Categorie
Comunicato stampa

Il sax rivoluzionario di Marco Scipione

“New Rise” è il nuovo singolo di Marco Scipione, uscito martedì 16 luglio 2024. Un brano ammaliante che trascina nell’occulto. Il sassofonista pavese ama da sempre aprire nuove porte, ma qui riesce a portare la sperimentazione del proprio strumento a un livello superiore. Ascoltare per credere.

Foto: Alessandra Fuccillo

Queste le parole con le quali il musicista presenta la traccia:
«Con “New Rise” Marco Scipione inaugura il suo percorso sperimentale solista, tra musica ciclica, pulsazioni elettroniche e drone music. Il brano, come tutto l’album “H(ost)” (in uscita ad ottobre 2024 per Cassis Records) è stato registrato e mixato al BUNKER STUDIO di Brooklyn utilizzando esclusivamente il sassofono che lo ha reso un apprezzatissimo musicista all’interno del panorama italiano.»

Puoi ascoltare il brano qui:

BIO
Marco Scipione è un sassofonista italiano considerato uno dei nomi più rilevanti della scena emergente. Sassofonista anomalo, virtuoso nel jazz e nella fusion ma con un solido background nel rock e nel metal, è uno dei principali utilizzatori di effetti sul suo strumento che distorce e modifica ispirandosi a Kurt Cobain, ai riff di Tom Morello e alle suggestioni sonore eteree dei Radiohead. Un approccio che esprime a pieno nel suo trio post punk hardcore DANG!
La passione per le colonne sonore, la musica di ricerca, i videogames hanno spinto Marco a continue esplorazioni sonore, maturate in diversi progetti e concerti in solo.
L’anima rock e quella sperimentale si chiudono in un perfetto ed eterogeneo triangolo musicale con la sua attività di session man che lo vedono girare il mondo assieme ad alcuni dei più autorevoli artisti pop e jazz italiani (Eros Ramazzotti, Mario Biondi, Tommaso Paradiso).
“H(ost)” è il debutto di Marco Scipione come solista. Registrato al Bunker Studio di Brooklyn è un disco di solo sax, senza sovraincisioni o loop.

Contatti
Spotify
Instagram
Facebook
YouTube

Fonte: Costello’s Agency

Categorie
Comunicato stampa

Jacopo Gobber vuole essere Trucebaldazzi e ha i suoi buoni motivi

“TRUCEBALDAZZI” è il nuovo singolo di Jacopo Gobber, uscito venerdì 19 luglio 2024. Chi non ha mai pensato che in questi ultimi anni i cantautori cosiddetti indie si crogiolassero in un immaginario trito e ritrito, se non in qualche caso addirittura fake? Jacopo Gobber vuole essere libero da ogni estetica alla moda, ma soprattutto ripudia gli artisti fatti con lo stampino, privi di autenticità. E ce lo vuole giustamente urlare in faccia. A suggellare questo approccio punk ci pensa l’incredibile chitarra jazz disorientante di Manlio Maresca.

Foto: Alberto Rugolotto

Queste le parole con le quali l’artista presenta la canzone:
«Il brano nasce dal disgusto provato scrollando tra i video di YouTube e Instagram dei nuovi “artisti indie”, durante i vari lockdown del 2020-2021. La scintilla che ha fatto nascere il brano è stata quella della sensazione di totale perdita di autenticità nei nuovi artisti definiti indipendenti.
Io che ho sempre avuto dei riferimenti di musica pop “grande” e autentica nello stesso tempo, tipo gli inni “See Emily Play” di Syd Barrett o “True Love Will Find You In The End” di Daniel Johnston.
Mentre guardando i video che postava il buon Truce su YouTube, anche se la sua musica è terribile, ritrovavo quell’autenticità che stavo cercando. Quindi ho in pratica messo i due pesi sulla bilancia, il nuovo artista indie pop farlocco e narciso da una parte e TRUCEBALDAZZI dall’altra, e ho scelto.
Musicalmente è venuto fuori quasi un pezzo hip hop come stile vicino alle prime produzioni dei Beastie Boys. La prima versione era molto minimale allora ho chiesto al musicista punk jazz Manlio Maresca se aveva voglia di renderlo più malato e disturbato mettendoci qualche sua chitarra jazz e noise, e questo è il risultato.
“TRUCEBALDAZZI” inoltre è simile ad un altro brano scritto da me sempre in quel periodo e sempre più o meno per lo stesso motivo: “GarageBand©” uscito per il progetto Giostre»

