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Zanna ci racconta il suo nuovo singolo “L’airone”

Il nuovo brano di Zanna, “L’Airone”, è un omaggio delicato e potente a Fausto Coppi. Parte dello spettacolo teatrale “Il Bar sotto il Mare” di Stefano Benni, il brano si distingue per la sua melodia avvolgente e il testo evocativo. Zanna, con la sua doppia veste di attore e musicista, riesce a creare un’esperienza unica e coinvolgente.

La canzone è breve, ma ogni nota e ogni parola sono cariche di significato. La melodia, dolce e malinconica, richiama il volo maestoso di un airone, simbolo di libertà e determinazione. Il testo, scritto in un momento di ispirazione durante un’ora di coda in autostrada, riflette la spontaneità e la passione di Zanna per la musica.

L’interpretazione di Zanna è intensa e sincera, capace di trasmettere tutta l’ammirazione e il rispetto per Coppi. La sua voce si intreccia perfettamente con l’accompagnamento musicale, creando un’atmosfera che cattura e commuove.

“L’Airone” è una dimostrazione della maturità artistica di Zanna e della sua capacità di creare musica che parla direttamente all’anima. Un brano che, come il volo di un airone, lascia un segno indelebile nel cuore di chi lo ascolta.

Ciao Cosimo, raccontaci la genesi del tuo nuovo brano

Ciao! “L’Airone” è un brano dedicato a Fausto Coppi, nato nel contesto de “Il bar sotto il mare”, spettacolo tratto dal romanzo di Stefano Benni, al quale partecipo nel ruolo del musicista.

Come hai cercato di trasmettere l’essenza di Fausto Coppi attraverso la musica?

Ho pensato a lui, a quello che rappresentava per le persone, al contrasto fra la sua fisicità non certo prorompente e gli incredibili risultati, al modo in cui è presente nel romanzo di Stefano Benni da cui lo spettacolo è tratto…Ci sono l’uomo, l’atleta, il simbolo.

Quali emozioni hai provato durante l’esecuzione di “L’Airone” sul palco?

Le sto provando tutt’ora, saremo al Menotti di Milano fino al 31 Dicembre. Sono felice di contribuire allo spettacolo con una canzone originale, creata appositamente ma anche con una sua identità a prescindere. Non credo ci possa essere atmosfera migliore di quella di un teatro per un cantautore.

Come hai preparato le musiche per accompagnare i diversi momenti dello spettacolo?

Lavorando con Emilio Russo, il regista, trasformando in musica le sue indicazioni sul tipo di atmosfera e sensazione in ogni specifico momento…E parallelamente guardando gli attori recitare. Con Emilio si è creata una bella sintonia. 

Qual è stata la tua esperienza nel lavorare con il cast dello spettacolo?

Con Fabrizio (Checcacci) lavoro da anni, è un vero “fratello” musicale, essendo storicamente tanto cantante quanto attore…Si è occupato lui di una parte delle musiche.Anche con Lorenzo (Degl’Innocenti) e Roberto (Andrioli), gli altri attori, ci conosciamo da tempo e mi trovo benissimo con loro. Ho collaborato ad altri progetti de La macchina del suono, mentre ho per la prima volta il piacere di lavorare con Emilio e lo staff di Tieffe Teatro.

Come descriveresti l’atmosfera durante le prove dello spettacolo?

Essendo una coproduzione sull’asse Firenze/Milano ci siamo un po’ contagiati a vicenda con le rispettive attitudini, in un mix di ironia, dedizione e concentrazione.

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Dove va il vento se non soffia più? Sono molte le domande che si pone Eraldo Corti all’interno di Coccoina, gentile ma pungente nuova canzone

Dove va il vento se non soffia più? Sono molte le domande che si pone Eraldo Corti all’interno di Coccoina, gentile ma pungente nuova canzone. Ma del resto qual è il compito di un cantautore, se non quello di porre domande e cercare di rispondere con le canzoni?

Coccoina è una canzone a tratti romanticamente poetica, a tratti dissacrante e sarcastica. Affronta il tema della fragilità dell’esistenza: la nostra realtà appare tenuta insieme da mere illusioni.

Chi siamo? Che cos’è il mondo? L’essere umano è un incidente evoluzionistico o qualcosa di più? L’autore si interroga su tali questioni con leggerezza, contrapponendoli alle inezie di una società malata, completamente persa nella futilità.

Andando al lavoro in macchina – racconta Eraldo Corti – una mattina, sentii la mia speaker radiofonica preferita ripetere un detto tibetano che recita: “Quando non soffia, dove va il vento?”. Ci pensai tutto il giorno, la sera poi, con la chitarra e cercando di rispondere al quesito in questione, scrissi “Coccoina”.

Testo e musica di Eraldo Corti

Produzione/Mix/Mastering Joe Santelli

Chitarra acustica: Eraldo Corti

Chitarre elettriche e tastiere: Joe Santelli

Back Vocals: Chiara Corti e Simona Gambaro

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Eraldo Corti nasce a Montalto Uffugo in Calabria il 1/7/1970. Sin da bambino scrive poesie, avrebbe voluto studiare pianoforte ma la richiesta sembra troppo costosa ai genitori e finisce per studiare musica nella banda del paese, poi incontra la chitarra acustica e inizia a scrivere canzoni.

