Fuori dal 2 marzo “Riptide”, il nuovo album di Silvia Furlani. Otto brani di musica elettronica ambient che spazia da suoni più dolci a pezzi intensi, tutti da ballare. “Riptide” è un disco molto intimo, nato durante la pandemia raccoglie dentro di sé emozioni differenti. Il disco è come un viaggio attraverso queste emozioni. Un percorso di crescita e comprensione che porta fino all’ultimo brano “Watch the sky”, il pezzo più delicato e introspettivo del disco.
“Era un periodo in cui sentivo una marea (da lì “Riptide”) di emozioni confuse, contrastanti, profonde, angoscianti a volte. E nel cercare di dare un senso a tutto mi sono messa a fare l’unica cosa che mi è di terapia: la musica. Mi sono approcciata ad ogni brano con il desiderio di sviscerare ogni nodo e sperando di arrivare a una conclusione mano a mano che il brano si componeva. Ogni pezzo quindi è come se fosse una domanda o una sensazione che avevo e a cui volevo dar spazio.
Nel dicembre di quell’anno è nato l’ultimo brano di “Riptide” che è “Watch the sky”. È nata in una giornata in cui nevicava moltissimo, mi sono messa al piano guardando fuori dalla finestra e mi sentivo leggera e serena. Il pezzo è nato da solo, spontaneamente e lì ho capito che tutte le sensazioni e tormenti che avevo quando ho iniziato a scrivere il primo brano, non c’erano più. Ed è anche il motivo per cui ho inserito “Watch the sky” come ultimo pezzo”, così Silvia Furlani racconta “Riptide”.
Noi volevamo decisamente saperne qualcosa in più. E le abbiamo chiesto quali fossero le sue cinque cose preferite.
Il Guatemala e il Lago Atitlan
Ci ho vissuto per 6 mesi una volta e 2 mesi un’altra. Ho metà del mio cuore lì. È il mio piccolo Paradiso, sia per i paesaggi, sia per la beatitudine e pace che mi fa provare ogni volta che ci metto piede. È il posto in cui posso dire di essere stata felice davvero, con ogni molecola del mio essere. E ho un piano B nella mia vita che, in caso, mi riporterà lì.
I miei strumenti musicali
Mi sono costruita il mio piccolo home – studio, la maggior parte del mio tempo lo passo lì, nel mio spazio creativo, non c’è molto da aggiungere, è praticamente un prolungamento di me.
Le mie gatte
Ero tra quelle persone che non capiva i gatti e non li consideravo animali affettuosi e con cui legare come lo possono essere i cani. Invece mi sono dovuta ricredere totalmente. Mai avrei pensato che il legame con un gatto potesse essere così forte e profondo. Non potrei farne a meno.
Prendermi tempo per me
È una cosa a cui non posso rinunciare. Amo la solitudine, il silenzio, il potermi coccolare con quello che mi fa star bene, della buona musica, un bicchiere di vino, una buona cena, una passeggiata. Quasi ogni giorno devo avere un po’ di tempo solo per me.
Viaggiare
Può sicuramente sembrare scontato ma amo viaggiare, sentirmi insicura e piccola, avere cose da scoprire e imparare. Mi intristisce la presunzione che nasce dall’aver vissuto in un solo posto e conoscerlo talmente bene da sentirsene i padroni. Viaggiare rende umili e curiosi. Amo questo.