Puoi ascoltare il brano qui:

BIO
Jacopo Gobber è un cantautore che dal 2004 compone in totale libertà e autonomia un art pop psichedelico con arrangiamenti massimalisti. Le sue produzioni sono artigianali e bitorzolute ma grazie alle melodie easy listening e ai ritornelli scritti come degli slogan, diventano in qualche modo comunicative.

Contatti
Spotify
Instagram
Facebook
YouTube

Fonte: Costello’s Agency

Categorie
Comunicato stampa

Giulia Impache crea magia

“(I’m) Looking (for) Life” è il nuovo singolo di Giulia Impache, uscito martedì 9 luglio 2024. Quanto è bello e raro ascoltare musica nuova emozionante e fuori dagli schemi? Il favoloso brano della compositrice torinese è una delle cose più affascinanti che ascolterete oggi.

Foto: Fabiana Amato

Queste le parole con le quali l’artista presenta la canzone:
«Di solito quando creo un brano prima nasce la melodia e la struttura armonica, poi penso a un tempo e, solo dopo, arrivano le parole e insieme a Jacopo arrangiamo e produciamo il tutto.
Questo brano, invece, è nato in modo diverso. Dal trasporto di Jacopo per la Drum Machine, ho creato un giro armonico su cui è nata spontaneamente una melodia articolata da parole inventate. Nasce così “Lookin life”, con una melodia che pare un incontro tra le colonne sonore di David Lynch e Robert Wyatt.
La parte più dura era metterci sopra un testo ma dopo il silenzio, la rottura. L’improvvisazione, il ritmo, le progressioni armoniche e una melodia incalzante mi hanno stimolata all’azione. Ho iniziato così a scrivere un testo che racconta di una situazione lavorativa personale un po’ scomoda. “Lookin life” narra quella sottile e fastidiosa sensazione di essere presi in giro e di sentirsi impotenti, ma è anche la determinazione che finisca e non ricapiti mai più.»

Puoi ascoltare il brano qui:

BIO
Giulia Impache è una cantante e compositrice italiana. Il suo suono e la sua ricerca musicale esplorano la voce in relazione al corpo su un piano tecnico ed emotivo. Si tiene lontana da etichette e generi, cercando di mantenere la sua natura ibrida, data dalla miscela di influenze che vanno dalla musica antica al folk e dall’ambient all’elettronica “spaziale”. Aperta all’ascolto, è stata in grado di plasmare una miscela stilistica e sonora che coinvolge la voce come strumento per creare suoni avvolgenti, eterei e oscuri.
La sua ricerca mira anche a rompere il legame canonico con le parole. Sperimentando con le sonorità, si trova a parlare nuovi linguaggi basati sulla connotazione, sul fonema libero da qualsiasi legame concettuale predefinito, lo stesso impasto emotivo ed evocativo che un suono può portare.

Contatti
Spotify
Instagram
YouTube

Fonte: Costello’s Records

Categorie
Comunicato stampa

Con “k.o. tt” Saphe chiude un cerchio e continua a meravigliarci

“k.o. tt” è il nuovo singolo di Saphe, uscito venerdì 12 luglio 2024. Sono parecchi anni ormai che la musica viene indirizzata sempre più a un consumo fast, perciò stupisce non poco trovare una giovane artista che realizza una sorta di 45 giri tematico in cui una traccia è sia nemesi che sorella dell’altra. “k.o. tt” prosegue il concept del singolo precedente, ma la franchezza con la quale angoscia e sofferenza vengono raccontate è ancora più potente.

Foto: Fabio Mancini

Queste le parole con le quali l’artista presenta la canzone:
«”k.o tt” è il contrario di “tt ok” dal modo in cui si scrive fino al modo in cui ascolta. Qui la rabbia è sputata in faccia e il tormento esistenziale si sente chiaramente in ogni parola del testo. Mi sono lasciata andare alla verità, nessun filtro, nessuna carezza, non c’è nulla ad addolcire la pillola, e va bene così. Di questa traccia voglio si senta l’amaro distruttivo, il marcio.»