A inizio anni ’90 scrive i testi e presta la propria voce per un disco di una piccola etichetta. Partecipa a diversi concorsi ma la sua musica e soprattutto i suoi testi non incontrano il favore delle giurie, troppo inclini a preferire quanto di più pettinato e aderente ai gusti del momento. Studia per un breve periodo chitarra jazz, affrontando in maniera più organica l’armonia.

Sviluppa negli anni una sua tecnica chitarristica, funzionale alla composizione e all’accompagnamento dei suoi brani. Dal 2023 studia canto con il duplice obiettivo di evitare errori di impostazione ed espandere i propri colori in funzione della scrittura.

Conosce Joe Santelli, musicista e producer, e pubblica il suo primo lavoro “d’Amuri”, un EP composto da cinque brani scelti tra i tanti per presentare il proprio mondo artistico. Nel 2024 pubblica tre singoli: “Catrame”, “Canzoni francesi tristi” e “Coccoina” con l’etichetta Officine 33 giri di Cosenza, sempre con il fidato Joe Santelli.

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“L’Airone” è il nuovo e intensissimo brano di Zanna, dedicato a Fausto Coppi

Certi eventi capitano per caso, ma nessuna canzone arriva per caso: “L’Airone” è il nuovo e intensissimo brano di Zanna, dedicato a Fausto Coppi, incluso nello spettacolo “Il Bar sotto il Mare”, dal testo di Stefano Benni, in scena al Teatro Menotti di Milano fino al 31 dicembre 2024. 

Zanna, calato nel ruolo del musicista del bar nella pièce teatrale, ha realizzato il brano a completamento della propria performance, dedicando al Campionissimo un brano breve, morbido ma anche scattante, come per affrontare una salita sul Pordoi. 

“Accadendo la vita al di là dei nostri programmi, 48 ore sono bastate per conoscere Emilio Russo, trovarmi catapultato nella sua visione teatrale de “Il Bar sotto il mare” di Stefano Benni, affiancare Fabrizio Checcacci alle musiche, lo stesso Fabrizio, Roberto Andrioli e Lorenzo degl’Innocenti in scena, scrivere questa canzone dedicata a Coppi grazie ad un’ora di coda in autostrada e vederla accolta in questo spettacolo fantastico, col quale, dopo le prime repliche da “tutto esaurito” in Toscana, saremo al Teatro Menotti di Milano fino al 31 dicembre 2024”.

La doppia veste di attore e cantautore regala una dimensione ulteriore a Zanna, che nella propria vita artistica ha già affrontato con successo numerose metamorfosi e che affronta questa nuova avventura con lo spirito giusto, ma senza dimenticare mai la musica, grandissimo amore e centro del suo interesse come sempre. 

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Cosimo “Zanna” Zannelli nasce nel 1977 a Castelfiorentino (FI). Dal 2002 al 2011 è co-autore e chitarrista dei Marla Singer, con i quali pubblica due album e suona in vari festival con The Cure, Simple Minds, Prodigy, Audioslave, Chemical Brothers fra gli altri. Dal 2008 collabora, come chitarrista in tour, con Piero Pelù, Litfiba, Gianni Morandi, Patty Pravo, Bianca Atzei. Con I Soci realizza due ep e comincia il suo percorso di cantautore, arrivando al debutto solista nel 2018.

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“Cosa fare da vivi” è il nuovo singolo di Zanna

Arriva due giorni prima della fine del 2023, ma guarda decisamente avanti COSA FARE DA VIVI, il nuovo singolo firmato da ZANNA.

Che cosa c’è nelle cose non dette, nelle occasioni perse, nelle frasi fatte e nelle bugie perfette? Ce lo spiega il cantautore toscano, che prosegue il suo percorso musicale grazie a un brano che sa di pop e di filosofia, con l’immancabile ironia che contraddistingue la sua penna. Del resto, l’ironia e la musica sono due tra le migliori opzioni alla questione: COSA FARE DA VIVI?

“La canzone è nata come ballad voce e pianoforte… – racconta ZANNA – Finché non ho avvertito che potevo e volevo trarre da questa prima stesura un’energia diversa, lasciando al centro del testo il tema del silenzio. Con Marco Carnesecchi, produttore del brano, ci siamo subito sintonizzati su chitarre ed elettronica, contrapponendo l’atmosfera sospesa della strofa all’energia ballabile del ritornello”.

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COSIMO “ZANNA” ZANNELLI nasce nel 1977 a Castelfiorentino (FI). Dal 2002 al 2011 è co-autore e chitarrista dei MARLA SINGER, con i quali pubblica due album e suona in vari festival con THE CURE, SIMPLE MINDS, PRODIGY, AUDIOSLAVE, CHEMICAL BROTHERS fra gli altri. Dal 2008 collabora, come chitarrista in tour, con PIERO PELU’, LITFIBA, GIANNI MORANDI, PATTY PRAVO, BIANCA ATZEI. Con I SOCI realizza due ep e comincia il suo percorso di cantautore, arrivando al debutto solista nel 2018.