesabee. Il nome nasce da “Wabi-sabi” (侘寂), visione del mondo fondata sull’accoglimento della transitorietà delle cose. Partendo da questa prospettiva, il duo vuole comunicare le esigenze personali sotto il comune tetto della black music, caratterizzata da sonorità R&B e influenze gospel, celebrando l’intimità che porta al confronto con sé stessi. Nel 2021 si esibiscono per la prima volta al format Fra(m)menti, organizzato da Pulp Dischi in esclusiva per Rolling Stone e pubblicano poco dopo il primo disco, “Muktada” (Pulp Dischi/Artist First). Il disco è un omaggio alla musica in primo luogo, un viaggio sonoro tra diverse istanze che si occupano principalmente di errori, o fare i conti con sé stessi. Questo lavoro è promosso attraverso alcuni dei palchi più suggestivi dello Stivale come quello del Meeting Del Mare di Marina di Camerota, della Darsena, del Mare Culturale Urbano di Milano, aprendo a Venerus e Joan Thiele fra gli altri. Successivamente al tour estivo rilasciano un singolo, “Mandorla”, uscito a dicembre 2021 tramite Pulp Dischi in contemporanea con la prima stampa del vinile “Muktada” edito in due versioni (una “classica” e una in tiratura limitata esclusiva).
“Bruciasse davvero” è il nuovo singolo degli Wabeesabee, uscito il 18 marzo 2024 via Pulp Dischi. Atmosfere groovy per contrastare la banalità del male con stile.
Queste le parole con le quali il duo spoletino presenta la canzone: «“Bruciasse davvero” è il terzo singolo estratto dal nostro album, “Isole”; un pezzo che nasce dal desiderio di poter tornare su delle tematiche che tocchino il nostro paese in modo scomodo. Lo dedichiamo di fatto a tutti gli immigrati, che si vedono negare il loro futuro sulla base del potenziale, scandendo la loro vita in base al principio “ringrazia che ti trovi qui”. Vogliamo inoltre dedicarlo a tutte le giovanissime vita strappate sul posto di lavoro negli ultimi anni.»
Puoi ascoltare il brano qui:
BIO
Andrea (batteria e cori) e Saverio (chitarre, tastiere e voce) si conoscono da parecchi anni ed insieme hanno condiviso la passione per la musica con diversi progetti, stabiliti però solo con quest’ultimo: Wabeesabee. Il nome nasce da “Wabi-sabi” (侘寂), visione del mondo fondata sull’accoglimento della transitorietà delle cose. Partendo da questa prospettiva, il duo vuole comunicare le esigenze personali sotto il comune tetto della black music, caratterizzata da sonorità R&B e influenze gospel, celebrando l’intimità che porta al confronto con sé stessi. Nel 2021 si esibiscono per la prima volta al format Fra(m)menti, organizzato da Pulp Dischi in esclusiva per Rolling Stone e pubblicano poco dopo il primo disco, “Muktada” (Pulp Dischi/Artist First). Il disco è un omaggio alla musica in primo luogo, un viaggio sonoro tra diverse istanze che si occupano principalmente di errori, o fare i conti con sé stessi. Questo lavoro è promosso attraverso alcuni dei palchi più suggestivi dello Stivale come quello del Meeting Del Mare di Marina di Camerota, della Darsena, del Mare Culturale Urbano di Milano, aprendo a Venerus e Joan Thiele fra gli altri. Successivamente al tour estivo rilasciano un singolo, “Mandorla”, uscito a dicembre 2021 tramite Pulp Dischi in contemporanea con la prima stampa del vinile “Muktada” edito in due versioni (una “classica” e una in tiratura limitata esclusiva).