Puoi ascoltare il brano qui:

BIO

Saphe nasce dalla battaglia interiore tra l’essere autenticamente sé stessi.
È il tentativo rivoluzionario di fermarsi e toccare i propri sentimenti senza paura, nel mezzo di vite veloci che ci educano alla repressione emotiva.
Saphe è la figlia impulsiva ed iperemotiva che vuole costringere i padri della scorsa generazione a dire ti voglio bene.

Contatti

Spotify
Instagram
YouTube

Fonte: Costello’s Agency

Categorie
Comunicato stampa

“Go Wild” dei Facile è un’ode alla disperazione

“Go Wild” è il nuovo singolo dei Facile, uscito venerdì 12 luglio 2024. Una traccia che mette in risalto le migliori peculiarità del duo lombardo: stoner rock stile Palm Desert, chitarre affilate e una scrittura sensibile.

Artwork e foto: Riccardo Garofalo

Queste le parole con le quali la band presenta la canzone:
«Immersi in una vita di monotonia ed eccessi, noia ed estasi, “Go Wild” si dipana come un ritratto crudo di anime tormentate in cerca di sé stesse. Ogni movimento è un’eco di sofferenze passate, ma come anime pure ci aggrappiamo alla speranza. E così inizialmente non molliamo, ma poi scendiamo solo più in basso, cercando conforto nell’oscurità.»

Puoi ascoltare il brano qui:

BIO

Facile nascono in un garage nella bassa Brianza, disconnessi dalla frenesia metropolitana.
Spinti dall’esigenza di trasformare in musica le quotidiane esperienze della vita di periferia, scrivono per guarirsi da una visione metereopatica e disillusa della vita.
Vivono nella scena underground brianzola dove si raccontano attraverso distorsioni e groove decisi, partoriti in lunghe sessioni di rilascio emotivo e ricostruzione musicale in studio di registrazione.

Contatti

Spotify
Instagram
Facebook
YouTube
TikTok

Fonte: Costello’s Agency

Categorie
Comunicato stampa

Energia, rabbia e ballo: “Xenofemminismo” è il nuovo singolo di WOR x Beyond Hyperion

“Xenofemminismo” è il nuovo singolo di WOR x Beyond Hyperion, uscito martedì 2 luglio 2024. Ci sono dei momenti in cui gli astri si allineano: questa è la traccia techno rap sovversiva di cui avevamo bisogno adesso, per ballare contro la violenza della discriminazione. Godiamocela.

Foto: Erika Arno

Queste le parole con le quali WOR presenta la canzone:
«“Xenofemminismo” è una traccia di stampo Post Techno europea, soprattutto berlinese, dove il Rap si unisce al mondo dei rave e delle proteste per i diritti sociali. Tra le influenze anni ‘90 e un trait d’union di energia, rabbia e ballo, viene posto il problema delle politiche di genere in un mondo dove gli esseri umani sono sempre più automi, schiavi della rivoluzione digitale.
Lo Xenofemminismo è “una delle più stimolanti tendenze del femminismo contemporaneo” a detta di Nero Edizioni e la traccia si ispira al libro omonimo di Helen Hester.»

Puoi ascoltare il brano qui:

BIO

WOR, nome d’arte di Federica Suriano, è una rapper pugliese classe ‘99 con base a Bologna.
Attiva dal 2020 da sempre scrive testi frutto dei suoi conflitti, barre che altro non sono che un tentativo continuo di convertire in parole il caos, alternandosi tra questioni sociali, culturali e demoni interiori.

Beyond Hyperion è il nome del progetto di musica elettronica di Marco Grifi; producer bolognese classe ’98.
L’Hyperion sound unisce Dark Techno e Cyberpunk, con contaminazioni Hard Techno, Drum and Bass e da OST di videogiochi e film. Il ventaglio di produzioni tuttavia è molto ampio, trovano spazio infatti anche Crossover Rock/Metal, Alt Hip Hop, Post Punk e Ambient. Futuri distopici, neon, intelligenze artificiali e suoni industriali sono tutte parti dell’immaginario musicale che il produttore bolognese vuole portare. Avete mai avuto la sensazione che il futuro sembra essere un luogo oscuro e spaventoso? Bene, ma ora balliamoci sopra.

Contatti

WOR
Spotify
Instagram
YouTube

Beyond Hyperion
Spotify
Instagram
YouTube

Fonte: Costello’s Agency

Categorie
Comunicato stampa

Saphe è tornata per spaccare

“tt ok” è il nuovo singolo di Saphe, uscito venerdì 7 giugno 2024. Nel mare magnum della scena pop-punk italiana, un brano che finalmente si distingue per autenticità e qualità. In attesa della seconda parte del concept godiamoci questa nuova traccia, certi che la pink cute demon Saphe sia già pronta a spiccare il volo.

Foto: Omnia Social Strategy

Queste le parole con le quali l’artista presenta la canzone:
«”tt ok” è la prima uscita di un concept composto da due brani. In questo brano l’artista narra in maniera sognante di una realtà calma, lineare, in ordine, ok. Ciò che diventerà chiaro nell’evoluzione della traccia è che c’è tutto tranne che ordine in questa apparente e filtrata sensazione di benessere. Un equilibrio forzato, imposto, quasi psicopatico.»

Puoi ascoltare il brano qui:

BIO

Saphe nasce dalla battaglia interiore tra l’essere autenticamente sé stessi.
È il tentativo rivoluzionario di fermarsi e toccare i propri sentimenti senza paura, nel mezzo di vite veloci che ci educano alla repressione emotiva.
Saphe è la figlia impulsiva ed iperemotiva che vuole costringere i padri della scorsa generazione a dire ti voglio bene.

Contatti

Spotify
Instagram
YouTube

Fonte: Costello’s Agency

Categorie
Comunicato stampa

L’alt-rock esemplare dei Facile colpisce ancora

“Love Dies Slowly” è il nuovo singolo di Facile, uscito martedì 4 giugno 2024. Una canzone dai connotati quasi salvifici, per riscattarsi dalle delusioni sentimentali. Le chitarre ruvide e l’intensità della performance vocale contribuiscono a rendere il brano pressoché impeccabile.

Foto: Riccardo Garofalo

Queste le parole con le quali la band presenta la canzone:
«Un grido di rabbia generata dalla fine di un amore logorato dal tempo.
“Love Dies Slowly” è uno sfogo necessario dove si racconta di un sentimento tanto profondo quanto deleterio che porta ad una necessità di liberazione. La frustrazione per la fine di un rapporto difficile che porta con sé anche bellezza e nostalgia viene espressa dal cantato gridato ed emotivo, sostenuto da groove sempre più decisi.»

Puoi ascoltare il brano qui:

BIO

Facile nascono in un garage nella bassa Brianza, disconnessi dalla frenesia metropolitana.
Spinti dall’esigenza di trasformare in musica le quotidiane esperienze della vita di periferia, scrivono per guarirsi da una visione metereopatica e disillusa della vita.
Vivono nella scena underground brianzola dove si raccontano attraverso distorsioni e groove decisi, partoriti in lunghe sessioni di rilascio emotivo e ricostruzione musicale in studio di registrazione.

Contatti

Spotify
Instagram
Facebook
YouTube
TikTok

Fonte: Costello’s Agency

Categorie
Comunicato stampa

Il nuovo singolo dei Facile nasce in Brianza ma Seattle non è mai stata così vicina

“This Hard Love” è il nuovo singolo di Facile, uscito venerdì 3 maggio 2024. Un brano che cavalca le inquietudini emotive di un amore travagliato a suon di chitarre, come nella miglior tradizione del rock alternativo americano.

Queste le parole con le quali la band presenta la canzone:

«Sospesi nell’indifferenza di un cuore prosciugato, tra dolore e amore tormentato, “This Hard Love” si snoda in un viaggio malinconico attraverso le fratture dell’anima. Promesse spezzate echeggiano nel vuoto, mentre ci si ergeva insieme, pronti a sfidare il mondo.
Quanto più ci sforziamo di avvicinarci, tanto più questa dura forma d’amore minaccia di strapparci l’uno dall’altro. Ciò che un tempo era un rifugio diventa una gabbia di gelo, satura dell’abbandono e del rimpianto di un legame andato in frantumi.»

Puoi ascoltare il brano qui:

BIO

Facile nascono in un garage nella bassa Brianza, disconnessi dalla frenesia metropolitana.
Spinti dall’esigenza di trasformare in musica le quotidiane esperienze della vita di periferia, scrivono per guarirsi da una visione metereopatica e disillusa della vita.
Vivono nella scena underground brianzola dove si raccontano attraverso distorsioni e groove decisi, partoriti in lunghe sessioni di rilascio emotivo e ricostruzione musicale in studio di registrazione.

Contatti

Spotify

Instagram

Facebook

YouTube

TikTok

Fonte: Costello’s Agency

Categorie
rock

Tra i Clash e il Belpaese c’è il porto sicuro di LEHAVRE

Vi piace la musica che sale dalle cavità della terra, ricordando ai vostri piedi come si fa a tenere il ritmo? Il suono lontano di mille esplosioni nel cielo di Londra, mentre da un’auto che passa si sente l’eco del primo disco dei Clash? Vi piace pensare che anche il rocker più duro può nascondere un cuore tenero?

Allora, non avete altro da fare che sintonizzarvi sulle frequenze dei LEHAVRE, neonato progetto campano con non poca gavetta alle spalle e una forte necessità di correre dietro ad un tempo che fugge: “Come i Clash” è il biglietto da visita di una band che non puoi perdere di vista.

Ciao, LEHAVRE! Partiamo dalle domande semplici: da cosa deriva il vostro nome d’arte?

La ricerca del nome è l’aspetto che ci ha tormentato di più. A un certo punto c’erano le canzoni, c’era il progetto intero e persino un live alle porte, ma mancava il nome. Poi è arrivata l’illuminazione. Un film di Aki Kaurismäki, un gioco da tavolo, un porto sicuro, una squadra di calcio che in modo rocambolesco raggiunge la serie A francese. Erano tutti segnali. Alla fine quel nome, così musicale e imponente, era sempre stato sotto i nostri occhi.

Raccontateci qualcosa di voi, in modo da far scoprire ai nostri lettori chi siate. Come nasce il progetto?

Mentre tutti scrivevano canzoni in cameretta noi, impossibilitati ad uscire per il lock-down, non avevamo nulla da dire. Se non vivi non scrivi. Quando tutto è tornato alla normalità l’urgenza di scrivere canzoni è stata troppo forte, quindi io e il batterista (Marco e Lorenzo) abbiamo raccolto i cocci del precedente progetto (Kafka Sui Pattini) e abbiamo formato un gruppo nuovo, accogliendo a bordo un altro Marco. Per rispondere alla tua domanda, il progetto nasce in modo eruttivo: dovevamo buttare fuori quello che avevamo covato silenziosamente per due anni.

Avete uno stile che fonde il pop punk dei primi duemila con un ottimo gusto retrò: quali sono i vostri principali riferimenti musicali?

Arctic Monkeys per sempre. 

“Come i Clash” esplicita un approccio che sembra volersi fare manifesto: come nasce la canzone? E perché avete deciso di partire proprio da qui?

Niente ti descrive meglio di ciò che ami. E ciò che ami lo omaggi. Come i Clash è una dichiarazione d’amore, oltre che di intenti. Quale miglior modo di presentarsi al mondo se non dire “hey, ecco dove voglio arrivare ed ecco come ho intenzione di riuscirci” mentre alzi il volume della distorsione.

Sembrate però allo stesso tempo dei romantici, oltre che dei “dinamitardi”… dobbiamo aspettarci anche ballad più malinconiche, dai vostri futuri passi discografici?

Sicuramente, probabilmente non saranno ballad nel senso canonico, ma i prossimi singoli affronteranno tematiche più introspettive. 

Grazie del vostro tempo e a presto! Vi vedremo dal vivo, prima o poi?

Più prima che poi.